Quando era ancora molto piccola, la principessa Jasmine si era chiesta spesso quale fosse il tesoro più prezioso di Agrabah. Ma ogni volta, ridendo e accarezzandola dolcemente, il Sultano rispondeva di non averne la minima idea e che per lui comunque non esisteva tesoro più grande della propria figlia.
Gli anni erano passati e Jasmine si ripeteva sempre la stessa domanda. Certo viveva in una reggia piena di oro e gioielli dal valore inestimabile, ma in cosa poteva consistere il tesoro più grande e prezioso della sua terra?
Quando Jasmine lo chiese a Genio, anche lui sembrava non sapere cosa rispondere. Coloro che erano entrati in possesso della lampada magica, per secoli e secoli, gli avevano effettivamente chiesto ogni genere di ricchezze. Ma la stessa Caverna delle Meraviglie non conteneva certo qualcosa di più prezioso rispetto a qualsiasi altro tesoro.
Nel frattempo Razoul, il nerboruto guardiano di palazzo, stava gridando furiosamente dinanzi ai cancelli. Il motivo della sua rabbia era che alcuni bambini stavano giocando troppo vicino alla reggia e, secondo lui, era intollerabile che disturbassero la quiete reale con le loro grida vivaci.
Tuttavia, quando la principessa venne a rendersi conto di cosa stava succedendo, quel prepotentone cambiò subito atteggiamento.
- Pri... Principessa Jasmine - esclamò. - So... Sono desolato maestà, stavo giusto per mandarli via!
- Ah, davvero? E potrei sapere per quale motivo?
Il guardiano sembrava perplesso.
- Per non recare disturbo alla maestà vostra - provò a giustificarsi. - Ho ricevuto ordini da Sua Altezza in persona e...
- Beh, questa "Altezza in persona" invece ti ordina di lasciare in pace quei bambini e di farli accomodare come si deve!
Poco dopo, i corridoi e le sale del grande palazzo di Agrabah riecheggiavano di tanti schiamazzi festosi. Alcuni bambini si stavano persino divertendo sulle ginocchia del Sultano tirandogli delicatamente la barba e facendolo ridere a più non posso.
Aladdin si avvicinò a Jasmine e le domandò se stava ancora cercando una risposta a quella sua domanda.
- In realtà, ormai ho capito - spiegò lei. - Il sorriso e la gioia dei bambini sono più preziosi di qualsiasi tesoro!