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Autore: KushinaKurosaki    06/09/2023    2 recensioni
Gaara si chiedeva costantemente "Perché?" Per quale motivo era odiato da tutto il mondo? Nonostante avesse un demone dentro di sé, era pur sempre un bambino come gli altri! La sua vita era pervasa da solitudine, sofferenza e dolore, che avevano a lungo dilaniato il suo cuore. Tuttavia, tutto cambiò in quella notte di luna piena, quando la sua vita prese una svolta inaspettata.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Sabaku no Gaara, Shukaku
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Gaara sospirò pesantemente guardando la mano, un tempo stretta da un uomo gentile. Suo zio Yashamaru era stato bravo a fingere ma non aveva più tre anni e
da sempre aveva notato la differenza che c’era nel modo in cui gli altri si rivolgevano verso di lui e nei confronti dei suoi fratelli maggiori. Temari e
Kankuro erano più grandi di lui, erano tre fratelli e fra di loro vi era solo un anno di differenza, insieme appartenevano al Clan più influente
del villaggio della sabbia, quello del Kazekage. Chi non sarebbe felice di essere servito e riverito

Tutti avrebbero voluto avvicinarsi al clan per essere qualcuno agli occhi del capo villaggio, per questo Temari e Kankuro erano sempre circondati da una folta folla. Temari, la maggiore dei figli del Kazekage aveva un talento nel dominare i venti, il suo carattere peperino tuttavia era l’unica cosa che la ostacolava nel creare nuovi legami, suo fratello Kankuro aveva un indole gentile ed era un marionettista, il suo carattere abbastanza mite lo aiutava spesso nel creare amicizie, e infine c’era lui: il mostro.

I suoi fratelli godevano dell’appellativo “Lord” e “Lady”, tutti sorridevano alla loro vista e non era raro che offrissero loro qualcosa,
lui invece passava su sentieri silenziosi, bisbigli bassi e appellativi poco consoni che venivano di rado usati in sua presenza per evitare di mettere in
pericolo le loro vite. Lui era sempre solo, non sapeva il significato dellla medicina capace di curare tutte le ferite del mondo;
ignorava l’amore, la felicità e la sensazione di avere un’amico, l’unico sorriso che aveva visto era quello sul volto di suo zio.
Era stata la notte più orribile della sua vita, quella in cui aveva compreso che nessuno lo avrebbe mai amato.

«Ti prego, muori.»

Le parole di suo zio Yashamaru, suicidatosi nell’aver fallito l’impresa di strappare la sua vita, risuonavano ancora nella sua testa, erano il pugnale che aveva mandato in frantumi il suo cuore. Suo zio non poteva minimamente immaginare che quella notte era riuscito nell’intento di uccidere il suo amato nipote: Gaara era finalmente morto. La sabbia, la protezione che sua madre non sopravvissuta al parto gli aveva donato, aveva protetto il suo corpo ma non i suoi sentimenti. Nei suoi occhi non c’era più traccia di alcuna emozione se non l’odio, pane quotidiano per il demone che portava dentro di sé. “Amore” era il significato del Kanji che si era tatuato con la sabbia, perché ormai Gaara aveva smesso di soffrire. Un demone, un mostro aveva preso il suo posto con la promessa di amare solo sé stesso. Quella notte aveva attraversato l’oscurità facendo sgretolare il suo corpo fanciullesco, avvicinandosi all’unico che era rimasto veramente al suo fianco fin dal primo momento, il demone tasso. A Shukaku ribolliva il sangue nelle vene, l’umanità che lo aveva ingiustamente relegato nel corpo di un essere umano avrebbe pagato a caro prezzo la sua superbia, e l’aver avvicinato il suo custode a lui non era stata una scelta saggia e questo lo avrebbero capito solo quando il carminio del loro sangue avrebbe invaso le vie del villaggio. Lo avevano sigillato nella speranza di usarlo come un’arma, ma le armi a volte, possono ritorcersi contro l’uomo, e questo il Kazekage lo avrebbe scoperto a sue spese, da adesso Gaara non sarebbe stato più solo.
Shukaku lo avrebbe protetto quando la sabbia del ragazzo lo avrebbe abbandonato, non poteva permettersi di perdere un valido alleato. 

 

    

 
Angolo Autrice:
Il personaggio di Gaara io personalmente lo amo.
Lui è un tesoro, ha dovuto lottare per sopravvivere nella solitudine, pur essendo un bambino il mondo lo ha odiato.
Naruto è sempre stato orfano ma Gaara aveva una famiglia che lo ha disprezzato, e dubito che, pur essendo un bambino,
non abbia notato la differenza fra lui e i suoi fratelli. Spero la storia vi piaccia!

Kushina 
🧡
   
 
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