Libri > Cinquanta sfumature di...
Segui la storia  |       
Autore: lmpaoli94    13/02/2023    0 recensioni
Rimasta sola dinanzi ad uno specchio sbiadito mentre le lacrime sgorgano su quel viso distrutto dal dolore, la vita di Anastasia sembra destinata ad una fine malevola mentre suo marito Jack la tratta come una schiava e la maltratta sotto i segni di un matrimonio mescolato al sangue.
Nessuna ribellione e nessuna voglia di rivalsa spingeranno quella donna lontano dalla perfidia di quell'uomo e da una madre che non ha mai avuto rispetto e desiderio di una vita scritta nel feroce presente di un destino già scritto.
Solo una notte diversa e un futuro incerto di un sentimento che non aveva mai provato prima, spingeranno la povera Anastasia a fuggire da quel luogo diventato la sua stessa prigione di vita.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Anastasia Steele, Christian Grey, Jack Hyde
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Anastasia si sentiva sola e senza nessuna via d'uscita.
Mentre quel legame maledetto della madre si stava pian piano avverando, la giovane duchessa non aveva nessuna intenzione di uscire dalla sua stanza.
Ella non riusciva a mangiare e aveva intimidito la sua servitù di non disturbarla penma la condanna a morte.
La madre invece, libera con le sue macchinazioni, stava riacquisendo nuova popolarità in quelle terre e il suo potere ristabilito come un tempo.
Il tutto grazie aòl giovane Jack Hyde, rimasto al castello per prendere mano ai suoi nuovi doveri prima di essere nominato del tutto il nuovo erede della casata Steele.
Ma il giovane uomo doveva anche riuscire a far breccia nel cuore della piccola Anastasia, ferita a morte per la sua continua prigionia.
Giunto nei suoi appartamenti privati dove la servitù avvertì il giovane Conte, l'uomo non voleva sentire ragioni, anche a costo di sfondare la porta della camera della duchessa.
Ma con sua grande sorpresa, la porta della camera di Anastasia era aperta e il giovane uomo la trovò intenta a leggere un libro immersa nel silenzio più totale.
< Che cosa ci fa lei qui? Se ne vada immediatamente! >
Facendo un respiro profondo, il giovane Jack vide come quella ragazza si era ridotta e mentre si avvicinava a lei, la giovane donna non aveva nemmeno la forza di ribellarsi.
< Prendermi a schiaffi non servirà a niente, duchessa. Ha i suoi doveri che la stanno aspettando e la sua sorte di ribellione evitando di mangiare, non servirà a niente. Anzi, si farà solo uccidere. >
< Vorrà dire che morirò impunemente. >
< Avanti, non faccia la stupida. Non serve a niente. >
< Troppo tardi ho capito le sue reali intenzioni. Le vostre e quelle di9 mia madre. Ma non riuscirete ad averla vinta. >
< Lei non può fare niente, duchessa. Mi dispiace. >
< Le voglio ricordare che lei si trova in terra straniera. Quindi ho molta più influenza di lei. Caro conte. >
< Mi dispiace ancora, ma sua madre ha cambiato molte cose. Infatti sto familiarizzando con la gente giusta in modo che, quando salirò al potere con o senza di lei, mi farò trovare pronto. >
< Le parole di mia madre non ha assolutamente potere > replicò Anastasia facendo un piccolo risolino < Sono io l'erede designata. >
< Ma quale erede? Nemmeno suo padre voleva saperne di lei. >
< Che diavolo ne vuole sapere? >
< La smetta di fare l'ignorante e mi ascolti una volta per tutte. >
< Esca subito di qui o mi metterò ad urlare! >
Non riuscendo in nessun modo a far breccia nel cuore della giovane ragazza, il Conte uscì da quella stanza con disprezzo senza che il suo cuore scalfisse le sue reali ragioni.

 

 

Non c'era modo di cambiare il corso del presente.
Non c'era modo di ribellarsi a quelli che doveva essere i suoi doveri, ma la giovane Anastasia rimase il più possibile in disparte ai doveri della corte senza dare il minimo preavviso o la minima scusa.
Durante però uno dei tanti balli che al castello venivano organizzati, la duchessa Carla Adams non perse nemmeno tempo a cercare una figlia indegna, troppo presa ad intrattenere i suoi importanti ospiti.
La donna pensava che la sua vendetta e la sua ribellione sarebbe stata ripagata a tempo debito, senza lasciare la figlia una via di fuga che in quel momento stava cercando assiduamente.
Mentre i corridoio che conducevano alle sue stanze furono liberati dalla servitù impegnata al ballo, la giovane Anastasia si guardò intorno per uscire dalla sua stanza per cercare di prendere una boccata d'aria.
Il suo piccolo viso sembrava sciupato dalla fame e dalle notti insonne, ma questo non riuscì a fermare la giovane duchessa.
Ma gli imprevisti erano all'ordine del giorno e un incontro inaspettato cambierà per sempre il suo destino.
Scontrandosi con un uomo che a prima occhiata si era perso nei corridoi del castello, inizialmente Anastasia fu rabbiosa contro questo sconosciuto che non riuscì a dire una parole vendendo subito attaccato.
< Se qualcuno mi scopre che sono uscita dalla mia stanza, faranno in modo di trascinarmi a quel dannato ballo! Quindi si tolga di mezzo, per favore. >
Il giovane uomo non riusciva a capire tanta fretta e tanto astio nei suoi confronti, ma cercò di essere il più galantuomo possibile per riuscire a capire la situazione.
< Non capisco come mai lei non vuole andare al ballo, Duchessa Steele. >
< Come fa a sapere il mio nome? >
< Mi hanno parlato di lei. Semplice. >
< Spero in senso buono visto che presto verrò unita in un matrimonio combinato dove la mia libertà verrà cancellata per sempre. >
Guardando gli occhi della giovane, l'uomo capì tutta la sua afflizione e il suo sconforto in una vita libera mentre il dolore scorreva ancora nelle sue vene.
< E' inaudito sposarsi contro il nostro volere. Ci si dovrebbe sposare per amore... Ma la nostra posizione ci porta a scendere a compromessi a cui non possiamo rifiutarci. >
< Nessun compromesso per me! La vita è una sola e io non posso sprecarla accanto ad un uomo che non amo e accanto ad una madre che fa di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote. Ho avuto un'infanzia difficile con l'addio di mio padre, ma ho sempre cercato di pensare in positivo cercando di vivere più felice che posso. Ma crescendo di più con i miei doveri che si accumulavano, non ho potuto fare tutto ciò. E di conseguenza eccomi qui: fuggire da una prigione per cercare di trovare una libertà che in questo momento è solo un miraggio. Spero solo che lei non faccia la spia e mi conduca verso coloro che odio. >
Lo sguardo e il sorriso dell'uomo furono confutate dal fatto che lo sconosciuto non facesse niente del genere.
< Io non la condurrò dai suoi oppressori... Ma almeno mi può condurre fuori da questi corridoi labirintici? >
< Con grande piacere > fece la giovane duchessa ritrovando il sorriso < Per giunta conosco un posto perfetto in cui noi possiamo rimanere da soli. >

