Prompt di Piume d'Ottone - la
Cittadella degli Scrittori.
Prompt: Specchio.
Scritto sentendo:
https://www.youtube.com/watch?v=L7pJHXCGnD4; (Epic Adventure Music) -
Memory Of
A Dream -.
Scritta per Parolando.
Prompt: quadro, granello, dubbio e
locale.
Cap.35 L’ago della bilancia
Kamhara era nascosta dietro
un’alta torre di cristallo rosso
e stava accucciata per terra, il viso nascosto dai lunghi capelli rossi
e uno
specchio stretto spasmodicamente al petto, le labbra tremanti e la
schiena
curva.
Passi si ripetevano nelle sue
orecchie, serrò gli occhi e
rivoli di sudore le scivolavano lungo il viso. Aspettò che i
rumori si fossero
allontanati e rialzò la testa.
"Sento le auree di May e Mirai
Trunks, non sono troppo
lontani. Devo riunirmi almeno con loro, ma non devo assolutamente
perdere lo
specchio. Questo luogo maledetto non ha fatto altro che dividerci, ma
questo è
l’unica cosa che può ricondurci a casa"
pensò. Si accucciò per terra,
strisciando sul ventre, muovendo le gambe e dandosi la spinta con i
piedi e le
ginocchia, con una mano si aiutava ad avanzare, ma con
l’altra continuava a
stringere lo specchio.
In lontananza si udirono delle urla e
delle esplosioni, la
strega respirava il meno rumorosamente possibile, ma il suo battito
cardiaco
era accelerato.
Una deflagrazione fece tremare
l’ambiente circostante, un
quadro volante precipitò a terra e si frantumò in
innumerevoli granelli di
sabbia e perle.
Kamhara strisciò
più avanti e si arrestò, trovandosi davanti
dei pali di legno che erano sorti dal terreno. Alzò lo
sguardo e rimase a
terrificata, sgranò gli occhi boccheggiando: innumerevoli
teste di saiyan erano
conficcate in delle piche. Riconobbe la testa di suo padre, che
gocciolava
sangue dal collo e quella del vecchio re, con gli occhi bianchi e
ancora
sgranati in un’espressione di terrore.
"Non
voglio morire nuovamente. Non voglio vedere la
mia razza spazzata via in un colpo solo",
digrignò i denti fino a farsi
male e sentì l’energia crescere dentro di lei,
condensarsi all’altezza del suo
petto, facendole sudare le mani. "Devo
rimanere calma. La dea ci
sta mettendo alla prova, ma sono sicura che suo fratello, il dio Geta,
ci stia
proteggendo. Devo avere fiducia in lui e negli antenati. Vargas e gli
dei polpi
non permetteranno a Selene di distruggerci"
si rassicurò.
Riconobbe
la voce di Reghina: «Ho il dubbio che ci siamo
perse, come avevo detto io»,
Seguita dalla risposta sarcastica di Elly: «Aspetta che
‘fermo
in quel locale’ e chiedo indicazioni». Kamhara si
alzò in piedi e corse verso
di loro.
***
Mirai Trunks si appoggiò
alla parete, aveva una ferita sulla
guancia da cui colava sangue e una gamba gli pulsava,
ansimò, serrando gli
occhi e il suo corpo, ingrossato dalla trasformazione, si stava
sgonfiando, la
fascia della spada gli aveva arrossato la pelle per quanto lo aveva
stretto.
«Tu
vai avanti e continua a cercare mio padre. Io continuo ad
occuparmi di quelle creature, a breve si creeranno
nuovamente» propose l’uomo
del futuro.
Il figlio
di Toma gli rivolse uno sguardo scettico e guardò May.
"Neanche negli anni in cui vivevo dai monaci ho visto una bambina
così
piccola con così tanta energia spirituale e spiritica. Penso
che i suoi poteri
‘sopiti’ se la siano cavata egregiamente"
rifletté. La bambina era seduta,
trasformata in supersaiyan, su una mattonella in parte corrosa, intorno
a lei
c’erano delle creature in legno quasi del tutto distrutte. I
muri erano coperti
da spesso ghiaccio verde scuro.
«D’accordo,
riposate. Mi occupo io di Goku» disse, abbattendo una
porta con un calcio volante. "Sia mia moglie 18 che il maestro Muten
non
mi hanno mai lasciato il tempo per riprendere fiato, sono abituato".
Spiccò il volo e
levitò a massima velocità nei corridoi,
arrestandosi all’improvviso con uno scoppiettio di energia
blu quando udì un
ruggito nella sua testa. "Vuoi
salvare il tuo re?" si
sentì domandare dal
drago di Goku.
Crilin vide un grifone apparirgli
alle spalle ed evitò sia
una sua zampata da leone che un colpo di becco d’aquila,
rotolando di lato. "Non
sei stufo di essere inutile? Sei solo l’intermezzo
divertente. Non hai la forza
di Goku, l’astuzia di Piccolo o l’orgoglio di
Vegeta ". Crilin raggiunse
la creatura con delle onde, quest’ultima gliele
rispedì contro con un battito
d’ali e Crilin alzò una barriera che le fece
deflagrare in scoppiettii di fumo
grigio.
"Goku
è un amico, un fratello. Ho superato la mia invidia nei
suoi confronti. Ogni mia ira passata, ogni mia vergogna appartiene solo
a me.
Piccolo è un mio compagno d’avventure, non mi
giudicherebbe mai.
Per
quanto riguardava Vegeta?" rispose Crilin mentalmente.
Scivolò sotto la creatura per evitare un’altra
zampata e si rialzò in piedi,
lanciando un kienzan che tagliò a metà la
creatura, facendogli schizzare
addosso del sangue. Vide che in un muro si era aperta una frattura e,
superato
i resti della bestia con una tripla capriola in aria, si
tuffò nella fenditura.
"Lui è una guida. Ci ha mostrato quanto si può
cambiare in meglio".
Udì la risata del drago
rimbombargli in testa, facendogli
dolere le tempie. "Allora solo tu puoi far
tornare Kakaroth ciò che realmente
è. Riporta indietro le vestigie del generale. Io sono
l’emanazione del suo
potere, liberami dalle catene della regina. Aiuta il comandante a
salvare il
suo re.
Tutto
dipende da te" gli spiegò.
Crilin si
era messo a correre. «Sono pronto!» urlò.