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Autore: KawaTengu_Ronin    28/07/2023    0 recensioni
Questa fanfic è nata da un sogno che feci agli inizi di luglio
Questa fanfic è una romance ed è un crossover tra Big Hero Six e Teenage Kraken.
E' un What if? Che sarebbe successo se Ruby Gillman si fosse trasferita a San Fransokyo e avesse conosciuto altri amici?
Hiro Hamada ormai sedicenne frequente l'istituto tecnologico di San Fransokyo, ma sua zia Cass decide di fargli seguire anche delle lezioni speciali ad un altro liceo.
Hiro è sempre stato un ragazzino intelligente ma non è il tipo di adolescente che pensa a cose come l'amore, ma sarà proprio in quell'altro liceo che conoscerà il vero amore, e non sarà per una ragazza umana.
Genere: Avventura, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Baymax, Cass Hamada, Hiro Hamada
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quando il cuore batte

Nel negozio zia Cass sta pettinando il nipotino

Zia Cass:"Devi essere bello, devi essere perfetto, devi fare bella figura, Hiro"
Hiro Hamada:"Zia, se continui così mi cadranno i capelli"
Zia Cass:"Sei giovane, hai ancora sedici anni, tuo padre non aveva ancora perso i capelli quando sei nato tu, e ricordati perchè vai in quest'altro liceo"
Hiro Hamada:"Sì, lo so, per farmi imparare delle lingue perchè io non ho voluto impararle"
La zia lo bacia sulla fronte

Zia Cass:"Perfetto, Hiro, ricorda che anche se sei un genio, sei pur sempre un adolescente, devi essere perfetto chissà quante ragazze della tua età conoscerai nel nuovo liceo che si innamoreranno di te"
Hiro Hamada:"Figuriamoci, non mi sono mai interessato alle ragazze, pensi che una ragazza possa interessarsi ad uno come me? Che è un genio della robotica?"
Zia Cass:"Non devi mai dire mai, una ragazza potresti trovarla quanto meno te lo aspetti, ora vai e fai bella figura"
Hiro Hamada:"Ciao zia, ci vediamo verso pranzo".

Hiro si diresse verso l'altro liceo, non era proprio contento di seguire delle lezioni speciali linguistiche, ma per uno dotato come lui non c'era problema, inoltre poteva seguire le lezioni dell'istituto tecnologico in streaming.

L'unico problema era il dover essere studente ed eroe di San Fransokyo, ma per ora lui non doveva pensarci, arrivò finalmente al liceo e vide un sacco di ragazzi e ragazze, certo che gli mancava l'atmosfera prima di entrare in classe, dato che lui si era diplomato a 13 anni, oramai lui era sedicenne e non gli mancava nè poco nè molto per laurearsi all'istituto con i suoi amici.

Prima che suonasse la campanella lui si diresse verso gli armadietti, il suo era vicino all'aula di francese, Hiro non era mai stato bravo con le lingue, e sua zia aveva bisogno di aiuto nel suo negozio, quindi doveva imparare alcune lingue per poter aiutare la zia, dopotutto era l'unica famiglia che aveva oltre ai suoi amici e Baymax.
Mise la combinazione e controllò le lezioni da seguire, vide che era quasi l'ora di spagnolo, così pensò di correre verso quell'aula, prese il libro giusto e mise a posto quegli altri, poi chiuse l'armadietto e corse.
Ma senza guardare in avanti lui andò a sbattere, finì per correre incontro ad una ragazza e caddero tutti e due a terra, e caddero anche dei libri.
Hiro si sentì in imbarazzo per la figuraccia e cominciò a raccogliere i libri della ragazza,
  
Hiro Hamada:"Scusami, scusami, non volevo andare a finire contro, di te è stato un incidente, lascia che ti aiuti", la ragazza con un tono sarcastico gli rispose
"Pensa se invece lo volevi fare apposta, mi hai fatto cadere i miei quaderni e il libro di matematica", lui raccolse tutto e lo porse a lei.

Hiro Hamada:"Scusami tanto è che oggi è il mio primo giorno qui e.....", in quel momento lui rimase in ginocchio a terra e porse i libri però guardò in faccia la ragazza, era un pò strana, la sua carnaggione era blu, i capelli blu scuro, gli occhi erano verdi, aveva le cuffie al collo, indossava una maglia verde, e dei pantaloncini corti viola, le sue gambe sembravano molto lunghe con delle lunghe calze di colore viola, bianco e nero, e delle scarpe coi lacci, Hiro non sapeva che dire, si limitò a fissarla, la ragazza però era un pò impaziente, 

"Scusa, potrei riavere il mio libro di matematica?", Hiro aveva ancora il libro e i quaderni della ragazza tra le mani, quindi si alzò imbarazzato e glieli diede, 

 Hiro Hamada:"Oh sì, scusami, non volevo tenerli, è solo che.....non ti ho mai vista da queste parti"
"Sono nuova di qui, forse sei tu che non frequenti queste parti perchè per me è già il secondo anno che vengo qui, io infatti non ti ho mai visto"
 
