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Autore: MusicAddicted    11/06/2023    0 recensioni
Sequel di ‘My first choice’. Ѐ il compleanno di Matthew. Riceverà il regalo che più desidera?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Birthday Boys'
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Setting: 9 giugno 2023. Esatto, proprio QUEL giorno!

 

Pairing: principalmente Belldom (ovvio!) , ma anche Matt/Elle e implicito Dom/Stacie

 

Disclaimer: più falso di una banconota da 600 dollari, i personaggi appartengono solo a loro stessi, non conosco i Muse né tutti quelli che li circondano.

 


cover-romantic

 

Particolarmente soddisfatto dopo la performance di ‘You make me feel like it’s Halloween’, ancora più adrenalinica del solito, Matthew si approccia alla folla, raggiungendo la fine della pedana.

Nel corso degli anni è passato dalla timidezza più totale, che a malapena gli faceva dire il titolo della canzone che stavano per suonare, ad amare sempre più le attenzioni del pubblico, fino a catalizzarle.

Quando può gli piace correre lungo le transenne a stringere mani e regalare sorrisi, gli piace incitare il pubblico a cantare con lui, anzi, a volte fa solo cantare loro, gli piace parlare a loro dal palco.

 

Ed è quello che sta per fare, se non fosse che il pubblico lo precede.

 

Si eleva un coro unanime e fin dalle prime sillabe capisce di cosa si tratta: è la canzone di auguri per il suo compleanno.

Non è certo la prima volta che gli capita e non sarà l’ultima, ma vedere una folla immensa di persone che canta in suo onore è qualcosa che lo emoziona sempre molto.

Soprattutto quando, girandosi di scatto, vede il sorriso compiaciuto di Dominic.

 

Matthew si ritrova a fare un bilancio della sua vita, da dove è partito e cosa si ritrova adesso.

Un successo planetario.

Un’abbondante discografia, frutto di una costante ricerca per rinnovarsi.

Amicizie stupende, importanti e consolidate.

Un team eccezionale di professionisti.

Una moglie bellissima, dolce, gentile, premurosa, che lo supporta in tutte le occasioni che può.

Una figlia che cresce a vista d’occhio e diventa ogni giorno più bella, come la madre.

Un figlio che lo riempie di soddisfazioni, del quale il prossimo mese festeggerà il dodicesimo compleanno.
 

E poi c’è lui, quello che non può collocare solo nella categoria ‘amicizie stupende’, perché lui è molto di più.

La persona che lo conosce meglio di tutti e che lo conosce da più tempo.

Il co-fondatore del suo stesso sogno.

Il suo confidente più fidato.

Il corpo che più adora stringere a sé.

le braccia che più desidera che lo avvolgano.

Il suo amante segreto da ormai ventitre anni.

la sua indissolubile anima gemella.

Dominic.

 

Il loro amore ha affrontato anche gli ostacoli più insormontabili ed è pronto ad affrontare ogni nuova battaglia che si dovesse presentare.

Perché insieme loro sono invincibili.

 

Quasi a Matthew spiace che quella canzone non sia in scaletta quella sera, ma si ricorda dov’è e cosa sta facendo, ferma il coro che è partito e si appresta ad iniziare ‘Madness’, non prima di aver ringraziato il pubblico come merita.

 

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All'after party Matthew ormai ha perso il conto di quanti brindisi ha fatto, di quanti lo hanno abbracciato per fargli gli auguri, di quanti sono i regali che ha ricevuto.

Ha ben presente però il regalo che non ha ricevuto, il post sui social che non è stato dedicato a lui, il contatto fisico quasi assente quella sera.

 

Gli sembra quasi che Dom ce l’abbia con lui, ma al tempo stesso sa che non è così, gli basta guardarlo negli occhi quando i loro sguardi si incrociano.

 

Sono quasi le tre di notte e Matthew desidera solo fare chiarezza, ma sa anche che la situazione in cui è al momento lo rende difficile, a partire dal fatto che elle gli siede accanto, per non dire in braccio.

 

Ed è proprio lei a distoglierlo dai suoi pensieri.

