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Autore: Spensieratezza    09/06/2023    1 recensioni
L'incantesimo creato da Ruben, ha riportato Sam e Dean nel passato, in un'altra epoca, a quando erano figli degli Dei, non si conoscevano e non erano fratelli. Di nuovo senza memoria, Dean, Sam e i loro amici, ripercorreranno di nuovo tutto da capo.
-Sequel della fanfiction The love of the Gods
Crossover con Harry Potter e Sailor Moon :)
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sam, Dean e gli Dei '
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"Stanne fuori, Bobby. Da quando ti sei immischiato nella mia famiglia, le cose tra me e mio padre vanno molto peggio!"
"Figliola, cara.. Ascoltami."
"Non voglio ascoltarti! E non chiamarmi così, non sono tua figlia!!!!"
"Va bene, allora, ascoltami, ragazzina cocciuta, arrogante e ignorante.. Io e tuo padre siamo amici.."

"AMICI??? Tu non conosci questa parola.. Tu sai solo.. Metterlo contro me.. Hai rovinato la vita mia e di mia figlia.." disse Marika asciugandosi un occhio, stanco.

"Se la pensi così.. Io e te non abbiamo più niente da dirci!" disse Bobby, uscendo dalla locanda con andatura sicura.
Sam e Dean ascoltavano interdetti lo scambio tra i due.
"Cosa diavolo c'entra Bobby con John?? Come fanno a essere amici?? Voleva ucciderti!!" disse Dean furibondo.
"Forse.. Lui.. DEAN!! Cosa ti succede??"
"Reggimi.. Mi sento svenire." disse Dean aggrappandosi a lui. "Dean!!"

"Sto cadendo, Sam!" "No, non sei tu, Dean.. È il pavimento, sta.. Girando..Oddio, il terremoto.."
"No, sei tu, Sam.."
"Ma che cosa stai dicendo!!"

"Sono sicuro!! Mi sento come mi sentii quando la tua energia galleggiava nella casa di Jael.. La riconosco.. Sei tu.. In qualche modo.. Sono i tuoi pensieri.. forse no.. Non pensieri.. Ricordi.." disse Dean, prima che la stanza scomparve.


***
Lo scenario era cambiato. Ora si trovavano in una casa. Una modesta casetta, ma allegra, con le tende gialle.
"Va bene, allora, ascoltami, ragazzina cocciuta, arrogante e ignorante.. Io e James siamo amici.."

"AMICI??? Tu non conosci questa parola.. Tu sai solo.. Metterlo contro me.. Hai rovinato la vita mia e del figlio che aspetto.." disse la ragazzina dai capelli rossi, asciugandosi un occhio, stanco, toccandosi il pancione.
"No, dimmi di no, dimmi che ho capito male.." disse Sam reggendosi a Dean.

Dean era troppo sbalordito per dire qualcosa. "Se la pensi così.. Io e te non abbiamo più niente da dirci!" disse il ragazzino dai capelli neri, uscendo dalla sua casa, subito seguito da Sam e Dean.

La ragazzina però non gli permise di cavarsela così a buon mercato. Si affacciò dalla finestra per continuare a sbraitargli contro.

"Non pensare di aver vinto!! Morirei piuttosto che regalare James a te! Hai capito, Black? Hai capito??"

Sam e Dean sentirono di essere prossimi a uno svenimento. Dean gemette e Sam dovette reggerlo di nuovo.
"Torna a casa e beviti una tisana con cannella e vaniglia. Agitarti così non fa bene al bambino." disse Black con uno strano sguardo triste.
Prima che Lily sbattè allo sventurato la finestra in faccia, riuscirono a notare un lievissimo movimento della mano, come se ella si stesse accarezzando il pancione.

"Dei dell'Olimpo e di tutto il mondo.. Sirius.. Bobby era Sirius Black.. Ed era il migliore amico di nostro padre!!"

