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Autore: Jo95    21/03/2023    3 recensioni
Atsumu si è dimenticato di ordinare la torta di compleanno di Kiyoomi come gli aveva promesso, proverà a cimentarsi lui nel prepararla
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Atsumu Miya, Kiyoomi Sakusa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Prima volta che pubblico realmente una ff nel fandom, sebbene è da anni che avrei voluto farlo, ho sempre e solo promptato o scribacchiato cose stupide, ma in quest’ultimo anno e mezzo o forse di più mi sono innamorata dei SakuAtsu e chi credeva che proprio loro mi avrebbero spinta a scrivere non solo nel fandom, ma anche nuovamente (è da più di un anno che non scrivo davvero seriamente, sto cercando di sbloccarmi e ricominciare un poco alla volta, anche con qualcosa di stupido e leggero come questa ff per il compleanno di Kiyoomi, anche se in ritardo di un po’ di minuti, visto che ci ho messo più del previsto)
Per cercare di sbloccarmi sto partecipando ad una challenge e questa ff ne fa parte: è la prima (e si spera non l’ultima) ff della challenge SpringBingo del gruppo FaceBook “Non solo Sherlock”

Spero possa piacere, buona lettura.
 

Prompt: A si è dimenticato di ordinare la torta di compleanno di B come gli aveva promesso, proverà a cimentarsi lui nel prepararla



Birthday cake


 

Atsumu finì di tagliare le fragole e poi si mise a montare la panna in tutta fretta, si sarebbe dovuto sbrigare, Kiyoomi tra non molto sarebbe arrivato a casa.

Era il compleanno di Kiyoomi e aveva insistito per festeggiarlo.
Sakusa non amava particolarmente le feste, men che meno quelle di compleanno e se il compleanno era il suo lo odiava proprio. Essere al centro dell’attenzione per tutto il tempo, in una maniera che gli era poco congeniale, sebbene tra i loro amici, dover stringere le mani o peggio, venir trascinato in abbracci e ringraziare pure mentre gli facevano gli auguri, ogni. singola. volta.
Sentirsi soffocare dalla gente, il rumore, la confusione e se lo faceva a casa loro, lo sporco e i germi. Tutte cose che lo stressavano e che non lo rendevano felice, così, quando Kiyoomi accettò di festeggiarlo impose delle condizioni: doveva essere a casa, tra di loro e avrebbe pensato a tutto Atsumu.
In realtà Omi gli aveva chiesto solo di andare a prendere una torta, non voleva nulla di particolare, eppure Atsumu voleva organizzare una cena carina per sorprenderlo.
Per tutta la settimana aveva pensato a cosa cucinare, facendosi aiutare da Osamu con idee e consigli su alcune preparazioni (lo aveva praticamente costretto a fargli da cavia provando i piatti e poi a suggerirgli cosa e come modificare, prendendo in ostaggio lui e la cucina di Onigiri Miya) poi era andato in cerca del regalo e si era messo a pensare come vestirsi, se fosse troppo mettersi addirittura un completo per stare dentro casa o se qualcosa di meno pretenzioso potesse andare bene ma essere abbastanza elegante. Aveva pensato ai fiori, al vino, alla musica… tutto fuorché la torta.

Per tutta la settimana gli era rimasto un tarlo nel cervello, la sensazione di essersi dimenticato qualcosa, eppure ogni volta che si ripeteva che cosa dovesse fare, la torta non era mai tra queste.

 

“Sono un’idiota. Era l’unica cosa che mi ha chiesto e me la sono dimenticata.” queste le parole mentre Atsumu, ore prima, aveva realizzato di essere nella merda, perché una torta di compleanno in pasticceria va ordinata almeno un paio di giorni prima.

Fortunatamente nell’organizzazione generale delle cose Atsumu non aveva mancato di chiedere aiuto a Motoya. Sapeva che Komori sarebbe stato ad Osaka per il compleanno del cugino, perciò gli aveva chiesto preventivamente di tenere occupato Kiyoomi più tempo possibile in modo che lui potesse organizzare tutto tranquillamente e senza spoilerare nulla al festeggiato.

