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Autore: Gemma45    13/08/2023    0 recensioni
Questo è l'amore che tutti dovrebbero avere. Quello tra Anakin e Padme.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader, Padmè Amidala
Note: Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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Ero una ragazza riccia e mora, e anche se tutti mi dicevano che stavo meglio con i capelli lisci mi ostinavo ad avere i ricci. Avevo 14 anni ed ero regina del pianeta di Naboo grazie ai voti dati dal Senato. Ero molto giovane, è vero, ma la politica mi aveva sempre affascinato. Il mio nome? Sono Padme Naberrie, o meglio conosciuta per tutta la galassia come Padme Amidala. Proprio poco dopo essere diventata regina, il mio pianeta è decaduto per colpa della Federazione dei Mercanti nel 32 BBY per colpa di alcune decisioni prese dal Senato Galattico. Infatti il Senato aveva tassato tutte le rotte periferiche danneggiando tutta l'economia e soprattutto il controllo che la Federazione aveva in questa parte della Galassia. L'unica cosa che era riuscito a fare il cancelliere Vanorum era stata mandare nel mio pianeta due Jedi fidati, Qui-Gon Jin e il suo giovane apprendista Obi-Wan Kenobi. Ahimè la cosa non è andata a buon fine: questa manovra del governo ha fatto solo precipitare la situazione. La Federazione è riuscita a rapirmi nella speranza di farmi firmare un trattato per fare ritirare la legge stipulata dal Senato. La cosa più sensata che potessi fare per mettermi in sicurezza, nella mia incoscienza infantile, è stata camuffarmi da ancella e lasciare il posto all'ancella di cui prendevo il posto. In questo frangente arrivarono i due Jedi e con loro abbiamo preso la via per Coruscant, capitale e sede del Senato Galattico. Dopo aver superato il blocco della Federazione, però, abbiamo dovuto sperare in un atterraggio di fortuna nel pianeta di Tatooine per attivare dei pezzi di ricambio per la nostra astronave. Ed è stato proprio nel negozio di un mercante che ho fatto l'incontro più bello e inaspettato di tutta la mia vita. Mentre Qui-Gon faceva affari con Watto, il mercante, c'era un bambino seduto sul bancone che aggiustava probabilmente un suo giocattolo o qualcosa di simile. Io ci ho fatto poco caso e ho curiosato un po' per il negozio. A un certo punto sento provenire da una voce infantile questa domanda. "Tu sei un angelo?" "Cosa?"gli chiedo non capendo "Un angelo!" Risponde lui con fermezza. "Ho sentito i piloti dello spazio profondo parlare di loro, sono le creature più belle dell'universo! Vivono sulle lune di Iego credo." Non avevo mai visto un bambino così informato. "Sei uno strano bambino. Come sai tutte queste cose?" "Ascolto i mercanti e i piloti stellari che capitano quaggiù. Anch'io sono un pilota, sai!? E un giorno o l'altro me ne volerò via da questo posto!" Oltre ad essere informato, è un bambino anche molto determinato. Deve avere un padre con questo carattere. Ma soprattutto dovrebbe essere… "Sei un pilota?" Gli chiedo appunto. "Mhh, lo sono da una vita!" Wow! Più il tempo passa più questo bambino diventa strano. "Da quant'è che sei qui?" "Da quando avevo pochissimi anni! Tre credo. Mia madre e io fummo venduti a Gardulla The Hut, ma lui ci perse scommettendo ad una corsa di sgusci." E la domanda mi è sorta spontanea. Non avrei mai voluto ferirlo. "Sei uno schiavo?" Non feci quella domanda solo per curiosità per quel bambino, ma per capire come viveva la gente al di fuori di Coruscant. "Sono una persona e mi chiamo Anakin!" Da quella risposta capii che Anakin era destinato a qualcosa di grande. Lo capì anche Qui-Gon che decise di comprarlo insieme alla madre da Watto, ottenendo solo la libertà di Anakin purtroppo. Strinsi con lui sin da subito un bellissimo rapporto di cui conservo gelosamente ricordi stupendi e magici. Era un bambino veramente fantastico e intelligente. Dopo poco, quello strano bambino mi stupì regalandomi una bellissima collana che nel corso degli anni non ho mai tolto. Atterrata su Coruscant ho ripreso in mano il mio ruolo di regina e il cancelliere Palpatine, allora ancora senatore di Naboo, mi fece firmare un