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Autore: LorasWeasley    14/02/2023    1 recensioni
[Blue Lock]
AU 5+1
[NagiReo | Rinsagi | SaeShidou | KuniGiri | KarasuHiori | Barou x OC]
Cinque modi sbagliati di festeggiare San Valentino e uno giusto.
Genere: Comico, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti e buon San Valentino! Vi pubblico questa storia oggi data la ricorrenza, ma è un regalo di compleanno per muffin12 (anche se con 2 giorni di ritardo).
Le coppie presenti saranno Isagi x Rin, Reo x Nagi, Hiori x Karasu, Shidou x Sae, Chigiri x Kunigami. Per ultimo ci sarà anche Barou che per me è etero, quindi sta con una ragazza che è un OC, la ragazza è un personaggio inventato da muffin12 ed essendo una storia per lei non potevo non metterla!
Spero vi piaccia!
Deh <3




 
5+1 San Valentino


Cinque modi sbagliati di festeggiare San Valentino e uno giusto.
 
1.
Nagi si trovava in una situazione precaria: stava con Reo ormai da qualche anno e per ogni singola festa aveva sempre lasciato che organizzasse tutto l’altro. Ma per quel San Valentino aveva deciso di fare lui, questo perché solo un mese prima erano arrivati a un passo dal lasciarsi e Nagi voleva sistemare la situazione ma, soprattutto, voleva fargli capire che gli importava.
Aveva quindi organizzato una cena a casa sua, promettendo che avrebbe cucinato lui e pentendosene dopo qualche minuto. Ma ormai era tardi per tirarsi indietro e, con l’aiuto al telefono di Isagi, era riuscito a cucinare qualcosa di semplice ma commestibile.
Quando il suo ragazzo arrivò, rimase abbastanza sorpreso nel notare tutte quelle piccole cose che Nagi aveva fatto per lui e subito si accomodarono al tavolo.
-Non sapevo avessi persino una tovaglia- commentò divertito Reo nel notare che l’altro aveva addirittura apparecchiato, abituato al fatto che Nagi mangiasse sul divano o in piedi al bancone.
-Sì, Isagi mi ha detto di metterla.
-Ah. Ti ha aiutato Isagi?
Nagi non notò il tono più duro e freddo dell’altro, quindi continuò a parlare tranquillo mentre portava al tavolo la pentola con quello che aveva cucinato -Sì, mi ha dato un sacco di consigli.
E visto che Nagi era, per la maggior parte, un idiota che non capiva la situazione, passò i successivi venti minuti a citare Isagi in praticamente ogni frase.
Ti piace? Isagi mi ha detto come fare.”
“Sì, è stato Isagi a suggerirmi di aggiungere quella spezia anche se nella ricetta non c’era scritto.”
“All’inizio non ero convinto, ma Isagi…”
Quando Reo arrivò al suo limite, sbottò -Se Isagi è così bravo, perché non sei uscito con lui?
Era stato detto con un tono che avrebbe messo in allerta chiunque, inoltre era un’evidente frecciatina alla quale, se non voleva morire, Nagi non avrebbe dovuto rispondere.
Ma, come già detto, Nagi era un idiota e si limitò a rispondere un tranquillo e confuso -Perché lui è con Rin.
-Sei uno stronzo.
 
2.
-Il quattordici tieniti libero, sto organizzando una cosa- annunciò Isagi a Rin mentre stavano tornando a casa mano nella mano.
-No.
Isagi mise il broncio -Dai!
-Non voglio festeggiare una festa come San Valentino. Che merda è!?
Il broncio di Yoichi aumentò -Bene, allora ci porto Kaiser.
Rin si fermò e si voltò a fissarlo con il suo sguardo omicida, sibilando poi -Non oseresti.
-Mettimi alla prova.
E fu così che Rin si trovò costretto a festeggiare con Isagi il suo primo San Valentino. Si era quindi presentato a casa sua vestito per bene senza però sapere ancora alcun piano della serata.
-Allora? Che dobbiamo fare?
Isagi sorrise felice e malizioso, poi alzò una cravatta che utilizzò sull’altro come una benda per gli occhi sussurrando -è una sorpresa, vedrai non appena arriviamo.
Rin si fidò di lui per tutto il tragitto, anche se rischiò di cadere dalle scale per ben due volte, e solo quando arrivarono Isagi gli permise di togliersi la benda.
Il più piccolo ci mise qualche secondo a mettere a fuoco il locale che aveva davanti: un locale a luci rosse BDSM.
-Dimmi che è uno scherzo.
Isagi lo guardò confuso, il sorriso felice sul suo volto che tremolava -Eh? Perchè?
-Che cazzo, Yoichi.
 
