Serie TV > The Dukes of Hazzard
Segui la storia  |       
Autore: Gia August    17/02/2023    0 recensioni
Quando il confine tra illusione e realtà viene superato, il desiderio di un amore diviene ossessione e pone le vite di Bo e Luke in pericolo. Laura Dawson per possederne uno, deve impedire all'altro di mettersi tra lei e l'oggetto dei suoi desideri.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bo Duke, Luke Duke
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo ventisei: Lo sapevo che mi amavi

 

Bo cercò affannosamente il telefono all’interno della cucina. Spostò qualunque cosa sui ripiani, ma non lo trovò. Non era attaccato al muro. Corse per il corridoio accendendo le luci e cercando in ogni stanza. Andò verso le scale e fece i gradini due alla volta, forse ce n’era uno nella camera da letto di Laura. Spalancò la porta rischiando di farsi colpire dal suo rimbalzo. Non c’era il telefono neanche lì.

“Com’è possibile che non abbia il telefono.” Disse a voce alta esasperato. “Resisti, Luke. Resisti.”

Riprese le scale al contrario e scese. Esitò qualche istante tentando di capire cosa fare. Sapeva che Luke aveva bisogno di lui, ma doveva cercare aiuto. Alla fine decise, corse fuori e si diresse verso il Generale Lee.

Saltando sul cofano, coprì più velocemente la distanza. Afferrò il microfono della ricetrasmittente “pecora smarrita a pastore. Rispondi per favore.”

“Qui pastore. Stiamo arrivando insieme a Enos, Rosco e un mandato di perquisizione.”

“Zio Jesse, ho trovato Luke.”

“Grazie a Dio.” Rispose Jesse. “Sta bene?”

“E’ ferito. Deve andare in ospedale.”

Enos si intromise “chiamo un’ambulanza e la faccio arrivare dai Dawson.”

“E’ grave?” Chiese Daisy impaurita.

Bo rispose con voce incerta “Laura gli ha sparato a una gamba prima che lo raggiungessi. Abbiamo lottato con lei e lo ha accoltellato ad una spalla. E’ veramente matta.”

Jesse insistette “è molto grave?”

“Non lo so, zio Jesse. Sanguina parecchio, ma è stato in grado di alzarsi ed è vigile. Non può camminare ed avevo paura di peggiorare la situazione se avessi provato a spostarlo così l’ho lasciato nel tunnel.”

“Che tunnel? Dov’è adesso?” Chiese ancora Jesse.

“E’ nel seminterrato della casa in un tunnel che porta al rifugio antiatomico.”

“Lo aveva segregato nel rifugio?”

“Ascolta, zio Jesse. Non posso spiegarti adesso. Devo tornare da lui, ha bisogno di me. Gli ho detto che sarei stato via solo cinque minuti e sono già passati. Quando arrivate andate in cucina, vedrete la porta della dispensa aperta. Da lì si accede al tunnel. Seguite il corridoio fino alla fine. Io e Luke vi aspetteremo lì. Fate presto.

“Saremo lì tra pochi minuti. Bo, dov’è Laura?”

Ma Bo era già andato via. Stava correndo verso la casa, stava correndo da Luke.

 

“Aiutami, Luke.” Implorò Laura. “Aiutami, stanno arrivando. Mi faranno del male.”

Luke girò la chiave con la mano libera. Laura gli teneva ancora stretta l’altra. Nei suoi occhi poteva leggere tutta la sua paura.

“Stanno arrivando, Luke. Non li senti? Ti prego aiutami.”

Luke sentì rumori in lontananza. Qualcuno stava arrivando. C’era qualcun altro nel tunnel con loro. I tunnel erano posti pericolosi, erano pieni di trappole e insidie nascoste nel buio. Dovevano andarsene prima che il nemico li trovasse, prima che le pareti si chiudessero sulle loro teste. Sfilò la barra di metallo che serrava la porta.

“Non permetterò che ti facciano del male.” Sussurrò Luke. “Usciremo di qui.”

