Note Autrice: Storia partecipante al "WHITEPTEMBER 2023" del gruppo Facebook "Hurt/Comfort Italia - Fanart and Fanfiction"
Giorno 4. Prompt: "Premiato", "Dovrai proteggerl*"







Aveva 10, quando quel giorno, qualcosa, o meglio qualcuno, cambiò la sua vita.
Gohan era sempre stato un bambino ubidiente e diligente, ma anche combattivo e forte.
Qualche mese prima, aveva sconfitto Cell, grazie anche all'aiuto di tutti, anche di suo padre che si era sacrificato nuovamente per salvare il pianeta Terra.
Ormai era abituato a stare senza suo padre.
Ovviamente gli mancava tantissimo, ma doveva studiare o sua madre sarebbe diventata peggio di Cell.
Non voleva combattere una guerra già persa in partenza.
Chichi, sua madre, ci teneva che lui diventasse uno scienziato, uno studioso, o qualunque cosa lui volesse, purché stesse lontano da quelle battaglie.
Perdere il marito che tanto amava, era già un dolore inimmaginabile, ma vedere anche suo figlio morire, sarebbe stato un duro colpo per lei.
In quei giorni, stava a casa del nonno Juma, visto che sua mamma non stava tanto bene.
Al ritorno da scuola, se prendeva buoni voto, veniva premiato con un po' di tempo libero, che lui sfruttava per rilassarsi un po', oppure allenarsi, o ancora, per andare a salutare Piccolo.
Il restante tempo a sua disposizione, lo passava a studiare, per far piacere sua madre, ma anche perché stava cominciando a piacergli il sapere tante cose.
Quel giorno, era chino sui libri, quando il nonno corse da lui, tutto contento.

"Gohan, Gohan, vieni, presto. La mamma vuole mostrarti una cosa"

Il piccolo, incuriosito, seguì il nonno che lo portò in una camera e lui entrò, cercandola.

"Mamma" la chiamò speranzoso. Era da tanto che non la sentiva e vedeva.
"Sono qui, Gohan. Vieni"

Gohan si avvicinò al letto della madre e lei gli fece segno di salire e di sedersi accanto a lei.
Il più piccolo, dopo che si era seduto, vide che tra le braccia, sua madre teneva qualcosa.
Lei sorrise e accarezzò la testolina del figlio che tanto amava, e gli avvicinò un po' il fagottino che teneva tra le mani.
Gohan vide, in mezzo a quelle copertine, il viso di un bimbo piccolo, molto piccolo, ma che somigliava tanto a suo papà.

"Ti presento Goten, tuo fratello."

Gohan la guardò un po' spaesato.

"Mio...fratello?"

La madre sorrise e annuì.

"Si, è il tuo fratellino. Goten, questo qui è tuo fratello Gohan" finì di presentare i due fratelli.

Gohan guardò di nuovo il piccolo bambino e avvicinò un dito piano piano per toccarlo. Era così piccolo che aveva paura i romperlo.
Gli toccò dolcemente la guancia, sentendolo caldo.
Goten, però, istintivamente, prese il dito con una manina e lo strinse.
Quel dolce calore, provocò un sentimento strano all'interno di Gohan.
Un grosso e dolce calore che si espandeva dentro il suo petto e che lo rendeva felice.
Chichi sorrise, vedendoli così, e piano sistemò Goten tra le braccia del suo fratello maggiore.

"Da adesso, dovrai aiutarmi a crescerlo, imparargli tante cose e dovrai proteggerlo. Questo è il compito di un fratello maggiore."

Gohan strinse tra le piccole braccia quel piccolo fagottino, sentendosi pervaso da quel dolce sentimento di volerlo davvero proteggere.
Annuì fermamente e guardò sua madre.

"è compito di un fratello maggiore, e io ci riuscirò mamma"
"Ne sono sicura, Gohan."

La madre strinse entrambi e sorrise.
Aveva dei figli meravigliosi.