3.
-Allora? Dove stiamo andando?- chiese Sae svogliato mentre guardava fuori dal finestrino.
-Vedrai, ti piacerà- rispose Shidou con il suo classico sorriso da schiaffi.
-Spero per te che non sia qualcosa di schifosamente romantico.
-Come se non ti conoscessi- rise l’altro.
Quando arrivarono, Sae fu soddisfatto nel notare il nuovo locale a luci rosse BDSM che aveva aperto da poco fuori città e che voleva provare da diverso tempo.
-Mhmm… sei stato bravo- commentò scendendo dalla macchina.
-Vero?- Shidou lo raggiunse con orgoglio cingendogli le spalle con un braccio, continuando poi a parlare mentre si avviavano -è il regalo migliore per San Valentino, ecco perché l’ho consigliato anche a Isagi.
Sae si bloccò e si girò a fissarlo -Tu cosa?
-Sì, l’altro giorno l’ho incrociato e mi ha chiesto consigli.
Sae era furente -Tu hai consigliato a Isagi di portare il mio fratellino qui!?
Shidou non capiva quale fosse il problema e specificò -Mica deve stare con noi.
-Che cazzo, Ryu!
 
4.
Chigiri era nella merda e il problema è che ci era entrato da solo in quella situazione.
Tutto era iniziato circa un mese prima, quando Kunigami gli aveva detto che stava organizzando il loro San Valentino, elencando idee e affermando che “l’avrebbe trattato come una principessa”.
Chigiri amava essere viziato e coccolato, ma quel giorno era evidentemente lunatico e si era incazzato perché “Non trattarmi come una ragazza! Lo organizzo io il San Valentino quest’anno!”
Kunigami aveva specificato che non l'aveva mai trattato come una ragazza, ma che se ci teneva così tanto poteva organizzarla lui la serata. Tuttavia, il secondo problema di Chigiri, dopo l'essere bipolare, era che fosse molto bravo a procrastinare.
Si ridusse a organizzare le cose il giorno stesso e, ovviamente, non c’era nessun ristorante o evento con una prenotazione libera.
Non dandosi per vinto decise che si sarebbero messi in macchina e sarebbero andati all’avventura, ma il suo stress aumentava per ogni posto dove non riuscivano a entrare perché “senza prenotazione non posso fare nulla.”
Per concludere, Chigiri esplose quando Kunigami provò a intervenire affermando -Ehm… se vuoi io ho ancora la prenotazione che avevo fatto un mese fa.
-Perché!? Non ti fidavi di me?
-No! Solo che non ci ho pensato a disdire e…
E Chigiri sapeva che a quel punto avrebbe solo dovuto ringraziarlo e abbassare la testa ammettendo la sua sconfitta, sapendo soprattutto che Kunigami non l’aveva fatto per cattiveria ma l’aveva solo proposto nel vedere il suo stress aumentare.
Sapeva tutto quello, ma comunque non poté fare a meno di interromperlo e urlare imprecazioni, andando poi via senza che l’altro ebbe modo di rispondere o capire cosa diavolo fosse appena successo.
 
