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Autore: Idalberta    01/05/2023    4 recensioni
Merlin quella notte era agitato e faceva degli strani sogni. Alcuni erano sogni, altri erano ricordi. Avrebbe rinunciato anche ai sogni piacevoli pur di poter riposare tranquillamente. Ma non fu così. Nemmeno con la magia riuscì a trovare una soluzione. Forse la colpa era delle maledette cozze al naturale mangiate la sera. Era stata di Arthur l'idea geniale di scendere nelle acque del fossato attorno alle mura di Camelot. L' acqua aveva un aspetto e un odore malsani e putridi. Ma ad Arthur brillavano gli occhi: non aveva mai visto delle cozze così grosse. Sperava che anche il re stesse passando una notte perlomeno come la sua. Quell'asino non lo ascoltava mai!
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Freya, Gwen, Merlino, Morgana, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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Dreamlike





















 

Merlin bussò ed entrò nella stanza.

"Mia signora … perché mi avete fatto chiamare?"

"Oh, che bei fiori di campo mi hai portato, grazie! Sono i miei preferiti…" gli disse la donna con un sorriso malizioso.

"Non sono sicuro di aver fatto bene a venire qui da voi!"

"E perché?" chiese la donna. 

"Il principe non ha piacere che parli da solo con voi… lo considera piuttosto sconveniente…"

"E da quando ti fai mettere sotto così da mio fratello? Puoi sempre prendere le tue decisioni da solo, se non erro… L'hai sempre fatto ed è il motivo per cui mi piaci … ed è il motivo per cui piaci a mio fratello…"

Merlin tirò su le sopracciglia.

"Voi dite? Io gli piaccio così tanto che ogni volta che faccio di testa mia mi manda alla gogna …"

"Non preoccuparti. La gogna ormai è diventata solo un divertimento, un tiro a segno per i bambini e le loro famiglie. E lui lo sa!"

"A parte la gogna, comincio a considerare il principe come … un amico. Mi fido di lui. È sempre stato sincero con me. Perché, a parte quello che a volte mi dice, quello che ha fatto per me, dimostra che anche lui mi considera suo amico, nonostante sia solo un modesto valletto. È una persona molto protettiva e un principe giusto e leale. Però ha un carattere un po' … difficile, a volte!"

"Difficile è un eufemismo per non dire … insopportabile." s'imbronciò la ragazza.

"No, non così tanto… lui spesso mi fa battute taglienti ma accetta che anch'io gli risponda per le rime. Sembra divertirlo molto e in realtà mi diverto anch'io! Per cui se non verrò più qui da voi è perché lui è convinto che sia una cosa buona per voi e per me"

La ragazza arricciò le labbra, scontenta. "Questo potrebbe essere un problema per portare a termine il mio piano. Se sei legato a lui in questo modo non credo sarai d'accordo con me…"

"Quale piano?'

"Ho deciso di fare una follia, e vorrei il tuo aiuto! Ma lo farò comunque."

"Oh…" fece Merlin preoccupato, senza capire.

"Voglio andar via da qui, da Camelot, da palazzo e vorrei che tu venissi con me. Vorrei andare a vivere con i druidi…"

"Morgana! È una follia! Sarebbe il primo posto dove vostro fratello vi cercherebbe! Non avete pensato che mettereste i vostri amici druidi in grave pericolo?"

"Allora da un'altra parte…"

"Ma perché? E dove?"

Morgana si avvicinò a Merlin. Lo guardò intensamente con i suoi grandi occhi verdi. Poi gli mise le mani ingioiellate sul petto e lui si sentì avvolgere da una nuvola di dolce profumo.

"Perché? Per stare con te. Qui non sarà mai possibile! E non importa dove. L'importante è che ci sia tu con me…"

Merlin faticava a uscire da quell'incanto. La vista gli si annebbiò e intravide solo la cornice castana dei voluttuosi capelli di Morgana che si avvicinava al suo viso.

La sua opposizione ormai era vinta. Sapeva di sbagliare ma quale uomo avrebbe potuto rifiutare Morgana? Lui non era uno di quelli. Quando il naso di lei sfiorò il suo, Merlin si lasciò andare, pronto ormai ad accettare, anzi desideroso di ricevere il bacio della conturbante donna…




 

Merlin spalancò gli occhi nel buio.