Quando aprì la porta, Laura gli lasciò andare il polso. Spinse con forza la porta scaraventandolo sulla parete opposta. Mantenne l’equilibrio a fatica, gli girava la testa. Laura era di fronte a lui con il suo abito da sposa sporco di sangue. Riusciva vagamente a metterla a fuoco, sembrava un fantasma. Non sapeva dire se era reale oppure no.

Quando Luke alzò un braccio per capire se poteva toccarla, lei gli prese la mano e se lo tirò appresso nel rifugio. Disse “non abbiamo molto tempo, amore mio. Possiamo ancora scappare prima che arrivino a prenderci.”

Luke sentiva passi pensanti in avvicinamento. Apparve una luce, qualcuno stava arrivando. Laura aveva ragione, la seguì nel rifugio. Laura vide il coltello sul pavimento, lo raccolse e chiuse la porta.

Bo si mise a correre quando sentì il rumore della porta che si chiudeva. Quando la luce della lanterna illuminò un corridoio vuoto, urlò “dove sei Luke?”

Laura rimase immobile nello spazio tra la porta e la botola. Era circondata. Non c’era via di fuga. Poteva sentire i suoi genitori arrivare dal tunnel di sotto e Bo che si avvicinava nel corridoio. La porta si stava per aprire. Doveva fare qualcosa.

La voce di Bo riportò Luke alla realtà. Laura era di fronte a lui e impugnava il coltello. Bo apparve alle sue spalle. Laura guardò prima l’uno e poi l’altro. Supplicò Luke con lo sguardo.

“Vieni con me, amore mio. Trascorreremo insieme l’eternità. Non lasciare che ci impediscano di essere felici. Presto sarà tutto finito. Seguimi, io ti aspetterò.”

Laura sollevò il coltello sopra la sua testa, puntando la lama verso il proprio addome. Con tutta la forza che gli era rimasta, Luke si avvicinò a lei di un passo. La donna che aveva di fronte stava per morire. Ormai aveva perso del tutto la precaria connessione che aveva con la realtà.

“Aspetta, Laura. Non devi farlo.”

Laura scosse la testa con veemenza “non ho scelta. Non posso stare qui, noi non possiamo stare qui. Vieni con me, nessuno ci farà più del male. Finalmente staremo insieme.”

Avvicinò la lama al proprio petto. Luke accorciò ancora un po' le distanze. Quando Bo fece lo stesso, Laura gridò “stai lontano.”

Luke si rivolse a Bo “rimani dove sei. Non ti riguarda. Io e Laura dobbiamo fare quello che è necessario per stare insieme.”

Laura guardò Luke e sorrise “sapevo che saresti rinsavito e avresti abbandonato la tua orribile famiglia. Sapevo che avresti capito quanto ti amo e quanto tu ami me.”

Luke continuò ad avvicinarsi a lei senza staccare gli occhi dalla lama del coltello. Se la teneva ancora pericolosamente vicina al petto.

“Verrai con me? Non possiamo più rimanere qui. Non ci lascerebbero stare insieme. Non ci lascerebbero mai in pace.”

“Verrò con te.” Disse Luke con tono calmo. “Dammi il coltello per favore.”

“Solo quando avrò finito, amore mio.” Laura sorrise e sollevò nuovamente il coltello.

“No! Non è giusto che tu vada per prima. Dammi il coltello, fammi fare le cose per bene. Devo prendermi cura di te adesso. Fammi essere il primo. Voglio dimostrarti il mio amore.”

Laura non stava in sé dalla gioia. Finalmente era andato da lei di sua spontanea volontà. Era pronto. Lei era pronta.

“Lo sapevo che mi amavi.” Sussurrò passandogli il coltello con mano tremante.

Luke lo afferrò. Laura non gli tolse mai gli occhi di dosso. Bo si spostò silenziosamente e prese il coltello dalle mani di Luke.

“E’ finita. Lascia che ti aiuti adesso.” Disse Luke.

Laura guardò Bo con rabbia quando realizzò che era di fianco a Luke. Adesso ce l’aveva lui il coltello, Luke non aveva nessuna intenzione di usarlo. L’aveva tradita ed era stata tutta colpa di Bo. Sarebbe andato tutto bene se lui non fosse tornato. Si avventò su Bo e lo colpì al petto con un pugno. Luke la afferrò per la vita e per allontanarla dal cugino cadde a terra con Laura tra le braccia. Mantenne ferma la presa mentre lei iniziava a piangere.

