You promised me that everything would work out in the end

Le sue labbra sono simili a lava di carne.
Pura beatitudine, il primo dei passi falsi che compiva per immergersi, mossa dopo mossa, in un oblio carnale, dove i sensi si acuivano in modo da essere percepiti in tutta la loro sensuale voluttà.
La sua carne è bianca. Morbida al tatto, tenera quando certune volte l'afferrava bruscamente nell'impeto della passione, le dita che gli scavavano dentro come per incidergli quanto dannatamente riuscisse a fargli percepire qualsiasi frammento di un piacere che andava facendosi sempre più inarrestabile, squassante, divino.
I suoi capelli sono morbidi, di un nero corvino, dai riccioli arruffati che, dopo l'orgasmo provato, si mostravano in tutta la loro scarmigliata tenerezza, tanto che deve sopprimere l'impulso di giocherellare con qualche ciocca.
Il suo sorriso. Un lento, dolce stirarsi delle labbra; un sorriso contenuto, segreto, quando entrambi erano sotto gli occhi di tutti, e la sofferenza di non potersi parlare liberamente, sfiorarsi anche solo inavvertitamente emanava dai loro corpi, invisibile agli altri ma eloquente dal loro fingersi estranei; nell'intimità, l'ampliarsi della bocca denotava tutta la gioia di Kagami nei suoi confronti.
Gli occhi... Quegli occhi neri, grandi, erano tutto. E non sapeva mai come spiegargli, in parole, quanto fossero destabilizzanti per un uomo come lui, abituato più a esprimersi tramite i fatti che in parole. Poteva sforzarsi di farlo, certo, ma il suo amante gli precludeva l'incombenza scrollando le spalle e dedicandogli uno dei suoi innocenti sorrisi. Non hai nulla da dimostrarmi se non quello che provi per me, sembrava comunicargli con una semplice occhiata.
Era tutto così dannatamente semplice, lineare.
Non dovrebbe avere paura della potenza dei suoi sentimenti nei confronti del compagno più giovane.
Almeno questo è ciò che sta pensando Tobirama, disteso sul fianco ad osservare il volto dormiente di Kagami, la mano che con un'accortezza esagerata accarezza – anzi, sfiora quasi con vergogna – quel corpo nudo che lo attrae irresistibilmente come una calamita.
Non è paura, quello che gli smuove l'anima.
È gioia. Un'emozione sconosciuta per quanto concerne le relazioni sentimentali, finora rimasta come in letargo e innescata grazie alla presenza di quel ragazzo così diverso dagli amanti con cui Tobirama si era accompagnato durante gli anni della giovinezza.
Una fiammella di felicità che si premurerà non di celare, ma di liberare durante i loro incontri segreti.






NOTA: Eccomi qui all'una di notte a scrivere una... una cosa. xD
Manco da mesi qui su EFP, vuoi per mancanza di ispirazione (devo assolutamente completare il nuovo capitolo della long-fiction ItaKonan, ma non nutro ottimismo a riguardo, dannazione T_T), vuoi per mancanza di tempo.
Così, seguendo l'ispirazione del momento, ho scritto di getto una flash TobiKaga, credo sia la prima in assoluto. Ora, il contesto è vago, lascio l'immaginazione a voi lettori; il rating l'ho impostato su Arancione perché non avevo idea di come classificarla, idem per il genere Generale (seriamente, cosa sarebbe questo sproloquio? Fluff?) e tipo di coppia, ma quanto scritto dovrebbe rientrare nell'accenno di cosacce, quindi... boh, non lo so; OOC per Tobirama, devo imparare a comprendere il suo personaggio e a muoverlo in una situazione differente dall'originale.
Beh, spero che questa flash vi sia piaciuta. Fatemi sapere, se vi va ^^ Alla prossima!