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Autore: white_moon_night    20/07/2023    0 recensioni
Kirishima, Suoh, Asami descrivono Akihito attraverso le proprie parole e pensieri.
Akihito descrive Asami.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte fonda e si era appena svegliato. Accese la luce che si trovava sul suo comodino e prese una sigaretta.Si appoggiò con la schiena contro la parete del letto e proprio in quel momento la piccola figura che condivideva il suo letto, si avvicinò a lui e appoggio la testa sopra le sue cosce e continuò a dormire.

A quella vista, non potè non sorridere. Automaticamente portò una mano tra quei folti capelli biondi. Osservava il ragazzo che giaceva affianco a lui e si chiese a se stesso cosa aveva fatto per meritarsi tanto. Guardò fuori dalla grande vetrata mentre la mano continuava a vagare tra i morbidi fili dorati.

Dopo aver espulso il fumo dalla sua bocca, scosse la testa e sorrise come non mai. Non riusciva ancora a capacitarsi come un uomo come lui freddo e distaccato, era perdutamente e incondizionatamente dipendente dalla giovane creature che stava dormendo beatamente di fianco a lui.

La prima volta che vide Akihito era stato colpito da quei occhi nocciola, dalle labbra invitanti, dalla pelle bianca e candita e da quei capelli che sembravano oro. Tutto di quel fotografo lo aveva colpito come un fulmine, ma pensava che fosse un attrazione puramente fisica e basta.

Credeva che dopo neanche un mese si sarebbe stancato di lui, come con tutte le sue amanti e tutti i suoi amanti, ma si sbagliava. Più il tempo passava è più la sua voglia di monopolizzare il ragazzo cresceva.

Akihito era diverso da tutti coloro che conosceva. Non voleva e non chiedeva niente da lui e questa cosa lo aveva colpito. Tutti, dal grande Asami, volevano qualcosa. Non aveva realmente paura di lui, lo sfidava continuamente e gli diceva le cose come stavano senza mascherare i suoi pensieri o le sue emozioni. Il biondino non aveva paura di essere sincero e cristallino ai suoi occhi.

Non ha mai provato ad apparire una persona che non era. Gli ha sempre detto con grande onestà cosa pensava di lui o dei suoi atteggiamenti. I soldi non gli interessavano e nemmeno il potere. Non lo giudicava per il suo lavoro legale o non. Akihito lo accettava così com’era.

Ormai si conoscono da quattro anni e Asami neanche per un momento ha pensato di lasciar andare il giovane. Non riesce nemmeno a sopportare l’idea che qualcun’altra lo tocchi, lo baci, lo faccia sorridere, lo ami. Si, lo fa infuriare pensare che un altro uomo o donna lo provi a sedurre. Lui era suo e lo sarebbe stato per sempre.

All’inizio il loro rapporto era difficile e complicato. Venivano da due mondi differenti ed entrambi erano testardi, tutt’ora lo sono ma hanno imparare a trovare dei compromessi e trovato il loro equilibrio perfetto. Non si erano detti apertamente che si amavano, ma entrambi lo sapevano, lo dimostravano.

In realtà certe notti, mentre il gattino dormiva, Asami guardandolo pronunciava quelle poche parole piene di tutto ciò che provava. Ti amo Akihito. Era un sussurro, un sibilo che solo chi era in quella stanza e sveglio poteva sentire. Era un segreto.

Asami con il tempo aveva capito e aveva imparato ad apprezzare per davvero la persona che era Akihito. Era generoso, altruista, buono, gentile, testardo, orgoglioso, sfacciato, ribelle, pazzo, che metteva la felicità degli altri prima della sua. Si preoccupava degli altri e raramente rispondeva o trattava qualcuno male. Lui sembrava un angelo.

Il grande uomo d’affari si era innamorato di un angelo caduto tra i demoni. Lui aveva portato la luce e la vita nel suo mondo fatto di tenebre, inganni, bugie, morte, sangue, guerre. Akihito non si rendeva conto di quanto fosse importante sia per lui, sia per i suoi uomini. Non si rendeva contro che riusciva a conquistare chiunque con quel sorriso gentile, amichevole, genuino.

Ma il giovane era anche intelligente, astuto, caparbio. Accettava le opinioni altrui e non giudicava nessuno. Era uno che andava a caccia di adrenalina e non aveva paura di buttarsi verso l’ignoto. Lui amava la vita come la vita amava lui.

Poi c’erano i momenti fatti solo di loro due. Quando non esisteva niente e nessuno a parte i loro sguardi, le loro carezza, il loro amore. All’inizio era solo scopare e niente di più ma poi neanche qualche mese dopo che tutto ciò che facevano era stato trasformato nel atto di puro piacere e amore.

Akihito si affidava a lui e si fidava ciecamente e sapeva che non gli avrebbe mai fatto del male, ma gli avrebbe procurato solo piacere e goduria. Amava vedere quei occhi colore nocciola illuminarsi di lussuria e desiderio. Tutti sentimenti nati dalla sua vicinanza e dedicati solo e unicamente a lui.

Asami non ne aveva mai abbastanza di lui. Voleva fare l’amore con lui tutto il giorno e tutta la notte. Sentire il suo nome pronunciato da quelle labbra così peccaminose. Vedere la pelle del suo viso arrossire per l’imbarazzo mischiato con il piacere. I gemiti che quella creatura affascinate emetteva, erano musica per le sue orecchie. Molto spesso si era chiesto come aveva solo potuto andare a letto con un altra persona che non fosse stata Akihito.

Con questi pensieri sentì che il desiderio stava di nuovo nascendo dentro di lui e che la voglia di assaggiare di nuovo il suo amante ritornò. Smise di accarezzare i biondi capelli e mise la sigaretta nel posacenere. Prese il ragazzo, lo tirò sù e cominciò a darli una serie di piccoli baci sul collo. Era ora di svegliare l’affascinante creatura dormiente e passare a delle attività più interessanti.

 

   
 
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