"Ecco perché ho riconosciuto in qualche modo quelle frasi.. Io credevo.. Credevo che fossero i tuoi pensieri a ricordarmi qualcosa e invece erano i miei ricordi.. Dei.. Ricordavo di aver sentito qualcosa di simile quando ero ancora nella pancia!!" disse Dean sbalordito.

" Dean, pensi che sia lui.. che sia Bobby, l'invisibile??? "
Ma Dean non fece in tempo a rispondergli, perché davanti a loro si pararono tre figure. Una ritraeva John, a terra, sanguinante, con uno squarcio sul petto. Sembrava morto e Sam fece per sporgersi su di lui, ma Dean lo fermò.


" Mi dispiace, ma John ha fatto la sua scelta.. Sapeva a cosa andava incontro." disse un ometto con i baffi, dall'accento scozzese.
"E io faccio la mia. Cosa vuoi per la vita di John?" disse Bobby facendoli sussultare.

L'ometto si lisciò il pizzetto con aria maliziosa.
"Ti hanno mai detto che le creature umane come voi, limitate e fragili, hanno a che fare nel corso della loro vita, con processi reversibili e quelli irreversibili??

"Non sono pronto a farmi fare lezioni di storia da un demone." disse lui e Sam e Dean sussultarono. Cosa ci faceva Bobby con un demone?

"Allora te lo spiego io, le cose reversibili sono tutto ciò che in questo sciocco mondo, potete riportare allo stadio PRIMARIO..tanto per fare un discorso semplice, se si macchia un tavolo di pomodoro, poi potete ripulirlo, se qualcuno di voi si ammala, può GUARIRE..un letto disfatto può tornare ricomposto..e questo è REVERSIBILE..uno specchio che si rompe non può essere ricomposto..puoi incollarlo, ma come un vaso, sarà sempre rotto..questo è irreversibile, come una cena bruciata..non è possibile farla tornare com'era prima..mi segui fino a qui?"

"Credo..di sì.."mi stai dicendo che il mio amico.."

"LA MORTE è una di quelle cose IRREVERSIBILI da cui non si torna indietro o almeno così credono le vostre menti limitate..è possibile rendere di nuovo reversibile, qualcosa che non è reversibile..non da voi, certo..non ne avete le capacità..per farlo vi occorre chi non fa parte del vostro mondo..un'altra razza..una razza come noi..che ha poteri che voi non avrete mai..certo se non diventate come noi..e prima o poi.."

"Ti prego, va avanti, Crowley..è possibile, dunque.."

"MA anche in quel caso, il prezzo da pagare è ALTISSIMO."

Bobby sbattè gli occhi inebetito. Il demone Crowley sorrise.

"Niente ti viene dato o restituito se non dai qualcosa in cambio..non te l'hanno detto? Giocare con la vita e con la morte non è uno scherzo. Se vuoi riportare indietro la clessidra dai contenuti irreversibili, dovrai pagare un prezzo molto alto, il più alto di tutti.. Cambiare quello che è irreversibile è molto più che doloroso!!"

"Non mi importa di soffrire!!"

"Non mi hai sentito, uomo!?? É molto peggio della sofferenza!! Dovrai annullare TE STESSO. È l'UNICA merce di scambio con cui la nostra Signora è disposta a contrattare."

"Sono condannato a vedere chi amo, morire ripetutamente e fa male esattamente come la prima volta!! Non spiegare a me la sofferenza. Sono pronto. Sono disposto a tutto purché John viva!!"

"Va bene, uomo." disse l'ometto e i suoi occhi divennero rossi.

"Per scindere qualcosa di irreversibile come la morte, l'unico prezzo che ha valore, è la TUA ANIMA. Da questo momento in poi, mi apparterrai."
Bobby chiuse gli occhi e lacrime apprese affiorarono dai suoi occhi.

"Sarai rinchiuso in un sogno, per sempre!!Ti consiglio di sceglierne uno abbastanza bello!!"

Bobby annuì e non parlò. Ma Sam e Dean vennero invasi da immagini di Hogwarts di quelli che scoprirono essere i malandrini.

