Fanfic su artisti musicali > Muse
Segui la storia  |       
Autore: MusicAddicted    06/07/2023    0 recensioni
E se Matthew avesse scritto un diario dal suo incontro con Dom alla vera e propria nascita dei Muse e a tutto ciò che ne è conseguito? E se questo diario non parlasse solo della loro musica?
Questa storia partecipa alla Primo Apriile Challenge' del gruppo @Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom FB
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Matthew Bellamy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A



cover-you-could-be-the-one


 



Albany, New York, Quality Inn Central, 2nd April 2000

 

Beh, dài, sono stato quasi di parola, è stato prima di un anno.

Io mi devo riprendere… non ci credo a quello che è successo, non so nemmeno come dirtelo

Okay, facciamo qualche passo indietro.

Dal 1999 abbiamo iniziato a girovagare prima per buona parte dell’Europa e poi anche in America, per lo più ospiti a festival, calcando lo stesso palco con artisti immensi e altri che stanno muovendo i primi passi, come noi.

 

Quest’anno invece stiamo portando avanti un tour come opening act dei Red Hot Chili Peppers e dei Foo Fighters, riesci a crederci?

Io quei gruppi, specie il primo, ero abituato ad andare a vederli o godermi i loro concerti alla TV e adesso… dove finirà per portarci tutto questo?
 

Ma, sai, non è questo a mandarmi così su di giri.

A fine mese scorso, vale a dire due giorni fa, abbiamo suonato al Value City Arena dell’Ohio. Come sempre, eravamo carichi a mille, abbiamo suonato da dio, solo che quando sono tornato nel camerino (una stanza microscopica che dividiamo in tre, non credere a un trattamento da super star, ahah, siamo ancora lontani anni luce da quello!) ho avuto un’amara sorpresa: non ti ho trovato più, probabilmente mi dovevi essere scivolato dalla tasca.

Ti ho smarrito.

 

Lo so che starai pensando (perché anche voi Cari Diari dovrete pur pensare) : ‘Ma cosa diavolo va blaterando? Se mi sta scrivendo…’ e infatti hai ragione, ma, lascia che ti spieghi per bene tutto quanto.

 

E quindi, come potrai ben immaginare, quella sera ero disperato: il mio diario perduto per sempre, lungo il tragitto per arrivare lì: forse lasciato sul taxi, forse buttato via da qualche inserviente che l’avrà trovato in un corridoio, forse rubato da chissà chi.

O, peggio, il mio diario aperto da chissà chi… il solo pensiero di un estraneo che si impicciasse di tutti gli affari miei intimi personali … credimi, non ho chiuso occhio quella notte.

 

Se ne sono accorti anche Chris, Dom e Tom il giorno dopo, cioè ieri, ma non me la sono sentita di dire loro che tengo un diario, è una cosa troppo imbarazzante, così ho inventato una scusa, dicendo che avevo perso un plettro a cui tenevo molto.

Ne ho tipo, non lo so, una ventina, tutti uguali uno all'altro… ma non dimentichiamoci che avevo A* in Arte Drammatica, qualcosa  è rimasto, se la sono bevuta e non hanno fatto più domande e io ho finto di non pensarci più.
 

Nel pomeriggio c’è stato il viaggio che ci ha portato qui ad Albany dove suoneremo domani, siamo andati a riposarci nelle stanze (ne abbiamo due e prova a indovinare con chi la divido io? Sì, bravo, proprio LUI!)

Anche a cena tutto tranquillo, abbiamo cazzeggiato un po’ fra noi quattro, come sempre, poi verso le undici siamo tornati in stanza.

Di solito facciamo le ore piccole, ma il viaggio e il concerto del giorno prima erano stati particolarmente intensi.

 

“E così hai perso il tuo plettro…” è tornato sul discorso Dom, con tono casuale.

“Già, non ci far pensare, mi viene un nervoso…”

 

E poi ha fatto il più inaspettato dei gesti, ha tirato fuori dalla tasca interna della sua giacca qualcosa che mai mi sarei immaginato: te.

 

“Matt, meno male che non hai messo un lucchetto al tuo plettro!” mi ha canzonato, gettandoti sul letto.

“Come sai che è mio?” mi sono messo sulla difensiva io.

“L’ho trovato sotto il sedile del taxi che ci ha portato alle prove ieri… quindi o era di Chris, o di Tom o tuo… e aprendolo l’ho scoperto.”

 

Ho cominciato a sudare freddo.

“Hai… hai letto solo la prima frase.. per capire di chi era.. vero?”

“Volevo, ma poi… non ho resistito, Matthew. Sono andato avanti a leggere. Ho letto tutto. Tutto.”

 

Mi si è congelato il sangue nelle vene, specie per il modo serio e glaciale in cui mi stava guardando.

