La leggenda dei meteoriti di Rupepoli

Attenzione: questa one-short è ambientata nell’universo di “Pokémon: Alba&Tramonto”. Precisamente al termine di “Pokémon: Alba&Tramonto”. “Pokémon: Alba&Tramonto” è una fanfiction che ho scritto e pubblicato su Wattpad ed EFP. Non è necessario però che l’abbiate letta per capire questa fanfiction (ovviamente però datele pure un’occhiata se vi incuriosisce).

A volte me lo chiedo.

Ci penso, è inevitabile.

Anche se sono contenta della mia vita attuale, anche se non la cambierei con nessun'altra... chi sono io? O meglio, chi sono io davvero?

I miei veri genitori mi avevano chiamata davvero Iris? Oppure è il nome che mi hanno dato in orfanotrofio o magari i miei genitori adottivi??

Non ci siamo. Non lo so... sento che qualcosa mi manca. Mi manca sapere. La verità voglio sapere.

– STOP! Bravi tutti! - gridò una ragazza con il megafono in mano. - 5 minuti di pausa!! -

Finalmente, pensò Iris. Era stremata, erano lì da ore. Stavano girando alcune scene al luna park di Sciroccopoli.

Era stata chiamata per ricoprire il ruolo da protagonista in un film. La trama non era un granché per il suo gusto. Una ragazza che parte alla ricerca della sua vera famiglia. Scopre di essere stata adottata da piccola e non può credere che glielo abbiano nascosto per così tanto tempo. Un po’ scontata come trama… e dal finale prevedibile.

– Accidenti, io sono un’aspirante Maestra Drago! - disse tra sé e sé la ragazza guardando un punto impreciso dell’asfalto. - Possibile che debba ridurmi a fare queste cose!? -

Avevano chiamato lei perché godeva di buona popolarità. Suo nonno era il capopalestra di Boreduopoli e lei a volte lo sostituiva. Inoltre il suo profilo su PokéStargram era molto conosciuto. In molti la contattavano per sfidarla e spesso dopo l’incontro le chiedevano anche l’autografo.

– Non è possibile… - mormorò sospirando a occhi chiusi.

Presto, però, la sua attenzione si focalizzò su un ragazzino più distante. Un foglietto gli era caduto dalla tasca e lei, istintivamente, aveva fatto qualche passo avanti tendendo il braccio.

– Ehi, aspetta! -

Il ragazzino però se ne era andato, così lei si era fermata indecisa. Istintivamente aveva stretto il pugno del braccio che prima aveva steso. Decise di non tornare indietro e riprese a camminare verso il foglietto.

Quando lo raccolse lo osservò attentamente. Non c’erano dubbi. Era una mappa.

– Non è possibile! - si lasciò scappare sorpresa.

– Signorina Iris, dobbiamo riprendere. - disse la donna di poco prima in lontananza.

La ragazza, però, con sguardo determinato distolse lo sguardo dal foglietto e corse via. 

– Signorina Iris!? -

Iris mise il foglietto in tasca senza mai fermarsi. Le dispiaceva andare via così, ma non c’era un minuto da perdere. Non dopo quello che aveva scoperto. Aveva scoperto finalmente DOV’ERA.

♥♥♥

Ce l’aveva fatta. Non era stato per niente semplice, ma ce l'aveva fatta. Era arrivata a Rupepoli dopo diverse ore di volo e dopo aver chiesto parecchie indicazioni.

E non solo era arrivata a Rupepoli, ma era arrivata da loro. Al LORO cospetto.

Ora doveva solo scoprire quale di quelle era la meteorite magica in grado di realizzare tutti i desideri delle persone. Desiderava trovarla da quando era piccola. Da quando sua madre le aveva raccontato la leggenda di Deoxys e la meteorite spaziale.

– E se facessi la conta? - si chiese piegata sulle ginocchia. - A me sembrano tutte uguali, forse si riconosce al tatto. - aggiunse allungando un braccio esitante.

Non sapeva se poteva toccare i meteoriti. Temeva che qualcuno l’avrebbe rimproverata o, peggio, che il meteorite magico perdesse il suo potere al contatto con gli umani!

– No, non posso farlo. - disse ritraendo il braccio. - Con la mia fortuna il meteorite potrebbe trasformarsi in zucca. - aggiunse guardandone uno in particolare.

– Un meteorite che si trasforma in zucca? -

Non aveva capito subito di chi si trattava, ma si era rialzata in piedi e si era voltata. Era un ragazzo che sembrava appena un po’ più grande di lei. Aveva uno strano sorriso. Era chiaro avesse fatto il commento di poco prima con aria canzonatoria.

– Tu chi sei?! - chiese lei sulla difensiva.

Un po’ si sentiva offesa a dire la verità. Come si permetteva di ridere di lei??

– Paul. - disse lui con nonchalance fermandosi. - Non sei di queste parti, vero? Ti garantisco che nessuno dei nostri meteoriti si è mai trasformato in zucca. - aggiunse ridacchiando un po’ sotto i baffi.

– Ahah. - disse Iris fingendo di ridere appositamente male. - Guarda che lo so, dicevo solo per dire. -

– Comunque non mi hai risposto, non vieni da Sinnoh vero? -

– Che cosa sono queste supposizioni? E comunque sì, è vero, io vengo da Unima. Dal Villaggio dei Draghi. -

– Il Villaggio dei Draghi? Mai sentito. -

Iris finse un’espressione sempre più annoiata. In realtà in un certo senso quella situazione la divertiva.