"Il tuo sogno è quello di vivere sull'isola che non c'è, dove i bambini non crescono mai e i sogni non muoiono. Va bene, uomo."

Sam e Dean ebbero l'impressione che il demone assumesse un'inflessione quasi pietosa nel suo tono e si chiesero quanto dovesse essere brutto quel luogo, per suscitare pena perfino in loro.
Gli occhi del demone mandarono bagliori rossi e vennero invasi da una luce bianca fortissima. Chiusero gli occhi e quando li riaprirono, una grossa nave si stagliò all'orizzonte e le loro scarpe vennero bagnate dall'acqua.
Poi videro il marinaio che reggeva il timone e gli prese un colpo. Lo avevano riconosciuto.
Il padre di Marika.

Dean e Sam avevano sentito parlare di Peter Pan. Conoscevano la fiaba e l'adoravano, ma vederla con i propri occhi, era tutta un'altra cosa!

Vedere Peter scendere dal cielo, volando, come un Angelo, e prendere la mano del capitano, ballando con i marinai e le sirene, era qualcosa di così potente e maestoso che insieme al sole, li bruciava tanto da sembrare INSOPPORTABILE.

"Dean, lo riconosci?? Riconosci quell'uomo??" chiese Sam sbalordito.
"Sì, Sam.. È l'uomo che faceva da psicanalista sulla Terra a Marika, in quell'assurdo appartamento in cui non riuscivamo ad entrare!! Ne sono sicuro."

"Ma non ha alcun senso!! Stavamo vedendo Sirius, cioè, Bobby.. Cosa ha a che fare.. Oddio, Dean, credi che siano la stessa persona?" chiese Sam.

"Sappiamo già che in un'altra vita, Marika era figlia del nostro attuale padre, e sappiamo che non può esserlo in questa, perché sono due persone completamente diverse.. E in base a quello che ha detto prima quel demone.. Oddio.. Il psicanalista.. È Bobby!! "concluse Dean.

"Ecco perché nessuno poteva vederlo.. Ecco perché il luogo era impenetrabile ai terrestri.. Perché non era davvero del nostro mondo! "disse Sam sbalordito.
"E così avete scoperto il mio segreto alla fine.." disse il padre di Marika, guardando il suo doppione giocare con il loro equipaggio.

Sam e Dean si voltarono basiti verso la figura.
"Eri tu, Bobby.." disse Dean con aria nostalgica e triste.

Lui sorrise. Un sorriso triste e in quel sorriso e quegli occhi dolci, Dean riconobbe il viso del suo dolce padrino.

"Io sono stato tante cose.. Sono stato Sirius Black, un purosangue che rinnegò i purosangue e che è stato rinnegato.. Sono stato il migliore amico di James, l'unico mai sospettato di aver tradito i malandrini in principio.. E l'unico che pensò di uccidere uno di loro, per fare giustizia. Amavo James.. Volevo solo il suo amore, ma lui è MORTO.. e in cambio il fato mi ha dato i suoi FIGLI.. prima tu.. Anche se non lo eri.. Lo sei diventato.. "
" E poi Marika non è vero? "chiese Sam con il fiato mozzo." Era figlia di John.. Ma.. "

"Esatto, Sam.. Esatto. Era figlia di John e nel vostro mondo, nel vostro presente.. Io sono diventato per lei, l'equivalente del padre che lei cercava. Come a Hogwarts lo ero per te, Dean.. "disse Bobby.

"Ci sono un sacco di cose che ancora non capiamo.." disse Dean.
"Chiedetemi tutto quello che volete.. Io cercherò di rispondere a quello che mi è possibile."

"Eravamo.. uniti? " chiese Sam con gli occhi lucidi.

Bobby sorrise.
"Voi cosa dite?"
"Il mio cuore dice che ti volevamo bene, e che tu ne volevi a noi..ma non ricordiamo tutto ancora.. E sono certo che lo stesso vale per Sam" disse Dean. Suo fratello annuì.

"Vi sfugge ancora qualcosa.. "

I ragazzi lo guardarono preoccupati.