Hiro Hamada:"Oh, allora lascia che mi presenti, mi chiamo Hiro Hamada, e vivo qui a San Fransokyo da quando sono nato, piacere di conoscerti.....e...tu....tu....?"
la ragazza sorrise e disse il suo nome,
"Sono Ruby Gillman, una normale teenager, sono la classica secchiona, e sono una matematleta, io e la mia famiglia ci siamo trasferiti lo scorso anno ed io ho cominciato a frequentare questo liceo dall'anno scorso"
 Hiro Hamada:"Ruby,eh? Hai davvero un bel nome, sei per caso straniera?"
Ruby Gillman:"Sì, io......io vengo dal Canada, io e la mia famiglia veniamo da lì"
Hiro Hamada:"Non mi dire, io conosco molto del Canada, l'ho studiato per conto mio, e....", in quel momento Hiro andò a sbattere contro un armadietto isolato che colpì uno studente.
Lo studente prese una bella botta sulla testa, poi se la prese con Hiro, e lo afferrò per i vestiti, 
"Ehi pappamolle, che fai? Vuoi forse guai? Mi hai colpito"

Hiro Hamada:"Ti chiedo scusa amico, non l'ho fatto apposta, mi stavo appoggiando e non mi ero accorto che mi ero appoggiato ad un armadietto"
"Adesso ti dò un bel promemoria dritto sul naso"
Hiro Hamada:"Amico, dai, mi dispiace, ti ho detto che non l'ho fatto apposta", lo studente voleva dare subito il pugno ad Hiro, però Ruby intervenne,
Ruby Gillman:"Ehi amico, stai calmo, non l'ha fatto apposta, non ti ha nemmeno visto, e non ha visto l'armadietto, è stato un incidente, voi ragazzi più grandi vi credete i più forti ma dovreste anche essere pazienti"
"Scusa ragazzina, perchè lo difendi? Sei la sua ragazza?"
Ruby Gillman:"Sono una sua amica, e ti posso giurare che lui non lo ha fatto apposta, oggi è distratto, mi è persino venuto addosso facendomi cadere i libri", lo studente lasciò andare Hiro, e poi riflettette, 
"Sei stato fortunato che la tua amica fosse qui, perchè altrimenti ti avrei deformato la faccia, ora vattene dalla mia vista, marmocchio",
 lo studente se ne andò per fortuna per Hiro, il quale era felice di non venire pestato, poi guardò Ruby, 
Hiro Hamada:"Aspetta, gli hai detto che sei amica mia?"  
Ruby Gillman:"Forse, può essere, intanto ti ho salvato la faccia, ora scusami devo andare, ho lezione, ci vediamo un'altra volta", 
Hiro vide la ragazza andarsene, non capì di quel gesto che lei fece per lui, però era salvo, ma in quel momento suonò la campanella, ed Hiro dovette correre verso l'aula per l'ora di spagnolo.
Hiro si mise a concentrarsi sulla lezione, non era molto portato per le lingue, ma impegnandosi le avrebbe imparate, ma il fatto è che ogni tanto ripensava a quella ragazza e al fatto che l'aveva protetto da quello studente prepotente, perchè l'aveva fatto? Si erano appena conosciuti, aveva capito che era una secchiona come lui, forse perchè la ragazza era semplicemente gentile.
La lezione di spagnolo non era pesante, Hiro non era proprio un amante delle lingue, però sua zia voleva che le imparasse, così magari l'avrebbe aiutata nel negozio, al momento lui poteva dedicarsi ad essere un ragazzo normale, e non un supereroe.
C'erano molte cose da imparare nelle lingue che avrebbe studiato, e nel frattempo avrebbe seguito anche le lezioni dell'istituto tecnologico anche via computer.
Suonata la campanella, si diresse verso la prossima aula, che era quella di francese, però c'era ancora tempo e  vide un campo di pallacanestro al di fuori della scuola, così uscì e trovò delle palle, ne prese una e la fece palleggiare, poi cercò di buttarla sul canestro ma non lo centrò, qualcuno rideva di lui, 

