Le parole di donna Fatima risuonano nella mia mente.
Graciela sta morendo.
E chiama il mio nome.
Tremo e resto immobile. Forse, la sua richiesta di perdono era sincera.
L’ho portata io ad un simile crollo?
E ora non so che cosa fare.
Voglio andare da lei, ma non voglio abbandonare Aurora nel giorno del nostro matrimonio.
Lei mi si avvicina e io la guardo.
Ha gli occhi lucidi di lacrime e si trattiene dal piangere.
− Va, Adriano… − dice.
La sua voce trema e io capisco.
Il suo animo gentile sente pietà per la sua rivale e vuole donarle un ultimo istante di gioia.
Annuisco. Ha ragione lei.
Non posso lasciare morire sola una donna sofferente, che chiede la mia presenza.
Salto su un cavallo e galoppo verso la Casa Grande.
Graciela, ti prego, aspettami.
Presto, sarò da te.
Graciela sta morendo.
E chiama il mio nome.
Tremo e resto immobile. Forse, la sua richiesta di perdono era sincera.
L’ho portata io ad un simile crollo?
E ora non so che cosa fare.
Voglio andare da lei, ma non voglio abbandonare Aurora nel giorno del nostro matrimonio.
Lei mi si avvicina e io la guardo.
Ha gli occhi lucidi di lacrime e si trattiene dal piangere.
− Va, Adriano… − dice.
La sua voce trema e io capisco.
Il suo animo gentile sente pietà per la sua rivale e vuole donarle un ultimo istante di gioia.
Annuisco. Ha ragione lei.
Non posso lasciare morire sola una donna sofferente, che chiede la mia presenza.
Salto su un cavallo e galoppo verso la Casa Grande.
Graciela, ti prego, aspettami.
Presto, sarò da te.