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Autore: _stfu_    31/05/2023    1 recensioni
Breve Oneshot introspettiva su Zuko e Azula
Ha la sensazione che l’infinitesimale distanza che li separa si faccia sempre più grande, fino a diventare una voragine e per un istante teme che il buio in cui si trovano possa inghiottirla, teme che la sua presa possa andare a vuoto e che lei possa sparire da un momento all'altro.
Il solo pensiero lo fa stare male, non vuole perderla come ha già rischiato di fare in passato.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Azula, Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I capelli di Azula sparpagliati in maniera disordinata sul cuscino gli solleticano la punta del naso. 
Lei, bellissima come sempre anche nelle tenebre della notte, è distesa su un fianco, davanti a lui, pochi centimetri a separarli.

Il suo respiro è leggero, lento, ma costante. Probabilmente si è addormentata già da un po' e come raramente accade adesso sembra completamente indifesa. 
“Sembra”, precisa mentalmente Zuko a sé stesso, che da una parte vorrebbe essere  temerario e sfiorarla, anche solo per un istante, ma dall'altra non osa farlo per una serie di motivazioni che gli fanno attorcigliare lo stomaco, tra le quali anche il timore di poterla svegliare da un riposo così sereno. 

Inspira profondamente dal naso ed espira dalla bocca, il più silenziosamente possibile, a lungo.
Ormai è da tempo che ha imparato quanto sia davvero importante saper respirare nella maniera corretta, per quanto possa sembrare un concetto così scontato.


Lunghi istanti passano in questo modo.
Tiene gli occhi chiusi mentre il profumo di Azula lo inebria nella maniera più dolce possibile, e nella sua mente disegna la sua silhouette, un lenzuolo leggero le ricade morbidamente addosso, coprendola fino alle spalle.
In quel momento tutto quello che percepisce sono i loro respiri appena udibili uniti al battere del proprio cuore nelle orecchie che gli sembra provocare un trambusto tremendo. 


Si lascia andare ad un sospiro, l’ennesimo di una lunga serie, e prendendo coraggio tende una mano verso di lei. 
Ha la sensazione che l’infinitesimale distanza che li separa si faccia sempre più grande, fino a diventare una voragine e per un istante teme che il buio in cui si trovano possa inghiottirla, teme che la sua presa possa andare a vuoto e che lei possa sparire da un momento all'altro. 
Il solo pensiero lo fa stare male, non vuole perderla come ha già rischiato di fare in passato. 


Presto si rincuora, tutto il tumulto che prova si trasforma in sollievo quando le dita raggiungono finalmente la sua spalla.
La sfiora appena, cercando di essere il più delicato possibile, come se avesse sotto le proprie mani il più fragile dei cristalli, seppure sia anche il più tagliente e pericoloso.


Azula lo riporta alla realtà, emette un leggero pigolio, senza però girarsi o muoversi. 
-  Zuzu? 
Domanda con un filo di voce, non subito, ma dopo secondi che sembrano interminabili, con il tono di voce di una persona che non si è completamente destata dal proprio torpore.
Non ottiene però alcuna risposta da parte del fratello, che ora si sente improvvisamente pesante, come se qualcosa premuto contro il proprio petto cercasse di schiacciarlo. 
Sentire il proprio nome pronunciato lo ha riportato bruscamente alla realtà. 
Scosta rapido la mano, come se si fosse improvvisamente scottato, lasciandola sollevata di qualche centimetro da lei.


Deglutisce in maniera più rumorosa di quanto avesse voluto e apre appena gli occhi.
Cerca di scorgere davanti a sé i contorni della sorella, ma gli è impossibile, il buio lo avvolge completamente, senza concedergli la possibilità di vedere alcunché e Zuko ancora una volta si trova smarrito e confuso.


Vorrebbe allontanarsi da lei, o quanto meno girarsi dalla parte opposta per evitare quanto tentato in precedenza, ma ecco di nuovo ritornare quella impellente necessità di toccarla, di sapere che lei è davvero lì al suo fianco e non è solo tutto un sogno e le tenebre non gliel’hanno strappata via.  Ha bisogno di sapere che sono insieme e che in quel letto non è da solo.


Le sfiora nuovamente la spalla, delicato come raramente gli è capitato di essere. 
Si sente bruciare e rimane con il fiato sospeso in attesa di una qualche reazione. 
Tutto tace, tutto rimane immobile ed immutato, come se si trovassero in una bolla separata dal resto del mondo, senza tempo. Ed allora Zuko prende un po' più di coraggio, fa scivolare la mano in una dolce carezza fino al fianco, stringendola appena in un abbraccio.


Le paure che gli pesano sul petto scivolano finalmente via e si rende conto, questa volta per davvero, che in quella bolla immaginaria non è da solo, che Azula è davvero di fianco a lui e che il buio non l’ha inghiottita e neppure lo farà. 
Si concede di chiudere gli occhi, di rilassarsi e adesso con questa certezza prendere sonno gli risulta più semplice.

 
  
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