Quando la carrozza di Isabeau giunse per la prima volta ad Aguillon, nessuno si aspettava di veder scendere una donna così bella: aveva la pelle di porcellana, gli occhi erano due pozze d'azzurro e una cascata di boccoli d'oro le scendeva dalla testa.
Tutti gli uomini presenti rimasero senza fiato e si fecero in quattro per cercare di compiacerla.
L'unico a mantenere un po' di contegno fu il capitano Navarre.
- Capitano, portate Lady Isabeau a visitare i dintorni - ordinò il vescovo.
Così Navarre portò la ragazza a visitare il villaggio e i boschi che lo circondavano.
Quando si fermarono a una sorgente per bere, Isabeau disse: - Mi piace la vostra compagnia, capitano.
- Davvero? - disse Navarre un po' sorpreso. - Nessuno me l'aveva mai detto.
- Siete l'unico che non si comporta da imbecille quando mi vede!
Navarre arrossì leggermente.
Chiacchierando con lei, il capitano si rese conto di quanto Isabeau fosse diversa dalle donne che aveva conosciuto fino ad allora: loro erano sciocche, codarde e lo riempivano di moine solo perché era affascinante ed era il capitano della guardia; invece lei era intelligente, coraggiosa e sembrava sinceramente interessata a lui.
Ad un certo punto, mentre camminavano, vide una bellissima rosa in un cespuglio, la raccolse e la diede a Isabeau: - È per voi.
- Grazie!
- Questo fiore vi somiglia: è bello, ma pieno di spine.
Isabeau rise ed era il suono più magico del mondo.
I due si guardarono per un lungo momento senza dire niente, poi unirono le loro labbra in un dolcissimo bacio.