 

“Matt, amore, usciamo un attimo a prenderci una boccata d’aria?” gli domanda all’orecchio, sovrastando il rumore della musica.

 

Lui la segue, raggiungendo il retro del locale, il più riservato dei posti.

 

“Elle, se sei stanca fra poco ce ne and…”

 

“No, mio caro, sei tu quello che se ne sta per andare,” lo interrompe lei, “Da Dom. So che lo vuoi, che ne ne hai bisogno, non serve nemmeno che provi a nascondermelo.”

 

Matthew stenta a credere a quello che sta sentendo.

“Ma…”

 

“Amore, è la tua festa, dopotutto. E poi io e Lovella ti abbiamo praticamente monopolizzato da questa mattina fino alle prove, quindi va bene così.” avvalora la sua causa Elle.


“E a te davvero sta bene così?” la scruta a fondo il cantante.

 

Elle gli prende il viso fra le mani.

 

“Matthew, ascoltami. Sei un uomo meraviglioso. Il miglior marito che potessi desiderare. Sei il mio angelo. Sei un padre fantastico. Un amante formidabile. E per aver tutto questo devo ‘solo’ condividerti con qualcuno di altrettanto speciale. Sarei una stupida a non accettarlo.”

 

Matthew la tira a sé e la bacia dolcemente.

 

“Elle, amore, a volte credo di non meritarti…” mormora contro le sua labbra.


“Seconda scelta, ricordi? E guarda tutto quello che mi hai dato e che continui a darmi.” gli sorride la modella.

 

“Ma meriteresti di più, meriteresti qualcuno che ti ama al cento per cento, che si dedichi completamente a te.”

 

“Sciocchezze, la mia percentuale basta e avanza!” lo rincuora lei, comprensiva come poche persone sanno essere. “Quindi ora tu e lui ve ne andate. Lovella è con Guetcha,  perciò io e Stacie continueremo a far festa, anche senza di voi. Tanto ormai anche lei sa come stanno le cose.”

 

“Io e Dom siamo stati troppo fortunati ad incontrarvi.” sorride lui, accarezzandole i lunghi e setosi capelli dorati. 

 

“Sappi che però domani sarò così ubriaca che non vorrò nemmeno alzami dal letto per tutto il giorno e a Lovella ci penserai tu!” la butta sul ridere la modella.

 

Matt però è serio in quello che afferma.

 

“Amore, sei la miglior moglie che esista, lo sai questo, vero?” la bacia nuovamente.

 

“Sì, ma tu continua a ripeterlo, angelo mio.” ridacchia lei.

 

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“Non so bene cosa sia successo là fuori, ma quando siete tornati Elle ha trascinato via Stacie come un uragano,” borbotta Dominic, seguendo il suo migliore amico all’uscita.

 

“Succede che ho avuto un regalo nel regalo e quindi io e te possiamo concederci un po’ di tempo per noi… diciamo anche tutta la notte?” gli sorride Matthew, mentre attendono il taxi che lui ha già chiamato.

 

“Quindi ora me lo vuoi dire perché sei stato così distaccato tutto il giorno?” indaga il frontman, una volta che sono comodamente seduti sui sedili posteriori, col divisorio alzato per concedere loro la giusta privacy.

 

“Dici così perchè non ho fatto nessun post per farti gli auguri; fa male, eh, stronzetto?” lo punzecchia il batterista, memore del trattamento ricevuto al suo compleanno.

 

“Un po’... ora capisco cosa significa assaggiare la propria medicina.” borbotta l’altro. “Ma non sei arrabbiato con me.. vero?”

 

Dom scuote la testa sorridendo.

 

“No, semmai mi stavo solo facendo da parte, per lasciarti con la tua famiglia…”

 

Matt stringe le mani del suo migliore amico.

 

“Dommeh, quante volte te lo devo ripetere? Anche tu sei la mia famiglia.”

 

Il biondo gli sorride, riprendendo il suo discorso.

 

“Quindi, anche il regalo, te lo avrei dato in un altro momento…”

 

“Ah, ma allora me lo hai fatto il regalo!” sogghigna l’altro, felice come un bimbo, in contrasto con gli anni che ha appena compiuto.