5.
Essendo il loro primo San Valentino, Hiori non si aspettava granché. Non era neanche sicuro di dovergli fare un regalo o se dovessero festeggiarlo. Decidendo infine di comprargli un semplice portachiavi di un falco, che sapeva essere l’animale preferito dell’altro.
Karasu poi gli aveva chiesto la mattina stessa di uscire quella sera, precisando che non aveva organizzato nulla ma che ci teneva a fare qualcosa insieme.
Hiori aveva accettato, felice di quella dichiarazione spontanea. E non si era fatto problemi quando si trovarono in un parco a mangiare il cibo comprato da un venditore per strada a poco prezzo. Era comunque una bellissima serata, nella quale si divertirono un sacco, ridendo e raccontandosi storie.
Hiori era felice e non gli importava più del freddo, seduto su quella panchina accanto a quella persona che stava diventando sempre più importante per lui giorno dopo giorno.
Fu a quel punto che gli diede il suo pacchetto con il regalo -Ti ho preso una cosa, gusto un pensiero, non aspettarti granché.
Karasu apprezzò molto il portachiavi, lo appese al sicuro nel suo mazzo di chiavi e ricordò -Anche io ti ho preso una cosa!
Hiori prese il piccolo pacchetto che l’altro ragazzo gli porse e lo aprì con curiosità, fino a quando non capì cosa stava effettivamente dentro e il suo sorriso sparì.
-Oh…- fu il suo unico commento mentre ne prendeva uno tra le mani e lo guardava bene per capire se fosse uno scherzo o meno: erano dei preservativi personalizzati. In quello che aveva in mano c’era la scritta “Suck me I’m Famous”, in quello immediatamente sotto la foto della faccia di Karasu. Hiori aveva paura a vedere gli altri.
Era un regalo terribile, ma poteva anche farselo andare bene e farlo passare come qualcosa di comico. Il problema arrivò quando Karasu aprì bocca.
-Ti piace? Me l’ha consigliato Otoya, mi ha detto che lui ha sempre avuto successo con questi.
Con uno sguardo che avrebbe potuto uccidere, Hiori si voltò di scatto -Otoya? Otoya Eita?
-Sì.
-Lo stesso Otoya che ha un quadernetto dove si scrive tutte le ragazze che è riuscito a portarsi a letto e mette un voto accanto?
Karasu annuì senza capire quale fosse il problema.
-Vaffanculo.
 
