Dopo tanto lavoro, il ristorante di Tiana aveva finalmente aperto, ma la gioia non poteva durare per sempre.
Infatti due settimane dopo aprì anche un grande ristorante cinese di proprietà dello spietatissimo cuoco Wong Dai Te-Gam.
- Venite, signori! Cucina cinese di qualità! Paghi due, prendi tre! - gridava il cinese fuori dal suo locale.
Nuovi ristoranti significavano sempre meno clienti, perciò Tiana era un po' preoccupata.
Notando la sua espressione, Naveen le chiese: - Tutto bene?
- No! Quel cinese rischia di mandare a monte la nostra attività prima ancora che cominci!
- Secondo me ti preoccupi troppo. Non potrà mai competere con la tua eccezionale cucina, amore mio! - disse lui dandole un buffetto sul naso.
- Che scemo che sei! - ridacchiò lei dandogli un bacio sulla guancia.
Per qualche giorno i fatti sembrarono dare ragione a Naveen, ma il cinese era molto furbo e pur di sottrarre clienti al locale di Tiana escogitò un mucchio di espedienti, uno più subdolo dell'altro: prima propose il menù a sorpresa, dove i clienti pescavano gli ingredienti dal laghetto dietro il locale, che venivano cucinati davanti ai loro occhi; poi fu la volta dell'offerta sei portate al prezzo di cinque; e infine la consumazione gratis ogni dieci consumazioni di fila.
Con questi sistemi la fila davanti al ristorante cinese era sempre lunghissima, mentre i tavoli del ristorante di Tiana erano quasi sempre vuoti.
Louis e Naveen cercavano di consolare Tiana, che da qualche giorno era sempre più triste e spesso la vedevano piangere davanti alla foto del padre.
Un giorno sentirono dei rumori molto forti provenire dall'esterno e quando uscirono trovarono Wong Dai Te-Gam che ordinava a delle ruspe di asfaltare i palazzi lì vicino.
- Ma cosa sta facendo? - gli chiese Tiana.
- Data l'affluenza di clienti nel mio ristorante, ho deciso di espandere l'attività rilevando tutti i palazzi della zona - rispose il cinese. Poi tirò fuori un assegno e le chiese: - Questi bastano per comprare il suo ristorante?
Naveen afferrò l'assegno, lo ridusse in mille pezzi e disse: - Il nostro locale non è in vendita! Ora se ne vada se non vuole che le tiri un pugno sul muso!
- Tanto prima o poi chiuderete comunque per fallimento! - ridacchiò Wong Dai Te-Gam andando via.
Tiana scoppiò a piangere e Naveen cercò di consolarla, mentre il buon vecchio Louis decise che bisognava fare qualcosa per costringere quell'antipatico cinese a cambiare aria.
Così andò da Mama Odie e le raccontò tutto.
- Se non facciamo subito qualcosa, Tiana sarà costretta a chiudere! - disse Louis.
- Mmm... Credo che farò una visitina a questo cinese - disse Mama Odie.
- Benvenuta signora! - disse Wong Dai Te-Gam facendola accomodare. - Lasci che le elenchi del meraviglie del nostro menù!
- Non serve, sono venuta per far provare la vostra cucina ai miei cucciolotti - rispose lei con noncuranza.
Batté le mani e un lungo tappeto strisciante di serpenti di palude e di alligatori entrò nel locale, divorando tutto quello che trovavano sul loro passaggio.
I clienti strillarono terrorizzati e scapparono via dal locale, mentre il cinese li implorava invano di mantenere la calma.
Gli alligatori svuotarono la dispensa in pochi minuti, mentre i serpenti si erano sistemati comodamente nella vasca dietro il locale, facendo scappare tutte le aragoste e le anguille che vi abitavano.
In men che non si dica del ristorante non rimase neanche un angolo intatto e Mama Odie e i suoi cuccioli tornarono a casa, soddisfatti per la scorpacciata.
- Sono rovinato! - disse disperato Wong Dai Te-Gam mentre appendeva un cartello con su scritto "Chiuso per esaurimento di cibo".
Così gli abitanti del Bayou tornarono a fare la fila davanti al ristorante di Tiana, la quale smise di piangere, rimise la foto del padre al posto d'onore e ritornò al lavoro con più entusiasmo di prima.