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Autore: Rated R Dave    07/02/2023    2 recensioni
Due anni dopo gli eventi che hanno visto la coraggiosa, giovane allenatrice Gloria salvare la regione di Galar, e diventare la nuova Campionessa, una sua fan inizia il proprio percorso di Sfidapalestre per ottenere l'accesso alla Lega e poterla sfidare.
Beth ha già vinto 5 medaglie ma dovrà ottenerne ancora 3 per poter raggiungere il suo obbiettivo e troverà sfide impegnative sulla sua strada, non solo lei aspira al titolo di Gloria.
Oltre ad usare personaggi da me inventati ho fatto ricorso a molti visti nei videogiochi, nel caso di Gloria, la protagonista femminile di Spada e Scudo, si è creato un mix dato che la sua personalità si basa sulla mia visione del personaggio, guidato invece dal giocatore nei videogiochi.
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Il Lucario bloccò l’attacco dell’Inteleon avversario e sferrò un potente Palmoforza, ponendo la propria “mano” sinistra sul petto del Pokemon d’acqua e sprigionando una violenta esplosione di energia che lo scaraventò a terra a vari metri di distanza.  Inteleon cercò di rialzarsi ma delle scariche elettriche lo attraversarono, segno che la mossa lo aveva paralizzato.

Luke, quindicenne muscoloso dai capelli neri ed abbigliato da karateka, si sfregò le mani: - Benissimo, la vittoria è vicina.  Oramai non hai più speranza carina! -, proclamò fissando sogghignando l’allenatrice rivale.  Quest’ultima era una ragazzina dodicenne dai capelli biondi e gli occhi neri, molto carina ma anche apparentemente spaesata.






Osservava il suo Pokemon, che cercava disperatamente di rialzarsi, con gocce di sudore che le scorrevano lungo le tempie e, stringendo il pugno destro, gridò: - Non è finita Inteleon, ce la puoi fare lo so! - cercando di incoraggiarlo a riprendersi dalla paralisi, ma non sembrava funzionare.  - Ti sei battuta davvero bene, lo ammetto.  Ma è ora di ritornare a casa! - disse Luke sorridendo soddisfatto, - Lucario chiudi con Forzasfera! -  ordinò e il suo Pokemon obbedì tirando indietro le braccia e formando tra di esse una sfera di energia blu con centro bianco che si caricò sempre più crescendo in dimensioni sino a circa trenta centimetri di diametro e poi la scagliò verso Inteleon.  Quest’ultimo era intanto riuscito a mettersi in ginocchio ancora sofferente per la paralisi, l’attacco avversario sembrava poterlo colpire con facilità; invece, successe qualcosa che Luke non si aspettava.  Cogliendo un movimento delle braccia del suo amico tascabile, la ragazza capì che poteva rispondere alla mossa e subitaneamente gridò: - Presto usa Idrobreccia! -, ed Inteleon sentì quella connessione speciale che si era creata nel corso dei mesi passati con la sua allenatrice.

Generò una lama d’acqua molto affilata e resistente tra gli arti superiori, concentrò tutta la forza rimastagli per mettersi in posizione e appena il Forzasfera stava per colpirlo tagliò di netto la bolla energetica facendola esplodere senza conseguenze.    - Cosa?!- urlò Luke attonito mentre anche Lucario appariva sorpreso dalla svolta degli eventi.  La ragazza alzò lo sguardo verso di loro e stavolta era lei a sorridere, - Lo sai? Ti sei battuto bene, ma adesso è ora di tornarsene a casa.  Inteleon usa Tiromirato! -  e il suo Pokemon congiunse le “mani” a formare una pistola dalla quale sparò una specie di proiettile d’acqua ad alta pressione che centrò in pieno il Lucario facendolo volare all’indietro e ricadere al suolo con un tonfo e a terra rimase, troppo stordito per continuare la lotta.

