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Autore: GirlDestroyer1988    15/06/2023    0 recensioni
Aaminah subisce una pesante (in tutti i sensi) sconfitta, c'è una bambina da salvare e una new entry even more larger than life di McArmy e Panther Woman
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Noi abbiamo una Politica con la P maiuscola: ci bussi, t’accogliamo. Queste sono massaggiatrici. Sei piccola; una di voi può tenersela in camera propria. Come scegliamo? Mrs Pac-Man’s Maze Madness per il Sega Dreamcast, Donkey Kong Country 3: Dixie Kong's Double Trouble per lo SNES, Bayonetta per Playstation 3? Il terzetto scelse la pallina gialla con fiocchetto fucsia. Era una sola consolle con 3 joypads nelle mani di donne più variopinte di quelle del Moulin Rouge, gareggianti con una determinazione da mille miglia disputata tra Jamie Chadwick, Marie Beaumont e Desiree Wilson. Alla fine vinse Miss Dracula, la Amy Lee degli Evanescence, impossibile da capire se la cosa le piacesse oppure no Non dormo in un cimitero, prima che tu me lo chieda. Ho un letto normale, pure con le cimici l’ultima volta che ci ho passato una notte. Ora il letto è pulito, ma io non sono una stracciona tipo Tomoaki Hamatsu o Tsutomu Miyazaki. Mancano solo le finestre, ma non diventerai una figurante de Il villaggio dei dannati. C’è pure un buon odore la piccola fuggiasca, la versione mignon della Lucie Mannheim di I 39 scalini di Alfred Hitchcock si allungò sul letto chiudendo immediatamente gli occhi tremando visibilmente. La donna vampira prima di uscire le sussurrò all’orecchio che la porta rimaneva aperta, se la fame sopravveniva. Quando il carro armato su cuscinetto arrivò anche Con una certa stanchezza da macinino semidistrutto nel cuore della città, le tracce si erano già volatilizzate, lacrime nella pioggia che le soldatesse urlavano dentro loro stesse d’essersi lasciate sfuggire, in una testardaggine femminista (in)degna di Jasmine (Manuela Cenciarelli) non per niente biscottata da Shamash come loro هؤلاء العاهرات حطموا دبابتنا في غربال وأخذوا تلك الحافلة بعيدًا عنا! كان عليك تفجير بعض الإطارات بدلاً من لعب Brachiosaurus! لكنني لم أتوقع أن يكون معهم مدفعية ثقيلة هنا لمدفعية الثقيلة؟ هؤلاء كانوا لا يزالون متوسطي الكوادر إذا تلك العملاقةالمدفعية الثقيلة؟ هؤلاء كانوا لا يزالون متوسطي الكوادر إذا كنت تفكر في تكنت تفكر في إنه كبير جدًا وفاخر لدرجة أنه لن يتناسب أبدًا مع هذه الفجوات. حظنا الوحيد ميزتنا الوحيدة على تلك الحثالة. الآن الأسلحة في متناول اليد ، ها نحن الوحيدون الذين هم ثعابين في قاع النهر ينزلقون بين لازاروني ومدمني المخدرات ويموتون بسبب الإيدز L’unica fortuna delle loro prede era che quelle jihadiste avevano intenzione-stile Mr Bean dal dentista-di farsi una malfamata intercapedine urbana alla volta. Peggio c’era solo il padre di Milhouse (Silvio Anselmo) che trasportata il figlio da esercente a un altro finendo imbavagliato dal locale armaiolo quando a tutti e due bastava approfittare di un albero solitario. Mentre cenava con le B5 (Big Breasted Booty Beautiful Babes) la fuggitiva diede primi segni di paura per l’imminente Rendezvous da parte delle donne che le davano la caccia. Skankula, la tua Isabela è un pò irrequieta Mi troveranno. E troveranno voi! Chi? C’erano delle donne che mi hanno inseguito, prima che vi bussassi la matrona, la Recha Stern presso la quale recitarono Gloria Holden la vampira, Patricia Velasquez & Rachel Weisz le regine d’Egitto e Cheng Pei Pei l’eroina d’Oriente divenne consapevole. Da quel poco che vide il suo naso si era già arricciato; quella patatina era nei guai fino al collo, ma avrebbe preferito respirare un pò prima di sapere di che tipo fossero. Lo sapevo che la Cantina sarebbe stata usata il tono solenne della novella Amy Irving di Fievel alla conquista del West di Don Bluth rendeva questa Cantina meno una stanza e più un mix tra la porta di Ramona Flowers e la [Blue Noah] di Kenshiro Kusaka (Mauro Bosco). Era comunque una donna previdente, non glielo si poteva negare. Le sue ancelle la guardarono stranite dalla gravità, come il messaggero che assistette e partecipò all’evento più sconvolgente della storia della galassia: Naron il Controllore che depennò il nome della razza umana dal Grande Libro esclamando in barba all’ascetica professionalità da semidio Razza di deficienti! Erano massaggiatrici tranquille, ma adesso qualcuno le voleva morte. O le avrebbe uccise con l’indifferenza con cui si attraversano delle strisce pedonali. Senza perdere altro tempo finirono di cenare in questa fantomatica Cantina, un bell’ambientino nonostante vegetasse sottoterra con qualche ragnatela che a quanto pare persino l’Empire State Building nel 1932 esibiva lontano dagli occhi di Carolyn Keene e Ernst Lubitsch ma i ragni sono più veloci di una sparatoria

