Un matrimonio per caso

“Uno sguardo solamente e la fiamma è accesa già”.

Finalmente era arrivato l’ultimo giorno della sfida. Lamù era certa di vincere. Presto le forze di Uru avrebbero invaso quello strambo pianeta.
“Spero che gli altri terrestri non se la prendano troppo con lui, quando vincerò. In fondo è ovvio che ci ha messo tutto il suo impegno” si disse, mentre guardava il suo avversario gridare qualcosa su un matrimonio ed estrarre una specie di arma. Prima che potesse anche solo pensare a volare via, qualcosa le si attaccò sul petto e le strappò il reggiseno.
-Ce l’ho fatta! -.
Imbarazzatissima Lamù cercò di coprirsi come meglio poteva. Ma che gli era saltato in mente? Non era mai stata timida col suo corpo, ma certo non voleva mostrare il suo seno a tutta la nuova colonia di Uru.
-Ridammelo subito! Ridammelo! - urlò lanciandosi verso il castano del tutto dimentica della posta in palio, proprio come si era augurato quest’ultimo. Ataru schivò l’aliena con un balzo laterale (e poi dicevano che il suo correre dietro alle ragazze fosse tempo sprecato) e le afferrò le corna urlando – Io voglio… sposarmi! -. Quando Lamù senti le calde mani del terrestre chiudersi su quelle piccole estremità del suo corpo, capì di essere stata giocata, ma ormai era troppo tardi.
L’onta della sconfitta la colpì in pieno. Che figura! Sperava solo che suo padre non si arrabbiasse troppo. Chissà come avrebbe riso di lei Benten…
Mentre i suoi simili annunciavano la sua vittoria, Ataru non sembrava affatto desideroso di lasciarla andare e prese a ridacchiare tutto compiaciuto.
-Ho vinto! Finalmente potrò sposarmi! -. Parole che avrebbero segnato la sua vita per sempre, dato che la ragazza che aveva appena catturato, sgranò gli occhi pensando che fossero dirette a lei.
Ataru la voleva sposare? Era innamorato di lei?
Be’ in effetti quando si erano visti la prima volta aveva detto di trovarla bella… quindi si era così impegnato nella loro gara, perché credeva che avrebbe fatto colpo su di lei, riuscendo a catturarla? Temeva che non si sarebbero più rivisti in caso di sua sconfitta? Teneva più a conquistarla che a salvare il suo mondo… che romantico… ed era anche carino…
-Va bene, d’accordo, hai vinto. Se è soltanto questo che vuoi ti sposerò, sei contento? - fece la bella oni.
In fondo chi vinceva una sfida conto il rappresentante di Uru, aveva diritto a fare una richiesta assoluta e Lamù non poteva non sentirsi lusingata del fatto che tale assoluta richiesta, fosse quella della sua mano.
Decine di giornalisti rimasero a bocca aperta sentendo accettare quell’inusitata proposta. Il campione della Terra sceglieva di sposare la sua rivale? Voleva cementare un’alleanza con quella stramba specie aliena che si era giocata un’invasione con una partita di acchiapparello o si era innamorato di quella –bisognava riconoscerlo- stupenda ragazza dello spazio? Il diverso in fondo affascina particolarmente, si sa.
Il primo a riscuotersi dallo stupore esclamò: - Come? Signor Moroboshi lei sposerà questa donna? -.
-Be’ veramente io…- balbettò il suo promesso. Forse, pensava che avrebbe gradito maggiormente una proposta più intima? Decisa a fargli capire quanto fosse felice, Lamù gli gettò le braccia al collo, mentre il loro momento magico veniva immortalato da dozzine di flash.
-Anch’io l’ho sentito gridare prima dell’incontro che l’avrebbe sposata-.
-Che notizia! Andrà in prima pagina! -.
Ataru balbettò qualcosa, ma con tutto il chiasso che c’era attorno, Lamù non capì e nemmeno se ne curò. Stava già immaginando il loro nido d’amore, la loro vita insieme, i loro splendidi figli…
Una ragazza terrestre urlò qualcosa di rabbioso nei confronti del suo Tesoruccio. Lamù decise subito di mettere le cose in chiaro, con una scarica a basso voltaggio.

