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Autore: RickishMorty    12/09/2009    3 recensioni
Il fumo aleggiava davanti al suo sguardo, emanato dall’immancabile sigaro che il vigilante con lo smiley teneva stretto tra le labbra, tra i denti.
“Giustizia Mascherata… O dovrei dire Rolf Müller?”
Sogghignò.
Giustizia Mascherata tremava, sollevato dal suolo per la giacca, sudava freddo, e quella stretta che il vestito gli dava, tirato dall’uomo…
Era come se il cappio del suo costume si fosse stretto per davvero.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward Blake/Il Comico
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
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The Comedian

 

Il fumo aleggiava davanti al suo sguardo, emanato dall’immancabile sigaro che il vigilante con lo smiley teneva stretto tra le labbra, tra i denti.
“Giustizia Mascherata… O dovrei dire Rolf Müller?”
Sogghignò.
Giustizia Mascherata tremava, sollevato dal suolo per la giacca, sudava freddo, e quella stretta che il vestito gli dava, tirato dall’uomo…
Era come se il cappio del suo costume si fosse stretto per davvero.
“Comico… Comico… Che stai… Che stai facendo? Che… Diavolo…” lo guardava con terrore.
Anni erano passati da quando avrebbe potuto dire di conoscere il Comico… Da quando aveva combattuto con lui, e da quando si era tolto la maschera da supereroe, scappando via, lontano, sparendo come se non fosse mai esistito, cambiando identità e vita.
Ora però il passato era tornato, sotto la forma di un Arlecchino vestito di cuoio… Con cui temette di avere un conto in sospeso.
Deglutì.
Perché il Comico era tornato?
“Come hai fatto a trovarmi? Che diavolo vuoi??” una volta, proprio lui, era riuscito a stenderlo, ma era ubriaco, e soprattutto l’aveva preso di sorpresa.
Erano passati anni, e mentre lui si era ritirato, il Comico era ancora in attività: c’era un abisso tra le forme fisiche di entrambi, ora.
Deglutì ancora, c’era solo un motivo per cui sarebbe potuto venire…
<< Per Sally >> pensò.
Queste parole gli rimbombarono nella mente, questo pensiero era come un’illuminazione, un’illuminazione sulla sua condanna a morte.
“Io e te abbiamo un conto in sospeso…” si tolse il sigaro di bocca, espirando il fumo sul suo viso “Ricordi…?”
“Tu… Sei qui per farmela pagare… Per averti impedito di fare una cosa così immorale?” lo guardò sconvolto; era assurdo, del tutto.
“Beh, la moralità è decisamente relativa, non trovi finocchio…?”
Giustizia digrignò i denti a labbra serrate, un disprezzo profondo si delineò sul suo volto, mentre il Comico riportava il sigaro alla bocca.
“Che razza di eroe sei mai stato tu…”
Uno schianto: l’uomo si ritrovò nell’armadio sfondato, il Comico lo aveva spinto violentemente all’indietro, sempre tenendolo per la giacca, che cominciava a strapparsi.
Lo inchiodò con lo sguardo, lo sguardo di chi sembrava aver già capito tutto da sempre, rispondendogli funesto e lapidario
“Una razza che si avvicina all’estinzione ancor prima di nascere… Io non ho mai detto di essere un eroe” abbassò la voce inarcando le sopracciglia.
“Ci chiamano anche Vigilantes ricordi? Non credi che sia molto più allettante…? Io sono un guardiano… Hai mai notato la differenza? Bene, te la spiego: è la stessa che è sempre passata tra me e voi… Voi, difendevate le persone… “Normali”, i cittadini, dalla cattiveria che vedevate nel resto della gente. Io non mi limitavo a questo, ricordi…? Io li difendevo da loro stessi… Tu e Gufo Notturno semmai potevate sembrare eroi… Lui col suo costume da Batman e tu col tuo, che mi ha sempre ricordato un completo sadomaso”
Il Comico ghignò, lentamente…
Come tra se e se, perso in un ricordo appena riaffiorato, che non era altro che il motivo della sua visita.
“Ti ricordi che avevamo introdotto il discorso…?” rinforzò la presa sulla giacca, alzandolo lievemente, come caricandosi; preso dalla nitida memoria di ciò che era stato, del suo orgoglio ferito da un’idiota con un costume da boia che non aveva mai smesso di bruciargli.
“Lei… Lei stava per essere mia capisci? Come la volevo io…”
Ad un tratto l’uomo capì perché il Comico lo era venuto a trovare… Capì ogni cosa, capì che era tutto unicamente per lei. Per Spettro di Seta.
Giustizia Mascherata sentì le schegge dell’armadio che gli graffiavano la schiena, ma gli occhi del Watchman  pungevano e dilaniavano molto più di quegli spilli di legno.
La sua anima era assediata dalla paura: era perfino riuscito a trovarlo… La vendetta l’aveva spinto così lontano…
E ora che poteva realizzarla… Cosa avrebbe fatto? Dove si sarebbe fermato?
Guardò i suoi occhi… Non si sarebbe fermato
“Tutto per lei…? E’ tutto per lei??”
Era sconvolto, scuoteva la testa maledicendo l’orgoglio e ciò che poteva scatenare… Ma non riusciva ancora a crederci. D’un tratto si sentì schifato.
“Ma da che cazzo di parte stai? Dovresti essermi grato, stavi per stuprare una donna, un’amica”
Scuoteva la testa, pieno di rabbia, ricordandosi all’improvviso di quell’episodio, con tutte le sue sfumature
“Tu non sei pentito per niente… Hai solo il rimpianto di non essere riuscito a farlo, brutto bastardo”
Edward Blake stette zitto per un attimo, pensava, sembrava combattuto tra la ragione e l’insensato, tra il giusto e lo sbagliato.
Digrignò i denti, furioso, forse con se stesso, forse con l’uomo davanti a se.
“Mi ero ripromesso di non farlo mai più… Mi ero ripromesso di non fare tante cose…”
All’improvviso il suo sguardo pieno di rimorso si svuotò, come ritornando al presente.
“Ma questo… Questo invece mi ero ripromesso di farlo”
Un violentissimo pugno colpì l’uomo al volto, ed un altro, e un altro ancora, i colpi crescevano di potenza ogni volta di più
“Lei… Ti ricordi quant’era bella? Bellissima, meravigliosa… Scommetto che anche ad un frocio come te ha scatenato qualche pensiero” la sua voce scattava ogni volta che un pugno colpiva l’uomo, già sanguinante e gemente.
Diede una ginocchiata in pancia all’eroe, che si piegò, sputando sangue.
“E poi… Dopo averla salvata… Un favore te l’ha fatto comunque”
Lo prese per i capelli, alzandolo fino ai propri occhi “Girava voce che fossi gay, e per non farti finire come Silhouette ha finto di essere la tua donna… E’ veramente un’eroina” ridacchiò, una risata gutturale, indurita dal fumo.
L’unico uomo in grado di poter picchiare, calciare ed insultare qualcuno con un sigaro in bocca.
“Ce ne vuole di coraggio…” abbandonò i suoi capelli, che aveva afferrato e stretto, lasciandolo ad ansimare, piegato in due, con un rivolo di sangue e saliva che gli colava dalle labbra.
Giustizia Mascherata alzò lo sguardo, digrignando i denti. Con un grido si alzò instabile e diresse un colpo contro il Comico, incontrando il suo palmo aperto a bloccarlo
“Mmh… Eroico tentativo cappio-al-collo” strinse il pugno nel suo, e dalle urla che si udirono doveva avergli rotto qualche osso
“Bastardo… Bastardo pezzo di merda… Maledetto stronzo” un altro pugno in piena faccia, che lo fece crollare a terra ancora.
Edward Blake mise il suo piede sopra alla testa dell’uomo, tirando fuori una pistola e lasciando penzolare il braccio con cui la teneva lungo il fianco.
“Qualche volta sai… Vorrei qualcuno che mi proteggesse da me stesso…” la sua voce assunse un tono malinconico. Sembrava il poeta maledetto che aveva capito tutto e rimpiangeva di averlo fatto.
Si puntò la pistola alla tempia “Vedi, anche ora… Mi sto salvando, o no?”
L’eroe non lo sentiva, non capiva cosa volesse o pensasse, i suoi pensieri erano rivolti ad un altro uomo…
Il Comico riabbassò la pistola, puntandola contro di lui
“Vaffanculo… Spero davvero di aiutarti a meritare il paradiso”
Un colpo.
Uno sparo ed ogni pensiero cessò.
Il vigilante rimase in piedi, a fissare la figura, quasi come un bambino ciondolante davanti ad un formicaio distrutto.
Prese il sigaro, espirando l’aria e schiacciandolo sulla sua pelle, provando il giusto dolore.