Luke era scioccato, un recupero sorprendente davvero, non aveva avuto modo né di prevederlo né di usare contromosse.   La ragazza corse da Inteleon e lo abbracciò forte: - Sei stato fantastico, ti voglio tanto bene. -, e lui replicò l’abbraccio per poi sollevare la sua allenatrice in aria facendola ridere, erano lontani i tempi in cui era lei a cullarlo e coccolarlo quando era un piccolo e timido Sobble.   Si accorsero che gli avversari si stavano avvicinando, Lucario era appoggiato a Luke e fissava Inteleon con occhiate di rispetto come faceva il suo allenatore con la ragazza.  Passandosi una mano trai capelli neri le sorrise: - Beh, che dire? Direi che hai vinto tu.  Mi hai proprio colto di sorpresa, i miei complimenti. -, e le tese la mano che lei prontamente strinse rispondendo: - È stato un bell’incontro spero di potermi battere ancora con te in futuro. Il tuo Lucario è davvero in gamba. -, e si volse con un’occhiata gentile al Pokemon Lotta che rispose con un “grazie” nel suo linguaggio. - Il tuo Inteleon lo è anche di più, per ora.  Ti assicuro che la prossima volta saremo noi a vincere. In fondo siamo entrambi Sfida Palestre, no?-, replicò il karateka, - A proposito il mio nome è Luke.  Come ti devo chiamare? -, lei facendo un cenno con la testa rispose: - Chiamami pure Beth. -, per poi tendergli la mano.

Una mezz’ora dopo Beth si trovava nella camera assegnatale dal Centro Pokemon della cittadina dove si era fermata, i suoi amici tascabili stavano venendo curati e lei ne approfittò per un po’ di relax; lasciò i suoi abiti su una sedia e si infilò nella doccia.

Viaggiare per la regione di Galar catturando Pokemon e affrontando sfide sia con allenatori che con Capipalestra era un impegno tosto, ma ne valeva decisamente la pena per poter realizzare il suo sogno, ossia arrivare ad essere ammessa al torneo che avrebbe incoronato lo/la sfidante alla campionessa della regione Gloria.   Mentre sentiva l’acqua calda scorrerle addosso, Beth si perse nei ricordi di quegli ultimi 7 mesi, tanto era passato da quando aveva lasciato casa e si era messa in viaggio assieme a Sobble.  Un’avventura che le aveva insegnato sia a badare a sé stessa che a prendersi cura di altre creature, la sua squadra di Pokemon che tanto era cresciuta sino a contare 6 validissimi elementi.  Per lei essi non erano strumenti di lotta, come purtroppo erano considerati da alcuni individui senza cuore, erano amici fidati che amava profondamente e cui non faceva mancare nulla, e loro ricambiavano impegnandosi a fondo in ogni sfida aiutandola tantissimo a realizzare il suo sogno.  Assieme avevano già conquistato 5 delle 8 medaglie necessarie e mancava pochissimo per raggiungere il luogo della sesta sfida.  Beth anche nel mezzo del relax della doccia stava riflettendo bene sulle strategie da elaborare nella Palestra che l’attendeva. “Il Capopalestra Milo predilige i Pokemon Roccia, diversamente da sua madre che usava invece i tipi Ghiaccio.” pensava, “Con Inteleon, Mudsdale e Whimiscott in squadra non dovrei temere nulla.  Ma non mi fido, sicuramente sa come battere i tipi Acqua, Erba e Terra.”, oramai lo aveva imparato che le lotte non si vincono solo col vantaggio di tipo, serviva una strategia efficace.  Chiuse i rubinetti ma prima di uscire dal box rimase alcuni istanti sotto il soffione spento a lambicarsi il cervello.



La passione per i Pokemon aveva accompagnato Beth sin da quando era bambina, passava il tempo libero giocando con quelli che gironzolavano nelle vicinanze di casa sua, nella città di Turrfield, e a volte si divertiva a dare loro ordini di attacco anche se pochi l’ascoltavano.  Anche quando pioveva lei voleva comunque stare con loro e per sua madre era una vera impresa convincerla a rientrare a ripararsi, e quando finalmente la convinceva si piazzava, con un asciugamano in testa e una tazza di thè caldo in mano, a guardare gli incontri di Pokemon alla televisione, in particolare quelli del precedente campione Dandel.

Lui e il suo Charizard erano stati le star di Galar per ben 10 anni vincendo contro ogni avversario gli si parasse di fronte e nessuno sembrava poterli battere, finché un giorno era arrivata una sfidante di nome Gloria.  Non si trattava di una comune allenatrice, nonostante la giovanissima età (12 anni) era già diventata famosa in tutta la regione non solo per le sue vittorie nelle sfide Pokemon ma anche per essersi resa protagonista di diverse imprese eroiche durante il suo viaggio. La più grande era stato quando assieme allo stesso campione e all’amico/rivale Hop, fratello minore di Dandel, aveva lottato per salvare Galar dalla distruzione fermando un cataclisma chiamato La Notte Oscura, in realtà la furia di un terribile Pokemon di nome Eternatus.  La vittoria era stata ottenuta grazie all’aiuto dei Pokemon protettori della regione, Zacian e Zamazeta, ma dipeso anche moltissimo dall’eroismo dei tre, Dandel e Hop avevano dato tanto ma loro stessi avevano ammesso come il coraggio e l’abnegazione totale di Gloria li avesse ispirati. Anche Beth aveva ammirato l’altruismo e l’abilità straordinarie di Gloria, aveva lottato anche nella Palestra della sua città e le sue sfide erano state mostrate in TV, ma era certa che anche lei sarebbe caduta davanti l’invincibile Dandel, ma non era stato così.

