Ciò che vedi allo specchio
Dimmi, cosa osservi?
Non lo senti tuo
Indica col dito tutto ciò che ti fa stare male
Punti a quel mostro che sta oltre al vetro
Non urlare o ti scopriranno!
Desideri che lo specchio si spezzi
Stai nuovamente piangendo?
Con le lacrime che ti rigano il volto
Allora tu fingi, femminuccia!
I singhiozzi si interrompono
Bravo, sii uomo
Subentra l’ignominia
Sai cosa ti direbbe quella persona? Di non sfregiare l’opera divina con queste cazzate!
Ennesimo discorso per qualcuno che in Dio non crede
Purtroppo il tuo aspetto è questo
Non ti resta che crollare maledicendo la tua esistenza
Potrai sistemarlo ma farai comunque ribrezzo
Imprecando contro la disforia
Sarai sempre una donna
Desiderando di non essere mai nato
-------------------------------------------
NOTA AUTORE:
Questa poesia è incentrata sul tema della disforia di genere, un tema (purtroppo) a me conosciuto in quanto ragazzo transgender.
Le parti in corsivo si riferiscono ai pensieri disforici.