 

Finire di cenare lì era deprimente, nella velocità con cui dalla normalità di una famiglia ci si era rovesciati in un clima da bombardamento. O da diario di Anna Frank. La cucina messicana comunque colorava del festoso rosso di Joaquin Garay quel 27/12/1945 dove lontano dai pueblo ignorati dalla civiltà (della guerra) nevicava sulle macerie. Ma quella non era una guerra, non lo era ancora, tutto era troppo assurdo e senza risposte, una realtà muta come gli occhi di un pinguino elegante dal sorriso adesso crudele. Un sorriso che non offre altro, inconsapevole questo sì, ma era il contesto a essere dei peggiori. Come la Barbie abbandonata, stempiata, infangata, dissacrata peggio di una Madonna in Messico all’epoca dei Cristeros di Ljudmila Petruševskaja; motivo per cui non aggredirlo ancora con accuse che non gli competono. Mica l’aveva chiesto lui di nascere con quell’ebete boomerang incastrato sotto il becco da tucano vagamente simile a un cornetto scacciasfiga napoletano, e Isabela con la resilienza dei bambini, quelli di L’ultima esplosione di John Muller quasi sembrava se ne fosse dimenticata. Ma nessuna di loro preferiva stuzzicarla, nessuna voleva essere Gheorg Haskill (Paolo Marchese) che senza alcuna cognizione, accedendo un falò per rischiarare la notte per gli altri membri del circo getta nel terrore Rita Rossi (Barbara Pitotti) che ha perso i genitori in un incendio. La Zeila Bastos (Federica Bomba) che però si era fatta aprire gli occhi da Hiroshi Morenos (Edoardo Stoppacciaro) ben prima contemplò il soffitto biancastro e screpolato come una Corona (Marcella Silvestri) del Mondo Interno che nelle ragnatele che quel soffitto lo decorano divinerebbe i prossimi accadimenti, dalla triste smorfia che esibisce già conscia che saranno tutti tragici. A un certo punto si stancò e assieme arrabbiò estraendo da un armadietto metallurgico da Liceo Empedocle in Via Diodoro Siculo un fucile a canne mozze di tipo laser, praticamente Milly Thompson (Perla Liberatori) Che cosa vuol fare? Togliermeli e toglierglieli di torno adesso e basta. Nessuna bambina dovrebbe macerare in queste condizioni. Se ci tenete, se non siete delle quaquaraquà come Maya Fox venite armate in soggiorno mettendosi a tracolla quel ferro da Julie Strain (Alessandra Cassioli) spostò il divano gusto fior di latte su cui la Vivi (Greta Bortolotti) al servizio di quella Dottoressa Neurosis (Umberto Bortolani) stava riposando le comunque infaticabili membra e se ne servì per presiedere la porta ancora ammalata di anemia ipocromica giacché persisteva il chiarore verdastro quasi da cielo al tramonto, stavolta con il cannone del Capitano Nicholl a portata di grilletto. Non conoscendo il contesto di quella scena la matrona era una psicopatica con la P maiuscola. Psicopatica rimaneva comunque pure con alle spalle un contesto grosso come il Castello del Buonconsiglio, quello che si difendeva due volte ergendosi su tutta Trento dall’alto di un colle e con i suoi cocciuti muri di pietra montana. E con la stessa cocciutaggine con la quale Francesco Poia difese la sua città adesso una molto più piccola bambina vedeva quelle protettrici sfoderare i loro ferri più cattivi ma a fin di bene; l’avrebbero difesa con i pugni e con i denti e non dovevano esserci dubbi che poteva contarci. Nel frattempo la ronda rimbalzando da quartieraccio in quarteraccio come il melone gigante divoratore di metallo Gabby (Ettore Conti) riceve come già eccessivamente bizzarro regalo di compleanno passandolo a un violento setaccio le cui maglie tagliano e si sporcano di sangue ogni porta hanno vieppiù cominciato a aprire il fuoco. Il motivo è semplicissimo: puttane, drogati e altra malumanità che emerge da quei vicoli maledetti come cristalli di ametista da un geode martellato non è affatto indifesa. Come in Sin City i cattivi sembravano in recessione, fregati da (false) prede pesantemente armate e più cattive di loro, e il carro armato era andato. Si era in una situazione appunto da Manute vs McCarthy in Una donna per cui uccidere, per le Manute da ribaltare all’istante come all’istante si schianta una zanzara o un pappataci a