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Autore: musa07    19/04/2023    1 recensioni
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"Non appena Osamu schiuse gli occhi, capì subito che quella non era camera sua.
"Oh, no" pensò "è successo di nuovo."
Era da decenni che non succedeva e, a dirla tutta, era successo solo due volte in tutta la loro vita, ma era già successo, sapeva che poteva succedere. Proprio per questo non andò nel panico.
Certo era che gli fece indubbiamente strano sentire che quell'uomo che lo stava tenendo stretto a sé, abbracciandolo da dietro, con amore infinito, non fosse qualcuno di sua intima conoscenza. Che il respiro calmo e profondo che si stava infrangendo sulla sua nuca fosse quello di Kiyoomi.
D'altra parte si era pur sempre risvegliato nel corpo di Atsumu[...]"
STORIA GIA' COMPLETA
La mia mente delira e produce "cose" ^^
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsumu Miya, Kiyoomi Sakusa, Motoya Komori, Osamu Miya, Rintarō Suna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E niente, io mi sono stradivertita a scriverla questa storia.
Spero vi divertiate anche voi.

Enjoy



(Storia già completa)



Primo tempo
 
 
 
Non appena Osamu schiuse gli occhi, capì subito che quella non era camera sua.
"Oh, no" pensò "è successo di nuovo."

Era da decenni che non succedeva e, a dirla tutta, era successo solo due volte in tutta la loro vita, ma era già successo, sapeva che poteva succedere. Proprio per questo non andò nel panico.
Certo era che gli fece indubbiamente strano sentire che quell'uomo che lo stava tenendo stretto a sé, abbracciandolo da dietro, con amore infinito, non fosse qualcuno di sua intima conoscenza. Che il respiro calmo e profondo che si stava infrangendo sulla sua nuca fosse quello di Kiyoomi.
D'altra parte si era pur sempre risvegliato nel corpo di Atsumu.

Sorrise, felice per suo fratello, a sentire con quanto amore Kiyoomi lo stesse stringendo. Di come, quando lui si era comprensibilmente irrigidito per un istante, Kiyoomi, seppur nell’incoscienza del dormiveglia, avesse percepito questa cosa e avesse iniziato ad accarezzargli il braccio e a posargli teneri bacini sulla nuca.
Carezze che erano continuate anche quando l’altro lo aveva sentito rilassarsi nuovamente.
Osamu sapeva perfettamente quando suo fratello fosse un coccolone e sempre alla ricerca di coccole con le persone alle quali voleva bene o, come in quello specifico caso, con la persona che amava. Quindi fu felice di sentire come quelle coccole provenissero in modo del tutto spontaneo da Kiyoomi. Valutò che quei due, da quando stavano insieme da sei mesi, si fossero in qualche modo addomesticati senza mai, tuttavia, cambiare l’altro.
 
- Amore tutto ok? -
E Osamu si ritrovò a sorridere nuovamente a sentire quell’appellativo uscire dalla bocca dello schiacciatore. Però poi... Cazzo come avrebbe dovuto rispondere per non insospettire Kiyoomi?! Non che volesse mentirgli o altro ma doveva prima consultarsi in qualche modo con suo fratello, capire cosa volesse che Kiyoomi sapesse o meno di quella cosa. Mood della vita: restare sul vago.
Tossicchiò un attimo, come per schiarirsi la gola, cercando di guadagnare tempo.
 
- Sì… -
Avrebbe dovuto usare anche un vezzeggiativo? Ma quale? Forse Atsumu, in uno dei suoi infiniti monologhi, gli aveva rivelato gli infiniti modi con i quali lui si rivolgeva a Kiyoomi nella loro intimità, ma ehy: non poteva ascoltare tutto quello che usciva dalla bocca di suo fratello. Si chiamava sopravvivenza mentale.
- Sì… - ripeté quindi e sentì perfettamente come Kiyoomi si fosse fermato dal continuare a coccolarselo in quel modo delicato.
Osamu sollevò gli occhi al cielo. Lo aveva sgamato prima di subito.
- Ahehm… pipì… - farfugliò, mentre si scioglieva delicatamente dall’abbraccio dell’altro, buttando i piedi fuori dal letto e dovette fare uno sforzo pazzesco per non coprirsi dato che, ovviamente, era nudo come un verme.
Non che si vergognasse della propria nudità, da atleta aveva condiviso spogliatoi e docce anche con perfetti sconosciuti durante tornei e training vari, ma certo era che gli procurò un po' di imbarazzo a saper di essere nudo di fronte agli occhi del ragazzo del proprio gemello, anche se si trovava nel suo corpo. Però, pensò, sarebbe di sicuro apparso strano agli occhi di Kiyoomi vedere che il proprio ragazzo si coprisse davanti a lui, tenendo conto soprattutto che Atsumu era un vero e proprio esibizionista.
 