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Shinobu aveva seguito ogni giorno quella maledetta gara col cuore in gola. Sapeva che se Ataru avesse perso, sarebbe stato trattato come un emarginato per tutta la vita, malgrado l’impegno che aveva messo in quella mai così singolar tenzone e stranamente la cosa la preoccupava anche più del fatto che quegli strani alieni invadessero il pianeta. Sperando di spronarlo gli aveva promesso di sposarlo se fosse riuscito a prendere quella Lamù, e quando finalmente ci era riuscito si era sentita scoppiare di gioia. Pronta a rispettare la sua promessa aveva cercato di raggiungere il suo amico d’infanzia… ma con sorpresa l’ex-avversaria del giovane Moroboshi annunciò in quel preciso istante il loro fidanzamento. E lui non fece nulla per contraddirla, anzi diede in pasto al mondo la sua recente conquista.
No, non poteva essere… non poteva aver deciso di lasciarla per quella Lamù… ma chi voleva prendere in giro? Certo che poteva essere. Ataru sbavava dietro a qualunque bella ragazza all’istante, perché mai non avrebbe dovuto fare lo stupido anche con un’extraterrestre? Aveva chiaramente detto di volerle saltare addosso già la prima volta che l’aveva vista. E quella puttana aliena doveva aver gradito, dato che gli si era avvinghiata addosso all’istante.
Shinobu riuscì a farsi largo nella calca e gridò: Ataru!- in tono sorpreso e ferito. Era ancora avvinto nell’abbraccio di quella là. Non l’aveva spinta via, non aveva detto che voleva lei di fronte al mondo… be’ se gli piaceva tanto abbracciarla, poteva pure sposarsela quella specie di mucca bipede per quel che la riguardava! Poteva avere molto meglio di Ataru Moroboshi
-No aspetta Shinobu, ti posso spiegare! – ebbe perfino la faccia tosta di gridarle.
-Ma cosa mi vuoi spiegare, ho capito perfettamente, me lo dovevo aspettare da te! Non sei altro che un Dongiovanni da strapazzo! Addio! – fece furibonda la castana girando i tacchi e allontanandosi dal giovane Moroboshi e dalla sua neo-fidanzata tenendo i pugni stretti.
Sentì le lacrime premere per uscire, ma si contenne. Non avrebbe dato a che quei due la soddisfazione di sapere di averla fatta piangere.

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In qualsiasi altro caso, Ataru sarebbe stato più che felice di avere una ragazza bella come quella che gli strusciava addosso, perlopiù senza reggiseno, ma quella matta stava parlando di matrimonio! Come poteva volersi sposare con uno che conosceva appena?! Come poteva pensare che uno che la conosceva appena volesse sposarla?! E dire che si preoccupava del pianeta e di vincere la mano di Shinobu fino a dieci minuti prima! Possibile che anche il suo più grande trionfo dovesse concludersi con un disastro?
-Amore mio- sospirò Lamù avvicinandosi ulteriormente a lui.
-Amore mio? - ripeté incredulo il castano.
-Nella mia galassia il matrimonio è una cosa estremamente seria, ed è considerato sacro. E se cercherai di tradirmi…- fece la bella oni prima di lanciargli la prima di una lunghissima serie di scariche elettriche.
-Il suo destino è compiuto- sentenziò il bonzo Sakurambo avendo ragione per una volta. Solo a metà però, perché non aveva capito che quello era un fausto destino.

Ataru si accasciò malamente al suolo, mentre la sua bella e alquanto inaspettata consorte lo stringeva dolcemente a sé. La sua mente confusa riuscì a partorire un unico pensiero “Ma perché capitano tutte me?”.
-Vedi Tesoro quanto felicità può dare il matrimonio? Come sei dolce Amoruccio! - cinguettò Lamù mentre si chinava per stringere di nuovo a sé il suo futuro marito.
Quella che pareva l’ennesima sfortuna di Ataru Moroboshi, col tempo si sarebbe rivelata la sua più grande fortuna, ma ci sarebbe voluto tempo prima che il diretto interessato lo capisse… e ancora di più perché lo ammettesse. Ma questa storia la conoscete già.

ANGOLO DELL’AUTORE

Sinceramente non so da dove mi sia uscita questa roba. Qualche tempo fa, mi è capitato per caso di risentire la sigla di Lamù e mi è venuta voglia di riguardarne qualche puntata. Dopo un po’ mi è venuta in mente quest’idea e alla fine sono riuscito a concretizzarla.
Mi auguro che il risultato finale sia di vostro gradimento. Vi aspetto nelle recensioni.