applausi di rabbia. Ma la comandante, Aaminah, non rispondeva. L’esito di aver attaccato Panther Woman quando era troppo debole, con la Mitchison prontamente lavatesene le mani come un Ponzio Pilato ucronico che non se ne lava le mani e fa passare Barabba dall’equivalente gerosolimitano dell’ergastolo a Alcatraz direttamente alla mano del boia schiacciando la rivale troppo arrabbiata per valutare che domino avesse cominciato a far cadere. Mitchison! E’ impazzita Signora? Voleva pugnalare un amica alle spalle. E poi così non ho infranto la promessa fatta a McArmy Abbiamo avvertito proprio McArmy Signora e non ci è rimasto benissimo anche lui. Ma è stato sopraffatto dal sollievo per avere ancora PW viva. Ma che cosa succederà da adesso in poi? Ho fatto un guaio. La guerra arriverà anche qui. E io ne sono la sola responsabile. Se volete abbandonarmi farete bene e rimarrò qui, a mettere a posto il macello che ho iniziato Aaminah aveva in ostaggio anche una bambina Cosa? La piccina è fuggita apparentemente con le proprie forze e adesso è in città chissà dove E allora vi ordino di ritrovarla Ma le prigioniere interrogate non ci hanno detto nient’altro che possa aiutarci a ritrovarla. Che andiamo a cercare allora? Fate loro dire com’è fatta A cosa assomigliasse Isabela era un impresa già di per sé stessa; era un anonima figurante di La terra degli uomini rossi o che lo si riuscisse a credere o meno delle scene marocchine di Babel di Alejandro Inarritu, con degli stentorei dreadlocks solo sopra le orecchie altrettanto anonimi. C’era però un dettaglio a suo modo appariscente nonostante alla fuggiasca solo tangenziale: un pinguino giocattolo. Adesso c’era da essere il deluso Liam Neeson che individua la giacchetta rossa che alla fine non era appartenuta a nessuno, una Chiyoko Fujiwara (Perla Liberatori) ancora più disperata che nullifica il ritrovamento della chiave di Koichi Yamadera ancora più fortemente di come la rende nichilista Kon medesimo (Nel finale, la protagonista ci illumina su un aspetto assai significativo: ella ammette con straordinaria onestà come quanto amasse, in verità, fosse soprattutto inseguire l’oggetto amato, la corsa fine a sé stessa e non il raggiungimento del traguardo Alessia Spagnoli-Millennium Actress, ovvero l’arte che imita l’arte che imita l’arte….Satoshi Kon). Come nei casi elargiti dai due registi il collegamento era claudicante, se non una sovrapposizione unicamente fantastica, un sogno preterintenzionale. L’epoca di Mastro Geppetto era finita in un lontanissimo passato, hanno ragione le più disincantate befane di Rodari: Non capisci che in tutto il mondo, ormai, i bambini sono abituati agli stessi giocattoli perché sono le stesse grandi industrie che li fabbricano. I bambini credono di scegliere… e scelgono tutti la stessa cosa… quella che i fabbricanti hanno già scelto per loro. E quel ben più imponente e obnubilante Babbo Natale, quello di Il cerchio magico di Susanna Tamaro ha già scelto anche per quella terzultima arrivata. Adesso la globalizzazione non è il canyon di fango di uno scarpone, sono le impronte digitali del mediocre Carlton Lufteufel che, in tempi remoti, scatenò l’ira di Dio. Autrice del crimine perfetto perché assolutamente ecosostenibile. Chissà quante bambine potevano averlo. Ma Aaminah aveva fatto un solo ostaggio. Non si poteva non partire da quell’unicità, da quella grazia rovesciata. La bambina era fuggita per quegli scenari da pendici dell’Ancohuma a cui ci si dirige verso il Titicaca, il lago a maggior altitudine della Terra. Un misto di pietra lunare, refusi dell’Atacama del Cile, attiguo al grande lago boliviano e erbosa pampa argentina, giacché comunque si era in Sud America. A un certo punto s’incontra l’autostrada. Doveva essere così malmessa che approfittò del primo automezzo che spezzò la polverosità di quell’autostrada un pò solcando a un pugno da terra roteando i gatti pieni d’acari e vernice bianca scrostata con le ventole della sua propulsione hovercraft un pò tornando a schiacciare i nervi all’asfalto come un chiropratico con la mole dei propri pneumatici appesantibili dai 145 kg di una Honda RC211V