voto di sfiducia a svantaggio del governo di Valorum, governo poi effettivamente caduto. Fatto ciò, Palpatine mi promise che sarebbe diventato cancelliere e avrebbe risolto la situazione e nel frattempo mi arrivò la notizia che Naboo aveva una situazione sanitaria insostenibile. Mi imbarcai per Naboo, il mio pianeta natale. Grazie a Qui-Jon, a Obi-Wan Kenobi e al preziosissimo aiuto del piccolo Ani, come mi piaceva chiamarlo, sono riuscita a risolvere la situazione ed essere incoronata regina di Naboo. Per due mandati consecutivi, quindi per otto anni, fui regina di Naboo. I cittadini provarono a farmi ottenere un terzo mandato, ma io stessa rifiutai sentendo che la mia vera strada in quel momento era una carriera politica in Senato. Tanto che accettai la proposta della regina Jamillia di diventare rappresentante del pianeta di Naboo all'interno del Senato Galattico. Mi ritrovai cancelliere supremo il mio vecchio senatore, Palpatine. Non sapendo ovviamente la sua vera identità mi schierai dalla sua parte, appoggiandolo sempre con dedizione e difendendolo quasi sempre. Non avrei mai potuto immaginare che quel periodo sarebbe stata la fine della Repubblica. Come avrei potuto? In quel momento, il conte Dooku fece emergere una crisi grazie al suo movimento separatista. Il Senato aprì un sondaggio: il Senato doveva avere un esercito di propria facoltà o no? Ovviamente mi opposi fermamente ed entrai a far parte del gruppo creato dal senatore Organa, favorevole alla mia tesi. Un pomeriggio, insieme alle mie ancelle, fui protagonista di un attentato contro la mia persona, dove perse la vita la mia sostituta. Fui poi nuovamente salvata dagli Jedi, Anakin Skywalker e Obi-Wan Kenobi, da un altro attacco, sferrato di Zam Wessel in contatto con il cacciatore di taglie Jango Detto. Il Consiglio dei Jedi decise che sarebbe stato il caso di proteggermi e decise che il mio protettore dovesse essere quel bambino che non vedevo ormai da dieci anni: Anakin. Si decise che il mio luogo protetto dovesse essere il mio pianeta Natale: Naboo. Io e Anakin partimmo e passammo dei giorni fantastici insieme. Anakin si era fatto proprio un bellissimo ragazzo: biondo, occhi azzurri con quello sguardo ancora da bambino come quando l'avevo conosciuto, un sorriso smagliante, ma soprattutto Padawan di Obi-Wan. Si sa che gli Jedi non possono avere rapporti, e solo ora capisco il perché. Ma continuiamo la mia storia. Avevo notato che anche lui riservava per me degli sguardi di troppo, molte volte ne ero lusingata altre imbarazzata. Passammo delle giornate favolose insieme, tra scherzi e risate e un quasi bacio rubato. Fino a quando i sogni della madre morente si fecero strada nella testa di Anakin. Anakin non era cresciuto solo fisicamente però! Era cresciuto anche moralmente. Con una delicatezza infinita mi chiese se poteva tornare a Tatooine. Io e Ani siamo sempre stati ottimi amici e decisi di imbarcarmi con lui per stargli vicino in una situazione tanto delicata. Arrivammo in quella strana casetta in mezzo al deserto, laboratorio per i magnifici progetti di quando Anakin era un piccolo bambino ingenuo e ignorante della vita. Trovammo non poche sorprese in casa Skywalker: la prima di tutte fu la presenza di persone completamente sconosciute ad Anakin e che io non avevo visto durante il mio breve soggiorno con Obi-Wan e Qui-Gon. Si presentarono e scoprimmo che Shmi, la mamma di Anakin, era stata comprata da un modesto agricoltore che si era innamorato di lei e che poi era riuscito a liberarla. Nella casa di Shmi e Anakin, quindi, vivevamo Shmi, il suo nuovo marito, Cliegg Lars, il figlio di Cliegg avuto da un altro matrimonio, Owel. Shmi fu rapita poco dopo dai Sabbipodi: fu cercata da tutti per molto tempo fino a quando non persero le speranze e lasciarono perdere le ricerche. La prima cosa che fece Anakin, appresa la notizia, fu alzarsi da tavola e dirigersi verso uno sguscio in grado di trasportarlo per tutto il deserto di Tatooine. Prima di partire mi abbracciò e mi disse di restare in casa con Cliegg e la sua famiglia, poiché gli sembravano delle persone molto affidabili. Passai la prima di tante notti angoscianti aspettando