Fumetti/Cartoni americani > Ninjago
Segui la storia  |       
Autore: Alex Ally    19/07/2023    1 recensioni
Conosciamo tutti la storia dei nostri eroici ninja stavolta però racconteremo la storia di altri eroi.
Coloro che gli hanno precedutto.
vedremo le origini della generazione di maestri elementari che hanno precedutto i ninja:
I poteri elementari sono un dono, ma anche un fardello.
La vita di coloro che gli possiedono sta per cambiare, ma anche per i figli del Primo Maestro di Spinjizu si prospettano cambiamenti davanti a loro.
Riuscirano a far fronte alle nuove difficoltà che incontraranno?
E se questo non fosse altro che solo l'inizio?
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Lord Garmadon, Misako, Ray, Sensei Wu
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo undici: La famiglia Montgomery.

La luna era alta nel cielo, ma nonostante l'ora tarda Garmadon non riusciva a dormire cercava di ignorare i sussuri che sentiva e sapeva provenivano dal veleno, ma la verità era che non voleva farlo.
Aveva viaggiato per Ninjago assieme a Wu, aveva vissuto in quel monastero per gran parte della sua vita perchè non poteva trovare il coraggio di andarsene. Wu non era un bambino poteva benissimo cavarsela da solo e poi lui voleva provare ad appliare le sue abilità, che male c'era se voleva andarsene e cercare un sensei che gli insengasse qualcosa di diverso dalle lezione che aveva avuto dal padre?
E mentre il veleno lo spingeva a farlo, prendere le sue cose e uscire da quella porta senza pensarci due volte, un'altra aprte di lui, quella che nonostante tutto voleva ancora bene al fratello minore, anche contando quanto fosse patetico, gli diceva che non era giusto abbandonare Wu per un motivo cosi egoistico.
“Ma non lo starei abbandonando... una volta finito l'addestramento tornerei.” pensava Garmadon, ma in un modo o nell'altro finiva sempre per rimanere fermo dov'era.
Sospiro evidentemente era più simille al padre di quanto pensasse o volesse ammettere.

«Oggi Misako non vienne?» domando Garmadon al fratello cercando di fingere un tono indiferente.
«Penso di no.» rispose Wu scuottendo la testa deluso.
Era quasi una settimana che Misako non si faceva vedere né per consultare i libri antichi del monastero e nemmeno per qualche altra lezione sullo Spinjiztu. Sembrava essersi volatilizzata nel nulla e per di più visto che non conoscevano il suo indirizzo non piteva andarla a cercare.
“Ci conosciamo da più di un anno eppure non sappiamo dove abita.” penso Garmadon con un leggero cipiglio in volto.
Alla fine si stanco di tutto questo e usci per andarla a cercare, aveva paura che le fosse successo qualcosa e che perciò avesse bisogno d'aiuto ovviamente Wu lo segui annimanto dalle stesse preoccupazione, e ignaro al fratello minore dagli stessi sentimenti.

