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Autore: Striginae    26/09/2023    1 recensioni
[AU!Human - AU!High School - Fem!FrUK: Fem!Francia/Fem!Inghilterra]
Lo sguardo inviperito di Rose bastò per farla ridacchiare. Era davvero troppo facile fare arrabbiare la sua compagna di classe. Buon per lei, Marianne adorava quando Rose la guardava in quel modo.
Oppure:
Marianne ama provocare Rose che, anche se sa benissimo con chi ha a che fare, ci casca ogni volta.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Francia/Francis Bonnefoy, Inghilterra/Arthur Kirkland, Nyotalia
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Bad girl


«E tu ti reputi una cattiva ragazza?»

La domanda di Marianne, pronunciata con quell’inconfondibile accento francese, prese Rose alla sprovvista. Si voltò di scatto, facendo ondeggiare le lunghe codine, una volta bionde ma ormai tinte e rovinate a forza di decolorazioni. Imperterrita, Marianne continuò.

«Non basta una minigonna in latex e qualche borchia, sai? Sempre ligia al dovere e con dei voti così alti sei la cocca del prof. Dove sta la tua ribellione, ma chérie

Lo sguardo inviperito di Rose bastò per farla ridacchiare. Era davvero troppo facile fare arrabbiare la sua compagna di classe. Buon per lei, Marianne adorava quando Rose la guardava in quel modo. La francese avrebbe potuto continuare, se solo lo avesse voluto. Per esempio, avrebbe potuto darle della raccomandata, dato che essendo la preferita dei prof era l’unica in tutta la scuola autorizzata a personalizzare la sua uniforme. Rose se la sarebbe presa così tanto, Marianne non vedeva l’ora.

«Tsk, sta’ zitta, altrimenti...»

«Altrimenti cosa? Lo dici al professore?»

La schernì Marianne, anche se lei più di chiunque altro avrebbe sapeva quanto l’inglese amasse le sfide. Rose afferrò il polso di Marianne, trascinandola dove aveva posteggiato la sua moto, un regalo per il suo diciassettesimo compleanno. Montò in sella, rivolgendo alla francese uno sguardo di sfida.

«Salta su. O hai paura di saltare un giorno di scuola?»

La provocò Rose che mai si sarebbe tirata indietro da un confronto. Senza esitazione Marianne si sedette dietro di lei, avvolgendole entrambe le braccia alla vita. Con un rombo, le due ragazze sfrecciarono sulle strade asfaltate del centro a quelle sconquassate della periferia fino a solcare quelle sterrate del countryside fuori Londra. Stretta a Rose, con il vento tra i capelli e il cuore che batteva veloce, Marianne sperava che quel viaggio durasse quanto più possibile. Le sarebbe dispiaciuto sciogliere quell’abbraccio così presto, l’inglese sembrava repellente al contatto fisico ed era più che giustificabile che Marianne ne volesse approfittare. E chissà se Rose era diretta verso una meta o se stessero soltanto vagando fino a quando non si sarebbe esaurita la benzina. Qualsiasi cosa Rose avesse in mente, a Marianne andava bene.

Dopo un’ora e mezza abbondante, infine Rose spense il motore. Scese e Marianne la seguì, dandosi un’occhiata in giro. Doveva ammetterlo, aveva sottovalutato Rose. Erano circondate da alberi, quasi sicuramente si trovavano al confine con una foresta. Dall’altro lato, oltre lo stretto sentiero di campagna, si estendeva vista mozzafiato. Marianne si concesse qualche momento per ammirare il panorama. Inspirò profondamente l’aria fresca.

«Che te ne pare, uh?»
Fece Rose, appoggiandosi alla sua moto, senza nascondere la soddisfazione per l’aver lasciato Marianne senza parole.

«A volte, quando tutto quanto diventa insopportabile, vengo qui. È un posto tranquillo, mi piace.»
Rose si strinse nelle spalle, Marianne non aveva ancora detto nulla. Avrebbe mentito a se stessa se non avesse ammesso che quella follia l’aveva fatta solo ed esclusivamente per far colpo sulla francese. Rose non marinava certo la scuola, se non per validi motivi.

«Sono abbastanza una cattiva ragazza per i tuoi standard, Marianne?»
Marianne ridacchiò e tornò da lei. Le prese gentilmente il viso tra le mani, facendo istantaneamente perdere a Rose tutta la sua audacia.

«Che ne dici di scoprirlo, mh?»
Marianne finse di pensarci e sorrise a Rose, mentre le sistemava una lunga ciocca dietro l’orecchio, prima di passarle lentamente un dito sulle labbra. Rose arrossì e come poteva resisterle Marianne? Finalmente la baciò. Si diceva che il primo bacio fosse indimenticabile, perché non darlo in una giornata che a prescindere non avrebbe scordato tanto facilmente? Rose doveva pensarla come lei, perché ricambiò.

Quando infine si allontanarono, con un sorriso divertito, Marianne rispose alla domanda che le aveva posto Rose poco prima.

«Forse, ma mai quanto me. Évidemment, la peggiore sono io.»



Note finali
Piccolo aneddoto su questa storia: l'ho... scritta per sbaglio. Nel senso, molti mesi fa avevo condiviso un giochino in cui si dovevano assegnare dei prompt per delle drabble e me n’è stato dato uno con queste adorabili donzelle (ogni prompt Fem!FrUK è un big win, le amo tantissimo
🥹) solo che avevo frainteso una parte del prompt e avevo anche superato il numero di parole, a quel punto ho deciso di ricominciare da capo e scrivere un'altra storia (coff coff, questa qui). Però, questa piccola shot mi piaceva perciò, dopo mesi di blocco e di tormenti interiori dovuti alla vita vera (ugh), ho deciso di postarla. Come sempre tendo a dilungarmi troppo nelle note ma come sempre ringrazio di cuore chiunque abbia letto fino a qua! Ciao ciao ❤️
   
 
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