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Autore: Spensieratezza    03/09/2023    2 recensioni
La storia si svolge in una tredicesima stagione alternativa dove gran parte degli eventi e dell'angst del canon non sono mai successi. Non è mai esistita la dimensione alternativa, Castiel non è mai finito nel Vuoto, quindi Lucifer non si trova li, neanche Mary è mai tornata in vita, Lucifer è scomparso ma non sembra intenzionato a distruggere il mondo e Dean e Sam vivono felici insieme a Castiel e Jack.
Dean è cambiato, da qualche tempo sembra soffrire di strani incubi e allucinazioni, in merito a una strana rivelazione che gli è stata fatta.
Cosa gli sarà successo e cosa c'entra l'arcangelo Gabriel in tutto questo?
Genere: Angst, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nel futuro
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Quel giorno Dean sembrava esausto ma anche diverso in un certo senso, come se fosse più..in forma.
Sam non l’avrebbe mai detto davanti di lui, ma forse, sì, in quel momento, mentre trangugiava il suo cappuccino, al tavolo del bunker, con la fronte corrucciata e quegli occhi grandi e verdi di sonno, sembrava…bellissimo.

Sam si rese conto della stranezza di quel pensiero. Suo fratello era sempre stato bello, ma con gli anni, la stanchezza della caccia, lo stress delle battaglie, le delusioni, le perdite e i rancori, era invecchiato anche lui, come lui stesso, d’altronde. Le rughe sulla fronte si erano fatte più evidenti, gli occhi meno grandi di prima, le pupille meno vivaci, il sorriso sempre meno frequente.

Sam non gliel’avrebbe mai detto, ma la perdita del suo sorriso, era come vedere morire le stelle. Accendeva anche lui di riflesso, facendolo sembrare una supernova.
Dean quando sorrideva era meraviglioso. Ma con gli anni, il suo sorriso aveva perso quella brillantezza ed era diventato sempre più simile al sorriso del joker e insieme al suo sorriso, anche il suo era svanito.

E tutte le stelle si erano spente.
Quella mattina, lo vedeva diverso.
Emanava un’aurea diversa, una energia diversa, più attiva, più..sveglia. Come se avesse appena affrontato una caccia, come se fosse appena tornato da una caccia..quel mix di adrenalina che restava dentro di loro, dopo che avevano combattuto contro qualcosa, visto TROPPO.
Dean si era appena svegliato, eppure sembrava come se non avesse dormito, ma non era assonnato, tutt’altro..

“Come sta il mio fratello preferito?” chiese una voce.
Dean allungò le braccia e venne fuori il suo sorriso. Non sembrava il sorriso da poker.
“Non dicevo a te.” Disse Adam, il loro fratello minore.
Dean gli arruffò i capelli e ancora seduto, lo attirò prepotentemente a sé, costringendolo in un abbraccio stritolatore, facendolo ridere, dopodiché, Adam riuscì a liberarsi della morsa ferrea e corse a versarsi il caffè che era nella brocca trasparente.
Sam sorrise, quasi commosso.
Riavere Adam era stato un regalo insperato e un miracolo, da parte di Amara, che per ringraziarli del fatto che l’avevano aiutata a far pace con suo fratello, gli aveva restituito Adam.

Un fratello per un fratello… pensò Sam.

Dean ce l’aveva avuta con Adam, all’inizio. Avrebbe preferito riavere indietro i loro genitori..o magari anche Bobby e il fatto che fosse stato lui e non loro ad avere una seconda possibilità, lo aveva caricato di rabbia, anche se Adam non c’entrava niente. Credeva che fosse dovuto al fatto che “un fratello per un fratello.”
Ma poi Amara aveva spiegato loro che non era stato quello il metodo di valutazione. Semplicemente erano stati i loro cuori a deciderlo. A decidere lui.

