Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: swanqueen_clexa    01/03/2023    0 recensioni
Una per lo più cieca Regina sta passando una brutta giornata; il suo cane guida è corso via, è in ritardo per il lavoro e si sente un po’ sola.
Fa capolino Emma Swan, cacciatrice di taglie professionista; salvatrice di cani smarriti e persone solitarie.
(Traduzione di "Blind leading the blind" di alexeizenhart su ao3.)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills, Ruby/Cappuccetto Rosso
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Oh, andiamo capo, mi dica qualcosa! Per favore?" L'adorabile espressione di Belle era un po' sfuggita al suo datore di lavoro ipovedente, ma lei ci provò lo stesso. Avendo saputo che Regina era uscita con Emma per un altro riuscito appuntamento, da allora non faceva che implorare dettagli.
 
"Mi dispiace, cara, ma io non do baci e racconti." Regina era seduta dietro la sua scrivania e si appoggiava alla sedia mentre Belle prendeva appunti sui compiti da portare a termine per la giornata.
 
Belle le sorrise. "Quindi l'ha baciata, lo sapevo!"
 
"Non credo di poterti convincere a lasciar perdere?" Regina sospirò, sapendo che era quasi certamente una speranza vana, ma doveva almeno provarci.
 
Belle si sporse in avanti con impazienza sulla sua sedia, il blocco degli appunti appoggiato alle ginocchia. "Non se ne parla. Devo vivere attraverso lei fino a quando il mio status di single non sarà revocato. Quindi avete ballato e cenato. E poi cosa è successo?"
 
A questo punto, Regina si stava pentendo di averne parlato con Belle.
 
"Ebbene, sì, ci siamo baciate. Ecco; siamo felici adesso?" Regina sbuffò bonariamente.
 
Lasciando che il suo capo si sfogasse per un momento, Belle aspettò prima di chiedere. "C'era la lingua?"
 
"Belle!!!" Regina le ringhiò contro.
 
Stringendo al petto il suo taccuino, Belle fuggì dall'ufficio di Regina, ridacchiando follemente per il viso rosso di Regina.
 
 
 
~~~~~~~~ SQ ~~~~~~~~
 
 
 
Regina avvolse la sottile cravatta nera intorno alle dita e la usò per guidare Emma nel salotto. Con una leggera spinta, fece sedere Emma sul divano e si mise a cavalcioni sulle sue ginocchia.
 
Il rantolo nervoso di Emma si sentì forte nella stanza. Anche se non aveva programmato di fare qualcosa del genere stasera, era abbastanza contenta che Regina desse il ritmo e si spingesse fino a dove voleva. Lasciò che le sue mani si posassero sui fianchi di Regina, stringendoli delicatamente.
 
Passando le dita tra i capelli di Emma, Regina li raccolse con una mano e li usò per tirarle lentamente la testa da un lato, esponendole il collo.
 
"Oh!" Emma sussultò e si aggrappò di più ai fianchi di Regina, tirandola più vicino a sé. Poteva sentire il battito del suo cuore mentre le calde labbra di Regina premevano contro le sue.
 
Avvicinando la testa all'orecchio di Emma, Regina parlò a bassa voce. "Dimmi Em-ma, ti piace quando qualcuno gioca sporco con te?" Mosse la mano libera per grattare leggermente il collo di Emma, arricciando le dita intorno ad esso e appoggiando il pollice contro il punto di pulsazione.
 
"Dio siiii!" Emma sibilò, sforzandosi di rimanere immobile. La presenza di Regina la circondava, la abbracciava e la inebriava.
 
La calda risatina di Regina le fece scorrere un brivido lungo la schiena. "Regina andrà benissimo, cara. Hai una pelle così morbida, soprattutto qui." Ritirò la mano e mordicchiò il collo di Emma, ottenendo un forte sussulto e uno scatto dei suoi fianchi.
 
A Regina quasi sfuggì il sussurro di Emma. "P-più forte, per favore?" Sorrise e morse più forte, lasciando un segno viola crescente nella sua visione offuscata. In risposta, Emma la fece quasi cadere dalle sue ginocchia e gemette forte nel suo orecchio.
 
Un tenero bacio sullo stesso punto fece rabbrividire Emma prima che Regina si alzasse con riluttanza e si sistemasse accanto a lei sul divano. Con un altro forte rantolo, Emma cercò di tenere sotto controllo il suo cuore che batteva all'impazzata.
 
"T-ti sei fermata?" Emma si sforzò di non piagnucolare, ma ci riuscì solo in parte. Regina ridacchiò di nuovo e l'abbracciò stretta, premendo Emma sul suo petto in modo che potesse sentire quanto velocemente il suo cuore stava battendo per lei. "Per quanto non voglia, credo che dovremmo farlo."
 
Emma questa volta non nascose il suo lamento. "P-perché?"
 
"Perché è ora di svegliarsi, cara."
 
Il salotto di Regina scomparve e la camera da letto spartana di Emma lo sostituì, con la sveglia che strillava odiosamente dal comodino. Emma si alzò con un improvviso sussulto, la sua biancheria intima era rovinata. Di nuovo.
 
Sbattendo una mano impaziente sull'orologio, Emma lo fissò e si strofinò il viso. Forse, se lo avesse fissato abbastanza, si sarebbe sciolto in una pozzanghera inutile. Quando non reagì, gettò via le coperte e si sedette sul bordo del letto con un sospiro infastidito.
 
Lo stesso sogno, per l'ennesima volta in questa settimana da quando erano uscite per la terza volta. Era iniziato come sempre con il ritorno a casa di Regina, poi la pomiciata sul suo divano, poi...
 
Dannazione.
 
Si -erano- fermate. Nessuna delle due voleva mettere fretta all'altra, o spingere le cose oltre il limite di sopportazione. Da parte sua, Emma sarebbe stata dannata se la loro prima volta fosse stata su un divano.
 
Probabilmente non avrebbero dovuto punzecchiarsi così tanto durante l'appuntamento. Rabbrividì quando le sue dita sfiorano il grosso succhiotto sul collo, che solo ora stava iniziando a svanire. Quel momento non l'aveva solo sognato e le suscitò un tenero sorriso.
 
Il sorriso si spense un po' quando si ricordò che avrebbe dovuto vedere Ruby più tardi. Non c'era modo di nasconderlo; il clima era troppo caldo per una sciarpa o qualcosa a collo alto.
 
Forse poteva dirle che era stata maldestra e si era colpita con un oggetto contundente? In fondo, Ruby era già convinta che la bionda fosse incline agli incidenti. Pensando a motivi sempre più stravaganti per giustificare la presenza di quello-che-non-era-assolutamente-un-succhiotto, Emma si diresse in bagno per fare una doccia.
 
 
 