"Che anche io ero affezionato a voi, razza di idioti." sorrise burbero.

Dean e Sam sorrisero commossi.

"Altra domanda." disse lui.

"Come è morto, John?" lo spronò Sam.
Bobby divenne triste.

"Mi dispiace.. Ma questo fa parte di quello che non posso dirvi. Non guardatemi così.. Non posso. Non dipende da me. Dovete arrivarci DA SOLI, altrimenti resterete qui per sempre. Me l'ha detto il vostro amico che proviene dal nostro vecchio mondo."

"Jael è stato da te??? "chiese Sam sbalordito.
"Fate un'altra domanda.. "

"Questo non è un gioco!! Dovrebbe saperlo anche quel pezzo di cretino che è venuto a trovarti e che gioca a fare Dio con il passato e.. "urlò Dean.

"Ho detto: FATE UN'ALTRA DOMANDA!! Vi prego. "disse ancora.

"Cosa è successo quando sei scomparso dietro il velo, Sirius? " gli chiese Dean.
Al suo posto il volto si trasfigurò in quello di un giovane ragazzo moro, molto affascinante.

"Volete sapere cosa vidi? Vidi questo."
"Ma.. Noi.."
"Credevamo.." farfugliò Sam.

"Credevate fosse il sogno promesso da Crowley? NO.. Questa era la mia fantasia quando attraversai il Velo. Mi sentii assurdamente felice per un po'.. Poi mi addormentai.. Suppongo che morii ad un certo punto." sorrise tristemente. "E come tutti noi, mi reincarnai in quello che sarebbe diventato un dispotico barista dai modi burberi. Sembra che non riesci a liberarti di me, Dean."

Dean corse da lui e lo abbracciò.
"Posso.. Oddio, posso abbracciarti." disse Dean.
"Già ." disse lui a sua volta.

"Torniamo al patto con il demone, cosa diavolo è successo per far sì che tu.." disse Sam.
"Non posso dirvelo..dovete.."

"Scoprirlo da soli!" sbuffò Dean, che non voleva lasciare il suo padrino. Era strano ma da quando aveva scoperto la verità, non voleva lasciarlo. Temeva che sarebbe sparito se solo avesse osato. Aveva sempre stimato e provato una vera ammirazione per Sirius, da fan dei libri. E aveva l'impressione che non erano i sentimenti di fan, quelli che stava provando, ma i suoi.Quelli di Harry.

" Esatto.. Ma posso dirvi il sogno in cui mi sono ritrovato.." disse con dolcezza.
Sam e Dean lo guardarono interessati.
"Venite." disse lui attraversando il veliero con l'acqua che bagnava loro i piedi.

Si ritrovarono all'improvviso sulla spiaggia e a Sam e Dean sembrò di entrare in un dipinto talmente si sentivano in pace.

"Tutto quello che ci accade in vita, è soggetto alla ripetizione. Così funziona il karma. Quando caddi dentro il velo, ebbi una fugace apparizione dai miei desideri più nascosti, intimi, segreti, ma durò poco. Forse attimi, forse minuti, chi può dirlo, poi il buio. Un'anticipazione di quello che avrei provato davvero una vita più avanti, quando Crowley mi promise un Sogno. Forse quell'arco maledetto in un certo senso mi ha mostrato IL MIO FUTURO.. ma per viverlo, ho dovuto aspettare di vivere di nuovo. "

"È.. Pazzesco. "disse Sam.

"Lo so, talmente pazzesco che non sembra vero.. Ma è così che funziona qualsiasi cosa che ti da il dono di viaggiare nel tempo.. Pazzesca, bislacca, straordinaria.. E senza senso.. Un po' come il tempo stesso è senza senso, in questo assurdo mondo dove il tempo risucchia tutto quello che amiamo.. "disse l'uomo e non era più Sirius, ma Bobby. Dean strinse di più la presa sulla sua mano e Bobby gli diede un sorriso di gratitudine. Si fermarono a quel punto a guardare cosa avevano davanti.
Un giovane moro stava suonando con la chitarra seduto sulla spiaggia, contornato da fanciulle che lo guardavano, con ghirlande di fiori sui capelli. Vicino a lui un ragazzo dai capelli brizzolati che lo guardava, ridendo.