Dean aveva obiettato. Era impossibile che lo avessero preferito a Bobby.
Invece era stato proprio così. Alla fine lo avevano compreso. Anche se amavano Bobby, Adam era stato il loro grande rimpianto. Non si erano mai perdonati di averlo lasciato a morire in una gabbia.

Comprendere questo aveva cambiato di molto anche l’atteggiamento di Dean nei confronti del loro fratellino. Quasi come se rendersi conto che lo amava più di quello che pensava, avesse spinto Dean a arrendersi a un lato di sé, più amorevole, che finora aveva manifestato solo con lui.
Sam sperava solo che non diventasse TROPPO amorevole e subito si preoccupò. Era forse GELOSO? Dean non avrebbe dovuto mai saperlo!

“Oggi non ci siamo.” Dichiarò Adam. “Io e Jack.” Puntualizzò.
L’amicizia tra i due piccoli di Casa Winchester era diventata un’altra cosa positiva del ritorno di Adam.

Jack, il loro nuovo fratellino acquisito, aveva BISOGNO di un amichetto con il quale giocare.
“E dove andate?” chiese Dean con disappunto.
“Con Castiel a fare un picnic! Volete venire?” chiese per non sembrare un maleducato.
“Sia mai! Non avete bisogno di un altro terzo incomodo!” disse Dean.
Adam prese il cuscino che c’era sul divano e glielo lanciò. Dean rise mentre lo schivò prontamente.

Avrebbe preferito che Dean non facesse battute in merito. L’omosessualità non era cosa facile da accettare per ragazzi così giovani e Adam avrebbe potuto prendere male queste allusioni. Finora erano state solo battute innocenti, però..
“No, davvero, divertitevi..noi..ce ne andremo a vedere un film al cinema!” disse Sam.
Dean lo guardò strabuzzando gli occhi, sentendosi tradito e Sam fece una faccia divertita.

“Perfetto! Grazie Sam per aver deciso di far uscire quest’orso di nostro fratello!” disse Adam.
“È uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo!” dichiarò Sam.
“D’accordo, ma niente film da femminuccia, Sammy!” disse Dean.
Anche questo era strano. Non si era lamentato più di tanto, non aveva protestato, aveva semplicemente..accettato.
Dean era diverso..sembrava più leggero in un certo senso.

Ma Sam sapeva che c’era qualcosa che lo turbava. In un certo senso notava delle similitudini con altre situazioni.
E comprendevano TUTTE, il ritorno alla realtà dopo un mondo alternativo.
Era successo dopo che erano tornati dal Paradiso, dopo essere morti.
Era successo dopo che era tornato dal mondo creato da Zaccaria, del futuro o quello dove erano persone normali.

Era successo dopo che era tornato dal mondo creato dal djinn.
Ogni volta che Dean tornava da un mondo alternativo, aveva un’energia diversa, più viva..come se fosse ringiovanito.
Sam credeva che tornare nel mondo reale dopo aver vissuto in un mondo che “non era il tuo mondo”, risvegliava i tuoi sensi, rendendoti più vivo e percettivo nel mondo attorno a te. Restare lontano da quello che era a tutti gli effetti, il tuo mondo, te lo faceva percepire in maniera diversa, eri meno “apatico.”

Era qualcosa che non percepiva più di tanto quando erano tornati insieme da quei mondi, ma lo vedeva in Dean, quando era l’unico a fare quei viaggi.
Ora però lui non era tornato da “nessun viaggio”. Quindi forse si sbagliava? Vedeva cose che non esistevano?
 
 
 
*

“Soffri di incubi notturni?” gli chiese Sam a bruciapelo.
Dean lo guardò a bocca aperta, mentre teneva in mano ancora una maglietta sull’orlo di metterla.
Era una maglietta verde come i suoi occhi, solo più scura.
“Come ti viene in mente una cosa del genere?”
“Lo dico perché ieri notte ti ho sentito gridare..e non era neanche la prima volta.”
“Davvero? Io..non mi ricordo.”