~~~~~~~~ SQ ~~~~~~~~
 
 
 
"Ciao Em! Per una volta sei arrivata in orario e... che diavolo ti è successo al collo!?" Ruby cercò di spostare la mano di Emma che di riflesso aveva coperto il succhiotto incriminato.
 
"Ehm... niente?" Emma cercò di fare finta di niente, sperando che Ruby lasciasse perdere.
 
Purtroppo, trattandosi di Ruby, le sue speranze vennero rapidamente infrante. "Emma, qualunque sia il tuo secondo nome, Swan! Questo non sembra -niente-." Dopo un po' di tentativi, riuscì ad allontanare la mano di Emma dal suo collo abbastanza a lungo da poterla guardare bene, emettendo un lungo fischio. "Cavolo, ti sei coccolata con un vampiro ultimamente?"
 
Senza vergognarsi dell'accaduto, Emma si limitò a lanciarle un'occhiata e a punzecchiarle il petto con un dito. "Dai Rubes, eravamo d'accordo; niente infamia sulle perversioni dell'altro. O dovrei dire quanto ti piace vedere la luna mentre sei nuda." Quest'ultima frase venne detta a voce un po' più alta, attirando per un attimo l'attenzione dei pochi avventori della tavola calda. Non vedendo nulla, persero interesse.
 
"Bene." Ruby sbuffò, ma continuò con più affetto. "Vi siete divertite, però?"
 
Emma le sorrise e annuì, abbassando la voce. " Sì, ci siamo divertite. Anche se non... ehm... 'completamente', se mi capisci." Ruby ammicca e le sorride. "Sì, ti capisco. Speriamo che sia presto, però, giusto? Non voglio che alla mia b-f-f venga un caso di clitoride blu."
 
"Ruby! Sinceramente, non so perché siamo amiche." Un po' esasperata, Emma appoggiò la testa sul piano di lavoro e nascose il viso. Ruby le diede una pacca sulla spalla, mentre Emma brontolava in modo impercettibile. "Lo sai che mi vuoi bene davvero."
 
Sollevando la testa, Emma la fulminò con un altro sguardo. "A volte me lo chiedo." La sua espressione si addolcì e rise quando Ruby le mostrò la lingua. "Comunque, quali sono le tue novità? Non avevi un appuntamento con... Laura? Lydia?"
 
"Lauren. E non è andata molto bene." Il sospiro deluso di Ruby la diceva lunga.
 
Mettendosi comoda sullo sgabello del bancone, Emma raddrizzò la schiena. "Oh no, cos'è successo? Qualcosa che hai fatto tu o che ha fatto lei?"
 
"Cosa ti fa pensare che sia stato qualcosa che ho fatto io?" Ruby incrociò le braccia e la fulminò con lo sguardo.
 