“Se riesci a tenerlo fuori di casa anche tutto il giorno sarebbe anche meglio, ma non fargli fare nulla di troppo stancante, se no cercherà di tornare a casa quanto prima e ti spedirà a Tokyo a calci in culo” gli aveva detto per telefono Atsumu.

Komori aveva ridacchiato, conoscendo suo cugino e aveva aggiunto un semplice “Lascia fare a me” prima di terminare la chiamata.

 

Quando Atsumu si era accorto dell’errore commesso era stato costretto a rifare la schedule e ad accelerare i preparativi, poi era corso al Konbini sotto casa e aveva comprato tutti gli ingredienti per fare una torta e si era messo all’opera.

 

Ora si ritrovava a lavare le fruste per la terza volta quel giorno, assieme a varie ciotole, con un grembiule addosso, la speranza di non sporcarsi, visto che per motivi di tempo era andato a lavarsi e prepararsi dopo aver infornato la torta e soprattutto la speranza che non tornasse proprio ora.

 

Perso nei suoi pensieri e tra le tante cose da fare non aveva sentito il timer del forno suonare e mentre andava a recuperare il cellulare in camera da letto sentì la porta di casa aprirsi e Kiyoomi salutare. Non fece in tempo a tornare di corsa verso la cucina che Omi si era spoilerato la sorpresa, senza che lui potesse anche solo esclamare “Sorpresa!"

“Omi, no, sei arrivato prima che finissi” si lamentò Atsumu.

Kiyoomi si era avvicinato al tavolo preparato, girandosi sorpreso verso Atsumu “Lo sai, vero, che non era necessario?” disse con un sorriso timido e un’inflessione dolce che gli sporcava la voce solitamente seria.

“Sì, però ci tenevo. Auguri Omi” disse Atsumu raggiungendolo e baciandolo leggermente.

Sakusa si girò un attimo e notò una cosa. Si avvicinò verso il forno e chiese “Ma il timer non è a 0? Il forno è acceso però, tutto apposto?”

“Sì, nel forno c’è solo- aspetta, il timer è a 0?” chiese più a se stesso Atsumu “Il timer si è staccato!Oddio, la torta!” spense velocemente il forno e lo aprì, una nuvola di vapore e un leggerissimo odore di bruciato, misto ad un dolce profumo di cioccolato si sparsero nell’aria.
Il biondo prese delle presine e tirò fuori la torta, appoggiando la pirofila sui fornelli, muovendo la mano al di sopra per far diradare la nuvola di vapore.

“Oh, la torta…” Atsumu guardò con un sorriso timido Sakusa e lo sguardo colpevole “Mi sono dimenticato di ordinarla in pasticceria, ho provato a rimediare, ma non so quanto potrà essere buona, scusa, era l’unica cosa che avevi chiesto”

Kiyoomi si sporse verso la torta, il centro solo leggermente più scuro, poco più cotto “Guarda che non è bruciata, secondo me è buona” si sporse a baciargli la guancia e gli sussurrò un “Grazie”
Onestamente Sakusa non pretendeva che Atsumu si mettesse a fargli una torta, i suoi genitori ne prendevano una in pasticceria al volo, perché non avevano tempo, la pazienza o la voglia di farne una per lui. Atsumu si era preso la briga di fare molto di più, in quel momento si sentì amato ancora una volta da quell’uomo stupendo.

Mentre andava a sedersi a tavola sentì Atsumu esclamare “In alternativa posso servire un’altro tipo di torta!” mentre esponeva il sedere in modo scherzoso

“Che idiota”

“Ma sono il tuo idiota… e lo sarò per sempre” alzò la mano e puntò all’anello sul suo dito anulare, ridendo come un caratteristico cattivo nei film.

Kiyoomi alzò gli occhi al cielo mentre faceva “no, no” con la testa, un sorriso divertito sulle labbra.

  
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