Mentiva e Sam riconosceva quando mentiva. Non osava guardarlo negli occhi.
“Dean, sai che puoi parlare con me..”
“Ricominciamo..Sam, non ho NIENTE da raccontarti..e poi stiamo parlando davvero di incubi? Se avessi un incubo perché non dovrei dirtelo? Non significherebbe comunque NULLA.”
“Boh..io..”

“Dai, andiamo..non vedo l’ora di vedere questo film da femminucce che hai scelto!”
 
 
 
 

 
 
*

Sam non aveva saputo darsi pace e alla fine aveva ottenuto, mentre erano in viaggio, da suo fratello, una mezza confessione. Il fratello ultimamente faceva dei sogni che lo lasciavano perplesso e agitato per la vividezza con cui si manifestavano. Non aveva voluto dirgli che genere di sogni fossero, ma si rifiutò di ammettere che fossero incubi. Poi gli aveva chiesto di non parlarne più.
 
Ora si stava trovando nel bagno del cinema dove si era rifugiato durante l’intervallo, discutendo con un angelo, della questione “incubi di Dean.”
“Sam, hai la vaga idea che se Dean per caso decidesse di fare un salto qui e ci becca a parlare di lui, succede un’altra apocalisse?” chiese Castiel, come se stesse parlando ad un bambino.
“Lo so benissimo..come anche chiunque ci sentisse, ci prenderebbe per pazzi..o per deficienti!”

“Bene, visto che hai capito, direi che è meglio interromp..”
“ASPETTA!! Non puoi andartene così, dopo quello che mi hai detto!”
“Ho detto anche troppo..davvero vuoi continuare a parlarne?”
“Non puoi dirmi che Dean ha parlato con una mietitrice in un inquietante paradiso adibito a libreria, e che poi ha continuato a tornarci in sogno, probabilmente per leggere a caso dei libri segreti all’interno e poi andartene via!”

“Non l’ha fatto PER CASO, ma perché è uno stupido idiota ficcanaso! Quella è una biblioteca SEGRETA!”
Castiel era arrabbiato, ma Sam non aveva intenzione di cedere senza dare battaglia.
“Castiel, sei nostro amico..”

“Per mia sfortuna.” Disse l’angelo, alzando gli occhi al cielo.
“Perché non mi hai detto che Dean stava avendo degli incubi su un libro che ha letto mentre si trovava con un mietitore?”
Castiel ora lo guardava con rabbia.
IO NON LO SAPEVO, SAM!”
“Ma..hai appena detto..”

“Io SAPEVO che QUALCUNO stava continuando a fare visita alla BIBLIOTECA, un luogo accessibile a pochissimi eletti! Perfino a noi angeli è proibito andarci. Un allarme speciale scatta se questo luogo viene profanato. È successo diverse volte e alla fine noi angeli ci siamo riuniti per cercare di capire il responsabile. Puoi immaginare il nostro sconcerto quando si presenta a noi Jessica, dicendo che era tutta colpa sua, perché aveva permesso a un essere umano, di vedere la BIBLIOTECA. E indovina la reazione di Raphael, a questo?”
 
“Winchester!! ANCORA LORO!!” urlò Raphael battendo un bugno su quel preziosissimo tavolo di vetro. “Quel figlio di puttana che ha DECISO le loro nascite, lo voglio identificato e sbattuto nelle prigioni celesti, insieme a quella stronza!!!"
 
“Io ho bisogno che tu capisca, Sam. Per diverso tempo questo allarme è scattato, ma noi angeli non abbiamo avuto modo di capire il perché questo succedeva..e non potevamo montare LA GUARDIA, perché neanche a noi è permesso entrare. Abbiamo chiesto un’autorizzazione per farlo, ma nel momento in cui l’abbiamo ottenuta..PUFF..niente più allarme. È tutto finito.”
 
“Se non sapete il motivo, come fai ad essere così certo che mio fratello è tornato lì, e ha letto i libri che c’erano lì? Se dici che è impossibile per un umano entrare lì spontaneamente..magari è stata Jessica a farlo e adesso vuole scaricare la colpa su mio fratello!”