Hiro Hamada:"Ehi, chi è che ride?", 
Hiro si girò e vide che era la ragazza incontrata prima, 
Ruby Gillman:"Non sei molto pratico di pallacanestro?"
Hiro Hamada:"Oh, sei tu? Ruby Gillman, giusto?"
Ruby Gillman:"Hai una buona memoria"
Hiro Hamada:"Mi hai scoperto, non ho mai giocato a pallacanestro, volevo solo provare a fare qualche tiro, l'ho visto fare su internet, ma sei venuta qui per prendermi in giro?"
Ruby Gillman:"No, assolutamente no, stavo mettendo questi volantini e ti ho visto giocare con la palla"
Hiro Hamada:"Che volantini sono?", Hiro ne prese uno, erano volantini per lezioni private per ripassare matematica, 
Hiro Hamada:"E così sei una tutor?"
Ruby Gillman:"Sono una matematleta, la matematica è una mia passione, sono sicura che aiuterò molti studenti in difficoltà, magari cercando di guadagnare qualche soldo"
Hiro Hamada:"Sono sicuro che aiuterai molti studenti, mi sembri una ragazza molto intelligente, non avrei mai detto che tu fossi una matematleta"
Ruby Gillman:"Tu come te la cavi in matematica?"
Hiro Hamada:"Sono ad un livello alto, se volessi potrei partecipare alle gare di matematica"
Ruby Gillman:"E' la verità o sei solo uno sbruffone?"
Hiro Hamada:"Volevo solo fare conversazione"
Ruby Gillman:"Mi aiuti ad appendere i volantini o continui a fare lo scemo?"
Hiro Hamada:"Lo scemo....voglio dire...ti aiuto".
Così Hiro aiutò Ruby ad appendere i volantini, lei glieli passava e lui li appendeva al muro,   
Hiro Hamada:"Dimmi Ruby, conosci bene San Fransokyo da quando ci vivi?"
Ruby Gillman:"Anche se ci vivo da più di un anno non la conosco bene, tu da quanto ci vivi?"
Hiro Hamada:"Da quando sono nato, oramai sono sedici anni che vivo qui"
Ruby Gillman:"Non mi dire, anche io ho sedici anni, siamo entrambi teenager"
Hiro Hamada:"Davvero? Abbiamo una cosa in comune, potrei farti da guida qui a San Fransokyo, ti mostrerei i posti da visitare e i posti da evitare, ci sono dei quartieri dove di solito bazzica la yakuza e bisogna fare attenzione, io stesso ho avuto a che fare con brutte persone come Yama"
Ruby Gillman:"Lo conosco, è un tipaccio, come lo hai conosciuto?"
Hiro Hamada:"In passato partecipavo a duelli di robot clandestini"
Ruby Gillman:"E' un gioco pericoloso, non mi dire che perdevi tempo a combattere con i robot per scommettere dei soldi?"
Hiro Hamada:"No, no, no, io guardavo solamente, lo so che è pericoloso, non sono stupido, ho un bel cervello"
Ruby Gillman:"Immagino che tu non avrai bisogno delle mie lezioni di matematica"
Hiro Hamada:"Peccato, avrei voluto avere una tutor così carina per matematica"
Ruby Gillman:"Cosa intendi dire?", Hiro non si accorse di quello che aveva detto e fece una faccia strana,
 Hiro Hamada:"No...non volevo dire....dire che......scusa, ma temo che debba andare ho un'altra lezione, ci vediamo".
Hiro arrivò in classe e si sedetta al banco, poi si toccò la testa come per autopunirsi, 

Hiro Hamada:"Stupido, stupido, come hai potuto dire una cosa così a quella ragazza, che figura ci fai? Perchè le ho detto che è carina? Bravo Hiro, lei è una nerd come te e tu la prendi in giro"
Hiro pensò di aver fatto una brutta figura con quella ragazza, per la durata della lezione pensò a come scusarsi per le parole dette, ma più ci pensava e più rifletteva sul perchè doversi giustificare con una ragazza appena conosciuta.
Alla fine della lezione, Hiro tornò all'istituto tecnologico per seguire le lezioni di tecnologia.
Lui era sempre contento di stare in quel posto, stare con i suoi amici che erano anche la sua squadra, ed anche la sua famiglia, e così si mise a studiare le materie che preferiva di più, però promise alla zia Cass di darsi da fare e quindi di studiare bene le lingue e lui voleva mantenere la promessa all'unico membro della sua famiglia originale.
Ogni tanto però Hiro ripensava al momento in cui si era scontrato con Ruby, e che le aveva detto che era carina, non aveva mai fatto complimenti ad una ragazza, ma era come se le parole gli uscissero da sole dalla bocca.
Alla fine della lezione, era proprio ora di andare a casa, però Hiro si accorse di una cosa, mentre ascoltava la lezione, su una pagina del suo quaderno aveva disegnato dei cuori distrattamente.
Hiro Hamada:"Cosa? Perchè ho disegnato dei cuori? Che cavolo sto combinando? Devo averlo fatto mentre ero distratto", Hiro strappò la pagina e la mise nello zaino per evitare che qualcuno lo vedesse.
Poi si diresse a casa dalla zia la quale le chiese come era andata all'altro liceo, lui rispose che aveva cominciato le lezioni di spagnolo e francese e che nel frattempo poi avrebbe seguito le altre lezioni avanzate.
La zia Cass per pranzo aveva preparato un ottimo Pad Thai e Hiro era curioso di assaggiarlo, era squisito, la zia Cass con la cucina era sempre un'ottima donna.
Però la zia Cass notò qualcosa di strano, 
 Zia Cass:"HIro? Ti senti bene?"
Hiro Hamada:"Sì, zia, perchè?"
Zia Cass:"Di solito fai il bis, invece hai lasciato ancora cibo nel tuo piatto"
Hiro Hamada:"Oh scusa, lo finisco subito", prese il piatto e mangiò velocemente quello che aveva lasciato, la zia gli disse di non andare veloce per evitare male allo stomaco.
Dopo pranzo, Hiro andò in camera sua per seguire le lezioni online, avrebbe dovuto studiare per due dato che doveva ripetere quelle cose imparate nei corsi di lingua, ma dopotutto per uno studioso come lui non era un problema.
Passò tutto il pomeriggio per ripassare quello che aveva studiato, e voleva uscire un pò.
Hiro andò fuori e si mise a camminare per le vie di San Fransokyo, camminando camminando arrivò al liceo che ora stava frequentando, e vide uno dei volantini che Ruby aveva appeso per le lezioni di matematica, c'era scritto il numero di telefono in foglietti piccoli, lui ne strappò uno,