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Salve!
Questa storia mi è stata ispirata dal film Watchmen, e in seguito anche dal fumetto.
E' incentrata interamente sul Comico, personaggio che mi aveva affascinato prima di vedere il film, ma che avrei voluto ammazzare una volta visto. Ma purtroppo un minimo di fascino esercitato dallo stesso è rimasto.. E ha dato vita a questa storia
Mi sento di dover dare qualche spiegazione, visto che ho fatto molte ricerche prima, dopo e durante questa storia
Il nome Rolf Muller mi è stato dato da wikipedia, e sembra sia la vera identità di Giustizia Mascherata
A proposito di questo personaggio, nel film appare unicamente nella scena del tentato stupro su cui è ambientata l'intera storia: è il personaggio incappucciato che ferma il Comico.
Il Comico ce l'ha con lui per quest'ultimo motivo ma non solo: nel film non si dice che Spettro di Seta, alias Sally, per malelingue riguardo l'omosessualità di giustizia mascherata, per proteggerlo, fece finta di fare coppia con lui, anche per ripagarlo di quel favore fattogli
Effettivamente giustizia mascherata era realmente gay, per questo alla fine della storia dico che sta pensando ad un altro uomo
Silhouette invece è la supereroina lesbica finita ammazzata insieme alla sua amante, il Comico la cita in questa storia
Bene, credo di aver chiarito tutti i punti che avrebbero potuto apparire oscuri
Alla prossima!

Marta

 

  
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