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Autore: Devil_san    07/07/2023    1 recensioni
Il giorno in cui Nobori e Kudari ritrovarono appoggiati sopra i loro cuscini dei Game Boy, con inserite all'interno le cartucce di Pokemon Rosso e Pokemon Verde, la loro vita non fu mai più la stessa.
Genere: Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sorpresa
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Non possiedo Pokémon

 


 


Metagaming The Game





In una mattina qualunque, di un giorno qualunque, Nobori e Kudari si risvegliarono sui loro letti trovando appoggiati sopra il loro cuscino un Game Boy, mai visto prima, in cui era inserita nell'apposito comparto una cartuccia di Pokemon Rosso e Verde.

Per essere precisi Nobori aveva nel suo Game Boy la cartuccia di Pokemon Rosso mentre Kudari aveva quella di Pokemon Verde.

I due bambini, incuriositi da tale misterioso evento, senza dire niente all'altro fratello, nascondendosi sotto le lenzuola accesero la console portatile e si misero a giocare, inconsapevoli che il loro gemello stava facendo la stessa cosa ma giocando all'altra versione del gioco.

I due, sempre all'oscuro che il loro gemello era in possesso anche lui di un Game Boy e relativo gioco, nascosero all'altro fratello di essere in possesso di tali oggetti; probabilmente perché, per una volta, desideravano avere qualcosa di loro, e solo loro, senza doversi sentire in obbligo per forza di condividerlo con il loro fratello gemello.

Tuttavia, tutta questa segretezza, finì il giorno dopo che entrambi avevano completato la storia principale del gioco; ma ciò che aveva più dell'incredibile in tutto ciò, è che entrambi finirono la storia principale lo stesso giorno contemporaneamente.

Perché il giorno dopo che i due erano diventati Campioni, la cartuccia del loro gioco sparì per essere sostituita da quella di Pokémon Giallo.

Il logo del gioco ebbe a malapena il tempo di comparire sullo schermo che i due fratelli non persero tempo a saltare alle conclusioni.

Con il loro personale GameBoy in mano, si fiondarono dal loro gemello urlando con rabbia:

"KUDARI! -"

"NOBORI! -"

"-MI HAI RUBATO IL GIOCO!" gridarono entrambi non appena si incrociarono in mezzo al corridoio.

I due bambini trasalirono, colti alla sprovvista dall'accusa urlata dal loro fratello, ma la rabbia ci mise poco a sgorgare fuori, e contemporaneamente i due contestarono l'accusa urlando in faccia all'altro "NO! Sei stato tu a rubarmi il gioco!" e schiaffeggiando, a un soffio del naso del loro gemello, il Game Boy che tenevano in mano.

I due, scostando un poco il capo all'indietro, fissarono ammutoliti il Game Boy del fratello che mostrava la stessa schermata di inizio che era comparsa sulla loro console portatile, e in silenzio ritrassero il loro personale Game Boy.

I due prima fissarono la propria console, poi quella del loro fratello e infine di nuovo la loro console. La schermata iniziale era uguale per entrambi i Game Boy.

E i gemelli potevano essere giovani, ma anche se erano solo dei bambini sapevano che stava succedendo qualcosa di strano.

"Questo è strano."

"Mooooolto strano."

"Penso dobbiamo parlare."

"Lo penso anch'io."

I due fratelli, così basiti da questa inaspettata svolta degli eventi, si ritirarono cheti cheti in un angolo tranquillo della loro casa, e finalmente parlarono tra di loro, come non parlavano da settimane, catturati come erano stati dal gioco.

E così scoprirono, che anche il loro fratello, nelle scorse settimane in cui avevano dedicato ogni momento libero del loro tempo a giocare a Pokémon a esplorare la Kanto digitale, aveva fatto la stessa cosa, ma più si immergevano nel racconto più iniziarono a notare che c'erano delle leggere discrepanze tra il gioco giocato da uno da quello giocato dall'altro.