Hiro Hamada:"Perchè l'ho preso? Non ho mica bisogno di aiuto per matematica, però penso che sia bello avere un'amica intelligente come lei, almeno una della mia stessa età, oltre che ai miei amici che sono più grandi di me".
Andò verso la zona orientale della città per osservare la baia, e si mise a pensare,  
 

Hiro Hamada:"Perchè mi ha protetto da quel prepotente? E perchè io non ho provato a picchiarlo? Dopotutto anche se non sono di livello alto conosco bene il karate, ma perchè continuo a pensare di aver fatto una brutta figura con lei? Devo ammettere che è simpatica questa Ruby, mi piacerebbe studiare con lei.....aspetta ho davvero detto questa frase?".
Hiro si sentiva un pò strano, anche quando si addormentò si mise a pensare a quella ragazza, voleva chiederle scusa per essere sembrato uno stupido davanti a lei.

Il giorno dopo, Hiro si diresse subito al liceo, si mise a cercare la ragazza, 

Hiro Hamada:"Che cosa le posso dire? Salve, non ci siamo presentati bene, io sono Hiro Hamada, mi spiace esserti venuto addosso e averti fatto cadere i libri, volevo farti capire che sono un bravo ragazzo non sono uno spaccone, posso sembrare esagerato per il mio quoziente intellettivo ma non sono cattivo....no, che razza di frase, forse dovrei solo scusarmi per esserle venuto addosso e basta, poi andò a verso il campo di pallacanestro all'aperto e vide che c'erano due bulli che tormentavano proprio Ruby, lui corse verso fuori e sentì i loro discorsi,

Ruby Gillman:"Ehi.....ridatemi lo zaino, non si fa così"
Bullo 1:"Oh poverina, cosa hai intenzione di fare? Metterti a piangere?"
Ruby Gillman:"Io non mi metto a piangere, voi però dovete ridarmi lo zaino, altrimenti lo dirò al preside"
Bullo 2:"Oh, ma che paura, la secchiona vuole minacciarci andando dal preside"
Ruby Gillman:"Ridatemi lo zaino o passerete diversi guai", uno dei bulli la spinse per terra, 
Bullo 1:"Avanti, adesso se vuoi il tuo zaino devi metterti a piangere, se ti metti a piangere ti ridaremo lo zaino"
Ruby Gillman:"Io....non piangerò...."
Bullo 1:"Allora non riavrai il tuo zaino", il bullo teneva in mano lo zaino di Ruby, ma in quel momento lo prese Hiro dalle mani del bullo, i due bulli si stupirono, lui le restituì lo zaino e la aiutò ad alzarsi, 

Ruby Gillman:"Hiro? Ma perchè..."
Hiro Hamada:"Vai"
Ruby Gillman:"Cosa?"
Hiro Hamada:"Corri, c'è l'insegnante di ginnastica nel corridoio puoi fare rapporto a lui"
Ruby Gillman:"ma Hiro...."
Hiro Hamada:"Corri, ho detto", Ruby fece come disse Hiro, i due bulli però lo circondarono, 
Bullo 1:"Ehi ragazzino, perchè l'hai aiutata? Perchè non ti fai gli affari tuoi?"
Hiro Hamada:"Non l'ho aiutata per farle un favore, l'ho mandata via per non avere testimoni per picchiare due elefanti come voi"
Bullo 2:"Scusa come ci hai chiamati?"
Hiro Hamada:"Cosa c'è? Quell'enorme tonnellata che vi portate appresso vi ha otturato di grasso le orecchie?"
Bullo 1:"Amico, non avresti dovuto provocarci"
Hiro Hamada:"Invece era quello che volevo", Hiro si mise in posa e uno dei bulli lo colpì con un pugno, ma Hiro lo schivò prese il braccio e fece perdere l'equilibrio al bullo che cadde a terra, l'altro bullo gli corse incontro, ma Hiro lo colpì con il palmo e il bullo si piegò poi Hiro gli diede un calcio alla schiena, l'altro bullo però si era rialzato e corse incontro ad Hiro pure lui, Hiro lo schivò abbassandosi poi con le mani lo buttò contro un recipiente di attrezzi sportivi.
Hiro guardò il bullo che aveva buttato a terra con un calcio,    
Hiro Hamada:"Non sono un ragazzino, sono un adolescente e se aveste un minimo di cervello non ve la prendereste con le ragazze, ora che avete trovato uno al vostro livello cosa mi dite?".
Hiro riprese lo zaino ma il poveretto non sapeva che il bullo che aveva lanciato era dietro di lui e aveva un mazza da baseball, il bullo lo colpì sulla spalla, Hiro cadde per terra, ma il bullo lo colpì in altre parti, Hiro cercò di prendere la mazza, la afferrò e colpì il faccia il bullo, ma per fortuna in quel momento arrivò Ruby con l'insegnante di ginnastica.

