Chishiya
impiegò qualche secondo di troppo a capire perché
fosse sdraiato a terra con un dolore intenso alla spalla sinistra, ma
il
fragore di uno sparo e la vista di un uomo che cadeva a terra morto a
pochi
passi da lui gli ricordarono che era nel bel mezzo di un game. Subito
dopo udì
delle voci che chiamavano il suo nome e un volto maschile preoccupato
entrò
rapido nel suo campo visivo dandogli un senso di vertigini.
«Andrà
tutto bene, resisti»
cercò di
rassicurarlo il nuovo arrivato con un tono che non prometteva nulla di
buono.
«Che
stai
facendo? Scappa!»
lo
sgridò Chishiya vedendolo togliersi in fretta la maglia per
chissà quale
motivo.
«Dobbiamo
andarcene, Arisu»
disse
concitata Usagi, apparsa in quel momento al loro fianco.
«Non
senza
di lui»
rispose deciso il ragazzo,
premendogli il tampone improvvisato sulla spalla senza curarsi del suo
sibilo
di dolore.
«Laggiù
c'è una farmacia. Se riusciamo a raggiungerla…»
intervenne Kuina, nascosta dietro una macchina poco lontano,
abbassandosi
appena in tempo per evitare una scarica di proiettili. Il loro
avversario
doveva essersi accorto che in quella zona c'erano dei giocatori ancora
vivi e
Chishiya avvertì una morsa fastidiosa alla bocca dello
stomaco che non pensava
di poter provare.
«Ce
la fai
a camminare?»
chiese
Arisu.
«Smettila,
dovete andarvene! Vi rallenterei soltanto»
protestò
a malincuore, augurandosi di convincerlo. In realtà era
contento che fossero lì
per lui ma non voleva che morissero tutti nel tentativo di salvarlo. Un
giocatore colpito da un proiettile poteva in genere considerarsi
già morto, e
sebbene non riuscisse a guardarsi la spalla, era abbastanza sicuro che
il danno
fosse piuttosto serio. Ce l'aveva messa tutta per arrivare fino in
fondo, ma a
quanto pare per lui era arrivato il temuto game over.
«Non
ho
intenzione di lasciarti qui»
lo
interruppe deciso Arisu, rimettendolo in piedi con l'aiuto di Usagi
mentre
Kuina correva fuori dal suo nascondiglio per fare da esca dopo aver
promesso
loro con un sorriso di raggiungerli al più presto.
Chishiya
non aveva altra scelta che assecondarli,
evidentemente, e fece quindi del suo meglio per mettere un piede
davanti
all'altro senza inciampare. Gli girava la testa ma per fortuna il
negozio avvistato
da Kuina non era lontano e di lì a poco i due ragazzi lo
aiutarono a sedersi
sul pavimento con la schiena appoggiata alla parete.
Subito
dopo Usagi corse tra gli scaffali in cerca di bende,
garze e disinfettante mentre Arisu si spostava più vicino
alla porta a vetri
per controllare la situazione.
Dal
canto suo, invece, inizialmente Chishiya poté solo
appoggiarsi al muro con gli occhi chiusi a riprendere fiato nella
speranza di
placare il malessere prima di azzardare un'occhiata alla spalla. Sapeva
fin
troppo bene che sarebbe toccato a lui guidare i suoi salvatori nella
medicazione e doveva capire quale fosse il danno. L'unica cosa certa
è che
aveva perso molto sangue ma non era un granché come indizio.
Purtroppo non
riusciva a vedere bene con tutto quel sangue incrostato ma disse
comunque a
Usagi di procurare anche un'altra serie di cose e Arisu, approfittando
del
ritorno di Kuina in quel momento, si affrettò ad aiutarla.
Per fortuna la loro
amica era sana e salva e da quel punto di vista potevano tirare tutti
un
sospiro di sollievo.
Quando
i due ragazzi tornarono al suo fianco, spiegò ad Arisu
e Kuina, venuta a sostituire Usagi in quell'ingrato compito, come
ripulire la
ferita e iniettargli un po' di anestetico tutto intorno prima di
estrarre il
proiettile. Non fu facile, visto che Chishiya, sempre più
debole, non avrebbe
chiesto di meglio che abbandonarsi all'oblio a cui gli amici dovevano
continuamente strapparlo, ma in qualche modo riuscì a
guidarli per tutta la
durata dell'operazione prima di perdere i sensi.
L'ultima
cosa che percepì fu il richiamo spaventato di Arisu
che lo esortava per l'ennesima volta a resistere, ma ormai non ce la
faceva
più.
Prompt:
Resisti!
Angolo
autrice:
Ciao a tutti e grazie per essere arrivati fin qui! È
la prima volta che scrivo su questo
fandom ma spero di aver fatto un buon lavoro, anche se la
brevità richiesta
dall’iniziativa mi ha impedito di approfondire alcune parti
come avrei voluto.
Fatemi sapere che ne pensate di questo piccolo esperimento, se vi va, e
grazie
a tutti per il tempo che mi avete dedicato anche solo leggendo.
<3
Come ho scritto
nell’introduzione, la storia partecipa
all’iniziativa “Dashing through the
snow”
indetta dal gruppo fb “Non
solo Sherlock - gruppo
eventi multifandom”.
Passate a trovarci! 😉
Se
a qualcuno interessa, ho creato tempo fa un gruppo facebook
principalmente su
Fairy Tail, Edens Zero e il nuovo Gate of Nightmares (manga
promozionale basato
su un videogioco che Mashima ha contribuito a creare disegnando
ambientazioni e
personaggi), ma anche sugli anime e manga in generale. Se volete
conoscere
altri fan di queste bellissime opere, saremo ben felici di accogliervi qui
(attenzione ai possibili spoiler se non
seguite le scan online!), dove organizzo periodicamente challenge di
scrittura
e disegno. Vi aspettiamo numerosi! :)
Penso
di non avere altro da aggiungere, quindi per ora vi saluto, augurandovi
una
buona notte e buona giornata per domani.
Bacioni
e alla prossima!
Ellygattina