Contro ogni logica, Dean cercò di toccare il giovane, sulla testa, per una carezza, ma toccò l'aria.

"Mi dispiace, Dean.. Le nostre fantasie sono come fantasmi.. Specchi di luce e colori che come fantasmi, possiamo solo mirare e non toccare.. Guardare, pensando che siano eterni e per un singolo attimo, sarà davvero così.. Tuttavia capisco quello che provi. "
" E come lo sai? "chiese Dean con le lacrime agli occhi.

"Perché so che quello è tuo padre.. Anche se non lo è davvero, tu percepisci che lo è o perlomeno il suo riflesso, la sua fantasia.. Sai, quando Crowley mi ha messo in questo sogno, mi ha confinato per vivere per sempre su questa isola. Un'isola in cui sarei rimasto per sempre un ragazzo, l'amore era ancora puro e gli ideali erano più preziosi dell'oro e le donne non erano oggetti da picchiare o su cui sfogare i propri istinti carnali, ma ispirazioni con cui fare quadri o da cui regalare un fiore.. E poi c'era vostro padre.."

"Come hai fatto a stare per tutto questo tempo confinato qui, senza impazzire? "gli chiese Dean.

"La mia mente e il mio cuore venivano in mio soccorso quando la consapevolezza era troppa da sopportare.. Potete pensare che il sogno fosse immutabile, ma non era così.. Anche nel sogno c'era qualcosa che cambiava sempre..a volte vivevo un'eterna isola che non c'è, come se fossi sulla Terra.. A volte mi veniva permesso di dare una sbirciata.. Al vostro mondo!!. "

"Hai mai desiderato.. Fuggire? Riprendere a vivere? "chiese Sam.
Bobby fece una risata amara.

"Scappare, significa morire, Sam.. Nel mio caso, avevo annullato tutto per quel patto.. Restare qua era l'unica cosa che mi teneva ancora in vita.. E comunque non siate tristi per me, la verità era che io.. Non desideravo fuggire."

Dean e Sam lo guardarono con tanto d'occhi.
"Arriva fino a questo punto, l'amore per nostro padre? "gli chiese Sam.

"Il mio stupore è lo stesso vostro, intuendo che dopo tutto quello che avete visto, siete ancora stupiti. Se così non fosse, se fosse così facile voler scappare da un sogno.. I sogni non avrebbero fama di essere ETERNI. Forse se non fosse stato così, i sogni non avrebbero la fama di renderci prigionieri, perché prima o poi ogni prigioniero desidera fuggire via dalla sua prigione..E poi non era poi tutto così immutabile come pensate. Ho vissuto molte vite diverse, qui all'isola che non c'è, dentro il sogno. "

"Stai dicendo che anche qui esistevano sequel e spinoff?"chiese Dean.
"Spero che siamo almeno stati meno drammatici di tutto quello psicodramma pieno di Harry che abbiamo avuto nei libri. Grazie, Dean. "disse Sam e Dean gli fece la linguaccia.
Bobby scoppiò a ridere di nuovo.

"Quanto mi manca il tuo umorismo.. E ora che ti conosco, mi manchi anche tu, mi manca averti conosciuto.. Ti avrei apprezzato, anche se sei il figlio che l'uomo che disprezzavo, non ha mai avuto." disse rivolto a Sam.
"Conosci la storia di Sam!? Come è possibile?" chiese Dean.
Bobby sembrò farsi cupo. Smise di parlare e i due ragazzi non ebbero il coraggio di forzarlo. Dopo alcuni minuti, riprese a parlare, guardando i due giovani.