Insegnante di ginnastica:" Voi due, vi avevo già dato un ammonimento, se continuerete a comportarvi male con gli altri studenti sarete fuori dalla squadra di pallacanestro" 
Bullo 1:"Ma coach, è lui che ha picchiato noi"
 Insegnante di ginnastica: "Poi parlerò con lui, ma voi già eravate in pericolo, la prossima volta chiamo i vostri genitori ora non fate storie e venite con me dal preside".
Il coach prese i due bulli e li portò con sè, invece Ruby vide che Hiro era a terra, e stavolta fu lei ad aiutare lui,
Ruby Gillman:"Va tutto bene Hiro? Come stai?"
Hiro Hamada:"Sto bene, sto bene, ho solo un pò di dolore alla spalla"
Ruby Gillman:"Bisogna portarti in infermeria"
Hiro Hamada:"Sto bene, no mi serve niente, devo solo riposare un pò"
Ruby Gillman:"Sei stato molto coraggioso, non posso credere che tu li abbia affrontati"
Hiro Hamada:"Ho fatto un pò di karate nell'ultimo anno, però ho abbassato la guardia e quel bullo ne ha approfittato"
Ruby Gillman:"Sei stato un vero eroe, sei venuto ad aiutarmi, e hai rischiato di farti molto male per colpa mia", Hiro in quel momento arrossì e guardò altrove, 
Hiro Hamada:"Non l'ho fatto per impressionarti, volevo solo dare uan lezione a quei due elefanti, non potevano prendersela con te, a proposito, mi spiace di esserti venuta addosso ieri non volevo farti cadere i libri"
Ruby Gillman:"Ci stai ancora pensando? E' stato un incidente, ma poi perchè ieri non hai usato il karate contro quell'altro studente?", Hiro la guardò di nuovo, 
Hiro Hamada:"Un conto è se uno se la prende con me, ma stavolta se la sono presa con te, il karate deve essere giustizia non vendetta, ora devo tornare dentro devo seguire la mia lezione di spagnolo", ma Hiro non potè andare, perchè Ruby lo prese per la mano destra, lui la guardò,
Ruby Gillman:"Sicuro di stare bene? Non pensi che sia meglio se vai in infermeria? Ti posso accompagnare io, non fa niente se farò tardi alla lezione", Hiro si sentì strano nel vedere che le loro mani si toccavano, allora lui con calma la lasciò, 
Hiro Hamada:"Non ti devi preoccupare, sto bene, e poi se mi sono fatto veramente male ora non riuscirei a stare in piedi, non voglio darti problemi, ora io devo andare, ci vediamo", Hiro si diresse verso la scuola, poi Ruby lo chiamò, 
Ruby Gillman:"Hiro?", lui si girò verso di lei, 
Hiro Hamada:"Sì?", Ruby fece un sorriso, 
Ruby Gillman:"Grazie per avermi difeso, sei un vero amico", Hiro arrossì di nuovo, poi si girò, 
Hiro Hamada:"Di niente, non ti devi preoccupare, è come hai detto tu sono tuo amico" , poi prese la maniglia della porta, ma quella non si aprì, 
Hiro Hamada:"E adesso perchè non si apre la porta?"
Ruby Gillman:"Hiro? Guarda che devi spingerla", Hiro vide il cartello che diceva Spingere, e così potè aprire la porta, e se ne andò via imbarazzato.

Alla lezione, Hiro cercava di essere concentrato, però continuava a pensare a quando aveva visto Ruby in difficoltà, essendo lui un eroe doveva per forza aiutarla, però aveva abbassato la guardia e quel bullo ne aveva approfittato, è molto più facile affrontare i cattivi quando hai la tuta, ma lui ha un'identità da proteggere e poi erano solo dei bulli, però un'altra cosa gli tornava in mente, come la ragazza che gli aveva sorriso, e in quel momento sentì il suo cuore che batteva forte, lui si mise la mano sul cuore, cominciò a farsi delle domande, sul perchè si sentiva spesso strano, e perchè si era dimenticato della porta da spingere, e perchè pensava spesso a quella ragazza.
Non sapeva cosa pensare, eccetto che a quella ragazza, ma durante la lezione cercò di concentrarsi per occuparsi solo dello spagnolo.
Alla fine della lezione, Hiro passò davanti alla vetrina dei trofei e vide dei trofei dedicati alle gare di matematica, e vide anche una foto di alcuni ragazzi e ragazze vincitori del trofeo e tra le ragazze c'era anche Ruby Gillman,

 Hiro Hamada:"Però, non mentiva quando diceva che era una matematleta", Hiro ripensava a quando frequentava un altro liceo a San Fransokyo e molti gli avevano proposto di partecipare alle gare di matematica, però lui diceva sempre di no perchè non gli importava di partecipare, ma un altro motivo era anche che aveva paura di essere marchiato a vita come secchione, forse era per quel motivo che aveva difesa Ruby, 
Hiro Hamada:"La poverina sa già cosa significa essere una nerd, forse dovrei aiutarla, e se quei bulli dovessero farle del male quando lei esce? Il problema è che io ho solo un'altra lezione, poi dovrei andare all'istituto tecnologico a studiare".

