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Autore: giudy_falleni    08/07/2023    2 recensioni
Questa storia parla di loro, di come avrei voluto che andasse distretto 11... di Luca, Anna, Raffaele, Elena, Giulia e tutti gli altri
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati già 6 mesi dalla nascita della piccola Irene.

Alessandro ed Elena l’avevano tenuta a battesimo, e il loro rapporto si era rafforzato ancora di più… erano complici, si capivano con uno sguardo, ma, contrariamente alle aspettative di Anna e Luca, tra loro non era scattata nessuna scintilla.

Ultimamente Alessandro era strano, sembrava nascondesse qualcosa.

Elena: come si chiama?

Alessandro soprappensiero: eh? come? chi?

Elena sorridendo maliziosa: come si chiama la donna che frequenti…

Alessandro in imbarazzo: no, non c’è nessuna donna…

Elena guardandolo male: Ale, non ti aspetterai mica che io ti creda…

Si alzarono sentendo il gran vociare di Gabriele (che adesso stava ufficialmente con Chiara, con grande rassegnazione del padre di lei, Lorenzo) , Vittoria, Ingargiola e Ugo

Gabriele: hey, fammela prendere anche a me Vittoria

Vittoria: no, perché tu la spaventi… vero Irene?

La bambina guardava perplessa tutte quelle persone intorno a lei, fece il labbrino e stava per mettersi a piangere, tendendo le braccia alla mamma.

Anna, prendendo Irene: vieni amore… ora andiamo da papà 

Luca, che aveva sentito il vociare nel corridoio, si avvicinò a loro, prese la piccola e mise un braccio sulla spalla di Anna: andiamo nel mio ufficio?

Quando entrarono nell’ufficio, Luca le chiese: come mai siete venute qui?

Anna: Irene voleva venire da te…

Luca le lanciò un’occhiata divertita, e Anna: e va bene! mi mancava questo posto, e a casa ci annoiavamo…. 

Poi arrossendo, gli sussurrò ad un centimetro dalla sua labbra: e mi mancavi tu…

Luca sorridendo la baciò, e le sussurrò: mi manchi sempre, in ogni momento in cui non siamo insieme…

Anna commossa gli buttò le braccia al collo abbracciandolo, e in quel momento, senza bussare, entrò Elena

Elena, canzonandoli: questi sono atti osceni davanti ad una minore…

Anna ironicamente: per un abbraccio?

Elena, facendo arrossire Anna: si parte sempre con un abbraccio, e poi…

Anna, rossa in volto: e poi nulla…. sappiamo benissimo dove siamo…

Poi si scambiò con Luca uno sguardo ricco di complicità: senti Elena, hai impegni per stasera?

Elena: no, non credo… 

Anna: non è che ti andrebbe di tenere Irene?

Elena: e me lo chiedi? certo che mi va! sei tu che non la cedevi mai… io e lei ce la spasseremo un sacco…. 

Anna: finché l’allattavo, la bambina doveva stare con me… ma adesso, da una settimana, ha iniziato con il latte in polvere e le pappine…

Elena, rivolta ad Irene: è vero, amore della zia, che io e te ce la spasseremo, alla faccia di mamma e papà?

La piccola la guardava facendole ampi sorrisi, e tendendole le manine per essere presa in braccio.

Elena, prendendo la piccola: Abel?

Anna: è partito stamattina per il campeggio… torna Domenica…

Elena, facendo l’occhiolino a Anna: Allora godetevi la serata libera… e magari ce fate diventare nuovamente zii...
Anna arrossendo nuovamente: Elena...

Elena portando Irene con sé, uscì ridacchiando dalla stanza, e nel corridoio vide Alessandro che parlava con una donna e un ragazzetto di circa 15 o 16 anni.

Sul momento non ci fece più di tanto caso, finché non si sentì chiamare.

Stefano: Elena

Elena sgranò gli occhi: Stefano? ma sei proprio tu? ma quanto sei cresciuto!

Stefano, guardando Irene: che bella tua figlia…

Elena, capendo al volo l’equivoco, sorrise: no, non è mia figlia! io sono solo la zia… è la bambina di Luca e Anna… te li ricordi?

Stefano: certo… si, ora che me lo dici, in effetti è una piccola copia della mamma

Elena sorridendo: è vero... ma non lo dire al padre…

Stefano: come si chiama?

Elena: Irene

Stefano: come zia…

Elena: manca a tutti la tua zia… ha lasciato un grande vuoto in quelli che l’hanno conosciuta…

Valeria, avvicinandosi con Alessandro: Ste, dobbiamo andare… Ale, ci sentiamo stasera… ciao Elena

Elena: ciao Valeria, ciao Stefano

Appena Valeria e Stefano uscirono, Elena guardò Alessandro e capì: è come sto pensando? la donna che frequenti è Valeria?

Alessandro annuì: io amo e amerò sempre Irene, ma voglio molto bene a Valeria e Stefano… e loro possono capire il vuoto che ho dentro, perché è lo stesso che sentono… chi meglio di Vale può capire? lei non sarà mai gelosa di Irene, e forse, stringendoci possiamo ricominciare tutti e 3 a vivere... insieme, sarà meno complicato… fino ad ora mi sono accontentato solo di sopravvivere….

Elena lo guardò negli occhi, e vide, per la prima volta dopo anni, uno sprazzo di serenità nel suo sguardo: sono felice per te, per voi…

Aveva capito che Alessandro non cercava un amore travolgente, quello l’aveva avuto con la sua Irene… cercava solo la serenità persa da ormai troppo tempo…

Elena, quando smontò, andò al vicino supermercato con la piccola Irene, e mentre faceva la spesa, le caddero alcune cose.
Un uomo le raccolse, e gliele porse.
Elena, nel ringraziarlo alzò lo sguardo, e rimase incantata per qualche secondo.
Era un uomo molto affascinante, aveva i capelli neri, gli occhi azzurri e un viso che trasmetteva serenità
Elena: la ringrazio! Comunque piacere... mi chiamo Elena Argenti
Uomo: io William... William Manrico... vedo che sei una poliziotta
Elena: si, lavoro al X Tuscolano
William: allora avrai conosciuto mio fratello Walter...
Elena: no, mi dispiace
William dubbioso: in effetti sono parecchi anni che manca da Roma... adesso abita a Messina...
Elena imbarazzata: io adesso devo andare.. la mia nipotina tra poco deve mangiare e...
William sorridendole: buona serata... ci vediamo...
Elena si allontanò, e guardando William, sentì il suo cuore battere con un ritmo parecchio accelerato... quell'uomo la incuriosiva e  l'attraeva, e nemmeno poco...
Decise che l'indomani avrebbe chiesto informazioni sul fratello di lui... Luca, Ugo, Vittoria e Giusepe erano al X Tuscolano da un sacco di tempo... magari l'avevano conosciuto....

 

  
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