– Tranquillo, non sei il primo, non compariamo neanche sulla mappa. -

– Addirittura? - disse sorpreso stavolta soffocando una risata. - E cosa ti ha spinta a venire fin qui, signorina dei draghi?? -

– Chiamami Iris. - disse lei scocciata. - Per la leggenda del meteorite spaziale di Deoxys. - aggiunse cambiando tono e voltando lo sguardo sui meteoriti. - Tu sai qual è di questi? -

Paul era rimasto sorpreso, il tono di Iris sembrava malinconico. Ma non sembrava triste, sembrava pensierosa. Forse preoccupata? In realtà non sembrava così tanto. Sembrava più che altro ansiosa. Impaziente di trovare quello che stava cercando.

Chissà perché ci teneva tanto, si chiedeva.

– Conosci la leggenda, no? Si dice che molto tempo fa Deoxys portò un meteorite sulla terra. Quel meteorite è in grado di realizzare qualunque desiderio di noi esseri umani… devo trovarlo, perché gli voglio chiedere di farmi diventare una brava Maestra Drago. -

Paul l’aveva ascoltata, ma presto si era ritrovato a ridere attirando la sua attenzione.

– Cos’hai da ridere?! - esclamò corrugando l’espressione arrabbiata.

– Cos’è una Maestra Drago? Comunque non funziona così, non puoi affidarti a uno stupido meteorite e pensare che il tuo desiderio diventerà realtà. Se hai un sogno devi lottare per realizzarlo. Non ci sono scorciatoie. -

– Come hai osato chiamarlo stupido!? Rimangiati immediatamente quello che hai detto, altrimenti si arrabbierà!! -

– Chi? Il meteorite?? -

L’allenatore continuava ad avere quella sua insopportabile aria beffarda e Iris non ci vedeva più dalla rabbia. Si sarebbe meritato un bel ceffone, ma non sarebbe stata di certo lei a darglielo.

In quel momento un bagliore prese il monopolio della situazione e li fece voltare. Uno dei meteoriti stava risplendendo con una forza unica. La sua luce era azzurra e ad accompagnarla vi era un basso suono intonato.

Entrambi si ritrovarono presto a sgranare gli occhi.

– Incredibile… - mormorò la ragazza quasi impercettibilmente.

♥♥♥

Erano passati alcuni giorni. Iris era tornata a Unima e aveva finito di girare il film. Si era scusata mille volte con tutti. Se non altro non era stato tutto vano. Aveva davvero trovato il meteorite spaziale… anche se nessuno voleva crederle. Persino Paul, quel ragazzo che aveva conosciuto, aveva avuto il coraggio di dire che non era niente in tutto… certo, lo sapeva che stava mentendo… e forse anche lui aveva espresso un desiderio.

– Iris, che cos’è questo bigliettino? - le domandò Aristide vedendolo sul tavolo.

Iris al richiamo del nonno si era fermata sulle scale per guardarlo.

– Ah, quello è il foglietto con la mappa dei meteoriti. -

– Quindi sei stata davvero a Sinnoh? -

– Sì, nonno. - disse lei spostando lo sguardo davanti a lei annoiata. - Te l’ho detto! - aggiunse riprendendo a salire.

Aristide la guardò confuso, poi sorrise. Spostò lo sguardo sul biglietto che ora aveva in mano. 

Lui non ci capiva niente da quei quattro scarabocchi riportati sul foglietto. Era incredibile che la nipote fosse stata in grado di interpretarli. 

La leggenda di Deoxys e del meteorite spaziale era un classico. Ovviamente neanche lui credeva che Iris l’avesse visto davvero. E dire che tutto era iniziato perché aveva voluto raccontare una storia originale alla figlia, la madre di Iris, chi poteva immaginare ci fosse un fondo di verità?

♥♥♥

Ciao a tutti :) 

Spero che questa one-short incentrata su Iris vi sia piaciuta. Iris mi piace e non piace, non mi piacciono i suoi capelli e alcuni suoi atteggiamenti. Ma mi piace ad esempio quando fa amicizia con Lucinda e la definisce “la famosa Lucinda” perché Ash ne ha parlato tanto (evviva la Pearlshipping <3).

Ah, comunque ci tengo a precisare che dato che siamo di nuovo nell’universo di “Pokémon: Alba&Tramonto”, Iris ha 13/14 anni (questa one-short è ambientata un po’ dopo i fatti della fanfiction lunga e Iris in questo universo ha un anno in meno di Lucinda che nello stesso momento ne ha 14/15).

Bene, questo è quanto. Mi piace considerare la composizione famigliare di Iris un po’ come quella del videogioco. Se non sbaglio nel gioco Aristide parla di Iris in una casa a Boreduopoli e c’è un’altra donna anziana che potrebbe essere sua moglie. Mi immagino che i genitori di Iris siano quasi sempre al lavoro e che lei resti spesso con i nonni.

Ok, questo è quanto.

Ah, ancora una cosa. Io ce li vedrei un po’ Paul e Iris, sarebbero una coppia simpatica <3 XD (inoltre ho pensato ai possibili segni zodiacali che potrebbero avere, Iris è da anni che penso possa essere del Capricorno e Paul ho riflettuto che potrebbe essere dello Scorpione… un segno di terra e uno d’acqua andrebbero di sicuro d’accordo… anche se considerando i loro caratteri litigherebbero spesso XD)

Ciao, alla prossima!