Era notte fonda lì al Polo Sud, ma in una casa nessuno dormiva anzi tutti erano svegli come non mai ben sapendo che presto a loro si sarebbe aggiunta una nuova vita.
Sokka camminava avanti e indietro per la stanza con aria nervossa, non riusciva a stare calmo e pensava di non aver mai provato in vita sua cosi tanta ansia come in quel momento.
Infondo chi avrebbe potuto biasimarlo?
Stava per nascere suo figlio.
Certo, negli ultimi mesi lui e Suki si erano preparatti per questo, ma allo stesso tempo adesso che stava effetivamente accadendo non poteva fare a meno di essere nervosso.
E se succedesse qualcosa al bambino? O a Suki? Se accadesse qualcosa ad entrambi?
Fece un respiro profondo per calmarsi, ma vedendo che non funzionò del tutto decise di uscire per prendere una boccata d'aria.
Non si sorpresse del freddo che faceva infondo le notti al Polo Sud erano sempre molto fredde però quella sera quell'aria gelida lo stava aiutando a rimettere in ordine i suoi pensieri. Perchè infondo alla sua mente c'era una paura ancora più grande rispetto a quello che potrbbe o meno accadere a Suki... ed era la paura di non essere un buon padre.
Si diceva che era una paura assurda e che non aveva alcun motivo per pensare ad una cosa del genere eppure il pensiero di fare un disastro con suo figlio, di non riuscire a prottegerlo quando n'è avesse avuto più bisogno non l'ho lasciava in pace. Avrebbe tanto voluto un aiuto in quel momento.
«Se hai bisogno di un consiglio lo sai che io sono sempre qui per aiutarti.»
Sokka spalanco gli occhi, sapeva a chi apparteneva quella voce, non l'aveva mia dimenticata.
Non poteva mai dimenticarla del tutto.
«Yue...» sussuro alzando lo sguardo verso la luna alta nel cielo e che sembrava più luminossa del solito.
Come se stesse rispodendo alla sua chiamata davanti a lui apparve la ragazza eterea come l'ultima volta che l'aveva vista. Mentre lui adesso era un'adulto lei era ancora la principessa di sedic'anni che ricordava.
«Ciao Sokka è bello rivederti.» disse Yue sorridendogli.
«Anche per me è bello vederti.» rispose Sokka, ma si capiva dal suo tono che c'era qualcosa che lo disturbava.
«Sei preoccupato per tuo figlio?» chiese Yue in tono dolce.
«Se non fossi un buon padre, se non riuscissi a proteggerlo? Infondo non sono nemmeno riuscito a proteggere te.» confesso Sokka. «Suki mi dice di non preoccuparmi, ma io... io non sono mai riuscito a proteggere nessuno!»
«Sokka non dire sciochezze.» disse Yue. «Tu sei la persona migliore che conosco, hai protteto, aiutato e salvato cosi tante persone. Quello che mi è successo è stata una mia decisione e in ogni caso non sei solo in tutto questo. Potrai sempre contare su i tuoi amici e cosa più importante su Suki.»
«È fantastica...» concordo Sokka con espressione innamorata sul viso.
«Già, è proprio la ragazza perfetta per te.» convenne Yue. «Fidati di lei e sopratutto fidati di te, se un grande uomo e sarei un grandissimo padre. E ricordati che io sarò sempre con te.»
Sokka chiuse gli occhi e annui, quandi gli riappri vide che Yue non c'era più, ma sentiva che i suoi dubbi erano sparitti.
«Grazie Yue.» disse Sokka prima di tornare dentro casa.

Dopo alcune ore che Sokka aveva passato accanto a Suki finalmente i due poteronno conoscere il figlio.
Katara mise il nipote appena nato tra le braccia di un'esausta Suki.
«Benvenuto al mondo Koda.» disse Sokka al figlio.
Quella notte al Polo Sud sembrava che la luna brillasse come mai prima d'ora come se anche lei avesse voluto dare il benvenuto al mondo al bambino appena nato. Come a dirgli che avrebbe sempre vegliato su di lui nello stesso modo in cui Sokka in passato aveva vegliatto su di lei.