'No! Proprio adesso dovevo svegliarmi…!" 

Qualche secondo in più e avrebbe assaporato le emozioni di un bacio che tempo addietro non gli sarebbe dispiaciuto ricevere. Era ancora notte fonda e Merlin un po' deluso si rigirò nel letto.





 

'Attento. Vi prego! Via di lì! Andate via! Alle vostre spalle! Ora arrivano dall'alto! No!'

Merlin aveva ripreso conoscenza dopo essere stato a lungo svenuto, sospeso tra la vita e la morte, a causa di un veleno che non era destinato a lui.  Era un po' sbattuto e sudato ma tutto sommato non stava male. L'uomo del suo delirio si era salvato! L'uomo che aveva sfidato la morte pur di salvare lui, semplice servo, che per giunta conosceva solo da pochi giorni. 

Di fianco a lui c'erano Gaius e Gwen. Stretti in un forte abbraccio.

"Gaius, mi meraviglio  di voi! Potreste essere suo nonno" disse disgustato.

Gwen si girò a guardarlo e continuò a guardarlo come se vedesse l'ottava meraviglia del mondo antico.

Gli prese il volto tra le mani e lo baciò a lungo. 

Il suo primo bacio! Un bacio molto piacevole. Ricevuto da un'amica dolce e carina. Ma Merlin sapeva che si trattava di un bacio di gioia e sollievo. E non d'amore. Ciò nonostante per un po' avvertì un senso di languore al petto.


Merlin si svegliò senza aprire neanche gli occhi e si rigirò nuovamente nel letto. 'Più che un sogno, un ricordo' pensò ripiombando nel sonno.




 

Si trovava in questa specie di cunicoli sotterranei della città. Sapeva di trovarsi in una situazione drammatica eppure Merlin era felice. Di fronte a sé una ragazza sporca, con abiti laceri, ma bella, aveva chiuso gli occhi per baciarlo. E lui con le lacrime agli occhi l'aveva ricambiata con trasporto e dolcezza. Era quello l'amore? La ragazza era in pericolo e possedeva la magia, come lui. Voleva proteggerla, portarla lontano. Sarebbe partito con lei. Avrebbero avuto una bella vita? E il suo principe babbeo, come l'avrebbe presa? Il suo cuore era spaccato in due. Non sapeva cosa fare.




 

Si svegliò di soprassalto un'altra volta, finendo a sedere sul letto. 

'Un altro ricordo' 

Un ricordo doloroso, stavolta.

Era ancora buio e stavolta Merlin tardò parecchio a riaddormentarsi. Era una di quelle notti agitate che ogni tanto gli capitavano. Un sonno senza sogni: ecco ciò che avrebbe desiderato.






 

Erano da soli, lui e il giovane re, cosa insolita, per un viaggio così lontano nell'Essex.

Si accamparono per pranzare vicino a un bosco. Arthur l'aveva trattato con riguardo quella mattina. Non che gli dispiacesse. Ma quasi gli mancavano le sue battute pungenti e talora invereconde.

Erano sdraiati all'ombra, a riposare. Era una giornata estiva molto calda.

Il suono del respiro di Arthur che dormiva. Un scalpiccio, un altro, un rumore metallico. Merlin si tirò su. Tre uomini, tre sassoni, li stavano attaccando con le armi in pugno. Una sortita. Erano troppo vicini. Arthur si svegliò e proprio sopra di sè vide la mano di Merlin da cui partiva un fascio di luce. Si voltò vedendo un uomo dei tre volare in aria e sbattere violentemente a terra.

Arthur era inebetito. Quello che aveva visto era talmente incredibile e sconvolgente che nemmeno si curò degli altri due uomini, continuando a stare sdraiato guardando Merlin ad occhi sgranati che quasi sopra di lui come per proteggerlo continuava a combattere contro gli altri uomini, senza toccarli. E notò che i suoi occhi s'illuminavano d'oro, quando usava la magia. I due uomini restanti subirono su per giù la stessa sorte dell'amico e prima uno e poi l'altro si alzarono e fuggirono via spaventati e doloranti.