Hiro si ricordò di aver preso il numero di telefono di Ruby da uno dei volantini, aspettò che suonasse la campanella per chiamarla.
Una volta suonata, Hiro digitò il numero sperando che lei rispondesse, 
Hiro Hamada:"Pronto, Ruby?"
Ruby Gillman:"Pronto? Chi è?"
Hiro Hamada:"Ah meno che hai risposto, sono io, Hiro"
Ruby Gillman:"Hiro? Come hai avuto il mio numero?"
Hiro Hamada:"L'ho visto sui volantini, ma non è questo il punto, ho pensato uan cosa, dato che devo seguire una lezione e poi dovrei andare a fare un servizio, ti andrebbe se ti accompagnassi a casa?"
Ruby Gillman:"Come mai questa offerta? E la spalla come va?"
Hiro Hamada:"La spalla sta meglio, però volevo accompagnarti a casa perchè ho paura che quei bulletti si ripresentassero ed io non ci fossi, una cosa è se se la pigliano con me, ma non voglio che ti facciano del male, tu non hai degli amici qui?"
Ruby Gillman:"Gli unici miei amici sono i componenti della mia squadra di matematica, non mi sono fatta altri amici, in effetti dovrei avere altri amici"
Hiro Hamada:"Senti, quando devi uscire tu chiamami, io ti accompagno a casa, non vorrei che ti succedesse qualcosa andando a casa, non si sa mai che tipo di bullo tu potresti incontrare, magari uno che metterebbe le mani addosso ad una ragazza, e se io non ci fossi e ti facessero del male io non mi sentirei tranquillo col pensiero che potresti incontrare un bullo mentre vai a casa, lo sto facendo perchè so che significa essere un nerd, tu sei la prima amica nerd che incontro, ho altre amiche nerd ma sono più grandi di me" 
Ruby Gillman:"Sei un vero tesoro, Hiro, in effetti non hai torto, va bene quando dovrò uscire ti chiamerò, memorizzo subito il tuo numero, forse potresti essere il mio nuovo amico, se tutti i ragazzi fosse dei cavalieri come te"
Hiro Hamada:"Ehi, grazie, anche tu sei fantastica", poi staccarono la chiamata, 

Hiro Hamada:"Anche tu sei fantastica? Che razza di frase le vado a dire?".
Hiro seguì la lezione poi si diresse al suo college, lì seguì le sue solite lezioni, però teneva il cellullare sul banco per aspettare la chiamata di Ruby.
Seguì tre lezioni, poi il suo cellulare squillò proprio dopo che era finita la lezione.
  
Hiro Hamada:"Pronto, Ruby?"
Ruby Gillman:"Sono pronta, la lezione è finita, ti aspetto vicino al liceo?"
Hiro Hamada:"No, tu rimani dentro la scuola, e se vedi uno di quei bulli scappa, io cerco di fare più in fretta che posso"
Ruby Gillman:"Esagerato, sono solo dei bulli non sono mica leoni"
Hiro Hamada:"Tu però non parlarci, è inutile avere a che fare con loro, sono solo persone senza la ragione, io cerco di fare in fretta".
Hiro cercò di fare più in fretta che poteva, perchè la strada era lunga, poi arrivò al liceo e trovò Ruby che aspettava di fuori.
Ruby Gillman:"Ah, eccoti Hiro"
Hiro Hamada:"Ti avevo detto di aspettare dentro"
Ruby Gillman:"Ma che esagerato che sei, non mi è successo niente"
Hiro Hamada:"Va bene, ora ti accompagno a casa, non voglio che ti succeda qualcosa"
Ruby Gillman:"ma perchè ti preoccupi tanto di me? Neanche mi conosci bene"
Hiro Hamada:"Ci siamo presentati, sei una cervellona come me, ti ho già salvato da dei bulli, è già abbastanza, dai andiamo"
Ruby Gillman:"Va bene, seguimi, casa mia è molto distante, però è sempre bene fare un pò di movimento", Ruby prese la mano ad Hiro e lui arrossì,
Ruby Gillman:"Se corriamo facciamo prima, e poi non voglio farti fare tardi a casa"
Hiro Hamada:"Ehm...d'accordo".
Durante il tragitto, Hiro si stette zitto, non sapeva cosa dire, non sapeva come fare conversazione con lei, d'altronde nemmeno lei si mise a parlare.
Arrivarono ad una parte dove c'erano case vicino al porto e Ruby si fermò davanti ad una grande casa.

Ruby Gillman:"Eccoci arrivati, questa è casa mia"
Hiro Hamada:"Carina, e poi hai la vista sulla baia", Ruby lasciò la mano di Hiro e si sistemò lo zaino, 
Ruby Gillman:"Bella vero? Grazie per avermi accompagnato a casa"
Hiro Hamada:"Ora che so dove vivi vuoi che ti accompagni anche la mattina?"
Ruby Gillman:"Sei davvero gentile, Hiro, ma non voglio che ti preoccupi"
Hiro Hamada:"Lascia che ti accompagni anche domani a casa, non si sa mai chi potresti incontrare per le strade di San Fransokyo, non parlo solo di quei bulli"
Ruby Gillman:"Mi farebbe piacere, ma non farai tardi a casa?" 
Hiro Hamada:"In effetti faccio tardi, però a casa capiranno, se sto aiutando una nuova amica" 
Ruby Gillman:"In effetti potresti essere il mio nuovo amico, come amici ho solo il mio team di matematica, vuoi entrare? Ti posso offreire qualcosa per il disturbo?"
Hiro Hamada:"No, non ti preoccupare, e poi i tuoi genitori potrebbero reagire male nel vedere un estraneo"
Ruby Gillman:"In effetti non hai torto, allora ci vediamo domani?"
Hiro Hamada:"Ciao Ruby"
Ruby Gillman:"Ciao Hiro".
Hiro ora doveva tornare al Lucky Cat e doveva anche spiegare a sua zia come mai avrebbe fatto tardi, però stranamente era felice di aver fatto quella bella azione, e l'avrebbe fatto anche il giorno dopo.

