Dopo la morte del vescovo e il matrimonio tra Isabeau e Navarre, la città di Aguillon non fu più la stessa.
Non vi erano più corruzione e malvagità a permeare quelle sacre mura, la gente poteva vivere serenamente e senza più l'oppressione di tasse ingiuste e un'atmosfera festosa aleggiava per le strade, riempiendo gli animi di gioia e allegria.
Il vecchio Imperius e il suo fido mulo andavano spesso al mercato della città, facendo a volte delle lunghe soste presso la taverna, e così anche il buon Philippe Gaston.
Un giorno i due si incontrarono e si riconobbero immediatamente nonostante i fumi dell'alcool.
L'anziano monaco era ubriaco fradicio, ma pianse di commozione nel rivedere il suo giovane amico vivo e in salute.
Entrambi si abbracciarono ridendo.
Erano passati alcuni mesi da quando avevano detto addio ai due innamorati, augurando loro ogni fortuna per l'avvenire, e il caso li aveva ricondotti lì a bere con un po' di nostalgia per le avventure che avevano passato insieme.
Imperius non provò neanche a chiedere a Philippe come andavano le cose, anche perché i suoi occhi vedevano benissimo le mani lunghe del ragazzo alleggerire di tanto in tanto una borsa o una tasca in mezzo a tutta quella confusione. Era pur sempre un ladro dopotutto, però si compiaceva del fatto che il buon cuore del ragazzo gli impediva di diventare avido nelle sue ruberie. Per ogni tre monete che scivolavano furtivamente nella sua tunica, una o due finivano sempre a beneficio di un poveraccio addormentato o di una mendicante in lacrime che chiedeva cibo per sfamare il suo bambino.
Imperius sollevò il boccale ed esclamò: - Alla salute!
- A cosa brindiamo, padre? - chiese Philippe.
- Di certo non al tuo ravvedimento - scherzò il vecchio frate. - Sei sempre una giovane e astuta canaglia, ma il buon Dio ha sempre dei progetti per le sue pecorelle... Anche quelle che hanno smarrito la via dell'ovile!
- Se ti riferisci a me, ti faccio notare che nemmeno tu sei proprio un esempio di virtù!
- Mai detto il contrario! Ogni uomo è un peccatore, fa parte del disegno divino, per questo il Signore ci fa dono della Sua misericordia, della Sua infinita bontà e...
- E della Sua birra!
- Amen!
Ridendo e scherzando, i due brindarono al loro incontro, alla felicità di Isabeau e Navarre e al fatto che le benedizioni dell'Onnipotente potessero essere dispensate ed elargite davvero ovunque: nelle taverne, nelle bettole, nelle buone e nelle cattive compagnie... Ma soprattutto in un buon bicchiere di birra!