L’incontro si dimostrò straordinario, intenso sino alla fine e incertissimo per tutta la sua durata, e a poco a poco la squadra del campione era caduta sino al momento culminante dove anche Charizard era finito al tappeto, sconfitto dal Cinderace di Gloria.  Il clamore era stato colossale e anche Beth era rimasta di stucco, incapace di parlare per alcuni istanti, poi l’immagine di Dandel che lasciava cadere a terra il suo berretto e di Gloria che abbracciava piangendo di gioia il suo Pokemon stremato ma trionfatore le regalarono un grande sorriso e luccicare gli occhi di emozione, rendendosi conto che era testimone di un momento storico.

Due anni erano trascorsi da quel giorno e Gloria era ancora la campionessa in carica difendendo il titolo con tenacia e grazia, trovando tempo anche per salvare nuovamente la regione, aiutando i Capipalestra a sventare un oscuro complotto di due loschi presunti pretendenti al titolo di sovrani di Galar ed anche per incontrare spesso e volentieri i fan rendendo onore al suo titolo, smentendo i pochi detrattori e senza far rimpiangere Dandel.  Beth stessa l’aveva incontrata in un’occasione dove aveva fatto tappa nella sua città, si erano parlate e lei ricordava quel dialogo come fosse successo il giorno prima.  Gloria, come lei si aspettava, si era dimostrata estremamente gentile e simpatica oltreché incoraggiante, - Sono sicura che ti farai onore nella Sfida delle Palestre.   Avrai la mia sponsorizzazione. -, le aveva detto e quelle parole avevano fatto sussultare tutti intorno a loro, in quanto anche Gloria era stata sponsorizzata da Dandel e poi lo aveva battuto.  Beth aveva risposto: - Ti sono immensamente grata.  Ma non credere che ti farò sconti quando ci sfideremo. Perché sarò io a batterti e ad essere campionessa! -, al che Gloria sorridendo e aggrottando le sopracciglia aveva ribattuto - Bene, questo lo vedremo!  Ti aspetterò, Beth. -, dopodiché si erano strette la mano e scambiate un occhiolino di sfida amichevole.

Uscendo dal bagno avvolta in un asciugamano Beth andò a stendersi sul letto dove prese in mano il suo Pokegear con quale controllò come procedeva la situazione per gli altri Sfida Palestre.  Erano partiti in 32 ma di loro soltanto una ventina avevano superato le prime 3 palestre di Galar, il primo step, la maggior parte dei ritirati si erano arresi alla terza palestra, quella di Fuoco del potente Kabu contro il quale anche Beth aveva fatto parecchia fatica per avere la meglio, l’idea di quanti avessero fallito le dava la misura di quanto fosse stata importante esserci riuscita. 

Con in tasca le medaglie di Erba, vinta al simpatico giardiniere Yarrow suo concittadino, d’Acqua, contro la bellissima top model Azzura, e Fuoco era passata al turno successivo dove era però incappata in una bruciante sconfitta contro Fabia, la temibile Capopalestra di tipo Lotta. 

Fredda e glaciale nelle lotte quanto dolce e amichevole al di fuori di esse, nota per camminare spesso a piedi nudi, la lottatrice l’aveva sconfitta senza nemmeno ricorrere al Gigamax, particolare potenziamento che permetteva di ingrandire e potenziare enormemente uno dei propri Pokemon per tre turni, possibile solo a Galar e solamente negli Stadi delle Palestre e della Lega, facendola cadere nello sconforto.  Beth era stata anche tentata di arrendersi e tornare a casa, scusandosi singhiozzando con i suoi Pokemon per averli delusi, ma la fiducia e l’affetto ricevuto da loro l’aveva molto aiutata, assieme anche ad una inattesa telefonata di Gloria.  Non le aveva parlato come sua sponsor ma come la migliore delle amiche, raccontandole delle sconfitte che lei aveva subito e come le aveva affrontate, ridandole fiducia.  Beth si era presa tempo per allenarsi e crescere i suoi amici, poi era tornata all’attacco e stavolta la vittoria era giunta quando il suo Braviary Dynamax , potenziamento simile al Gigamax ma meno potente e possibile con ogni Pokemon al contrario dell’altra metamorfosi che era esclusiva di alcuni, aveva abbattuto quel Machamp potenziato.

