Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
Ricorda la storia  |      
Autore: Aru_chan98    03/07/2023    0 recensioni
Incontrare Inghilterra significa provare molte cose per la prima volta per America: scrivere, leggere, andare a cavallo ma sopratutto, il suo primo amore
Scritta per #usukfirstweekofjulyprompt
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: America/Alfred F. Jones, Inghilterra/Arthur Kirkland
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima volta che lo aveva visto non ci aveva fatto molto caso. Aveva già visto altre persone del Vecchio Continente, non era una sorpresa per lui. Aveva visto suoi simili provenienti da quelle terre lontane. Nonostante ciò, c’era qualcosa in quel ragazzo che lo aveva attratto, che lo aveva fatto sentire debole alle sue lacrime.
Per questo non appena lo aveva visto così triste, si era avvicinato a lui, ignorando qualsiasi altro regalo l’altra nazione gli stesse offrendo. Era la prima volta che vedeva degli occhi così verdi, lo stesso colore degli sconfinati prati della sua terra.

“Brother England” gli chiese di essere chiamato. Ripeté quella frase un paio di volte ma non gli piaceva. C’era qualcosa in quella frase che istintivamente rifiutava, anche se non capiva il significato di quella lingua straniera.

“Eng… wand” fu l’unica parola che si decise ad usare alla fine, comprendendo fosse un nome, quello della nazione dagli splendidi occhi di smeraldo.

Al suo fianco, ricevette un nome, Tredici Colonie. Era la prima volta che un’altra nazione gli dava un nome vero.
Insieme a quel nome, arrivarono anche tante altre novità. Inghilterra gli insegnò la sua lingua, a cavalcare, a leggere e scrivere. Lo chiamava fratello, diceva che era il suo orgoglio ma quel sentimento non era pienamente ricambiato. Tredici Colonie provava un affetto profondo verso di lui, che nel corso delle decadi non aveva fatto altro che radicarsi sempre più nel suo cuore. Così simile a quello che provava verso il suo gemello ma allo stesso tempo così diverso.
Era la prima volta che sentiva un sentimento simile.

Voleva vederlo sempre sorridere, con sé portava fili d’erba e foglie come ricordo dei suoi occhi, ogni volta che non lo vedeva per anni.

Fu così che, per la prima volta, Tredici Colonie desiderò oltrepassare quell’oceano che li separava.
Non voleva più aspettare che Inghilterra comparisse all’orizzonte, voleva andare a trovarlo, vedere la sua terra, la sua gente. Voleva conoscere la sua casa. Ma ogni volta che provava a menzionare la cosa nelle sue lettere o di persona, Inghilterra diventava evasivo, non rispondendo quasi mai alle sue domande.

“Certo che il mio fratellino è proprio ansioso di lasciare il nido” gli diceva qualche volta, prima di lasciarsi scappare una di quelle lievi risate che copriva a malapena con una mano e che facevano correre il cuore nel petto della giovane colonia. “Fratello”, a Tredici Colonie non era mai piaciuta quella parola, così come tutti i suoi sinonimi ma, crescendo, l’aveva odiata sempre di più, al punto da non usarla nemmeno con Provincia del Canada, limitandosi a chiamarlo per nome o indicarlo come suo gemello.

Col tempo, il desiderio di Tredici Colonie di oltrepassare quell’oceano e la sua frustrazione per le mancate risposte da parte di Inghilterra non avevano fatto altro che crescere. Fu la prima volta che desiderò che le cose cambiassero. Per tutti le decadi che era stato sotto l’ala d’Inghilterra aveva desiderato quei giorni non finissero mai ma non ce la faceva più a sopportare il peso di quei sentimenti.
 

Per molti anni non seppe cosa provare ripensando a quello che era successo. Non sapeva se sentirsi più in colpa o soddisfatto di aver accettato l’aiuto di Francia e Prussia contro Inghilterra. Da una parte ne era contento, ora era finalmente libero, per la prima volta una nazione fatta e finita ma dall’altra… dall’altra non aveva mai provato un dolore così grande come vedere Inghilterra cadere in ginocchio nel fango, in un pianto disperato. America sentiva il cuore stringersi ogni volta che ripensava a quel giorno ma lo sentiva necessario. Non voleva che Inghilterra usasse mai più quella parola rivolgendosi a lui. Non voleva essere chiamato mai più “fratello”.

Una volta da solo, si rese conto che essere una nazione non era facile come aveva sempre pensato. Aveva visto Inghilterra gestire la propria terra e popolo così efficientemente che non gli era mai passato per la testa che avrebbe potuto essere in realtà molto difficile. Il popolo era sempre diviso, i rapporti diplomatici complicati e imprevedibili. Persino il suo rapporto con Provincia del Canada era cambiato, lasciandolo a chiedersi se avesse fatto la cosa giusta.

Avrebbe dato qualsiasi cosa per avere Inghilterra a consigliarlo in quel momento e, ancora di più, quando il suo popolo entrò in una violenta guerra civile. Quel dolore che provava nel corpo si avvicinava così tanto a quello che aveva provato il giorno in cui aveva affermato la sua indipendenza al mondo. Poteva vederlo solo nei suoi sogni, che lo guardava con aria beffarda, come a dire “Io te l’avevo detto di non abbandonarmi”. Ma erano quelle volte che, invece, l’Inghilterra dei suoi sogni lo abbracciava e consolava che si sentiva si piangere. Gli mancava terribilmente.