"Eravamo sempre amici.. In ogni vita che passava.. Non sempre lo riconoscevo, a volte succedeva dopo un po'..la vita qui è un po' più lunga di come viene vissuta sulla Terra.. Puoi vivere per secoli.. Ma poi.. I ricordi ritornano e capisci che tutto questo non è reale.. Allora anche il sogno diventa difficile da vivere. Per un po' lo vivevo comunque ma dopo un po' era difficile.. "
" Cosa facevi a quel punto? "chiese Sam.

"Il mio cuore non reggeva a un simile strazio e mi concedeva di dimenticare tutto..Ero però sempre io a decidere quando farlo. E rivivere da capo una nuova vita.. Ma non siate tristi per me. Io ero felice perché avrei incontrato di nuovo vostro padre. L'unico che mi abbia mai reso felice, l'unico per cui ho mai provato qualcosa, oltre che per mio fratello Regulus.. Incontrarlo mi rendeva sempre felice, anche se dimenticavo che lo avevo già incontrato, c'erano alcuni momenti, in cui ricordavo tutto.. Allora era meraviglioso ricordare cosa ero io per lui e cosa era lui per me.. "

" Bobby, tu e mio padre eravate.. "disse Dean.
" Mi stai chiedendo se eravamo amanti qui o nella realtà?"
"In entrambe." chiese Dean.
Lui sospirò profondamente.

"Esattamente, Dean..esattamente."

Ci fu un lungo silenzio, interrotto solo dal fruscio delle onde sul mare.

"L'ho tradito..io ho tradito James..ho tradito vostro padre. Alla fine è diventato vero quello di cui mi hanno accusato e per cui sono finito ad Azkaban.. Di essere un traditore.."

"Bobby, no!! Non è vero..tu non..eri.." iniziò Dean.

"Cosa?? Rinchiuso qui?" enfatizzò lui. "Credete che sia meno grave perchè l'ho fatto con la sua immagine? Io non avrei dovuto..senza il suo permesso.." poi guardò Sam. "Non sono migliore di Piton." disse infine.

Sam non negò e non ribattè. Sapeva per esperienza che spesso gli uomini hanno solo bisogno di incolparsi e condannarsi senza che ci sia nessuno ad assolverli. Si limitò a sostenere il suo sguardo. Forse anche Dean capì che era meglio non insistere.

"Chi sei davvero, Bobby? "gli chiese Dean." Un fantasma?"

"Non lo so..non l'ho mai capito.. Fino a quando non mi sono ritrovato in quello studio e quella ragazzina bionda ha cominciato a venire a trovarmi.. Poi siete arrivati voi due.. Ma i ricordi totalì arrivarono solo dopo molto tempo dopo.. Però non avevo più modo di raggiungervi.. Voi avevate smesso di TORNARE. "Bobby chiuse gli occhi e poi li riaprì.

"Bobby, aiutaci e noi ti aiuteremo a uscire da questo limbo!"disse Dean.
"Tze. "
"No, voglio farlo invece. In passato non sono riuscito a salvarti.. Quando sei scomparso dietro il velo, io.. Mi sento morire dentro come se fosse appena successo! "disse Dean." Dammi l'occasione di rimediare! "

"Dean ha ragione, Bobby!! Non ti piacerebbe rivedere nostro padre e riabbracciarlo?? Nostro padre vero!! Non la copia che ti sei costruito in tutti questi.. Millenni.. Per non essere solo! "disse Sam.
" Non si può cambiare il passato.. "

"Ma si può ricostruire un nuovo presente.. Però devi volerlo, Bobby. L'hai detto anche tu.. Nessun prigioniero vuole restare sempre dentro alla propria prigione!! "disse Dean.
Bobby guardò ancora i due giovani e sospirò.

" È con me da tanto tempo che dovrei odiarlo ma non ci riesco.. Non so neanche che genere di incantesimo sia.. "poi si voltò verso di loro." Ho una paura folle che quando lo rivedrò mi accorgerò invece di odiarlo. "
"OH, lo farai ovviamente perché nostro padre è così.. Una canaglia. "disse Sam.