 

 

Usciti dal castello, Anastasia si sentiva diversa come non gli era mai capitato prima d'ora.
La compagnia di quel giovane misterioso risvegliava in lei quella voglia di vivere che aveva quando era bambina prima di conoscere il suo promesso sposo Jack.
Parlando in maniera fittizia per paura forse di venire scoperti, Anastasia non la smetteva di sorridere.
< Duchessa, da quando ci siamo visti poco tempo fa', lei non ha mai smesso di sorridere. Dovrebbe farlo più spesso, sa? >
Fu in quel momento che quel presente tanto bellissimo fu riaffiorato da quel passato così tanto vicino a lei che non potevano lasciarla in pace.
< Non so nemmeno quale è il suo nome. >
< Christian Grey, duchessa. >
< Vede Christian, mi piacerebbe spiegare le mie ragioni, ma non so se è conveniente alla sua persone. >
< Mi parli, duchessa. Senza paura. Io sono un libro aperto per lei e anche se ci siamo appena conosciuti, lei deve provare a fidarsi. >
Le sue parole erano piene di sentimento.
Quel sentimento che la giovane donna non assaporava da tempo.
< Vede Sir Christian, io molto presto devo convolare a nozze con una persona che non amo e che mia madre ha scelto per me e per il mio rango... Talvolta questa vita può essere davvero ingiusta e non so davvero come potrei sottrarmi a questo dovere. >
Christian aveva in mente cosa avrebbe potuto fare per lei e mentre gli stringeva la mano e la guardava con affetto, la paura di Anastasia scomparve improvvisamente.
< So molto bene che fuggire in queste situazioni non è il massimo, ma se la sua libertà è più forte di qualsiasi altra cosa, allora deve provarci. >
< Anche a costo della mia stessa vita? Lei Christian non conosce mia madre. Arriverebbe a tutto per far accondiscere i suo desideri più oscuri. >
< Mi piacerebbe parlare con vostra madre. Davvero. >
< Non credo che sia una buona idea. La potrebbe far arrestare. >
< Con quale accusa? >
< Non so. Ma l'espediente lo trova sempre. >
Tale afflizione stava diventando insopportabile per Christian che vedeva la giovane donna sempre giù di morale.
< Un giorno di questi vorrei vederla nel mio castello libera dalle catene che la affliggono qui. >
< E come potrà mai succedere? Mia madre deve avere il totale controllo su di me. >
> Ma in questo momento, a parte me, nessuno sa dove lei si trova, duchessa. O forse mi sbaglio? >
< No, non si sbaglia. Infatti credo che mia madre stia davvero impazzendo. >
Alzandosi di scatto, Anastasia prego il suo nuovo “amico” di riportarla subito al castello prima che l'ira di sua madre potesse accanirsi contro di loro.
< Duchessa > fece l'uomo fermandola improvvisamente < Io ho fatto una promessa e gradirei che fosse esaudita. >
La giovane donna avrebbe voluto dire un sacco di cose.
Come ad esempio quanto si era innamorata di quell'uomo malgrado lo conoscesse da poco.
Era il momento di cambiare nella sua vita e quel Christian era la chiave di tutto.
Ma l'occhio perpetuo di una madre non poteva permettere che tutto ciò accadesse.
Una volta rientrata al castello, la madre di Anastasia se la strattonò contro di sé do,mandandogli dove fosse stata.
< Jack ti stava cercando dappertutto. Possibile che devi sempre nasconderti?! >
< Mi lasci, madre! All'istante! >
Prima che la situazione potesse degenerare, Jack prese la povera ragazza verso di sé cercando di calmarla.
< Dovete lasciarmi in pace! Tutti quanti! >
E urlando con tutta la forza che aveva in corpo, la libertà di Anastasia diventava sempre un miraggio mentre la vergogna più macabra avvolgeva i sentimenti di Carla Adams.
< E' inaudito. Come può comportarsi così quella ragazzina? >
< Lasci perdere, duchessa Adams. Lasciamo sbollire la sua rabbia. >

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: lmpaoli94