Dopo la battuta d’arresto Beth aveva proseguito con positività e rinnovata sicurezza e collezionato anche la medaglia Folletto del Capolaestra Beet, soggetto che l’aveva sorpresa per l’essere sgradevole e arrogante ma una volta battuto si era dimostrato sportivo, affermando che rivedeva molto della Campionessa in lei, - Lo stile di lotta aggraziato e imprevedibile.  Le occhiate di complicità con i tuoi Pokemon… già, anche lei combatte in questo modo. -, le aveva detto. Anche il suo ultimo avversario Luke aveva sfidato da poco Beet ma aveva perso; tuttavia, la nostra amica era certa che anche lui avrebbe presto raggiunto “quota 5”.

Beth si tirò su e controllò nella sua borsa-zaino gli abiti pesanti che teneva da parte, le sarebbero serviti presto dato che la palestra di Milo stava a Chircester, la città più fredda di Galar; un paio di magliette termiche, giacca pesante, pantaloni lunghi, calzini, scarpe da neve.   Dopo essersi rivestita e pettinata, si calcò il berretto e scese al piano inferiore dove l’Infermiera Joy la aspettava con le Poke Ball dei suoi amati amichetti, perfettamente ristabiliti.  - Molte grazie infermiera Joy. -, le disse con il suo consueto cenno rispettoso ed uscita dal Centro liberò tutti e 6 i Pokemon che componevano la squadra: Inteleon, Braviary, Mudsdale, Boltund, Arcanine e Whimiscott.



Ognuno di loro era stato fondamentale sino ad ora nel suo percorso per quanto la sua preferenza andasse inevitabilmente a Inteleon, il suo primo Pokemon.  Beth ricordava ancora bene le lacrime di commozione che aveva versato quando aveva raggiunto il suo stadio evolutivo finale, dopo la vittoria della quinta medaglia, commozione ma anche malinconia dato che non poteva scordare quando era stato un piccolo Sobble e le volte che lo aveva coccolato sinché non si addormentava tra le sue braccia.  Allora lui vedendola in quello stato l’aveva per la prima volta sollevata con le braccia e fatta volare sulla sua testa, i ruoli si erano decisamente invertiti.

Nonostante questa sua predilezione gli altri Pokemon della squadra non ne soffrivano, Beth era molto buona con tutti loro e tanto li bastava per essere felici di averla come allenatrice, erano anche diventati tutti molto forti grazie a lei.

Inteleon si sistemò la cresta sulla testa come fosse stato un ciuffo, Mudsdale emise un forte nitrito sollevandosi sulle zampe posteriori,  Braviary spalancò le ali ruggendo, Arcanine e Boltund abbaiarono e Whimiscott eseguì una danza, tutti stavano salutano Beth a modo loro dipingendo un dolce sorriso sul viso della ragazza.  - Bene vedo che siete tutti in grande forma. Quindi possiamo iniziare a studiare la strategia! -, disse lei mettendosi le mani dietro la schiena, - Tra un paio di giorni arriveremo nel luogo dove si terrà la sesta sfida delle Palestre.  Milo il nostro avversario usa Pokemon di tipo Roccia quindi avverto dubito voi, Braviary e Arcanine che non potrò usarvi nell’incontro. -.  Il Pokemon Aquila e il cane di fuoco emisero versi di delusione, la ragazza sospirò: - Mi dispiace, sapete che avete la mia piena fiducia, ma le mosse di tipo Roccia sono molto pericolose per voi. -, poi si rivolse agli altri, - Quanto a voi dobbiamo organizzare bene la tattica.  Milo di certo sa come battere i tipi Acqua, Erba e Terra come voi, non dobbiamo farci prendere di sorpresa. -, ottenendo dei versi di approvazione da parte loro.  Beth emise un sospiro di soddisfazione e poi aggrottò le sopracciglia sorridendo: - Allora diamoci da fare! -  ed ebbe inizio l’allenamento.



Orbene, avete conosciuto la nostra protagonista e la sua storia, nonché la sua squadra di Pokémon.  Ebbene sì i Capipalestra che sta affrontando sono dalla versione Spada, da me preferiti alle controparti di Scudo, a parte Milo che ho immaginato sia succeduto alla madre come nuovo Capopalestra.  Luke tenetelo alla mente perché diventerà un rivale ricorrente per Beth e i due si affronteranno ancora in futuro.  Come andrà a finire la sfida con Milo?  Non perdete il prossimo capitolo!
   
 
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