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Autore: Diana924    17/08/2023    0 recensioni
Avventure.
Aveva sempre sentito quella parola, fin da bambino
Killian!centric pre serie ambientata a Neverland, scritta per la maritombola 2022 di landedifandom
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Felix, Killian Jones/Capitan Uncino, Peter Pan
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Diana924
Fandom: Once Upon A Time
Titolo: Adventures
Personaggi: Killian Jones|Captain Hook, Peter pan|Malcolm, Felix
Rating: NC11
Note: pre series, slash, missing scene
Note2:  scritta per la maritombola 2022 di landedifanom



 

Avventure.

Aveva sempre sentito quella parola, fin da bambino. Era stato così che suo padre lo aveva persuaso a partire, vivere tutti e tre delle avventure in giro per il mondo. Liam aveva avuto dei dubbi, aveva sollevato tante obiezioni e col senno di poi Killian Jones aveva capito che suo fratello non si era comportato in quella maniera per semplice disfattismo ma perché aveva intuito che ci fosse qualcosa di strano nel desiderio del padre di partire con tutti e tre. Liam era più grande, più saggio, avrebbe dovuto ascoltarlo e invece il richiamo di suo padre era stato troppo allettante.

Erano partiti tutti e tre imbarcandosi sulla prima nave che avevano trovato e per qualche tempo aveva davvero creduto alle parole di suo padre, che potessero essere liberi da tutto e da tutti, che sarebbero rimasti tutti e tre insieme e che avrebbero vissuto avventure magnifiche, come una famiglia.

Poi aveva scoperto l’inganno di suo padre e da quel giorno aveva smesso gradualmente di fidarsi del prossimo, se suo padre, il suo stesso padre, gli aveva fatto quella cosa perché si sarebbe dovuto fidare degli altri? L’unico in cui aveva sempre avuto fiducia era stato Liam, Liam che aveva sempre sospettato tutto, Liam che aveva cercato di avvisarlo, suo fratello maggiore era cento volte migliore di lui. Per questo quando Liam era morto aveva sentito come se una parte di lui fosse morta con lui.

Liam lo aveva salvato da Silver, era riuscito ad ottenere che si arruolassero e avevano prosperato in marina, specialmente suo fratello. Tuttavia il re si era dimostrato un tiranno e la sua missione era assurda, maggiore potere per risultare vittorioso tramite la magia… tremendo e orrendo. E Liam si era fidato, aveva così fiducia nelle buone intenzioni del re da essere morto per lui, per provargli che si ingannava e che non doveva credere a Peter Pan.

Era stato allora che aveva giurato di abbandonare il re, un uomo del genere non meritava che restasse al suo servizio. Quell’uomo li aveva ingannati e per colpa delle sue bugie lui aveva perso Liam, il suo amato fratello maggiore, la sua guida, il suo mentore, l’unico che si fosse mai occupato di lui.

Per qualche tempo si era divertito, la vita del pirata gli andava a genio ma era noiosa, almeno finché non aveva conosciuto Milah. Era stata lei ad andare da lui, ad implorarlo di prenderla con sé e di portarla via e lui aveva accettato. Ignorava cosa fosse la sua vita prima di allora, e visto che razza di marito aveva la capiva bene, quanto aveva amato Milah. Non aveva creduto che sarebbe stato così facile, che lei riuscisse a completarlo, che fosse la sua degna compagna e che insieme stavano benissimo. Milah si era dimostrata un’ottima allieva e un ottimo pirata, che bella vita avevano avuto, quante avventure avevano vissuto insieme.

E poi… come poteva immaginare che il marito di Milah, quel pezzente che anni prima lo aveva implorato, fosse diventato l’Oscuro? Come aveva potuto pensare che l’altro avesse abbandonato la sua vendetta? Lui non lo avrebbe fatto ma quello… quello era un dolore che credeva non avrebbe mai più provato in vita sua, almeno questa volta sapeva esattamente contro chi dirigerlo: Rumplestiskin, ossia l’Oscuro.

Per fortuna conosceva perfettamente l’unico essere in grado di contrastare l’Oscuro, persino di sconfiggerlo. Erano anni che non si recava a Neverland, non ne aveva mai parlato a Milah e nemmeno all’equipaggio, coloro che lo avevano seguito nell’ammutinamento erano chissà dove ora e nemmeno loro conoscevano tutta la verità.

Neverland era rimasta la stessa si disse quando toccò terra, fece segno a Smee di allontanarsi, gli ordini erano chiari: se entro tre ore non lo avessero trovato dovevano allontanarsi. Le cose erano cambiate si rese conto quanto alcuni ragazzini lo circondarono, non erano troppi e avrebbe potuto batterli ma era sicuro che dietro ci fosse quel demonio infernale di Peter Pan.

<< Sto cercando Peter Pan >> disse alzando la mano buona e facendo cadere la spada, poteva sempre recuperarla da quella posizione pensò.

<< E io dovrei crederti? >> disse quello che sembrava il capo, il modo in cui lo guardò gli fece intuire che doveva essere qualcuno di vicino a Pan.

<< Non mi riguarda, ragazzino >> lo provocò, e poi lo sentì. Fu come un soffio d’aria fredda, uno spostamento appena percettibile ma Peter Pan era lì. Non era invecchiato di un giorno, sempre quell’aspetto angelico e diabolico allo stesso tempo, quelle labbra ingenue e lascive, quegli occhi indagatori e maturi per la sua età apparente. Era vestito di verde ma c’era qualcosa di diverso, ora aveva l’aspetto di un leader, di un re, non più di un ragazzino scappato di casa.

<< Guarda guarda chi si vede, bentornato capitano, non ti aspettavo così presto >> lo salutò Pan con un sorriso sghembo che non prometteva nulla di buono.

<< Mi aspettavi? >> domandò, forse aveva sbagliato, forse Peter Pan e l’Oscuro erano alleati.

<< So tutto quello che accade su quest’isola e nei suoi dintorni, i miei Bimbi Sperduti ti tengono d’occhio da quando la tua nave è apparsa nei pressi di Neverland >> lo informò Peter Pan con un ghigno prima di fare cenno ai ragazzini di andarsene. Il più grande non obbedì subito, li vede scambiarsi qualche parola e poi anche l’altro seguì gli altri, avrebbe giurato di aver visto Peter Pan sfiorare il volto dell’altro con le mani e un bacio appena accennato.

<< Puoi aiutarmi? >> domandò quando rimasero soli.

<< Quanta fretta, capitano Jones. Certo che posso aiutarti, anzi alla fine sarai tu ad aiutare me, abbiamo così tanto tempo di fronte a noi >> replicò Pan prima di avvicinarsi, e c’era qualcosa nel suo tono di voce che lo attraeva e lo disgustava allo stesso tempo. Odiava dover venire a patti con un essere simile ma non aveva alternative si disse Killian Jones, anche quella a modo suo era un’avventura, forse la peggiore di tutte ma pur sempre un’avventura.


 
   
 
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