Alle 23 tonnellate del Fiat 690. Ma siccome non ne trovarono il corpicino da aggiungere all'antologia di Chiara Rapaccini sugli animali spiaccicati (Per entrare alla grande nel mondo dei grandi!) su un veicolo doveva esserci salita. Ma qual’è tra tutti quello che alle piccole fuggiasche offre di fermarsi per entrarne nelle viscere? Non era un mistero irrisolvibile: una malmessa fermata dell’autobus era pronta a rispondere. Era però una di quelle mute su dove i veicoli a essi associata sostassero e poi andassero. Sicuramente in città, ma dopo nient’altro. Alle nostre venne inviato però un messaggio dirimente: Fort de France aveva dentro un manipolo di soldatesse non propriamente in parata Ragazze è arrivato il momento dell’artiglierà pesante. Qui dentro, questo dannatissimo robot mi ci farò casa

 

Quando le soldatesse di Aaminah ancora senza cognizione della morte (per pressata calabrese) della leader con tutta la cerimoniosità di Saddam Hussein trascinato come un baule fuori da uno scantinato in Iraq stranamente senza combattere spaccarono la porta del centro massaggi dove c’era Isabela ma fu solo in virtù delle loro armature da Bionicle che non divennero nastri da carillon per il fuoco di sbarramento fatto loro da un branco d’ambigue pranoterapeute. La loro leader non s’accontentava di stare svuotando caricatori e illuminando a giorno la stanza con versioni umane di Metagalactic llamas battles at the edges of time; anche lei voleva passare a qualche buon vecchio bombardamento a tappeto. Ma questo era un titolo da giocare in molti, in legione, Mario party 8. E lei, povera posseditrice solamente di un Atari 7800 sapeva a chi chiedere la Nintendo Wii ultimo modello, talmente bianca che non la vedi nemmeno in casa.

 

Classico villone troppo grande, tutt’altro che il nostalgico villino immaginato da un Richard Hamilton come scenografia per un film natalizio di Frank Capra. Questo è uno stronzissimo Partenone giallo di quello che potrebbe essere anche oro autentico, siccome ci deve vivere un ricco i ricchi sono strani e hanno la posizione per poterlo fare e essere a tutta randa. In quel mostro d’insolenza architettonica dopotutto c’erano le vincitrici del concorso miss tette giganti in varie gradazioni di cioccolato doppio latte, autorizzate a sbizzarrirsi solo con il pantone delle loro ampie e esplosive chiome da Marge Simpson impazzita. E come Elvis Presley ben lieto di ancheggiare sul palco con nelle tasche a sorpresa del suo giubbotto dalle maniche sfrangiate la sua Walther PPK in oro zecchino quelle B5 (Big Breasted Booty Beautiful Babes) avevano anche loro un arsenale grosso, com’è grosso il seno con attaccato le grosse braccia che terminano nelle mani sempre pronte a spingere il grilletto giù in fondo, come uno dei loro centomila dildo. Le mercenarie della Martinica, le cacciatrici di taglie più nude che vestite, più gonfie che piatte per cui ci dev’essere sempre un anticipo più grosso del pagamento effettivo. Grosso. Sexy. Macchinoni. Pistoloni. Tettone. Culoni. Labbrone. Ogni notte maschi dal pene enorme succhiato fino all’ultima goccia. Il giocattolo più impressionante è un transatlantico su ruote a forma di donna nuda le cui scarpe a punta esibiscono trapani per distruggere qualunque cosa sul proprio cammino perché loro sono dive e voi dovete solo