- Atsumu? – Kiyoomi si sollevò con il busto dal letto, trattenendo delicatamente l’altro per un polso, con uno sguardo interrogativo. Che diamine stava succedendo? Perché non si era trovato Atsumu spiaggiato addosso a lui a ricoprirlo di baci, morsettini vari, il tutto condito con vocine assurde come ogni mattina?
Kiyoomi lo vide deglutire per un istante prima di addolcire il sorriso – ok, non era quello il modo in cui normalmente, quando Atsumu sorrideva, le labbra si piegavano verso l’alto, non era quello il modo in cui gli si formavano delle piccole rughette intorno agli occhi. Per non parlare del fatto che non si era formata la solita fossetta sulla guancia sinistra. Era un bel sorriso, dolce… ma non il solito. Fu Kiyoomi ora a deglutire, stranito.
Lo vide sporgersi verso di lui, scostargli il solito riccio ribelle che gli solleticava la punta dal naso e posargli le labbra, lievi, su suoi due nei sulla fronte.
- Grazie… - gli sussurrò l’altro e la confusione nell’animo di Kiyoomi crebbe ulteriormente.
Si lasciò ricadere nel letto, portandosi una mano davanti agli occhi. Qualcosa non quadrava. Ma forse erano solo paranoie sue. Forse
Si alzò dal letto e gli venne istintivo indossare i pantaloni della tuta che si trovavano per terra, dove la sera prima lui o Atsumu li aveva gettati, e si diresse verso il bagno, dando un paio di colpi sulla porta con le nocche.
 
- Amore? – ma la sua voce risuonò incerta ora. Ed ebbe la certezza che sì, c’era qualcosa di diverso quando l’altro gli aprì la porta, poggiando una mano sullo stipite.
- Che… cosa succede? – chiese Kiyoomi e vide come Atsumu fece un piccolo sorrisetto. E, no: non era il sorrisetto del suo amore.
- Sono Osamu. – ecco, svelato l’arcano. Neanche aveva senso continuare in quella farsa. Figurarsi se uno attento e ricettivo come Kiyoomi non avrebbe capito subito che quello che gli stava di fronte non era il proprio compagno.
- C-come? – tartagliò lo schiacciatore, indietreggiando di un passo e facendosi da parte per far uscire dal bagno non sapeva bene chi, mentre questi gli fece segno con il capo di seguirlo verso la cucina.
 
Esattamente dieci minuti dopo, mentre si era messo a cucinare (lo aiutava sempre a schiarirsi le idee e a calmarlo), Osamu aveva spiegato la situazione a Kiyoomi.
Un paio di volte, quando erano piccoli, lui e Atsumu si erano risvegliati l’uno nel corpo dell’altro. Senza nessun motivo o perché avessero espresso chissà quale pensiero o desiderio. Ovviamente, visto che all’epoca erano bambini, terrorizzati ne avevano parlato con i loro genitori, che li avevano tranquillizzati. Anche a loro – essendo entrambi gemelli – era capitato qualche volta. Tutto poi ritornava alla normalità, nel giro di un paio d’ore.
E le vide, Osamu, come le rotelline nel cervello di Kiyoomi si erano messe velocemente in movimento.
- No, tranquillo: da quando vi conoscete non è mai successo. E tranquillo parte seconda: quando è successo sia a noi sia ai nostri genitori, è capitato sempre al momento del risveglio, quindi non potrebbe mai capitare in… certi momenti. – lo tranquillizzò con un piccolo sorriso divertito mentre gli presentava davanti agli occhi una colazione da re.
E Kiyoomi pensò che fosse veramente sbarellante: quello che aveva di fronte era il corpo di Atsumu ma si vedeva chiaramente che non era lui.
 
- Tu non sei tranquillo però. – notò Kiyoomi mentre prendeva forchetta e coltello per tagliare l’avocado toast, dopo aver atteso che Osamu prendesse posto davanti a lui.
- Eh… - replicò Osamu, buttando fuori l’aria pesantemente, passandosi una mano tra i capelli e ancora meravigliandosi di vedere delle ciocche bionde passargli tra le dita.
Kiyoomi attese in silenzio.
- Perché al suo risveglio ‘Tsumu verrà a conoscenza di una cosa che non volevo che venisse a scoprire in questo modo. Che veniste a scoprire. – concluse. E che strano fu vedere nel volto di Atsumu, nei suoi lineamenti, dipingersi un sorriso impacciato, ma in qualche modo anche divertito.
E neanche lo avesse chiamato…
- Eccolo! – scoppiò a ridere, Osamu, quando vide il cellulare di suo fratello illuminarsi e che la chiamata proveniva dal suo.
- Pron… - ma non fece neanche a tempo a finire di rispondere.
°°‘SAMU!°° praticamente urlò, tanto che Osamu fu costretto ad allontanare il telefono dall’orecchio °°Mi potresti gentilmente spiegare perché mi sono risvegliato nudo nel tuo letto, ma non è questo il problema dato che anche tu ti sei risvegliato completamente nudo, con due uomini?!°°
Ma l’invettiva non era ancora finita.
°°Oh, a proposito: mi auguro proprio che tu non abbia approfittato del fatto di esserti risvegliato nel mio corpo e di aver anche solo sfiorato Omi con un dito.°°
- Ma quanto sai essere coglione, ‘Tsumu! -
 
 
Continua…
 

La seconda parte della storia, ovviamente, riguarderà il risveglio di Tsum-Tsum^^
A presto-prestino
   
 
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