il ritorno di Anakin da una guerra o da qualsiasi altra missione affidatagli dal Senato o da qualche altro personaggio importante della Repubblica in grado di assegnare compiti ai Jedi. La mattina presto Anakin torno con un sacco: sua madre. La seppellì e pianse qualche lacrima. Dopo la sepoltura di Shmi, Anakin mi confessò di aver ucciso uomini, donne e bambini per la morte della madre, preso dalla collera, e mi promise che avrebbe impedito la morte di tutte le persone a lui care finché fosse stato in vita. Proprio in quel momento arrivò R2-D2 per avvisarmi dell'arrivo di un'intermittenza. Chiamai Anakin e ci dirigemmo verso la nostra navicella. Scoprimmo che Obi-Wan era stato rapito e che noi dovevamo andarlo a salvare, o meglio questo era il mio istinto, gli ordini erano di rimanere su Tatooine. E fu proprio questa la prima volta che vidi Anakin pronto a fare qualcosa che gli fosse ordinato. Proprio quando non lo avrebbe dovuto fare, ovviamente. Forse fu proprio da questo momento che capii che Anakin era un ragazzo speciale e il mio cuore iniziò a fare le capovolte da quella volta in poi. Fu allora che partimmo alla ricerca di Obi-Wan, anche se Anakin era un po' riluttante: l'ordine che gli era stato dato dal maestro Mace Windu era solo quello di proteggermi, quindi gli disobbedimmo e partimmo partimmo. Arrivammo a Geonosis, pianeta dove era stato imprigionato Obi-Wan, ma fummo catturati anche noi e mandati all'Arena dei Gladiatori. Proprio mentre stavamo per entrare, Anakin mi rivolse la parola: "Non avere paura!" Lo guardai, e capii: con lui avrei sempre avuto paura. Non paura di lui, ma paura di perderlo, di perdere il suo sguardo, di perdere il suo modo di amare. "Non ho paura di morire… sto morendo un po' ogni giorno da quando sei rientrato nella mia vita." Il cuore era a mille, e questa sensazione rimase ogni volta che lo guardai dentro quegli occhi azzurri come il mare, che gli accarezzavo i capelli biondi come il grano, che lo abbracciavo nel nostro letto nuziale. "Non capisco. Che vuoi dire?" Presi coraggio: "Io ti amo." "Come, mi ami? Credevo che avessimo deciso di non innamorarci per non dover vivere nella menzogna che avrebbe distrutto noi e la nostra vita." "La nostra vita sta per essere distrutta comunque. Io ti amo! Ti amo… perdutamente. Prima di morire, volevo che lo sapessi." E ci scambiammo il nostro primo vero bacio. Dopo essere stati liberati dalle squadre di soccorso del maestro Yoda e del maestro Windu, Anakin e Obi-Wan seguirono il Conte Dooku, mentre io ho combattuto a fianco a fianco con gli altri Jedi contro i Sith. Fu proprio in questo scontro con il conte Dooku che Ani perse il braccio sostituito poi da un braccio metallico. Era iniziata ufficialmente la guerra dei Cloni, Jedi contro Sith, e nei primi giorni di questa lunga guerra, io e Anakin ci sposammo in gran segreto su Naboo, dove avevamo passato dei momenti fantastici insieme. Anakin divenne un vero eroe di questa guerra contro i Sith: guerriero senza macchia e senza paura, ma in realtà la sua sicurezza era apparente, una maschera. Anakin temeva, temeva che potesse capitarmi qualcosa, qualcosa di brutto, come era accaduto con la madre, e cercava di controllarmi il più possibile per non commettere gli stessi errori fatti con la madre. Ci incontravamo quando potevamo, nei luoghi più nascosti, ma eravamo molto felici e innamorati. Poco dopo, fu affidata ad Anakin una furbissima e dolcissima Padawan, Ahsoka. Forse è stata lei la persona che ha sofferto di più al futuro cambiamento di Anakin. In quel periodo scoprii la notizia più bella di tutte: ero incinta di Anakin. Non avrei mai potuto immaginare che questa gravidanza avrebbe portato alla rovina sia me che il mio vero unico grande amore. Quando scoprii della gravidanza, Anakin non c'era e mi preoccupano: se solo una persona avesse saputo era la fine della carriera da Jedi di Anakin e probabilmente anche della mia carriera da senatrice. Iniziai ad indossare abiti larghi e comodi per nascondere il pancione che sarebbe cresciuto con il passare delle settimane. Iniziai a diffidare di Palpatine, e insieme al senatore Organa creai un gruppo per la revoca dei poteri