I due rimasero un po' straniti da tale fatto, che avevano giocato lo stesso gioco ma come due diverse versioni; mentre ora stavano giocando entrambi la stessa versione del gioco. Tuttavia non ci volle molto per Nobori e per Kudari a comprendere che Pokémon Giallo era la versione deluxe dei due giochi precedenti. Altrimenti non si spiegava come ora nell'erba alta potevano incontrare Pokemon che non erano mai apparsi prima.

E a un certo punto, mentre ripercorrevano le avventure di Kanto con al seguito un Pikachu, Nobori spezzò il silenzio mormorando "Scusa per prima; mi perdoni?"

"Solo se mi perdoni anche tu." Rispose Kudari altrettanto pentito da ciò che era successo.

"Pace?" chiese Nobori guardandolo da sopra il suo Game Boy.

"Pace." Rispose Kudari incontrando il suo sguardo da sopra il suo.

I due, ripacificati, si abbracciarono.

Da quel momento in poi, i due gemelli giocarono tutti i nuovi videogiochi Pokémon insieme, non volendo che una situazione del genere potesse succedere di nuovo. E fu così, che insieme, impararono grazie ai giochi le efficacie e debolezze dei vari Tipi, sulle mosse e i loro effetti, sugli EV ed IV, sulle nature, sulle abilità ed ecc. ecc.

E attraverso i giochi impararono anche diversi trucchetti e tattiche facilmente applicabili concretamente anche nella loro vita di tutti i giorni, in particolare sulla questione dell'allenamento Pokemon, e come che, più di questi giochi avessero nel loro pedigree, più fosse sempre più semplice farmare esperienza e che la maggior parte dei Campioni della Regione di turno avessero i loro Pokemon intorno al livello 60 e finendo per domandandosi se…

(Nobori e Kudari potrebbero o non potrebbero, ad un certo punto, aver dato ai loro starter, Litwick e Tynamo, delle caramelle rare per vedere se i loro Pokemon sarebbero diventati più forti ed evoluitisi più velocemente come nei giochi e… …e diciamo solo che negli anni hanno dato diverse caramelle rare a tutti i loro Pokemon).

Non persero più neppure un'altra cartuccia di gioco visto che, i fratelli, temendo che la nuova cartuccia sparisse come aveva fatto le loro prime, avevano preso l'abitudine di toglierla dai loro Game Boy dopo aver finito di giocare per il giorno e di andare a dormire tenendola stretta in mano.

La gioia e sorpresa dei gemelli nel risvegliarsi la mattina dopo aver completato la campagna principale con la loro cartuccia di Pokémon Giallo ancora in mano e un nuovo gioco Pokémon, Oro ed Argento, inseriti nell'apposito scomparto dei loro Game Boy, era immensa.

Negli anni seguenti, Nobori e Kudari, finirono per giocare tantissimi giochi Pokemon che periodicamente, come per magia, comparivano sul loro letto dopo aver completato la campagna principale del gioco che correntemente stavano giocando. Ma ciò che li perplimeva più di tutto, è che non importa quanto cercassero in giro nei negozi e poi su internet, questi videogiochi pareva che non esistessero nel loro mondo.

E alla fine giunse anche per i gemelli il giorno in cui poterono finalmente mettersi in viaggio con i loro fidati Pokemon per affrontare il loro viaggio Pokémon per la regione di Unima.

I due fratelli, grazie alle loro passate esperienze sui loro magici videogiochi, partirono per il viaggio molto meglio preparati di molti altri giovani Allenatori come loro, talmente tanto meglio preparati che per loro vincere le Medaglie fu quasi una bazzecola.

I due non divennero i Campioni in carica della Regione solo perché, per regolamento, i due non potevano essere entrambi il Campione allo stesso tempo, ed i fratelli volevano un titolo da poter condividere, non uno che li avrebbe divisi.

Naturalmente, prima che i due fossero partiti per il loro viaggio Pokemon, i due avevano giocato anche a Pokémon Bianco e Nero ed erano rimasti profondamente oltraggiati da ciò che voleva fare Ghectis sfruttando la sua lingua biforcuta e gli stolti del Team Plasma.