"Ma una canaglia adorabile!! Quando ti guarda con quegli occhi gli perdoneresti tutto. "disse Dean.
"Gli occhi di James.. Erano così belli.. E malgrado pensavano tutti che avessi gli occhi di Lily, io no.. Non l'ho mai pensato. "
Questo ricordò qualcosa a Sam.

"Mi fa un po' senso pensare che mia madre sia una dei nostri più cari amici. "
Bobby lo guardo stranito.
"Ma che stai dicendo.. Non hai mai conosciuto tua madre. "

"Sam intende che la nostra amica si è reincarnata in Lily come abbiamo fatto tutti noi con.. "
"No, ti sbagli.. È solo un caso che la vostra amica ha pronunciato le stesse parole di Lily.. Ma non è lei.. "

"Ma.. Come fai a saperlo?? "
"Perché lo saprei se Lily.. Insomma, lo so e basta. "
Dean e Sam lo guardarono scioccati.
"Tu lo sai, vero? Sai chi è mia madre.. "disse Sam.

" Si solo un nome.. Mara.. Come voi. Ho visto tutto quello che hai visto te, Sam.. Da qui."
"Da quando??" chiese Dean.

"Che importa.. Il tempo è relativo, lo sapete.. Non conta nulla."
"Da quanto tempo, rispondi!!" disse Dean e il mondo sembrò adombrarsi pieno di nuvole nere e cominciò a piovere.

"Sei identico a James.. Anche lui quando si arrabbiava faceva crollare le montagne, oscurare il sole.. E poi il temporale si abbatteva su tutti noi. Pensavo che era perché era il Sole, e questo era quello che succedeva quando lo facevamo piangere. Ma mi sbagliavo. Ero IO a far scoppiare la tempesta.. Ero IO a soffrire perché non sopportavo di vedere il mio Sole soffrire.. Lui non ha mai smesso di splendere neanche quando era ferito.. Neanche quando mi guardava con quegli occhi.. "disse. Dean tutto fuorché a disagio, continuò a fissarlo con i suoi occhi verde smeraldo che mandavano bagliori di fuoco. Bobby si voltò ed era di nuovo Sirius adesso.

"Vi osservo da quando avete cominciato la scuola. Da quando gli Dei hanno messo piede nel vostro mondo. E lo chiamo vostro, perché non ne ho mai fatto parte.. Non davvero.. O forse sì, ma non me lo ricordo. Ad ogni modo, in questo mondo artificiale, in alcune delle mie vite con James, era come vivere sulla Terra. Conosco tutto quello che voi conoscete. "

"E sai anche la storia della nascita di Sam! "realizzò Dean, che non aveva alcuna intenzione di lasciar cadere l'argomento.
" Siamo tutti coinvolti, Dean. Che lo vogliamo oppure no. Pensate di essere i soli ad aver iniziato questo viaggetto tra i ricordi? Io l'ho cominciato con voi.. Una piacevole distrazione dalla monotonia del Sogno. " disse Bobby sorridendo.

"Non capisci, tu devi venire con noi, perché solo in questo modo possiamo far cessare tutto!!" disse Dean.
"Io?? Ne dubito fortemente, il mondo he fatto a meno di me per tanto tempo e continuerà a farne a meno.."
"Stammi a sentire, brutto.."
"Dean, lascia perdere, lascialo in pace." disse Sam.

"No, Sam, non permetterò che lasci che il mondo collassi perché non vuole abbandonare il suo?!! Come fai a non capire, Bobby??"
"Siamo noi che non capiamo.. Lui.. Non è l'invisibile. "disse Sam a occhi chiusi.
Dean lo guardò con aria desolata. Bobby sorrise.

"Sam ha ragione, Dean, non so chi sia l'Invisibile, ma so di certo che io non lo sono.. Mi dispiace ma nella mia vita spericolata ho sempre cercato di farmi ricordare. "
"Io.. Non ti dimenticherò mai.. "disse Dean asciugandosi gli occhi.

"Non piangere, soltanto il destino deciderà se non ci incontreremo più. Figlioli. "e la figura di Bobby svanì.
 
   
 
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