"Rubes, la tua storia di appuntamenti non è molto migliore della mia. Era vegetariana?" Emma ottenne come risposta unno con la testa. Rifletté ancora un po' prima di continuare. "Era etero e tu avevi frainteso il suo interesse?"
 
Ruby scosse di nuovo la testa, con un'aria sconsolata. "No, niente di così grave questa volta. È solo che non siamo entrate in sintonia, non c'è stata nessuna scintilla."
 
"Almeno stavolta non hai appiccato un incendio." Emma sogghignò.
 
Uno dei precedenti appuntamenti di Ruby era finito in un disastro dopo che lei era andata in campeggio. Era riuscita a incendiare la sua tenda, insieme a molte altre e parte dei vestiti impacchettati del suo appuntamento. Naturalmente Ruby non aveva più avuto sue notizie da allora.
 
"Vero." Ruby fece una smorfia. "Di questo passo, potrei anche entrare in un convento."
 
Emma ridacchiò. "Non può essere così grave, forse non hai ancora incontrato la persona giusta."
 
"Certo Em, le possibilità che ciò accada sono scarse o nulle. È più probabile che esca con la prossima persona che entra nella tavola calda piuttosto che trovare qualcuno da sola." Ruby aveva un'aria triste.
 
In quel momento, il campanello sopra la porta annunciò l'arrivo di qualcuno, anzi di diverse persone; Henry condusse Regina all'interno, seguito da Belle.
 
"Non esco con il cane." Sussurrò Ruby a Emma, facendola ridacchiare ancora di più. "Ciao, ragazze. È un piacere rivedervi." Li condusse a un tavolo vuoto e prese un menu per Belle.
 
"Ciao di nuovo, cara. Stiamo facendo un pranzo di lavoro e la mia assistente voleva disperatamente raccogliere i dettagli del mio appuntamento con Emma". Regina rise, mentre Belle la fulminò con lo sguardo. "Non ho detto questo capo! Ero... curiosa."
 
"Sì, così curiosa che non hai smesso di chiedermelo ogni volta che potevi. Visto che di solito Emma è qui." Regina venne interrotta dal "Non è vero!" di Emma, prima di continuare. "Ho pensato di prendere due piccioni con una fava; io avrò un pasto decente e Belle potrà grigliare Emma al posto mio per un po'."
 
Belle era rimasta un po' in silenzio, distratta dalle gambe nude di Ruby. E dai minuscoli pantaloncini. E dal top aderente. E dal sorrisetto che aveva in faccia. Ed era così sconvolta quando si rese conto che Ruby aveva osservato la sua espressione per tutto il tempo in cui l'aveva guardata.
"Posso portarti qualcosa?" Ruby finse che Belle non le stesse quasi sbavando addosso.
 
"Il tuo numero?" Belle diventò un po' rossa a causa di ciò che aveva blaterato. "No, aspetta, volevo dire. Posso avere un hamburger completo e un contorno di patatine, per favore?"
 
Ruby strizzò l'occhio e prese nota. "Certo, per entrambe le cose. E tu Regina? Oh, e qualcosa per Henry? Se gli è permesso..." Si interruppe.
 
"Insalata di pollo per favore, Ruby, e una ciotola d'acqua per Henry. Sei stata gentile a chiederlo."
 
"Figurati. È un cliente tanto quanto voi, solo con delle zampe in più." Ruby sorrise e portò le loro ordinazioni in cucina, tornando con una ciotola d'acciaio per l'acqua di Henry. "Non ci vorrà molto, siete arrivate prima dell'ora di pranzo."
 
"Fantastico, grazie Ruby. Belle?" Regina non ottenne risposta e agitò una mano davanti a Belle per farsi ascoltare. "Pronto?"
 
Arrossendo vistosamente, Belle scosse la testa. "Scusi capo, ero lontana chilometri."
 
Regina e Ruby ridacchiarono. "Con qualcuno di carino, cara?" Belle arrossì ancora di più e finse di essere improvvisamente interessata agli appunti che aveva preso dalla borsa.
 
Rivolgendosi alla macchia bionda al bancone, Regina invitò Emma a unirsi a loro. "Puoi avvicinarti Emma. Prometto di non mordere." Regina sorrise dolcemente. "Questa volta."
 
Raggiungendole al tavolo, Emma si sedette accanto a Regina, ricevendo un casto bacio sulla guancia in segno di saluto.
 
"Cosa intende dire con questo ti... bleah, deve aver fatto male." Belle aveva alzato gli occhi dai suoi appunti per osservare il succhiotto sul collo di Emma.
 
Il sorriso di Regina si allargò. "Strano; non ho sentito nulla. Sembra che si sia abbassato un po'." Socchiuse gli occhi sulla macchia violacea. "Peccato."
 