+1.
Infine, l’unico ad aver progettato il San Valentino perfetto e a non aver avuto un partner che glielo distruggesse fu Barou Shouei. Lo stesso Barou che parlava alle persone urlando. Lo stesso Barou che ancora nessuno aveva capito come si fosse fatto degli amici, figurarsi una fidanzata.
Eppure eccolo lì, seduto al tavolo del miglior ristorante della città la sera di San Valentino, grazie alla sua prenotazione fatta cinque mesi prima, con la ragazza più dolce, gentile e bella di tutta la loro università. A distanza di tre anni, c’erano ancora molte teorie strane e particolari su come l’avesse conquistata.
La serata si stava svolgendo nel migliore dei modi, fino a quando le cose non iniziarono a precipitare, ma per colpa di fattori esterni.
Tutto iniziò durante l’antipasto, con una chiamata da parte di Nagi.
Barou guardò lo schermo del proprio cellulare con un cipiglio infastidito, poi decise di ignorarlo.
Purtroppo per lui che non aveva avuto la brillante idea di mettere il silenzioso all’inizio di quella serata, così anche Airi si accorse della chiamata e con tono gentile e carino domandò -Non rispondi?
-É quell’idiota di Nagi- spiegò in fretta -al momento è con il suo ragazzo, quindi sono sicuro che abbia sbagliato numero.
Tuttavia, nonostante quella sicurezza, non appena smise di squillare, arrivò una seconda chiamata sempre da parte dell’albino.
-Sono sicura che sia importante- Airi sorrise tranquilla -non preoccuparti, rispondi pure.
Così, senza possibilità di fare altro, a Barou toccò rispondere al telefono. Ma, sapendo che avrebbe trattato l’altro malissimo, decise di alzarsi e allontanarsi.
-Che cazzo vuoi?
Nagi non sembrò sorpreso da quel tono e rispose tranquillo -Senti, hai mai cucinato per la tua ragazza e poi questa è scappata via?
-Che cazzo… no! Perché avrei dovuto?
Nagi sbuffò infastidito -Reo è appena andato via e siccome tu hai la faccia di uno che fa scappare le persone volevo chiederti consigli su cosa fare.
-Vaffanculo! La mia ragazza non scappa da me! Se cucini di merda non è colpa mia, smettila di chiamarmi per queste cazzate!
Finito di imprecare, gli chiuse la telefonata in faccia e decise di spegnere direttamente il telefono prima di tornare al tavolo dalla sua fantastica ragazza.
-Tutto bene?- chiese questa premurosa e sinceramente preoccupata per il loro compagno di corso in università.
-Sì, aveva solo bisogno di un consiglio.
Non era una bugia, semplicemente aveva deciso di omettere tutto il resto.
Si dimenticò facilmente di quel piccolo inconveniente e tornò a godersi la cena in pace. Per poco.
Perché mentre si stava gustando la prima vera portata, Isagi e Shidou fecero il loro ingresso.
Barou non aveva idea di chi li avesse fatti entrare, seppe solo che se li ritrovò seduti al tavolo dopo aver rubato delle sedie a qualcuno.
-Che cazzo state facendo?- sbraitò.
-Ho provato a chiamarti ma hai il telefono spento, quindi siamo venuti qui. Sapevamo dove trovarti dalla storia che ha messo Airi-chan.
Isagi lo spiegò come se fosse assolutamente normale, poi si voltò verso la ragazza in questione e le sorrise in modo carino -Ciao Airi-chan! Vi state divertendo? Ho saputo che si mangia bene qui.
-Davvero?- chiese a quel punto Shidou avvicinandosi al piatto di Barou -Fammi provare.
Barou fu preso alla sprovvista e le sue bacchette furono rubate prima ancora che lui stesso potesse usarle come arma per accecarli entrambi.
E mentre Airi sorrideva cortese a tutti e due e rispondeva alle loro domande, Barou stava per avere una crisi nervosa.
-Ripeto: che cazzo state facendo qui?- avrebbe tanto voluto urlarlo, ma era una persona educata lui e, al contrario di certi individui, non voleva rovinare la serata a tutte le persone che gli stavano intorno.
-A me ha trascinato Isagi- spiegò Shidou continuando a mangiare con gusto -dice che tu sei bravo con le relazioni e tutte quelle cazzate lì e che ci avresti aiutato a sistemare la nostra serata. Non che me ne freghi più di tanto ma effettivamente voglio scopare.
Airi, completamente rossa per l’imbarazzo di aver sentito tutte quelle frasi, chiese piano -Avete litigato con i vostri ragazzi?
-Sono stati loro a litigare con noi!- si difese subito Isagi e Shidou annuì aggiungendo -I fratelli Itoshi sono difficili da gestire.
Poi gli raccontarono tutta la storia.
Alla fine del racconto, Barou voleva strozzare ognuno di loro.
-Fatemi capire, voi li avete portati in un… posto del genere per San Valentino e vi chiedete perché si sono incazzati?
Gli altri due continuarono a lanciargli lo sguardo confuso di chi davvero non ci stava capendo nulla. Barou voleva solo urlare imprecazioni contro ognuno di loro oltre che strozzarli.
Ma visto che al peggio non c’era mai fine, Isagi ricevette una chiamata da parte di Chigiri che decise di accettare e metterlo in vivavoce.
-Ehilà!
"Oh, noto che neanche tu stai scopando se hai risposo subito al cellulare. Che è successo con Rin?"
-Mi sa che non gli piace sperimentare, tu con Kunigami?
"Non ne sono sicuro. Praticamente tutto è iniziato un mese fa…"
Barou si mise le mani tra i capelli, non voleva sentire la storia deprimente di un'altra persona che probabilmente aveva rovinato da solo la propria serata.
"...e quindi lui mi ha detto che mi avrebbe trattato come una principessa e io mi sono incazzato!"