“Nessuno ti farà del male, Laura.” Disse Luke con voce gentile. “Sei in salvo adesso.”

“Tu mi ami.” Singhiozzò prendendo i due cuori spezzati in mano. Visto? Sono di nuovo uniti.” Si rilassò tra le braccia di Luke, aveva smesso di lottare.

Incredulo intervenne Bo “lascia che la prenda io.”

“Va tutto bene, Bo.” Bisbigliò Luke. “E’ finita. Non oppone più resistenza. Ha bisogno di aiuto, deve andare in ospedale.”

“Devi andarci anche tu grazie a lei.” Ribatté con rabbia Bo.

“Non sapeva cosa stava facendo.” Disse Luke dolcemente.

Jesse, Daisy e Rosco comparvero all’improvviso, rimasero scioccati nel vedere Laura vestita da sposa nelle braccia di Luke. Si avvicinarono immediatamente.

“Ha bisogno di aiuto.” Disse Luke rivolto a Rosco.

“E’ ferita?” Rispose lo sceriffo notando il sangue sul vestito di Laura.

“Non è ferita. E’ lei che ha ferito Luke. Quello è il suo sangue.” Spiegò Bo. “Gli ha sparato e lo ha accoltellato. E giù nel tunnel troverete i suoi genitori. Credo li abbia rinchiusi lei. E’ matta.”

Rosco guardò Bo incredulo. Se non avesse visto con i suoi occhi quel posto e Laura con indosso un abito da sposa, non avrebbe mai creduto a quella storia.

Intervenne Jesse “allontaniamola da Luke. Sembra inoffensiva adesso, ma sarà meglio che tu le metta le manette, Rosco. Potrebbe perdere nuovamente il controllo. Non sappiamo di cos’altro sarebbe capace.”

Bo e Rosco aiutarono Laura ad alzarsi. Non sembrava si rendesse conto di cosa stava succedendo. Aveva uno strano sorriso. Sembrava stesse guardando qualcosa che solo lei poteva vedere.

Jesse e Daisy si inginocchiarono accanto a Luke. Jesse gli posò una mano sulla nuca e lo attirò a sé abbracciandolo. Non voleva fargli male, ma aveva bisogno di tenere il nipote tra le braccia.

“Stai bene, ragazzo mio?”

“Sto bene adesso che sei qui.”

Jesse si staccò da lui a malincuore “Enos è di sopra, sta aspettando l’ambulanza. Sarà qui da un minuto all’altro. Devi andare in ospedale.”

Luke osservò Rosco portare via Laura “dove la sta portando?”

“In ospedale probabilmente.” Rispose Jesse.

Daisy prese il cugino per mano “non ti preoccupare per lei, tesoro. Non può più farti del male. Ci prenderemo cura noi di te adesso.”

Enos entrò nella stanza con i paramedici i quali si avvicinarono a Luke mentre Jesse, Bo e Daisy fecero spazio. Si abbracciarono, per fortuna erano arrivati in tempo. C’era mancato davvero poco perché Laura portasse a termine il suo piano.

Dopo aver pulito le ferite di Luke e aver applicato garze sterili, i paramedici lo sistemarono su una barella. Avrebbero raggiunto il Tri-County Hospital. Luke afferrò Bo per un braccio “grazie di avermi salvato. Non so come hai fatto, ma grazie.”

“Ti abbiamo trovato tutti e tre insieme.” Rispose Bo osservando prima lo zio e poi la cugina. “Ma Luke…”

“Cosa c’è?”

“La prossima volta che ti dico che una ragazza porta guai, dammi retta.”

Luke sorrise “contaci.”

“Ti seguiamo in ospedale.” Assicurò Jesse dando una leggera pacca al nipote. “Cerca di riposare. Ci vediamo lì.”

Luke annuì riluttante a lasciar andare il braccio di Bo. Si abbandonò alla stanchezza e chiuse gli occhi, il buio non gli faceva più paura.

 

To be continued…

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Dukes of Hazzard / Vai alla pagina dell'autore: Gia August