E ovviamente il loro oltraggio andò alle stelle quando giocarono a Pokemon Bianco 2 e Nero 2.

Non c'è da stupirsi minimamente che alla prima occasione, Nobori e Kudari, decisero di fare in modo di rovinare tutti i futuri piani che Ghectis aveva per Unima rimuovendo tutti gli oggetti chiave utili al compimento dei suoi piani.

Perché all'inizio, nei primi anni in cui erano entrati in possesso dei videogiochi, avevano pensato che erano solo quello: dei giochi. Ma certe notizie sentite alla TV e lette sui giornali li fece ricredere. In particolare la notizia della disfatta e scioglimento definitivo del Team Rocket fu la notizia che mise l'ultimo chiodo nella bara.

Perché, gli eventi riportati dalle notizie, erano un po' troppo simili a quelli raccontati all'interno dei loro magici videogiochi, per essere una mera coincidenza.

Così, durante il loro lungo viaggio Pokémon passarono attraverso diverse rovine, monumenti e zone naturali assicurandosi di recuperare alcuni degli antichi manufatti custoditi al loro interno.

Di comune accordo, quindi, quando passarono per il Deserto della Quiete fecero una deviazione per il Castello Sepolto, così come fecero quando passarono vicino alla Torre Dragospira, finendo per recuperare così sia la Scurolite che la Chiarolite. Inoltre, quando si sentirono abbastanza forti per riuscire nell'impresa, andarono anche alla Fossa Gigante a catturare Kyurem portandosi dietro delle Pokeball artigianali manifatturate da loro, in modo che il Pokemon Leggendario non venisse registrato dal sistema ed evitando che qualcuno potesse scoprire che fossero in possesso del Pokemon Confine hackerando il sistema delle Box.

Facendo così, i due rimossero dalla circolazione tutti e tre i draghi leggendari di Unima.

Adesso, trovare i Draghi delle Leggende sarebbe stato impossibile per chiunque, anche e soprattutto per il Team Plasma.

E quando passarono per Austropoli durante il loro viaggio, si presero il tempo di fare una deviazione per l'Isola Libertà e liberarono Victini dalla sua prigione all'interno del faro.

E per tutti gli altri Pokemon Leggendari che vivevano nella regione i due, di comune accordo, decisero che non c'era il bisogno di catturarli ma si concessero comunque la possibilità di avere una lotta amichevole contro di loro.

La soddisfazione di possederli nei loro Box ce l'avevano comunque, in pixel e non davvero veri, ma comunque potevano dire di averli.

E così gli anni passarono, e Nobori e Kudari riuscirono a diventare, con impegno e costanza, i famosi Capimetrò del Metrò Lotta. Fu allora che i due iniziarono a sentire le prime voci sul Team Plasma e tutto ciò che predicavano, ma i due non erano troppo preoccupati, loro erano già diversi passi avanti rispetto a chiunque.

Non essendo legati a un copione, i gemelli si erano adoperati per diventare forzatamente amici con N (ciò che era successo durante il loro primo incontro ancora oggi lo turbano facilmente ogni volta che se ne rammenta, per silenzioso divertimento dei gemelli) e non appena avevano raggiunto un vero livello di autorità all'interno della compagnia ferroviaria ed essere riusciti ad aprire il Metrò Lotta, avevano fatto in modo di assumere Acromio nell'allora da poco aperto edificio lotta.

Attraverso queste azioni avevano lentamente fatto cambiare idea a N sugli umani, dimostrandogli che non tutti gli umani erano malvagi e che non c'era bisogno di creare due mondi separati, uno per gli umani e uno per i Pokémon; mentre con Acromio, permettendogli di raccogliere dati dalle lotte e gli sfidanti del Metrò Lotta, si erano assicurati che almeno per alcuni anni lo scienziato sarebbe rimasto sotto il loro occhio attento e che non andasse per la strada dello scienziato pazzo.