speciali di Palpatine e quindi la proclamazione della fine della guerra. Palpatine, orgoglioso com'era, rifiutò e fu in questo periodo che si creò l'Alleanza ribelle, o meglio le sue basi. Forse troppo presa dalla gravidanza e dalla politica o per qualche mia dimenticanza, iniziai a preoccuparmi seriamente per il rapporto tra Anakin e il cancelliere Palpatine. Qualche pomeriggio fa, Obi-Wan Kenobi si presentò a casa nostra e mi disse l'ultima cosa che mi sarei aspettata da mio marito. Obi-Wan mi disse che l'amicizia con il cancelliere aveva portato Anakin sulla via del lato oscuro. Non potevo credere, non potevo. Era mio marito, il dolce piccolo Ani, il cresciuto giovane Padawan Anakin, mio marito Anakin, il grande Jedi e ottimo pilota Anakin Skywalker. Corsi alla mia navicella e sono partita con C-3PO verso Mustafar, pianeta centrale delle malefatte dei Sith. Lo trovai sul pianeta di Mustafar, ormai completamente preso dal lato oscuro della Forza, dall'ira, la voglia di vendetta gli bruciava negli occhi. Non lo riconobbi, era un'altra persona e non era quella che avevo conosciuto e poi sposato. "Non ti perderò come ho perso mia madre. Sto diventando più potente di quanto qualunque altro Jedi abbia mai sognato, e lo faccio per te… per proteggerti!" Mi disse. Era completamente preso dal lato oscuro. Ho provato a dissuaderlo, chiedendogli di andare via con me per crescere nostro figlio. Ma non esisteva più Anakin, era nato quello che sarebbe diventato Darth Fener. Mentre continuavo a provare a dissuaderlo mi urlò: "BUGIARDA!" Mi girai e vidi Obi-Wan. Capii. "No, no, Ani… io!" Iniziò a strozzarmi con la forza tanto che non riuscii più a parlare. Svenni. Non so per quanto tempo dormii, so solo che mi svegliai su una barella e la prima persona che vidi fu Obi-Wan. "Io so che c'è ancora del buono in lui! Io lo so, me lo sento!" Poco dopo mi portarono in sala parto. Diedi alla luce due gemelli: un maschio e una femmina. "Luke…. Leila" mormorai. Poi chiusi gli occhi. Per sempre. Dopo aver dato alla luce i frutti del nostro amore. Ve lo racconto oggi giorno in cui Anakin ha capito, ha capito ed è tornato da me, dopo aver visto quello che è diventato nostro figlio Luke. Amore significa rinunciare, amore significa proteggere, amore vuol dire fare delle scelte, l'amore è la forza nei momenti bui per rialzarci e andare avanti, l'amore ci insegna a gioire e a soffrire. Amore è sofferenza: vedere partire l'altro e chiedersi quando ci rivedremo; sofferenza perché se siete lontani e accade qualcosa all'altro voi non potete correre e proteggerlo con un abbraccio, con un bacio, con uno schiaffo leggero, con delle battute, mettendo le mani sugli occhi per non farvi guardare ciò che non vi potrebbe piacere. Amore è scrivervi anche se tutti non credono in voi e raccontarsi le cose più importanti. Amore è quando vi rivedete dopo tanto tempo e sembra che siete sempre stati insieme nonostante i chilometri che vi dividono. Amore è una carezza leggera sulla ricrescita della barba di lui. Amore è la mano di lui sul tuo fianco come se dovesse proteggerti da tutto e da tutti. Amore è la sua testa sulla tua spalla e la tua mano la accarezza dolcemente come se fosse un bambino. Amore è questo altro che io non ho potuto sperimentare. Amate. Amate perché l'amore è il sentimento con cinque lettere che racchiudono molti altri sentimenti. A: ansia. Quando non sai cosa accade all'altro e sei in pensiero; quando rimani sveglia a vegliare su di lui mentre dorme. M: malinconia. Sei malinconico quando rivedi tutti i vostri momenti insieme come un film quando non siete insieme. O: ossessione. Non fai che pensare a lui, e ogni cosa che farai sarà fatta per migliorare il mondo in cui lui vive e vivrà in futuro. R: rispetto. Perché rispetterai sempre le scelte e le decisioni dell'altro e gli sarai accanto qualunque cosa accade. E: eccitazione. Ti ecciterai ogni volta che farete qualcosa insieme; ti ecciterai quando lo rivedi; ti ecciterai per fare sorprese. Io ho provato tutto questo, e ne è valsa la pena, perché adesso io e Anakin siamo di nuovo riuniti, insieme. Insieme. Per sempre.
   
 
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