 

"Arthur…" Merlin lo guardò da sopra a sotto.

"Merlin?" chiese Arthur con voce stridula.

"Non volevo che lo scopriste così. Mi dispiace molto. Avrei preferito dirvelo"

Arthur strisciava via lentamente da Merlin in piedi che incombeva su di lui.

"Vuoi uccidermi?" mormorò con un filo di voce.

"Cosa dite? Vi ho appena salvato!"

"Sei d'accordo con Morgana? Vuoi portarmi da lei?" disse roco.

"Morgana è la vostra peggior nemica, e anche la mia"

Arthur si spostò in altro un po'. Lo guardava ancora con uno sguardo stupito e spaventato.

"Vuoi rapirmi? Vuoi vendermi a qualcuno? Vuoi derubarmi?"

Merlin era ormai stufo e sospirando non rispose, mettendosi seduto. 

La faccenda era più seria del previsto.

Anche Arthur si tirò su a fatica e si sedette, pur continuando però ad allontanarsi da lui impercettibilmente.

 

"Vuoi tenermi per te, vuoi che sia il tuo schiavo?"

Merlin ridacchiò.

"Ecco forse questo non mi dispiacerebbe del tutto! Ma non farò neanche questo..."

 

"Vuoi … farmi del male? Vuoi … usarmi violenza?"

Ora nel tono di Arthur Merlin percepì del risentimento.

"Ma per chi mi avete preso? Ho capito che siete stravolto ma state esagerando. Io voglio solo continuare ad aiutarvi, come ho sempre fatto."

Merlin era deluso. Arthur lo temeva e forse lo odiava.

 

"Dimmi perché? Tu potresti diventare il re più potente di tutti! Sei uno stregone!"

"Non mi interessa. Non capite?"

"No!"

"Io sono sempre la stessa persona. Io vi sarò sempre fedele"

"Sei … innamorato di me? È per questo che non vuoi farmi male?" 

Merlin aveva gli occhi sgranati. Arthur doveva essere completamente impazzito. Non gli aveva mai parlato così.

"Se vi dicessi di sì, voi cosa mi direste?" disse Merlin.

"Che l'ho capito da molto tempo." Arthur abbassò gli occhi.

"Se anche fosse vero, e badate, non ho detto di sì, non credo che sarei il solo. Sbaglio, maestà?"

"Vuoi dire che proverei qualcosa per te? Anche volendo non potrei …"

"Come mai?"

"Non mi piacciono gli uomini" rispose Arthur.

"Ma vi piaccio io!" Merlin non riuscí a capire come fosse arrivato a dire una cosa simile. O forse sì?

"Ma … non avverrà mai…"

"Che cosa?"

"Che succeda qualcosa tra noi. Sei il mio servo, sei uomo e stregone!"

 

"D'accordo. Almeno ora so di potermi fare una vita mia. Mi tenevo libero per voi. Credevo fosse quello che voleste" disse Merlin serio e triste. "Ho confuso i miei desideri con i vostri. Mi perdonerete ora che sapete che sono uno stregone e che provo dei sentimenti per voi?"

 

Arthur non rispose. Stava pensando. Poi quasi sbottò: "Scusa ma con chi vorresti rifarti una vita?"

"Con chi mi vuole! Un giovane contadino, una delle vostre guardie. O uno dei vostri cavalieri. Non ce n'è uno che sia brutto."

"Cosa vuoi che m'importi!" rispose scontroso Arthur.

"Me l'avete chiesto voi?"

"Ma, nel caso, dovrai andare via da Camelot."

"Dovrei lasciarvi?"

"Sì! O un'amore lontano da qui o Camelot. Dovrai fare una scelta"

"Siete ingiusto! Tutti i vostri servi hanno una famiglia o una compagna…

Quindi se resto qui non avrò mai una vita mia? Cambierebbe qualcosa se si parlassimo di una moglie per me?"

"Ma non si parla di una moglie, perciò…"

"Siete un tiranno!"

"E tu sei uno stupido!"

"Quando è così preferisco vivere la mia vita."

"Vedi che la tua fedeltà non è totale come hai sempre detto?"

"Voi non volete che io resti!"