Mentre camminava per le strade di Jamanakai Garmadon si chiedeva se la sua fosse stata una buona idea dopotutto, aveva pensato che visto il fatto che non riusciva a trovare al casa dove presumibilmente Misako abitava a Ninjago City poteva chiedere in giro se qualcuno l'avesse vista in giro e dare loro qualche indizio più concretto. Jamanakai era il vilaggio più vicino al monastero perciò era molto probabille che ad un certo punto fosse passata da qui per andare da loro.
Scosse la testa ormai era qui mentre Wu ormai era già arrivato alla nuova capitale perciò tanto valeva andare avanti con il suo piano.
Chiese ad aclune persone se avessero mai visto Misako e alla fine trovo un anziano signore che gli riferì che la descrizione che faceva corrispondeva alla figlia dei Montgomery.
Garmadon lo guardo sospettoso o si trattava di una coincidenza oppure Misako aveva mentito sul luogo in cui vivveva, ma perchè l'avrebbe fatto?
Si fece dare l'indirizzo e si precipitò lì anche se le ultime parole del signore non lo faceva stare molto tranquillo.
«Sono una famiglia particolare... fossi in te non mi lascierei coinvolgere troppo.»
Bè quello che non sapeva era che anche Garmadon veniva da una famiglia “particolare” ed era determinato ad andare a fondo di questa storia.
Si ritrovo davanti ad una casa a due piani dall'aspetto elegante e con un giardino ben curato, tutto da fuori sembrava stranamente troppo perfetto. Garmadon si avvio per bussare alla porta d'ingresso quando con la coda dell'occhio notò qualcosa, sul lato della casa c'era una finestra chiusa in netto contrasto con le altre tutte aperte per far entrare l'aria fresca.
Incuriosito da questa differenza che stonava cosi tanto decise di arrampicarsi su un albero vicino per vedere meglio, la visuale interne era coperta dalle tende, ma busso comuque al vetro sperando che ci fosse qualcuno in quella stanza.
Non sarebbe stata una buona prima impressione, ma in quel momento non gli importava. Le tende si spostarono e Garmadon vide davanti a sé due occhi verdi motlo famigliari, con espressione preoccupata Misako apri la finestra.
«Che ci fai qui?» chiese lei.
«Potrei farti la stessa domanda.» ribatte Garmadon. «Sbaglio o avevi detto di vivere a Ninjago City?»
«Va bene ho mentito, mi spiace, ma adesso vattene prima che i miei ti vedano.» supplico lei.
«Perchè non possono vedermi?» chiese Garmadon accigliato e sentendo il veleno che iniziava a ribollirgli nelle vene.
«Perchè se ti vedono mi punirano!» disse Misako sull'orlo delle lacrime.
«Sei una donna adulta!» grido Garmadon che non capiva il motivo di tanta paura.
«A loro non importa!» strillo Misako. «Non ho il permesso di uscire, di leggere o studiare! Vogliono solo che rimanga a casa a fare le faccende!»
Garmadon la guardo con occhi sbaratti sorpresso da queste rivelazioni, era quasi come se Misako fosse in prigione e adesso capiva perchè aveva mentito non voleva che lui o Wu la trovassero.
«Se i tuoi ti trattano cosi allora perchè rimani?» domando Garmadon.
«Sono i miei genitori... che altro posso fare?» disse Misako sospirando.
«Reagire!» disse Garmadon. «Vuoi passare tutta la tua vita cosi?!»
«No, certo che no!» rispose Misako. «Però... pensi davvero che sarei in grado di cambiare le cose?»
Garmadon non rispose subito, si allungo sul ramo per poi afferare la mano di Misako e stringerla tra la sua.
«Io so che né sei in grado.» disse. «Diventa quel tipo di persona Misako.»
In quel momento prima che Misako avesse la possibilità di rispondere la porta della sua stanza di apri sbattendo contro la parette. Sulla soglia un uomo e una donna molto arrabbiatti gli stavano fissando con l'aria di due che erano pronti ad aggredergli da un momento all'altro.
Garmadon vide quanto fosse spaventata Misako e cosi senza pensarci due volte la tiro verso di sé fuori dalla finestra per poi scendere dall'albero e iniziare a correre.
Alla fine arrivarono ai piedi del monastero e solo in quel momento Garmadon penso di aver comesso un erorre.
Si volto verso Misako vedendo come quest'ultima avesse il viso rigato di lacrime.
«Mi dispiace io...» inizio lui, ma fu interrotto da Misako che lo abbraccio di colpo.
«Grazie.» gli disse Misako stringendolo più forte a sé. «Grazie.»
Garmadon ricambio l'abbraccio capendo che era ciò di cui Misako aveva bisogno in quel momento.
Il suo non era stato un erorre, l'aveva appena salvata e adesso finalmente poteva vivvere la propria vita come voleva lei.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Ninjago / Vai alla pagina dell'autore: Alex Ally