 

“Certo, avevi dubbi? E visto che stiamo andando all’hotel, immagino che possa dartelo adesso.”

 

“Immagini giusto.”

 

Una volta scesi dal taxi, un ridacchiante Matt si fionda all’ascensore dell’hotel, con Dom che gli va appresso.

 

“Piano, non  vorrai svegliare tutti.” agisce da Grillo Parlante Dom.

 

Il Pinocchio in questione lo guarda con un chiaro invito nel suo sguardo.

 

“Allora trova il modo di farmi stare zitto!”

 

Il tempo di dirlo e Dom lo tira a sé per un bacio che dura per tutti gli undici piani, fino ad arrivare alle loro suite.

 

Matt gli concede giusto il tempo di aprire la porta della sua camera, prima di tornare a baciarlo, con le mani che iniziano a farsi strada sotto ai suoi indumenti.

 

“Rallenta, Matteh, vuoi scartare il regalo.. o me?” ridacchia Dom, scostandosi da lui prima che le cose fra i due si facciano troppo bollenti.

 

“Uhmm.. entrambi?” azzarda il festeggiato, ma il suo desiderio non viene esaudito, dato che il biondo si allontana.

 

Matt si imbroncia, ma torna subito di ottimo umore quando lo vede far ritorno con in mano un pacco regalo piuttosto ingombrante.

 

Una volta scartato, la custodia gli fa intuire che sia una chitarra, ma quando la apre rimane sbalordito.

 

Ha quasi ogni tonalità di blu che contengono i suoi occhi, è cosparsa di glitter, è bellissima, eppure non è questo a stupirlo così tanto.

 

“Ma… Dom, è interamente rivestita di gommapiuma all’esterno!” commenta affascinato, toccando ogni tasto, corda e pulsante, accertandosi così che sia perfettamente funzionante.

 

“Già, qualcosa per cui i tuoi ragazzi Manson hanno lavorato in segreto per me per mesi.” gli rivela tutto tronfio Dom. “‘Almeno questa me la puoi tirare addosso senza rischiare di causarmi un danno cerebrale!”

 

Matt ride divertito, suonandola per qualche secondo, nella sua flebile condizione non amplificata, ovviamente, per poi afferrare il manico e picchiettare Dom in testa.

 

“Continua.. è addirittura piacevole!” ridacchia il batterista.

 

“Indovina un po’, Dommeh, anche io ti ho fatto un regalo.” lo sorprende Matt, riponendo la chitarra nella custodia a tracolla.

 

“Ma come? È il tuo compleanno e vuoi fare il regalo a me?”

 

“Mi conosci da trentuno anni e ancora non l’hai capito? Io sono imprevedibile.”

 

“Uno degli infiniti motivi per cui ti amo così tanto, Matteh. Però da bravo, prima il tuo regalo.”

 

Il viso di Matthew si illumina.

 

“Perché? Ne ho un altro?”

 

“Questo era per ridere. Ora seguimi.”

 

Matthew si stranisce quando vede che escono dalla suite e Dominic anticipa le sue domande.

 

“Per ovvi motivi non potevo tenerlo in stanza, Stacie sapeva solo della chitarra… e sempre per ovvie ragioni non sono riuscito a incartarlo.” gli spiega, percorrendo il corridoio che porta a un’altra stanza che ha prenotato, più piccola, anche perchè quello che gli occorre è semplicemente un po’ di spazio.

 

Dominic apre la stanza, accende la luce e… non c’è bisogno che aggiunga altro.

 

“Ma.. è una bici!” constata Matt, togliendo la coccarda rossa che quella mountain bike ha sul manubrio, l’unica cosa che le dà l’aspetto di un regalo.

 

“Sì. Ricordi quel giretto per Vienna? È stato romantico, ma prenderle a noleggio è così impersonale, non è più carino avere delle bici nostre per farci dei giretti in ogni posto che visitiamo?”

