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Autore: DavideWolfstar    14/02/2023    0 recensioni
Siamo nel 2020, c'è una pandemia in corso, Sandy Cohen non ha mai avuto così paura come in questi giorni, tre mesi in lockdown in un albergo, lontano da Kirsten
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kirsten Cohen, Sandy Cohen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sandy non aveva paura del tempo che passa, delle lancette dell’orologio che ticchettavano i secondi, i minuti, le ore, non aveva paura delle rughe che iniziavano a solcare il suo viso, dei peli sempre più grigi sulla sua barbetta o sui suoi capelli, non aveva paura della fragile caducità delle cose. Non era più giovane come un tempo, non poteva più dedicarsi al surf, ma la morte, ancora lontana, non lo spaventava. C’erano certo delle sfide importanti che lo attendevano e che mettevano a dura prova la sua tempra. Credeva che una delle sfide più belle, ma anche più intense, più dure sarebbe stata Sophie, avere una neonata a quarant’anni, lo scarto generazionale, crescere un’adolescente a quasi sessant’anni, questo lo aveva spaventato, ma anche emozionato, eccitato. Sophie ormai era cresciuta, aveva compiuto la maggiore età, avute le sue ribellioni adolescenziali, le sue prime amicizie tradite, i suoi primi baci, la sua prima ragazza, il college. Sandy però non aveva mai affrontato nulla da solo, mai. Se Sophie era diventata una ragazza così matura, responsabile, pur nella sua follia (del resto una Cohen poteva non essere un po’ folle?), era grazie a Kirsten. Lei non era solo l’amore della sua vita, la sua anima gemella, la sua compagna, la sua vita, era bensì il perno stesso della sua esistenza. Lo completava.

Sandy non aveva paura del tempo che passa, ma aveva una paura folle di non ritrovare la rotta di casa. Casa erano le fossette di sua moglie, i suoi occhi di quell’azzurro intenso, era il calore del suo sguardo, le sue risate, era Kirsten che si ostinava a preparare la cena, Kirsten che lo bacchettava quando aveva torto, che gli teneva il muso a San Valentino quando lui si ostinava a fare crociate anticapitalistiche contro la festa degli innamorati per poi finire a farle qualche sorpresa che la stupiva ogni volta.
Sandy la rotta di casa l’aveva persa, però, era successo tutto quel pazzo venerdì. Sandy non voleva tenere quelle conferenze, non a Newport, erano passati troppi anni da quando aveva lasciato quella che un tempo era stata la città dove aveva vissuto, dove aveva ospitato e adottato Ryan, dove aveva cresciuto Seth, dove Sophie era stata concepita. Non voleva stare troppo lontano da casa, lontano da Kirsten, lontano da Sophie che viveva solo qualche isolato più in là da casa loro dove aveva affittato casa con la sua ragazza. Non voleva, ma non aveva saputo dire di no al rettore quando gli aveva proposto quella serie di conferenze, le ultime delle quali si sarebbe tenute a Newport. Era bastata una sola giornata a Newport perché tutto andasse storto. Sandy si trovava in una bella stanza, in un buon Hotel, lo stesso hotel dove vi era la sala dove lui stesso teneva la sua conferenza “Diritto penale minorile, alternativa alla pena e riabilitazione del minore”.  La sua ultima conferenza si sarebbe tenuta quel venerdì, quel pazzo venerdì in cui tutto alla fine si era fermato. Non avrebbe mai pensato che dopo quel terribile terremoto, la sua vita sarebbe stata di nuovo sconvolta mentre si trovava a Newport, ma così era stato. Poteva una pandemia che sembrava così lontana, la Cina, l’Italia, arrivare fino a casa sua? Tenerlo lontano da sua moglie per chissà quanto.
 
Sandy Cohen non aveva rimpianti della sua gioventù, non aveva paura della morte, c’era però una cosa che rivoleva indietro quei tre mesi bloccato in un hotel a Newport con Kirsten lontana, quei tre mesi confinato in una stanza che seppur confortevole ricordava una prigione. Quando tre mesi dopo riuscì finalmente a riprendere l’auto e percorrere quei chilometri che lo separavano da casa, che lo separavano da Kirsten, sentì come se dopo mesi coi polmoni schiacciati avesse di nuovo ritrovato fiato, avesse di nuovo trovato respiro. Kirsten era ossigeno, e lui era la fiamma che a suo contatto non poteva che accendersi.




 

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Questa storia è un regalo del Secret Santa organizzato nel gruppo Prompt are the way, un regalo per MauraLCohen 
   
 
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