farvi calpestare da Loro, le cui mammelle e vagina sono ben tre hangar per un terzetto di donne Transformers anche loro con un seno enorme, armate fino ai denti che la più diva delle dive, Mi$$ bombabOObombab, dai capelli più laccati in una sorta di chioma alla Pucca verniciata con troppe supermosse del De Blob dell’omonimo gioco Blue Tongue Entertainment, più nuda, prosperosa e con più gioielli sembrava nutrirsi solamente di dolciumi sfornati dalla Bazookatm, essendo lei anche la supereroina rimbalzante Bounce Babeh come ciliegina (Haribo laccata Gucci) su una torta che a momenti era Castelfragolo della Showa, là ospitante dall’Inghilterra Hinba Hachi (ma palesemente giapponese, più un giro del mondo in 85 minuti di Banzai di Carlo Vanzina e Babel di Alejandro Inarritu) che invece mangiava sushi ambedue con le labbra simili alle fauci del Kurt Carley di Scannati vivi di Gabriel Bartalos immuni a ogni cosa, con per ciascuna dei manubri pneumatici stretti nelle cosce da dinosauro talmente bagnate da alla fine scivolare sul parquet con un suono come quello di un muflone che bussi alla porta. Uno degli orecchi di Mi$$ bombabOObombab era blindato da un auricolare a Cotton fioc, che a un certo punto, tacitando l’arrivata dovette interrogare Oh sei tu. COSA? Fece uno scatto ben poco signorile, puntando le infradito come il Willy il coyote arrampicatore con le ventose ai piedi di Zitto e spara di Rudy Larriva che lotta per mantenere il baricentro basso, come se non aggredendo abbastanza il parquet se ne fosse volata via (e quelle tettone hanno un pò il look dei palloni, due bei palloni di Betty Boop per la parata del 24 Novembre) State venendo attaccate? Quanto ce la farete a resistere? Mi muovo immediatamente in volo quel transatlantico a quattro ruote, con volo planato da auto dell’Ispettore Gadget ci mise 1 ora, bloccando la Mitchison Procediamo o no? Prima o poi qualcuno dovrà dire a quelle soldatesse che la loro boss è schiattata. Non voglio continuino a combattere senza fine. Entriamo in città; l’onore non può aspettare tutto si poteva dire della Mitchison, è ben nota la propaganda antiamericana degli Emirati Arabi, Con la parziale libertà di culto concessa in alcune Repubbliche Sovietiche Lei ha dimostrato di non pensare più che la religione è l'oppio della società. A proposito, la religione che, di fronte alle superpotenze, ha reso l'Iran saldo come una roccia è forse l'oppio della società? La religione che vuole l'attuazione della giustizia nel mondo, che vuole liberare gli uomini dalle pastoie materiali e psichiche, è forse l'oppio della società? Sì, una religione che si faccia strumento attraverso cui porre a disposizione delle potenze, grandi o piccole, le risorse materiali e spirituali dei Paesi Islamici e non, una fede che gridi alla gente che la religione deve essere separata dalla politica, è sì l'oppio della società. Ma questa non è la vera religione, ma una religione che il nostro popolo chiama americana (Ayatollah Khomeini)|Dove sono finiti i no global che manifestavano al G8 di Genova, quelli che confondevano Green Peace con la lotta alla Nike, la pace in Iraq con l’attacco alla Coca Cola. Quelli che osteggiavano, a ragione, la globalizzazione straripante delle multinazionali, ma dimenticavano lo straripamento globale dell’economia cinese.