 

Matthew continua a ispezionare la bici, stringendo il manubrio, facendo girare le ruote, quando si accorge di qualcosa.

 

“Ma.. sulla mia sella c’è inciso ‘Dom’!”

 

Dom si allontana per poi trascinare con sé un’altra bicicletta.

 

“Proprio così e sulla mia sella c’è inciso ‘Bells’” aggiunge, mostrandogli la sua.

 

“Quindi abbiamo delle BellDom bike, non è così?” sfodera un sorrisone a trentadue denti il pianista.

 

“Era proprio questa l’idea. Ora sì che è davvero romantico.” mormora Dom.

 

Matthew lo tira a sé per baciarlo intensamente.

 

“Certo… ho fatto tutto in fretta e furia, perché l’idea mi è venuta a Vienna, se avessi avuto più tempo la tua te l’avrei fatta fare rossa e glitterata,” si giustifica il biondo, fra i baci.

 

“Certo, e la tua leopardata!” ride Matthew. “Fidati, sono perfette così, nere e lucide. Un po’ di sobrietà non ci uccide. Ti va se le proviamo subito?”

 

“Uh? Mi sembra fossimo impegnati a far qualcosa di molto interessante…” protesta Dom, cercando ancora le sue labbra da mordicchiare.

 

“Uhmm, bello, ma… riguarda il regalo che io voglio fare a te. Ti ci avrei portato in taxi, ma così è ancora meglio!” decide il frontman, trascinandolo con lui verso la suite del biondo.

 

“Davvero mi stai proponendo di andarcene in giro in bici per le strade di Cologne, alle quattro di mattina, ubriachi, a perderci?” borbotta molto poco convinto Dom, indossando la sua giacca.

 

“Sì, ma non ci perderemo… imposto il navigatore.. E poi era vicino allo stadio di stasera, più o meno. E pedalare è quello che ci vuole per tornare sobri, almeno un po’.” insiste Matt,

mettendosi la sua giacca imbottita, per poi infilare anche a tracolla la custodia della chitarra.

 

“Uh? Ti porti dietro anche quella?”

 

“Sì fa parte del regalo… Certo, acustica avrebbe fatto tutto un altro effetto, ma me lo farò bastare. Ti sto incuriosendo, vero?”

 

“Dannati tu e la tua capacità di convincimento, Bells! Dài, andiamo a prendere le bici, portiamole fuori di qui senza svegliare tutto l’hotel e poi fammi strada!”

 

Quando si avventurano per le vie ormai isolate, Dom deve ammettere che è bellissimo quel senso di libertà che regala loro la notte.

Segue fedelmente Matt, che a sua volta segue fedelmente il proprio navigatore e arrivano a un altopiano da cui si gode una vista bellissima della città.

 

E baciarsi, rimanendo in sella alle loro bici, davanti a quel panorama d’incanto è ancora più suggestivo.

 

Entrambi sembrano incuranti dell’aria frizzantina che sferza i loro volti e le loro mani.

 

“A dire il vero, saremmo potuti restare in albergo, il regalo ce l’ho già nel taschino interno della giacca, però volevo regalarti questa veduta.” gli confida Matt.

 

“Approvo la decisione.” sospira estasiato Dom. “È bellissimo qui, è così romantico." 

 

Non può resistere alla tentazione di estrarre il cellulare e fare un video prima panoramico e poi girando la camera verso loro due per gli ultimi secondi.

 

“Aspetta a mettere via il telefono , io ti consiglio di filmare anche questo.”

 

Dicendolo, Matt apre la custodia, prende la chitarra, si siede a terra a gambe incrociate.

 

Prima di suonare allunga a Dom una scatolina rossa di velluto.

 

“Un altro ciondolo, vero?” intuisce il biondo.

 

“Questo parlava troppo di te. E poi l’ho associato a questa canzone” ammicca l’altro, cominciando a suonare.

 

Fin dai primi accordi, sommessi ma perfetti, Dominic, che lo sta già filmando, capisce che non è una canzone dei Muse e nemmeno fa parte del loro repertorio di cover.


È una canzone dal sapore vintage e dalla melodia dolce e amara al tempo stesso.