Con diversi punti cruciali del piano di Ghecis mancanti non ci fu bisogno che i fratelli si intromettessero ulteriormente perché tutto ciò che il malvagio avesse costruito andasse in frantumi. Da ciò N stesso gli raccontava, in particolare quando aveva bisogno di sfogare le sue frustrazioni, all'interno del Team si erano formate due fazioni, una guidata da Ghecsis e l'altra guidata da N stesso.

E le crepe all'interno del Team si facevano sempre più grandi e profonde più si andava avanti con la ricerca dei due Draghi Leggendari e nonostante gli uomini e le risorse spese, i risultati non arrivavano. La spaccatura definitiva all'interno del Team successe quando, Ghecsis, furibondo nel vedere i suoi piani sbriciolarsi tra le mani ancor prima di poterli mettere in atto, aveva rivelato il suo vero piano davanti a tutti quando, dopo essere stati costretti a dover ripiegare su Kyurem per portare avanti i loro piani, avevano scoperto che anche lui non era più dove le storie dicevano che fosse.

Quello fu il momento in cui il Team si spaccò definitivamente in due, e la fazione capeggiata da Ghectis fuggì con la coda tra le gambe solo perché era sbucato fuori dal nulla un agente della Polizia Internazionale con l'intenzione di arrestarli tutti.

N, e tutti i membri a lui fedeli, non venero arrestati solo per la buon anima dell'agente Bellocchio, ma li lasciò andare con solo un avvertimento, che questa era l'unica e ultima volta che avrebbe chiuso un occhio.

Ma l'agente non aveva niente di cui preoccuparsi, finalmente libero dalla tirannia di Ghectis e come Nobori e Kudari avevano sperato, N era finalmente libero di essere davvero se stesso e di fare davvero ciò che desiderava, ovvero aiutare tutti i Pokemon.

E anche la fazione da N condotta, rinacque dalle sue ceneri in qualcosa di molto diverso grazie a lui, per la felicità di molti.

Nobori e Kudari, quando erano andati a visitare N dopo aver saputo la bella notizia, avevano lasciato Kyurem alle cure del giovane nuovo Capo del Team Plasma, lasciandolo profondamente basito.

Quando era riuscito a gracchiare "Come?" alla vista di uno dei Pokemon che suo padre tanto agognava soggiogare al suo volere, alla sua domanda i suoi due avevano risposto solo con espressioni enigmatiche profondamente soddisfatte di se stessi.

I due Capimetrò non si erano di certo dimenticati di Ghecsis, dei restanti Sette Saggi e del Trio Oscuro, ma anzi, si erano assicurati che tutti loro non rimanessero impuniti per le loro malefatte ma che venissero presi in custodia dalla giustizia.

Potrebbero aver fatto il culo a ognuno di loro in una lotta Pokemon prima di lasciarli nelle mani dell'Interpol. Giusto per togliersi uno sfizio.

E dopo che tutto si era finalmente risolto, e su Unima era finalmente tornata la pace, i due potevano finalmente mettersi a giocare senza pensieri e preoccupazioni con il nuovo gioco che era apparso sulle loro Switch.

Già da solo il nome, Leggende Pokemon Arceus, come gioco sembrava promettere bene…

 

 

 









Note dell'Autrice:

Sono finalmente riuscita a pubblicarla. Alleluja!
Ci sono stati tanti intoppi lungo il percorso ed esterni alla storia, ma la mia perseveranza è stata finalmente ripagata. Ora devo solo riuscire a perseverare anche con le altre.
L'unica nota importante che c'è il bisogno di fare è che questa idea è stata ispirata da un post pubblicato su Tumblr da @dragonofthedepths chiamato Leon Game AU in cui il Campione Leon si ritrova come i Capimetrò in possesso di un misterioso e magico Game Boy con inserite dentro le cartucce dei giochi Pokemon. Poi la mia storia ha deragliato in maniera diversa, con un finale cliffhanger da veri bastardi ma non avrei saputo come finirla altrimenti la one-shot.
Non ho davvero altro da dire se non che spero vi sia piaciuta la storia.

Arrivederci

 

PS: Questa storia la troverete anche su Ao3 e  Fanfiction.net

  
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