"Per forza Merlin." Urlò il giovane re. "Mi hai mentito sempre, su tutto!"

"Sono servo, uomo e stregone proprio come dite,  ma sono prima una persona, una persona per bene."

"Io … non ti riconosco più. Puoi capirlo almeno questo?"

"In parte sì. So che avete bisogno di tempo, ma prima o poi dovrete capirlo."

"Quindi rimarrai con me?"

"Se siete sicuro di volerlo, sì."

"Anche se non potrai avere una vita tua?"

Merlino chinò il capo. "Sì."

"Allora è vero che sei leale solo a me?"

"Certo. Non potete avere dei dubbi su questo."

"Ti aspetti qualcosa in  cambio?"

"L'amicizia che mi avete sempre dimostrato."

"Nient'altro?"

"No"

"E se una notte venissi a cercarti?"

"Vi seguirei come sempre. Sarei disposto a tutto per voi, lo sapete"

"Intendevo … se venissi a cercarti per passare la notte con te?"

 

"Dio, non so. Ditemelo voi…"

"Tu cosa desidereresti?"

"È una domanda tranello?"

"Forse"

"... mi accerterei che non foste sotto l'influsso di qualche incantesimo. E se così fosse sarebbe per me il massimo della felicità …"

"Se ti ordinassi di mandarmi via, nel caso  dovesse davvero succedere?" 

"Allora vi manderei via! Ma perché dovreste venire da me? Voi avete la vostra regina."

"Non lo sa ancora nessuno, ma l'ho ripudiata"

"Perché mai?" chiese Merlin con gli occhi sgranati.

"Mi ha tradito con Lancillotto. Sono fuggiti ieri insieme."

Merlin cominciava a capire e non gli piacque molto questa situazione. 

"E quindi vorreste trovare consolazione con me? Fintanto che non troverete una nuova regina dovrei essere io a tenervi compagnia tra le lenzuola? Sarei un sostituto temporaneo. Non credo che accetterei a queste condizioni."

"Oh insomma! Verrei da te perché mi è capitato di avere delle fantasie su di te. Non chiedermi perché.  Non ne ho idea! Nemmeno se tu fossi una donna saresti il mio tipo."

 

Merlin si offese.

"Non temete, Arthur! Riuscirei facilmente a disfarmi di voi! Potreste essere  anche nudo che vi non toccherei nemmeno con un guanto."

"Non hai detto che ti piaccio?" sbottò furioso il re.

"Io vi amo. È diverso. Ma non sempre, come ad esempio in questo momento"

"Stai mentendo e te ne darò la prova!"

Arthur spinse Merlin per le spalle fino a farlo sdraiare sulla coperta per terra. Poi cominciò a spogliarsi. Era una situazione talmente incantevole che Merlin non si mosse. No! Era una situazione talmente assurda che Merlin cominciò a capire che doveva trattarsi di un altro stupido sogno. 

Quando Arthur si sdraiò su di lui per baciarlo, Merlin saltò su svegliandosi di soprassalto. 

 

'Maledizione!'

 

Aveva capito cosa volevano dirgli quei sogni.

 

Era stato intrigato da Morgana, illuso da Gwen, incantato da Freya, ma l'unico che davvero contava per lui e che desiderava ormai con tutto sé stesso era Arthur.

 

Era un po' abbacchiato. Quei sogni non l'avevano consolato neanche un po'. 

Non era riuscito nemmeno a farsi baciare da Arthur.

Era stato sedotto da lui, ma persino lì, nei sogni, era rimasto a bocca asciutta.

 

Sospirò, quando da fuori, sentì l'urlo inconfondibile del re che lo chiamava. Era ormai giorno fatto.

 

E si alzò con un sorriso. Non era la vita perfetta che sperava, la sua. Ma era meglio di molte altre altre vite che avrebbe potuto avere. Tra una storia con Gwen, una con Morgana o una con Freya, Merlin preferiva di gran lunga una  non-storia con Arthur …

O, perchè no? Anche una storia con Arthur!



















 

Ciao. Oneshot di poche pretese, ripescata da un vecchio file dimenticato. Spero che qualcuno apprezzerà comunque. Un abbraccio!



 

 

 
  
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