Mentre cadeva dal ponte di Rialto, le lacrime bagnavano il viso di Giulia.
Sarete liberi., pensò. I suoi genitori e suo fratello sarebbero stati liberi.
Il conte di Kruenn non li avrebbe coinvolti nelle sue trame.
Non sarebbero stati usati per compiacere le sue brame ripugnanti.
Riccardo… Spero tu mi possa perdonare., si disse. Presto, suo fratello avrebbe conosciuto la verità sulla sua condizione.
Avrebbe capito la ragione della sua scelta?
Un mezzo sorriso sollevò le labbra della ragazza. L’apparenza la condannava, ma suo fratello non era stupido.
Avrebbe saputo comprendere il suo sincero spirito patriottico.
Avrebbe patito, ne era sicura, ma non l’avrebbe odiata.
Nuovi singhiozzi straziarono il suo petto. Le circostanze l’avevano condotta a quella decisione.
Eppure, perché il suo cuore piangeva?
Con un tonfo, il corpo cadde nell’acqua e il gelo, implacabile, si abbatté su di lei.