Emma le rivolse un broncio scherzoso e fece la sua migliore voce da cattiva. "Tu aspetta fino alla prossima volta. Ti prenderò mia bella e anche il tuo cagnolino." A quanto pare la visione dei film Disney l'aveva contagiata durante la crescita, anche se lo sghignazzo doveva essere perfezionato.
 
Vagando mentalmente, Emma aveva pensato a come sarebbe stato assaggiare la pelle di Regina, molto spesso, dal loro ultimo appuntamento. A Regina sarebbe piaciuto quanto a lei? Sembrava decisamente troppo elegante per farsi vedere con dei succhiotti.
 
"Com'è andata la lezione di ballo?" Belle sembrava divertita.
 
Le orecchie di Emma elaborarono la domanda di Belle e spinsero la bocca a rispondere senza alcun input cosciente da parte del cervello, che era ancora occupato dai pensieri di una certa castana. "Regina ha minacciato di colpire gli istruttori se avessero iniziato a cantare."
 
Era già troppo tardi quando il suo cervello si rese conto che avrebbe dovuto partecipare alla conversazione, quando Belle iniziò a ridacchiare. Quel tipo di commento avrebbe dovuto essere archiviato alla voce 'mai dirlo davanti a Regina, mai'.
 
"Non preoccuparti, cara, sono sicura che penserò a qualcosa con cui potrai farti perdonare." Mentre Emma cercava di fondersi con la sedia per l'imbarazzo, Regina sorrise. "A dire il vero, sembrava che volessero lanciarsi in un numero musicale completo e io detesto i dilettanti."
 
Vennero gentilmente interrotte dall'arrivo di Ruby con il cibo e una sorpresa per Emma.
 
"Ma io non ho ordinato nulla, Rubes." Emma parve confusa all'apparizione di un formaggio grigliato che Ruby le pose davanti.
 
Ruby annuì. "Mh hmm, ed è ora di pranzo. Se non ti do da mangiare, è molto probabile che te ne dimentichi fino a più tardi." Facendo l'occhiolino, tornò a servire gli altri clienti.
 
Sotto il tavolo, Regina stringe discretamente la gamba di Emma. "Hai bisogno di mangiare, soprattutto se devi dare la caccia ai cattivi." Emma gorgogliò e cercò di concentrarsi sul cibo e non sulla mano calda attaccata alla sua coscia.
 
"I cattivi? Aspetta, Emma è un poliziotto? Non ne ha l'aspetto." Belle la guardò con curiosità. "Ehm, senza offesa."
 
Emma ridacchiò e diede un morso al suo panino prima di rispondere. "Non c'è problema. E no, non sono un poliziotto. Sono una cacciatrice di taglie; do la caccia agli idioti che non pagano la cauzione."
 
"Questo spiega le manette." Belle gli sorrise.
 
"Oh, ma dai!" Emma piagnucolò adorabilmente. "Eravamo d'accordo che non ne avremmo parlato! C'è stata corruzione... Uh... voglio dire, c'erano di mezzo dei 'regali' ben intenzionati e tutto il resto."
 
"Regali? Per Belle e non per me? Emma, come hai potuto..." Regina mise il broncio e si finse arrabbiata, incrociando le braccia. "Sono due le cose per cui dovrai farti perdonare ora, cara."
 
"Qualsiasi cosa!" Emma rispose rapidamente, non sapendo che Regina era già a conoscenza del suo piccolo accordo con Belle.
 
Sollevando un sopracciglio, Regina si voltò verso di lei e si avvicinò per sussurrarle all'orecchio. "Qualsiasi cosa? È una saggia proposta, Em-ma?" A Emma venne la pelle d'oca e tremò, ansimando rumorosamente.
 
Seduta di fronte alle due, Belle sorrise osservando la loro interazione e sgranocchiando una patatina. Non poteva sentire tutto ciò che veniva sussurrato tra loro, ma poteva fare un'ipotesi dal modo in cui le guance di Emma continuavano a diventare rosse per ciò che veniva detto.
 
Più tardi, a pasto finito, si separarono a malincuore. Se una certa cameriera strizzò l'occhio e infilò un bigliettino nella mano di Belle, nessuno disse altro.
 





Spazio dell'autrice: 
Hi pargoli.
Avevo tradotto questo capitolo e come una deficente non lo avevo pubblicato, ecco a voi quindi, l'undicesimo capitolo.
Come ben sapete tutti i crediti a parte la traduzione vanno ad alexeizenhart su ao3.

Blind leading the blind - Chapter 11 - alexeizenhart - Once Upon a Time (TV) [Archive of Our Own] 
Spero vi piaccia e possiate perdonarmi per la mia immensa sbadataggine.
Baci stellari, Vaniglia.

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: swanqueen_clexa