L’impressione è che sotto l’egida di valori autentici e condivisibili (la lotta ai crimini delle multinazionali, appunto) si celi una strumentalizzazione politica. L’utilizzo di uno scudo che rimanda a valori nobili, per combattere qualsiasi battaglia. Anche la più assurda. L’esempio del movimento pacifista è paradigmatico ed emblematico. Merita una trattazione a parte, ma la sola sua citazione rende l’idea di quanto intendo sostenere (Silvio Bau), ma Maometto in Persona, forte della Sura n’45 l’applaudirebbe per la nobiltà. Calpestare Aaminah non era un gesto molto diplomatico, ma Sura 8 Allah non avrà pietà dei traditori. Aaminah aveva tradito, la Gehenna era la punizione minima. Invece anche se era una yankee nata in una terra di miscredenti la Mitchison era una donna d’onore. Ermanno fa qualcosa! Ferma quei due pazzi prima che distruggano la città! Fermarli? Credi che io sia King Kong? Un duello tra scavatrici è particolarmente illegale….specialmente la vigilia di Natale! (Da Paperino e la scavatrice di Carl Barks traduzione di Piero Marovelli). Ancora una volta dalla Daijonna non ci si aspettò nient’altro se non una sgraziata salvezza, da GGG di Roald Dahl, mentre le già più piccole Doll Rika, Izumi e Isamu (Stella Musy, Ilaria Latini e Davide Chevalier) di Mi$$ boombabOOboombab di loro avevano già fatto quanto era più impellente. Un buon fucile se non un lanciarazzi o lanciagranate non ha problemi a far cadere un elicottero (ne sa qualcosa chiunque abbia visto Golgo 13 the professional di Osamu Dezaki), ma se a quell’elicottero e pure convertiplano e macchina da corsa a un certo punto spuntano braccia e gambe (nonché seno prosperoso) è come prendersela sì con loro ma fatti di diamante. Una singola donna armata di pistola, una singola Fiolina Germi poteva abbattere un gigantesco King Jupiter, anche se chiedendole e chiedendoci 12 vite. Questa situazione ambigua, dove persino una Antonio Paradiso che mostra a Venezia Spetta ad un altro artista pugliese attivo in quegli anni, Antonio Paradiso, evidenziare in termini più strettamente drammatici (e traumatici), surreali eppure assolutamente effettivi, le mortificazioni inflitte alla natura dalle ragioni del profitto, turbando la quiete pubblica con uno spettacolo che, a distanza di oltre trent’anni, nel corso dei quali si assiste ad un progressivo incremento delle ricerche sugli organismi geneticamente modificati e si perviene di conseguenza alla brevettabilità del vivente, non può che apparire nella sua valenza precorritrice, quello fornito dal possente toro Pinco in atto di montare una vacca meccanica per l’inseminazione artificiale nell’ambito della Biennale di Venezia del 1978. «Sono decenni che i tori non vedono più una femmina vera», commenta all’epoca lo stesso Paradiso esplicitando il senso della vicenda (Stefano Taccone) il toro Pinco, appesantito dai suoi muscoli e dalle sue insensatezze ammaestrate da un asettico Antonio Paradiso come già ammattito, il cervello torrone tabagista dal virus della mucca pazza che si dimenava su una pelliccia stesa su del metallo in versione femminile non si sente più così sicura ("E' terribile!" ho pensato. "Tutte quelle menzogne!" Le immagini mi sono ripassate davanti agli occhi con un senso fisico di nausea: rivedermi bambino inebetito davanti alla televisione, in aula mentre insegnanti robot mi dicevano che lo "sviluppo verso l'interiorità" è lo scopo della vita, che il "sesso svelto è meglio", che l'unica realtà era nella mia coscienza e poteva essere alterata chimicamente. Quel che avevo desiderato e voluto anche allora, era essere amato. E amare Walter Trevis) da dover, contro formiche, far schermare i suoi oritteropi mentre in tutta probabilità le loro fucilate avrebbero fatto loro solamente il solletico servì per la Mitchison per presentarsi Allora bimbe? Mettiamo queste tarantole di Carnevale via, che è già quasi Natale con un pugno creò un buco talmente brutale nell’asfalto da