Tornato a casa, Zia Cass stava finendo di preparare il pranzo, era l'una e trentacinque,

Zia Cass:"Dove sei stato Hiro? Come mai hai fatto così tardi?"
Hiro Hamada:"Se te lo dicessi non mi crederesti"
Zia Cass:"Beh, dimmelo lo stesso"
Hiro Hamada:"Ok, stamattina due bulli stavano prendendo in giro una ragazza che ho conosciuto l'altro giorno, le avevano preso lo zaino e così io glielo ho preso, poi le ho detto di andare via ed ho picchiato quei bulli, uno di loro mi ha picchiato con una mazza da baseball, poi è tornata quella ragazza col docente di ginnastica, poi mi sono offerto di accompagnare lei per evitare che quei bulli le facessero del male"  
Zia Cass:"Hiro? Non è da te fare a botte, non mi piace che tu metta le mani addosso a qualcuno"
Hiro Hamada:"Ma quella ragazza era in pericolo, è una nerd come me, non è esperta di robot, ma è brava in matematica, è una matematleta, volevo solo fare una buona azione", la zia diede un bacio sulla fronte di Hiro, 
Zia Cass:"E tu sei un vero tesoro a proteggere una ragazza dai bulli, ma io non voglio che tu ti faccia del male, ti fa male dove hai ricevuto il colpo?" 
Hiro Hamada:"No, non mi fa male, volevo solo essere gentile"
Zia Cass:"Ma tu sei gentile, Hiro, come lo era Tadashi, come è questa ragazza?"
Hiro Hamada:"Beh....è della mia stessa età, è intelligente...."
Zia Cass:"E' bene che tu abbia un amico della tua età, anche se è una femmina, vedi che facevo bene a pettinarti? Ti sei fatto una nuova amica"
Hiro Hamada:"Già, hai ragione".
Hiro passò tutta la giornata a ripetere le lingue e a studiare le lezioni di tecnologia, poi si mise a sistemare un piccolo robot che stava costruendo.
Quando era ora di dormire, Hiro si sentì strano, non riusciva a prendere sonno facilmente, cambiava posizione, picchiava il cuscino, si girava di fianco, ma poi riapriva gli occhi.
Hiro Hamada:"Perchè continuo a pensare a lei? Perchè mi torna in mente quando lei mi sorride? E perchè ero così nervoso quando lei mi teneva la mano?",
Hiro si alzò e andò da Baymax,

Hiro Hamada:"Ehi Baymax"
Baymax:"Ciao Hiro, hai bisogno di me?"
Hiro Hamada:"Sì, per favore, oggi mi sento strano, ho anche ricevuto una botta sulla spalla, puoi farmi una scansione?"
Baymax:"Procedo subito con una scansione completa", Baymax scannerizzò Hiro da capo a piedi,
Hiro Hamada:"Che cosa hai trovato Baymax?"
Baymax:"Ho notato una lesione sulla tua spalla, ma non è niente di grave, stai già guarendo"
Hiro Hamada:"Benissimo, allora non ho niente di grave"
Baymax:"Tuttavia....."
Hiro Hamada:"Tuttavia cosa?"
Baymax:"Ho notato una strana anomalia nel tuo sistema nervoso"
Hiro Hamada:"Di cosa si tratta?"
Baymax:"HO notato che hai un aumento di dopamina e di ossitocina, i tuoi valori sono più alti del normale" 
Hiro Hamada:"Aspetta? hai detto dopamina e ossitocina?"
Baymax:"La dopamina fa parte degli ormoni della felicità, l'ossitocina invece è l'ormone che controlla la sensazione dell'amore"
Hiro Hamada:"L'ormone dell'amore? Aspetta, fammi un'altra scansione", Hiro si concentrò mentre Baymax lo scannerizzò di nuovo, 
Baymax:"Adesso la percentuale di ormone ossitocina è aumentata, ed è aumentato anche il tuo battito cardiaco"
Hiro Hamada:"E' perchè ho pensato a lei"
Baymax:"Pensato a chi?"
Hiro Hamada:"A una ragazza, una ragazza che ho conosciuto, allora è per questo che mi sento così strano e anche confuso, sono innamorato"
Baymax:"O sei innamorato oppure hai mangiato molto cioccolato".
Hiro andò in bagno, e si gettò dell'acqua in faccia, poi si guardò allo specchio,
Hiro Hamada:"Le scansioni di Baymax non sbagliano, non ci posso credere io Hiro, il ragazzo appassionato di tecnologia che si è preso una cotta",
Hiro si mise sdraiato sul letto,
Hiro Hamada:"Però in effetti, lei è carina, e ha un bel sorriso, è intelligente, e le piace la matematica, mi piacerebbe stare un pò con lei, forse è per questo che mi sono offerto di accompagnarla, però come faccio a parlarle adesso che so che sono innamorato di lei?"
Baymax:"Io potrei cercare informazioni sulla rete sull'amore, ma personalmente ti chiederei di cercare informazioni su chi ha già vissuto questa esperienza"
Hiro Hamada:"E a chi? Tra i miei amici non so a chi chiedere, e chissà come reagirebbero se sapessero che sono innamorato, però potrei chiedere a zia Cass".
L'indomani a colazione, Hiro era pronto a chiedere consiglio alla zia.
Ma la zia fu lei a fargli una domanda,

