“Ehy, Art. Do you ever regret having met me?”

Inghilterra non si aspettava quella domanda. Per la sorpresa smise di accarezzare i capelli di America. I due stavano trascorrendo un pomeriggio in tranquillità, la pioggia che batteva sui vetri della camera da letto di Inghilterra.
Inghilterra non si sarebbe mai aspettato che un giorno America sarebbe stato il suo ragazzo, né che si sarebbe rivelato uno tanto affettuoso ed esasperante al tempo stesso.

Spesso i due litigavano per sciocchezze, come la cucina di Inghilterra o il casino che America lasciava ogni volta che andava a trovarlo. Bisticciavano su chi doveva pagare la cena e su che film guardare, anche se finivano sempre per non guardarlo fino alla fine, spostandosi in camera da letto.

Difficilmente lo avrebbero ammesso, ma entrambi amavano davvero tanto la compagnia dell’altro. Era stato America il primo a fare il grande passo, stupendo Inghilterra con un mazzo di fiori e la frase “Mettiti con me, Arthur!”. In un primo momento Inghilterra era arrossito, poi gli era venuto da ridere poiché gli sembrava la dichiarazione d’amore di un ragazzino alle prime armi con l’amore ma aveva accettato.

Ora, dopo tanto tempo, si ritrovava su quel letto ad accarezzare la testa di America, il lenzuolo come unica cosa a coprirli. E quella domanda sospesa nell’aria.
Inghilterra ci pensò: a volte America lo faceva esasperare, era ottuso, egocentrico, prepotente e infantile ma allo stesso tempo era amorevole, protettivo e riusciva sempre a metterlo di buon umore.

Inghilterra sentì le spalle di America irrigidirsi per l’ansia di quella risposta. Era un’occasione così rara che Inghilterra provò una gran tenerezza, cercando di trattenersi dal sorridere e baciarlo. America si comportava spesso come se non gli importasse di lui davanti agli altri ma Inghilterra aveva imparato che in realtà prendeva sempre sul serio i suoi sentimenti, al punto da metterli al primo posto ora che finalmente il suo affetto era allo scoperto.

“If I have regrets?” Inghilterra sorrise, cercando di trasmettere tutto l’amore che provava per lui “Non abbiamo avuto la relazione più facile di tutte, ci siamo feriti a vicenda molte volte e ci siamo odiati. Però, è la nostra natura come nazioni, guerra, pace e trattati dominano le nostre vite. Nonostante questo, sono felice che quella piccola nazione mi abbia scelto tutti quei secoli fa e non ho rimpianti per quel che è successo, perché alla fine mi ha portato qui, dove ti amo, come nazione e come uomo”

“Sei sempre melodrammatico, anche nel rispondere a una domanda” scherzò America ma era lampante fosse felice di quella risposta.

“Sarà ma tu ami anche questo lato di me”

“Purtroppo, devo ammettere che hai ragione. Ma solo questa volta, non farci l’abitudine” Inghilterra si lasciò andare in una lieve risata. Quella falsa onestà gli apparteneva più che quella serietà.

“E tu? Ti sei mai pentito di avermi incontrato?” gli chiese Inghilterra a tradimento.

“Certo che sì, ogni volta che cucini e mi rompi le scatole per pulire casa o su come mi vesto e cosa mangio”

“Oh, you little…” Inghilterra gli scompigliò i capelli con entrambi le mani, fingendosi offeso da quelle parole. America lo bloccò per i polsi, il volto a pochi centimetri dal suo.

“Ma poi non ti avrei mai visto sorridere in questo modo” concluse America, prima di posare un bacio sulla sua fronte, tracciando una scia di baci fino alla sua bocca, che baciò nel modo più tenero possibile.


Non si sarebbero mai pentiti di essersi incontrati.







Piccolo Angolo dell'Autore
Salve a tuttiiiii!

Ebbene si, a questo giro ho deciso di farvi cariare i denti!
Finalmente sono riuscito a postare in tempo per il giorno 3 - Rimpianti/Confessione della challenge prompt

Oh, è solo la quiete prima della tempesta, visto che ho in mente dell'ottimo angst per domani ehehe

Spero vi sia piaciuta e alla prossima!