  1. far far arrivare prima le soldatesse invincibili nelle turbinanti fogne (chissà se gli uomini di James Whitmore le avranno crivellate nel buio)
  2. Contrarre un dubbio con Martinica per cui la Mitchison sarebbe dovuta passare poi dalla NG alla AASHTO

Oh con chi abbiamo a che fare? Ursula Mitchison, vengo da molto in alto Le colonie extraterrestri? Mi sembrano delle vecchie conoscenze Certo che lo sono! Questo pianeta me l’avete ribaltato peggio delle cupoline di neve di Erwin Perzy Vorresti farti il giro completo? Quando dal dovere potrò passare al piacere. Quelle soldatesse erano arabe. E ho ancora attaccato ai miei piedini il suo cadavere spiaccicato E questa ce la dovevi proprio specificare? E il cadavere di chi? Aaminah, colei che ha fatto partire questo casino megagalattico. E che io ho dovuto aggiustare. Come fossi la mamma diligente che mette a posto i giocattoli Come diceva Rosseau, il bambino deve andare dalle cose non le cose dal bambino. Non avresti dovuto coinvolgere la Terra nella lotta tra te e questa non più tizia, che io ti consiglierei di sgrassare dal piede della tua gigantessa. Nessuna puzza è più immonda di quella dei cadaveri umani Il coinvolgimento non ci sarebbe mai stato in primo luogo se non m’avesse e ci avesse prese alle spalle mentre noi andavamo sulla Terra per traffici nostri. Per ovviare alla scomparsa dei maschi sul nostro mondo Quello era il motivo? Mi hanno già annoiato abbastanza con domande su quest’argomento. Vi prego solo di non fare battutacce, c’è un motivo molto meno genitale dietro le nostre scelte. La conosciamo la partenogenesi, i transessuali muniti di pene da cui avere sperma e uteri artificiali per le nostre figlie. E’ una questione filosofica. Lo conoscete il mito degli androgini di Aristofane? Sono stata al liceo vent’anni fa, se volesse essere mia ospite ne discuteremmo meglio Conscia di quale escalation sulla sua colonia Ursula aveva innescato, l’idea di questi ricevimenti galanti la faceva sentire una perdigiorno. Doveva tornare indietro, la notizia che Aaminah era morta e che il suo territorio prevedibilmente si era slacciato i pantaloni in un infuriare di guerre civili per conquistare il trono vacante era chiaramente già arrivata a tutti e non ci faceva la figura della buona generalessa a farsi servire the e Big Babol da quelle vacche da latte. Stalin, Roosevelt e Churchill potevano a Yalta bersi alcolici e degustare specialità crimeane mentre si svolgeva il massacro di Porzus e Chiese Auschwitz qualcuno/bisognoso davvero/perchè siete arrivati così tardi se il vostro cuore è sincero/bimbo mio caro bimbo che domande da fare/avevamo la pace da salvaguardare (Giovanni Lindo Ferretti-Warum-Co.Dex). Lei si vergognava a trovarsi paragonabile a loro L’uomo e la donna un tempo non esistevano. Avevamo come quelle perfette sculture di Michelangelo, asessuate come gli animali marmorei di Pietro Solari, creature autosufficienti. Ma gli dei non sopportavano questa nostra primigenia autosufficienza e perfezione pure da loro a noi donata. Ci fecero a pezzi. Due monconi soli, ma squartati da un dolore, una mancanza incolmabile; l’uomo e la donna. Questo è il nocciolo del mio discorso. Come Medea e le sue argonaute, io sfido gli dei, metto le mie mani in pericolo abbrancando il vello d’oro e combattendo gli scheletri di Idia. Con quali amazzoni salperò per questo Mediterraneo? Ne ho già molte, l’esercito di Ippolita. Voi cosa farete? Diventerete altri nomi della mia ciurma, Megara sei tu forse? La donna rimbalzante, più di gomma che di carne come una via di mezzo tra Tiramolla e Carmen Electra in Scary Movie una risata vi seppellirà, di gomma gonfiabile ma più indistruttibile della mammella Godzilla di Tutto quello che avreste voluto sempre sapere sul sesso ma non avete mai osato chiedere di Chuck Gaspar rise per le citazioni alla mitologia greca. Disse di aver letto i romanzi di Percy Jackson Ho dello sperma con me, ma se vale comunque la pena è tutto il resto che m’importa Sfogliando il magazine di Maya Fox, si nota che i maschi sono presenti come: 1) velini. Ovvero, gallery di “bei figaccioni” in costume da bagno, corredati da consigli su come conquistare quel determinato – presunto – tipo di ragazzo 2) partner sessuali. Il che sarebbe scontato: quel che intendo dire che anche per il maschile il pendolo oscilla fra principe azzurro e portatore di “maledetti spermatozoi” (sto citando a braccio e non sono le parole esatte, ma sono molto simili: era la didascalia in uno pseudo-discorso sulla contraccezione). 3) picchiatore. A dimostrazione ulteriore di come una questione culturale possa divenire rapidamente prodotto, ci sono pagine dove Maya Fox insegna l’autodifesa e un articolo sulla violenza. Talmente sbrigativo e superficiale da risultare quasi controproducente sulla rappresentazione del maschile (Loredana Lipperini)|Gli uomini irragionevoli, malati, che tentano di difendersi dalla loro ignominia, alla vista di SCUM che gli rotola addosso si aggrapperanno terrorizzati alla Grande Mamma con le Grandi Tette di Gommapiuma, ma le Tette non li salveranno da SCUM; la Grande Mamma si aggrapperà al Grande Papà, che se ne starà rintanato in un angolo a cacarsi sotto nelle sue brache da Superman. Gli uomini ragionevoli, invece, non scalceranno, non lotteranno, non solleveranno penose proteste, ma se ne staranno seduti col cuore in pace, rilassati, e si godranno lo spettacolo abbandonandosi alla deriva verso la fine (Valerie Solanas-Soppressione dell’individualità, bestialità e funzionalismo-SCUM manifesto per l’eliminazione del maschio). Devo inoltre farvi una domanda, di quelle che scotteranno parecchio, come i piedi di Bruno Neri sui palloni marca Vis quando diede goal a Mussolini e Ciano. Sì, un allusione a quelle tettone, meravigliose, ma che come quell’altra gran bella persona della Nelly Bly di Rooty Toot Toot di John Hubley dovrà dare delle risposte. Risposte importanti e fondamentali

 