 

E Matt ancora deve cantare.


You are my sunshine, my only sunshine

You make me happy when skies are gray
 

Intona Matt, con la voce quasi spezzata, la cadenza lenta, gli accordi che si sussegguono con fluidità e gli occhi puntati sul biondo, mentre lui apre la scatoletta: c’è un ciondolo a forma di girasole.

 

Matthew gli fa segno che deve aprirlo, prima di riprendere a cantare 

 

You'll never know dear, how much I love you

Please don't take my sunshine away

 

Matt termina la sua esibizione, mentre Dominic segue quel consiglio e scopre che nascosto nel ciondolo c’è una medaglietta tonda con la scritta ‘You are my sunshine’

 

“Oh, Matt, è bellissimo, grazie.” si inchina terra verso di lui, per baciarlo. “E mi è piaciuta anche la canzone, però io lo so eccome quanto mi ami, è pressapoco quanto ti amo io!”

 

Matthew si scosta da lui, si alza e ripone la chitarra nella custodia.

 

“Rovina atmosfere che non sei altro! Pure in ‘Sing for absolution’ dico che non lo saprai mai, eppure ti piace ogni volta che ti canto quella canzone!” gli fa notare Matthew, un po’ stizzito.

 

“Hai ragione, Matteh, devo analizzare di meno e godermi di più il momento.” si ravvede Dom, facendogli un grattino dietro l’orecchio, cosa che sa bene che manda l’altro in visibilio.

 

Di lì a baciarsi di nuovo il passo è breve, ma quando si separano, Matthew ha un’espressione cupa in volto.

 

C’è qualcos’altro che ha assolutamente bisogno di sapere.

 

“Dominic, ti prego, non prendere male quello che sto per dire, perché so per primo che non è la parola adatta che vorrei usare…”

 

“Avanti, Bells, che sono questi tentennamenti da parte tua? Lo sai che mi puoi dire tutto.”

 

“Vorresti mai ‘guarire’ da questa nostra… cosa?” bofonchia il cantante.

 

“Spiegati meglio.” si acciglia il percussionista.

 

“Metti caso che esista una pozione che può annullare questo continuo bisogno l’uno dell’altro che abbiamo, questa viscerale voglia di stare insieme in ogni senso. Un sorso di pozione e.. BAM, io e te diventiamo solo e soltanto amici, come lo siamo con Chris, come lo siamo con Tom… e così possiamo essere io un marito e tu un fidanzato impeccabili. La berresti?” gli domanda Matthew, serio come non mai.

 

“A te i quarantacinque anni fanno male, Bells!” ride Dominic.

 

“Dom, non scherzare!”

 

“E va bene, non scherzo. Se quella pozione esistesse io la prenderei.” confessa Dominic e Matt si sente un po’ morire dentro, anche se non lo dà a vedere.

 

“Prenderei quella pozione fra le mie mani soltanto per scagliarla a terra, con tutta la forza che ho, e mandarla in frantumi, così anche se tu la volessi leccare da terra i dovresti bere assieme anche tutti i vetri, perchè tu davvero volessi fare una cosa del genere, io di certo non ti renderei le cose facili!!”

 

Un sorriso torna a illuminare il volto di Matthew.

 

“Dommeh, ma nemmeno io la vorrei mai bere. Era quello che speravo di sentirti dire.”

 

“Davvero pensavi che avrei detto qualcosa di diverso?”

 

“Beh, tu e Stacie… magari tu.. tu…” incespica sulle parole Matt

 

“E tu ed Elle, allora? E tu hai pure dei figli, Matt! Eppure lo vedi, qualsiasi legame si ponga fra noi, per quanto bellissimo e piacevole sia, non può spezzare il nostro, non potrà mai.” lo rassicura Dom. “E hai ragione, è una vita in salita, è fatta di sotterfugi, momenti bui dove entrambi ci chiediamo se valga ancora la pena. Il punto è che entrambi sappiamo sempre che vale e per quanto questo renda tutto più complicato, è proprio quello che ci rende noi e io non vorrei niente di diverso, mai, amore mio.”

