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Autore: CatherineC94    03/08/2023    3 recensioni
«Non ti senti solo?».
lAziraphale/Crowley
lSpoiler 2 Stagione
lQuesta raccolta partecipa alla "Due ore, quattro prompt" indetta da LadyPalma, Maqry, Mari Lace, PescepallaSia e PinguinaMatisul Forum Ferisce più la penna
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Crowley
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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(Sad to see you go) Was sorta hoping that you’d stay
 
 
 
 "Succede sempre dopo ogni tempesta, l’aria non è la stessa e forse neanche tu"
(Muhammad Ali, Marco Mengoni)
 
 
I
Il giorno dopo la scampata fine del mondo, Crowley si ritrova arenato sulla solita panchina al parco.
C'è poca gente in giro, nessuna voglia di compiere qualche tentazione, nessuna voglia di fare alcunché.
Alza gli occhi al cielo e lo fa per un istante infinitesimale, che però sembra durare tanto, anzi troppo.
«NGK» borbotta, quando quel blu terso gli ricorda qualcosa anzi qualcuno in particolare.
Si alza di scatto e digrignando i denti decide che non gli frega davvero più niente di ciò che sta sopra o sotto.
Crowley non lo dice ad alta voce, ma dentro qualcosa lo travolge mentre spalanca la porta della libreria.
«Ciao, Angelo»sogghigna.
Aziraphale sorride, felice.
 
 
 
"La casa non è un luogo. Casa sono le persone che lo abitano"
 
II
Crowley segue attento Aziraphale che si dirige fuori con il tizio superiore, Metatron.
Non lo ammetterebbe mai, ma sulla poltrona si sente fuori luogo, con qualche arto mancante e con uno strano presentimento.
Nell'aria c'è ancora la nuova colonia che il barbiere gli ha consigliato, sulle mensole i suoi libri, nella sua mente ripete la stupida danza che hanno fatto insieme.
Aziraphale.
Ricorda ogni momento passato insieme e quelle notti, quella solitudine condivisa gli hanno fatto percepire quel posto come il nucleo di ogni cosa, dove il calore l'avvolge illimitato.
Quando però ritorna il gelo l'avvolge e qualcosa dentro Crowley si frantuma.
Gli occhi di Aziraphale non sono più gli stessi.
 
 
"Life is like a runway and you're the designer" [Choose your fighter, Ava Max]
III
E poi Crowley lo vede andare. 
Aziraphale l'osserva mentre lui lo implora di rimanere.
Non dice una parola, non fa alcun gesto però l'angelo lo sa, capisce ciò che non fuoriesce dalla sua bocca.
«Niente dura per sempre».
Come può dire una cosa del genere, stupido angelo!
Dopo seimila anni, dopo tutto quello che hanno vissuto insieme, proprio quando tutto è quasi al suo posto lo sta perdendo.
Un ultimo sguardo, inutile.
Crowley non sa nemmeno dove deve andare; stringe il volante convulso, la radio che passa una canzone che lo trafigge come mille spilli.
Crowley va via da quella strada, da quella vita.
Aziraphale ha scelto, una strada senza uscita.

 
"L’inverno è soltanto un’estate | che non ti ha conosciuto"
 
~ Fiamme negli occhi, Coma_Cose
 
 
IV
«Non ti senti solo?».
Crowley ancora ricorda l'eco di quelle parole nella sua testa.
Fuori piove, dentro la macchina il gelo è ancor più pungente e al lato passeggero non c'è più nessuno.
Le sue piante non esistono più, non hanno motivo di crescere meglio.
Non c'è alcuno scopo, fuori è inverno ma dentro ancor di più.
Affondare in quel silenzio non è piacevole e Crowley lo sa bene, ma da quel giorno non ha più emesso un suono.
All'inizio è sempre stato così, si ripete. Basta solo far finta che non sia successo nullache lui non sia esistito.
Per sbaglio trova una mentina da viaggio, singhiozza.
C'è un temporale.



 
Note

Non mi riprendo più, non mi riprendo più.
 
   
 
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