Tu te ne approfitti dell’Uomo Oggetto? Per Gwen Stacy la morte di suo zio Arthur fu pressappoco lo stesso di quella domanda, neanche più di tanto a bruciapelo Quando sei così ricca e nasci così ricca, come il Once-Ler che affida a un bambino a lui in nulla correlato l’ultimo seme di Truffula perché crei un mondo migliore dove non dovremo sottometterci al denaro né come buon servo (senza il quale non avremmo né faremmo né saremmo nulla, alla fine né siamo noi dipendenti) né come cattivo padrone (A meno che uno come te non ci tenga molto, niente andrà meglio o sarà risolto), cresci con madri, molte e molteplici, un matriarcato, Una rosa per l’Ecclesiaste di Roger Zelazny, finisci obbligatoriamente per trattare i maschi che consensualmente vengono nel tuo mostro di cemento e vetro biancastro placcato d’oro per farsi trattare come incroci genetici da illustrazione di Walt McDougall (The benevolent Rambillicus as he appears to the good children) tra un toro da monta e un albero delle banane Cos’è, La questione di Seggri di Ursula Le Guin? Mia madre mi ha chiamata in onore di quella californiana dalla lingua e soprattutto penna d’acido Allora sono un agente dell’Ecumene. Uno di quelli che preferì tacere il traffico di droga e prostitute di Urras. Questa magione è di famiglia Oh beh l’immaginavo L’ha fatta costruire mia madre quasi di suo pugno. Io di mio non ho un opinione personale, c’è chi si getta dentro questa schiavitù indolore c’è chi segue un altra strada. Però ho capito qual’è il tuo punto e lo sottoscrivo: noi donne trattate come oggetti ora trattiamo gli uomini come oggetti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Apprezzo quello che fai, ma non importa quanto tu impari da Pirro Ligorio; terremoti continueranno a scatenarsi sulla terra e nel mare. Come i giapponesi, devi capire che le cose succedono, non ovviamente che tu non debba continuare a combattere, ma sappi che come il crimine alla fine mi seppellirà, come l’Uomo Ragno che mentre ferma Goblin dall’altra parte di New York a un adolescente come lui un malvivente ammazza lo zio. Anche dopo che sarai passata tu le donne continueranno-non tutte, ma certune ci saranno-a trattare i maschi come rilassatori erotici. Sbaglio o mi avevi parlato di una setta misteriosa, di quel McArmy così generoso….I Supplizianti. Usano religiosamente giocattoli come metafore, si suicidano all’istante in caso di rifiuto Un altro dei nostri sbagli. Mi dovresti proprio seguire; voglio mostrarti il segreto della mia Casa Tenebrax Tenebrosa mi pizzicò la coda Sorpresa sorpresa! Ti piace la mia nuova decappottabile Ciccetto? Tentai di spalancare la portiera, ma lei sogghignò Ciccetto, di qui non si scappa! Ho bloccato le portiere! Io urlai FAMMI SCENDEREEEEEEEEEEEEE!

Lei mi strizzò l’occhio Vedrai come ti piacerà Castelteschio Ciccetto! Canticchiò accelerando:

Hello there the angel from my nightmare

The shadow in the background of the morgue

The unsuspecting victim of darkness in the valley

We can live like Jack and Sally if we want

Where you can always find me

And we'll have Halloween on Christmas

And in the night we'll wish this never ends

Io terrorizzato allacciai la cintura di sicurezza. Al ritorno avrei proprio avuto qualcosa da scrivere, garantito al formaggio! (Geronimo Stilton-Una telefonata misteriosa-Il segreto della famiglia Tenebrax). Mi$$ boombabOOboombab si era messa nappe sui glutei in mezzo ai quali il perizoma scompariva in due cuscinetti di gommapiuma bianchi che come il troglodita d’Iperborea che spalanca le porte del tempio di Arimaspi gli tenevano reciprocamente irraggiungibili, sciabordando i polipetti di tessuto giallastro, simili ai nastri dei pacchi regalo di Fao Schwarz, cloni identici di quelli inanellati ai suoi capezzoli, gocce di cera sulle sue candele Fenomen Ikea taglia lampada Regolit Ikea che come le lanterne di 7821 chilometri ondeggiavano per il Fuego sexual che custodiscono, mentre il Rockan azzurro c’è l’ha sciolto sul Vinterfint color iroko accorgendosi sempre, con la cadenza di due passi alla volta, di quattro toc toc delle sue scarpe con il tacco come un coltello, senza nemmeno far finta di non star seducendo le ospiti. Saga di Xam nelle reincarnazioni raccontate da Nicolas Deville ma con i disegni di Masami Obari. La lussuria che attraversa il tempo, inarrestabile e inestirpabile. E la cosa traspariva nell’organica sensualità del transatlantico su ruote, neramente sadomaso come un incubo di Hans Giger che collide con un bolide di design di Luigi Colani. Era una donna nuda i cui seni, minacciosamente titanici come quelli sfoggiati da Hon/Elle di Niki de Saint Phalle, ma dove a esplodere su di essi e addosso a essi era la cattiveria misandrica, pura guerra (letteralmente) distruttiva a tutto ciò che è maschile di questa bipolare artista in American embassy, il dipinto fucilato. Mi$$ boombabOOboombab, rotolante i suoi seni fuori da quel poco di tessuto che rispondeva al nome di reggiseno contemplava il mostro in suo unico dominio e controllo. Piccoli maschi, entourage dell’O Neal Compton di Una donna in crescendo di Christopher Guest lo mettevano a lustro Piccoli uomini per la cosmonave dei ventiquattro. Tu? L’amazzone dai cattivi costumi, magnifica finché non sferri pugni troppo forti Se è così che fai i complimenti niente da dire. La giapponesina appresso a te mi sembra impaziente. Che le prende? HAI DELLE MACCHINE INCREDIBILI? MA QUANTO COSTANO? CHI TE LE HA COSTRUITE? NE POSSO AVERE UNA? Mi$$ boombabOOboombab rise e poi assunse un atteggiamento materno Hai già la tua roba per conto tuo, da quello che la tua Pinkerton mi ha detto. Poi per la sicurezza e il benessere di tutti niente di quello che è mio è in vendita.

   
 
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