Isagi era confuso e, mentre sgranocchiava qualcosa che sicuramente lui e Shidou avevano ordinato senza che Barou li notasse, disse -Ma a te piace quando ti chiamano “principessa”.
"LO SO! NON SO PERCHÉ HO REAGITO IN QUEL MODO, OKAY? Comunque…"
Continuò a raccontare i suoi problemi per altri dieci minuti fino a quando Isagi non propose -Senti aspetta, noi siamo a un locale con Barou che ci darà consigli su come aggiustare i nostri problemi.
-Io non vi darò un bel niente!
-Perché non vieni anche tu?- continuò Isagi come se non ci fosse stata alcuna interruzione.
"Oh fantastico, c'è anche Nagi che non è messo in una situazione migliore, manda l'indirizzo!"
E così, venti minuti dopo, Chigiri e Nagi si unirono al loro stesso tavolo, mangiando la sua seconda portata senza neanche chiedere il permesso e lamentandosi delle loro serate di merda, come se non fossero stati loro stessi a rovinarle.
Quando la cena si concluse e lasciarono il locale (dopo che Barou pagò anche per tutti gli extra che successivamente i quattro avvoltoi avevano ordinato), l’unica coppia felice rimase fuori dalla struttura cercando di capire come liberarsi di quella zavorra.
Per finire in bellezza, anche Karasu si unì a loro, il ragazzo stava passando proprio in quella strada a piedi e, notandoli, gli si avvicinò chiedendo confuso -Avete passato una serata tutti insieme?
-E tu? Che ci fai qui?- domandò Nagi in risposta.
-Ero fuori con Hiori, poi mi ha scaricato.
-Esci con Hiori? Quel Hiori?- Shidou era confuso.
Chigiri invece chiese -Perché ti ha scaricato?
-Immagino che non gli sia piaciuto il regalo che gli ho fatto. Eppure Otoya mi aveva assicurato che aveva sempre funzionato quando voleva portare a letto qualcuno.
Barou non riuscì più a trattenersi e sbottò -Forse non gli è piaciuto perché è il tuo ragazzo e non una persona qualsiasi che vuoi portarti a letto!?
-Oh… forse sì.
Barou era arrivato al suo limite, così decise di mettere fine a tutta quella farsa dandogli quello che avevano chiesto fin da inizio serata: consigli.
-Adesso basta! Tutto questo è troppo! Starete zitti tutti e cinque ad ascoltarmi e seguirete alla lettera tutto quello che vi dirò! CHIARO?
Non ci fu risposta, ma Barou prese quel silenzio come un'affermazione.
-Tu!- iniziò da Nagi -Sei un grandissimo coglione ma hai avuto il culo di trovarti un  ragazzo che ti sta sotto come se fossi tutta la sua vita! Quindi ora vai a casa sua, gli dici quelle quattro smancerie che lo faranno capitolare e LA SMETTI DI CITARE IL NOME DI ISAGI PER IL RESTO DELLA NOTTE!
Si voltò verso Chigiri e continuò -Tu invece andrai a riprenderti il tuo ragazzo rosso da dove lo hai scaricato e gli chiedi scusa in ginocchio per quella scenata insensata e inutile che hai fatto. Trattando la situazione in modo maturo perché NON PUOI LAMENTARTI CHE TI TRATTA DA RAGAZZA SE SEI IL PRIMO CHE SI COMPORTA IN MODO ISTERICO COME SE AVESSI IL CICLO!
Si voltò verso la sua ragazza e precisò con voce amorevole e dolce -Non che voi ragazze sembrate isteriche in quei giorni, era solo un modo per dire…
Lei rise e lo interruppe -Tranquillo, vai avanti.
-Bene- Borou sorrise e tornò a voltarsi verso gli altri, rivolgendosi al duo peggiore di tutto quel gruppo -Voi due siete qualcosa di osceno, ma non vedo l'ora che spariate dalla mia vista, quindi vi darò una mano. Shidou, tu hai solo bisogno di non parlare mai più dei parenti del tuo ragazzo quando state per scopare, non è difficile come cosa, sono sicuro che ci riuscirai. Mentre tu Isagi, la prossima volta che vuoi fare qualcosa con quell'idiota che ti va dietro, CHIEDI. So che è difficile da comprende per una testa di merda come la tua, ma una relazione funziona quando entrambe le persone coinvolte sono d'accordo sulle cose da fare e non fare, QUINDI CHIEDI PRIMA.
Infine si voltò verso l'ultimo arrivato -E TU! Vai a spendere tutti i tuoi risparmi e compra al tuo ragazzo il più grande mazzo di fiori che troverai in giro a quest'ora, chiedendogli in ginocchio di perdonarti per quel regalo di merda e promettendo che non lo farai mai più. Aggiungi il commento che non l'hai fatto con cattiveria, ma che hai un solo neurone in quella testa di merda piena di gel e che questo da solo non si è reso conto che non era adatto come regalo.
-Anche tu metti il gel…
-ZITTO.
Quella serie di consigli sembrò funzionare, o meglio, funzionò per loro perché portò la coppia a rimanere di nuovo sola mentre i cinque coglioni si disperdevano per provare a far finire quella serata decentemente.
Così infine, in quella nuova pace ritrovata, Barou accompagnò la ragazza nel suo appartamento in silenzio, depresso e incazzato che gli avessero rovinato la serata che tanto aveva fatto per organizzarla nel migliore dei modi.
Fu solo quando si fermarono davanti alla porta di lei che si trovò a sospirare e a dirle a mezza voce -Mi dispiace che sia andata così, meritavi di meglio.
Lei sorrise dolce e allungò una mano per accarezzargli il viso -Non mi lamento di nulla. Trovo molto carino che i tuoi amici ti cercano quando hanno bisogno di aiuto per cose così importanti. Hai gestito la situazione nel migliore dei modi.
Lo baciò piano, poi sussurrò -Sai… ho capito che quando avremo dei figli, sarai un padre fantastico.
Ah.
Beh, Barou poteva dirsi felice da quella conclusione… non ricordava neanche più perché fosse incazzato.
  
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