 

“Matthew James Bellamy, è tutto vero quello che hai scritto?”

 

Non credo mi abbia mai chiamato col mio nome per intero. Mai. Stava a sottolineare la solennità della domanda.

 

“Dominic, io…”

 

“Matthew, ti ho fatto una domanda: è la verità?” mi ha messo alle strette lui, serio come mai l’ho visto in questi otto anni.

 

“Sì, perdonami, Dom, è più forte di me, non posso controllare come mi fai sentire, non voglio controllarlo! Ma capisco se ne sei disgustato, se ora mi odi, se vuoi che sciogliamo la band, se mi vuoi fuori dalla tua vita, se…” ho cominciato a iperventilare.

 

Non mi sono nemmeno accorto di quanto si fosse fatto vicino a me.

 

“Matteh… hai finito?”

 

Di nuovo ‘Matteh.’

 

E poi quel tono di voce, che si è fatto dolcissimo.

Come il modo in cui mi ha avvolto le braccia attorno al collo.

Non sono riuscito a dire nulla, soltanto a guardarlo.

Dio, non credo sia mai stato più bello!

 

“Sai, Matthew, sul tuo diario dovresti anche aggiungere che in materia di sentimenti non ci capisci un accidenti di niente!” ha ridacchiato, stringendomi più a sé.

 

“Do-DomDom mi stai dicendo che tu.. tu…”

 

“Ti amo, Matt. Non lo so più nemmeno io da quanto, ma pensavo che tu non avresti mai accettato mai nient’altro più di una semplice amicizia. Beh, più che semplice, la nostra è l’amicizia più bella che ci sia… però ora ti va se proviamo a farla diventare qualcos’altro?” ha mormorato, sorridendomi.

 

Di tutto quello che avrei potuto fare, l’ho respinto, indietreggiando.

 

“Matt, ma…”

 

“Un momento. Non è ancora mezzanotte, è ancora il Primo Aprile… e io stavo per cascarci!” ho controbattuto, indietreggiando, mentre lo guardavo con diffidenza.

 

Prima che me ne potessi rendere conto, le sue labbra erano sulle mie, pressate, leggermente dischiuse, la punta della sua lingua a stuzzicarmi il labbro inferiore.

Ho fatto la cosa più irrazionale e la più logica al tempo stesso: ho ricambiato il bacio.

 

L’ho tirato più a me, cingendolo per i fianchi, ho dischiuso le mie labbra.

Due esploratori in preda alla smania di conoscersi come ancora non avevamo fatto.

Lingue, denti, saliva, labbra, sospiri e la voglia di non smettere più.

 

Se non fosse che Dom si è separato da me.

 

“Bells, se dopo questo pensi ancora che sia uno scherzo… giuro che ti picchio!” mi ha minacciato, poi siamo scoppiati a ridere.

 

E, ovvio, ci siamo baciati di nuovo… probabilmente siamo andati avanti per più di un’ora.

 

Sono al settimo cielo, no, ancora più su… mi sembra tutto un sogno, ma nemmeno nelle mie fantasie più sfrenate è stato così bello e perfetto.

 

“Dommeh, ti amo, voglio stare con te, voglio scrivere un miliardo di canzoni su di te, su di noi…” gli ho detto quando le nostre bocche gonfie e doloranti hanno implorato un po’ di tregua.

 

“E io non vedo l’ora di ascoltarle, anche se credo che non riuscirai mai a farne una più meravigliosa di ‘Bliss’” mi ha sorriso lui, accarezzandomi il viso.

 

Se ti ha letto ormai lo sa che quella canzone è per lui.

 

“Non sfidarmi, potrei stupirti.” ho ammiccato, scompigliandogli i capelli. “Però ora devi concedermi qualche minuto perché devo fare una cosa importantissima!”

 

“E cosa? Per l’Inferno Maledetto, Bells, mi stai prendendo in giro, vero?”

 

Lui non ha più finito di borbottare quando mi ha visto prenderti dal letto e mettermi seduto a scriverti… e mi sta guardando male tutt’ora sai, mentre cerco di non fargli sbirciare nemmeno una frase.

 

Però, ora che ho finito di dirti tutto, caro Diario, ti lascio perché credo proprio che farò l’amore con il mio ragazzo per la primissima volta.

 

p.s. Visto che avevo ragione? Dom è gay! O meglio, non lo so se è davvero gay, come non so se lo sono io, ma di certo lui, è MatthewBellamySessuale, come io sono DominicHowardSessuale … e non ci potrebbe essere cosa più bella.



Per chiunque legga, ma ho i miei dubbi ci sia ancora qualcuno, questo è il capitolo che più ho amato scrivere, spero vi sia piaciuto, ormai manca solo il finale
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Muse / Vai alla pagina dell'autore: MusicAddicted