Zia Cass:"Hiro? Ma c'è qualcosa che non va?"
Hiro Hamada:"Eh? Che intendi dire?"
Zia Cass:"Di solito impazzisci per i miei waffles, ma è da tre minuti che li fissi senza mangiarli, e non solo, stai mangiando poco e sospiri, ti senti forse male?"
Hiro Hamada:"Ehm, zia, volevo parlarti proprio di questo.....come si fa a capire che si è innamorati?"
Zia Cass:"Oh, Hiro, a me è successo due volte, ma sempre con l'uomo sbagliato, per dirla in breve, ti senti felice, ma anche confuso, sei distratto, e pensi spesso a quella persona e ti piace passare il tempo con lui o lei, ti senti forte e debole allo stesso tempo, e vorresti passare ogni momento con.....come mai mi fai questa domanda?"
Hiro Hamada:"Ieri mi sono fatto fare una scansione da Baymax, e ha notato un aumento di ossitocina nel mio cervello"  
Zia Cass:"E sarebbe?"
Hiro Hamada:"Sarebbe l'ormone che controlla la sensazione dell'amore", a quelle parole, la zia Cass fece un sorriso, e abbracciò il nipotino,

Zia Cass:"Oh, Hiro, che bello, ti sei innamorato, non me lo sarei aspettato da te, però in effetti ora hai sedici anni, doveva succedere", Hiro si liberò dalla presa,  
Hiro Hamada:"Sì, ma ora che lo so, non so come comportarmi con lei, quando l'ho guardata per la prima volta in faccia, sono rimasto fermo come uno scemo, ma ora capisco perchè ero imbambolato, 
Zia Cass:"Si chiama amore a prima vista, Hiro, e lei chi è? E' per caso la ragazza che hai salvato dai bulli?"
Hiro Hamada:"Sì, è lei, e in effetti la penso spesso, è carina, è intelligente, e ha un bel sorriso, e mi piace stare con lei, quando mi ha dato la mano mi sono sentito strano, ora che però so che lei mi piace, non saprei come parlarle"  
Zia Cass:"Prova ad essere te stesso, aprile il tuo cuore"
Hiro Hamada:"E se lei non dovesse provare la stessa cosa che ho io? Se facessi una brutta figura? Se lei non volesse nemmeno essere neppure amica mia?"
Zia Cass:"Ho capito, hai paura di avere un rifiuto, ci è passato anche tuo padre"
Hiro Hamada:"E che cosa ha fatto papà?"
Zia Cass:"Era titubante, e ci ha provato diverse volte a dichiararsi a tua madre, ma ogni volta non ci riusciva"
Hiro Hamada:"E poi c'è riuscito?"
Zia Cass:"Beh, tu e Tadashi siete nati, no?"
Hiro Hamada:"Ah...giusto, ma io sono un esperto di tecnologia, non so niente di romanticismo"
Zia Cass:"Hiro, pensa a cosa ti piace di questa ragazza, e i tuoi sentimenti verranno da sè"
Hiro Hamada:"E se facessi una brutta figura?"
Zia Cass:"Non cominciare a deprimerti, sei un ragazzo intelligente, sono sicura che ti verrà qualcosa in mente, devi farti coraggio, prova a chiederle di uscire, magari portala da qualche parte, oh il Luna park sarebbe bello, è sulla ruota panoramica che tuo padre si dichiarò a tua madre, magari potresti confessarle il tuo amore proprio sulla ruota panoramica, e poi credo che un buon posto per portarla a fare uno spuntino sarebbe qui al Lucky Cat, giocheresti in casa, e....se ti servono soldi, basta che me lo dici"
Hiro Hamada:"Ma zia, tu già mi paghi l'istituto e il liceo, non posso chiederti altri soldi"
Zia Cass:"HIro, questo è amore, potrebbe essere la prima ragazza, oppure potrebbe essere la tua prima e l'unica, quella giusta, tuo padre scelse tua madre e non ebbe altre ragazze, nè prima nè dopo"
Hiro Hamada:"Sarebbe bello se lei potesse essere quella giusta, ma come faccio il primo passo? Le rivelo i miei sentimenti o le chiedo di uscire?"
Zia Cass:"Chiedile di uscire, offrile un giro per la città, e ricorda, mai senza soldi, devi trattare bene una ragazza, eccetto qui, qui puoi farla mangiare gratis".


Continua......


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