 

“Oh, Dommeh…” lo guarda commosso Matt. “Quello che hai detto è così romantico.”

 

“Sei tu che mi rendi romantico.” sussurra Dominic, accarezzandogli i capelli.

 

“Tu sei Dom… ed è stato romantico…” rimugina Matthew.

 

“No, Bells, non dirlo.”

 

‘Sei Domantico!” ridacchia Matt, fiero del termine che ha inventato.

 

“Vogliamo parlare di quello che hai fatto tu per me prima? Il girasole, la canzone… È stato romantico, tu sei Matt…”
 

“Oh no, no, Dom, ti prego no.”

 

“Sei roMattico!” conclude il suo ragionamento assurdo Dom.

 

I due amici e amanti scoppiano a ridere, forse come non fanno da tempo.

 

“Siamo proprio due idioti!” commenta Matt.

“Fatti l’uno per l’altro!” puntualizza Dom.

 

“Vabbè, domantico o romattico che sia, io te lo chiedo: ce l’hai ancora la medaglietta che ti ho regalato al tuo compleanno?”

 

“Che domande stupide. Non me ne separo mai.” rivela il biondo, estraendo l’oggetto nominato dal taschino interno della sua giacca. “E tu?”

 

Per tutta risposta, il castano estrae la sua da uno scomparto che ha nel portafoglio.


I due non possono resistere alla tentazione di unirle, prima di riporle nuovamente al sicuro.

 

“E anche questo è un altro dei tuoi regali che dovrò nascondere.” borbotta Dom, agitandogli davanti il girasole aperto.

 

“Beh tecnicamente se lo lasci chiuso si nasconde da sé e puoi sempre dire che è il regalo di un fan.. Del resto io sono il tuo più grande fan!”

 

“Uhmm si, è vero, ma ti preferisco come groupie!” ribatte lascivo Dom, palpandogli il sedere per evidenziare il concetto.

 

“Come dovremo nascondere anche le bici..” continua Dom, salendo ad accarezzargli gli avambracci.

 

“Per quello basterà comprare dei coprisella, lì si che potremmo averne io uno glitterato e tu uno leopardato!" gli strappa un sorriso il cantante.

 

Dom torna serio, un po’ malinconico.

 

“Resta però il fatto che dobbiamo nasconderci noi, sempre, da più di vent’anni ormai…”

 

“Lo so, Dommeh, vorrei darti molto più di questo.”

 

Dominic lo zittisce prima con l’indice sulle labbra e poi con un bacio

‘Shh, Matteh, per quello che già mi dai ne varrà sempre la pena.”

 

--

 

FINE


Prendetevela con post su Vienna di Dom su ig, è stato pericoloso! XD

 

E anche con uno spot che mi ha tormentato per mesi su facebook. Eh già, quel ciondolo del girasole esiste (accompagnato dalla canzone di cui Matt ha fatto la cover, chè è ‘You are my sunshine’ scritta da Jimmie Davis and Charles Mitchell nel 1939.

Ovvio, anche se io mi auguro che le cose siano andate così, non significa che sia successo,non dimenticatevi che è una fanfic.

 

Quanto è fasulla lo potete già capire dal successo della folla nel cantare ‘Happy Birthday’ a Matt, così come era stato pianificato.. in realtà non è andata proprio così ^^’

 

Se  i ragazzi della Manson sono riusciti a realizzare una sbalorditiva chitarra a forma di maschera 3d della WOTP era, per loro deve essere uno scherzo fabbricarne una tutta rivestita di gommapiuma XD

Sono una BellDommer, lo sarò sempre, ma Elle è super super super super bellissima e sembra pure così dolce, gentile, di supporto, quindi finché Matt è felice io sono felice, lunga vita a lei e Matt, ma ancora più lunga vita al BellDom, ovvio!


Spero vi sia piaciuta, ma ho già l’impressione che non sarà così.

Anche se è un bel po’ in ritardo (mannaggia a me, non ce l’ho fatta a postarla per tempo!!) , Buon post Compleannoooo , Bells!

   
 
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