“Infatti volevo aspettare a parlarvene per questo motivo..volevo esserne SICURO..ma poi tu mi hai chiamato..mi hai detto che Dean ha degli incubi..e non posso fare a meno di collegarlo alla visita della biblioteca dei MORTI. Sam, entrare in quel luogo è proibito! Non ci sono solo libri sulle date di nascita e di morte di tutti gli esseri viventi, ma risposte ANCESTRALI, che non sono permesse di essere lette neanche a NOI! Posso solo immaginare cosa può succedere a un umano che li legga SENZA PERMESSO. Mi stupisco che tuo fratello sia ancora vivo.”

“Dai per scontato che abbia LETTO qualcosa..ma non credo che..potrebbe benissimo non averlo fatto!”
“Se non credi a me, forse crederai a QUESTO!”
Gli mostrò un bracciale dorato che brillava come fosse stato creato dal sole.
“E questo cos’è?”
“Un bracciale incantato!! Seguirai le istruzioni che io ti darò..e poi dovrai trovare il modo di farlo indossare a Dean..”
“Cosa?? No! Non se ne parla!”

“Ascoltami, è l’unico modo! Con questo bracciale e questo..” gli mostrò un anello viola. “Potrai ripercorrere i sogni di qualunque essere vivente! Ma vale solo per l’ultimo mese della vita del soggetto..non può andare più indietro.”
“No, no, no, è sbagliato! Immorale!”
“Si tratta solo dell’ultimo mese, Sam..”
“No!! Dean non me lo perdonerà MAI!!”
Castiel lo guardò e poi si inginocchiò davanti a lui.

“C-Castiel?? Ma che stai facendo? Siamo in un bagno pubblico. Alzati, accidenti o qualcuno comincerà a pensare male.” Ridacchiò Sam, per stemperare il tutto.

“Ora tocca a me, pregare TE. Dean è anche mio amico e non hai idea..cose terribili possono capitare a chi si appropria di qualcosa che non gli è permesso. Vengono custoditi in luoghi segreti per un motivo! Io non so cos’abbia letto Dean che ora lo sconvolge tanto..ma dobbiamo scoprire che cos’è..o potrebbe essere in pericolo. Ora ha degli incubi..ma domani cosa potrebbe succedergli?”
“Cas, io..”

“Le maledizioni non sono semplici malattie..non sono a decorso lungo..come stai bene adesso, domani puoi morire..ti prego, Sam..”
“Basta, basta! Non dire un’altra parola..io..lo farò!”
Castiel lo guardò.
“Davvero?”

“Sì, mi hai convinto! Anche se guardare questi cosi..sembra di essere precipitato nella saga del signore degli anelli..ma lo farò! E poi..se qualcosa va storto, posso sempre dare la colpa  a te.”
“Sono un angelo..non può farmi niente.”
“Non direi visto quello che è successo a Jessica.”
“Deve ringraziare che se l’è cavata così. Se osa minacciarvi un’altra volta..non dovrà più avere paura delle prigioni celesti.” Disse con sguardo duro e Sam ringraziò Chuck di aver creato un Angelo tanto buono che aveva concesso loro la grazia di essere loro amico.
 

















Note dell'autrice: ciao ragazzi! Questo capitolo può sembrare un po' noioso, ma dovevo introdurre il capitolo che dava l'opportunità a Sam di indagare sulla questione xd mi dispiace per Ciuffettina che mi aveva chiesto di far tornare in vita Bobby sotto ordine di Amara, ma..ormai avevo deciso questa storyline xd però quello che ha detto mi ha fatto pensare e se è possibile, forse farò tornare anche lui xd :*

Ps chi si chiede dove sia Jack, sta ancora dormendo lol e per quanto riguarda Raphael, nella versione della mia storia, non è mai morto.
   
 
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