Mentre si affacciava un nuovo secolo, America aveva trovato un po' di chiarezza nel suo cuore: il nome di quel sentimento ignoto era amore. Si sentì terribilmente stupido a non esserci arrivato prima ma fu la risposta più logica e naturale per lui. Fu in nome di quel sentimento che decise di intervenire nella prima guerra mondiale. Aveva avuto paura per Inghilterra, che qualcuno potesse fargli del male. Non lo avrebbe mai ammesso ma fino a quel punto aveva sempre pensato a Inghilterra come una delle nazioni più forti del mondo.

Ancora di più, quell’immagine di lui venne spezzata nel secondo conflitto. Era corso in suo soccorso dopo aver passato mesi a supplicare il suo capo di entrare in guerra, di lasciarlo andare ad aiutarlo. Vederlo pieno di lividi e ferite per i bombardamenti di Germania gli aveva spezzato il cuore. Fu in quel momento che America giurò a sé stesso che lo avrebbe protetto da ogni cosa, che sarebbe diventato un eroe per lui. Fu talmente concentrato su quel proposito da non rendersi conto che, nonostante quelli fossero tempi terribili, la considerazione che Inghilterra aveva per lui aveva cominciato a cambiare.

La prima volta che Inghilterra aveva lasciato intendere quanto fosse cambiato il suo cuore, America aveva pensato fosse uno scherzo. Stavano passando il tempo nel giardino di Inghilterra.

“The sky is so beautiful today” aveva detto, riferendosi a una di quelle rare giornate di sole.

“Certo che sì! Ha lo stesso colore dei miei occhi” America non si aspettava di vedere Inghilterra arrossire e non rispondere con un rimprovero verso il suo commento. Era una reazione completamente inaspettata ma che amò fin dal primo istante. Era la prima volta che vedeva Inghilterra arrossire in quel modo, non per la rabbia o per l’alcool. America si sentì subito geloso al pensiero che qualcun altro potesse aver visto quell’espressione.

“England…”

“What?”

“Nothing, hai due bruchi in faccia” fu la risposta di America, che aveva preferito punzecchiarlo come faceva di solito. Non era riuscito a dirgli di non fare quell’espressione davanti a nessuno che non fosse lui.
 

Non fu un episodio isolato. C’era qualcosa nel comportamento di Inghilterra che lo spingeva a chiedersi cos’era cambiato. Un’occhiata furtiva durante i meeting, un’email meno formale delle altre, una frequenza sempre maggiore di telefonate.

La pazienza di America cominciava a finire, sempre più confuso dal comportamento di Inghilterra. Decise di approfittare di una visita a sorpresa per ottenere finalmente delle risposte. Si era guardato bene dal far capire ad Inghilterra del suo piano così, non si era sorpreso di trovarlo indaffarato nel suo giardino, come sempre. Aveva costretto il suo segretario a farsi dire quando Inghilterra non avrebbe avuto impegni, tanto per essere sicuro di non fare un viaggio a vuoto.
Quello che non si aspettava era che il suo cuore perdesse un battito alla sua vista: accovacciato a curare le sue rose, un cappello di paglia in testa e un sorriso tenero in volto. Stava cantando una vecchia canzone, una che America ricordava dalla sua adolescenza e che in quel momento gli stava sciogliendo il cuore.

“Arthur” lo aveva chiamato, avvicinandosi a lui a grandi passi. Gli diede a malapena il tempo di girarsi che America lo baciò. Aveva desiderato per tanti secoli quel momento e ora, sentiva la testa vuota di ogni pensiero, perso nell’assaporare le sue labbra. Aveva immaginato il suo primo bacio in un modo completamente diverso, come in uno dei suoi film, ma in quel momento gli sembrò ancora meglio di ogni sua aspettativa. Le sue labbra sapevano di tè e biscotti secchi.

Avrebbe voluto restare a baciarlo ma l’improvvisa realizzazione di quello che aveva fatto lo colpì come un fulmine, facendolo allontanare.

“Oh! Well… You see…” America non trovava le parole, sentendo il volto in fiamme. Anche Inghilterra era arrossito, un’espressione di sorpresa che presto passo al dubbio.

“Why?” gli chiese, con lo stesso tono d’incredulità.

“God, Arthur, you see, I… Wait, non sei arrabbiato?” America aveva cominciato a cercare una scusa valida per quel bacio rubato ma si era accorto immediatamente che Inghilterra non aveva reagito come suo solito. Invece che rispondergli, Inghilterra sospirò, prima di lasciarsi scappare un sorriso accompagnato da un’espressione di finta rassegnazione.

“Stupido” disse, prima di baciarlo a sua volta, sorprendendo America.

Non sapeva che, nel corso di tutti quegli anni dalla sua indipendenza, era diventato il primo vero amore di Inghilterra.





Piccolo Angolo dell'Autore
Ciao a tutti!

Si, sono in ritardo ma tradurre è stato un lavoraccio. Ecco la mia seconda entry per il giorno 2 - Primo appuntamento/Prime volte

Francamente adoro pensare che Inghilterra abbia insegnato tantissime cose ad America e che lui, in cambio, sia finito per imparare l'unica cosa che Inghilterra non si aspettava: l'amore.

Cercherò di postare prima domani

Alla prossima!

 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Axis Powers Hetalia / Vai alla pagina dell'autore: Aru_chan98