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Autore: cassiana    09/10/2023    0 recensioni
Raccolta di storie scritte per il Writober 2023. Tutte le storie avranno come protagonisti Eddie Munson e Chrissy Cunningham da soli o insieme. Le storie avranno vari avvisi e rating.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chrissy Cunningham, Eddie Munson
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Titolo: Memoria in scatola
Fandom: Stranger Things
Rating: G
Relazione: Eddie Munson/Chrissy Cunningham
Note: Storia scritta per l’iniziativa writober @ fanwriter.it blank list
Prompt: polaroid #valleyofpaper @www.experience-creative.fr
Warning: fluff, domestic fluff, Slice of Life, Everybody Lives Nobody Dies AU, Canon Divergence, What If?, Not Canon Compliant - Stranger Things 4 Vol. 2, Modern AU, waffy fic, Breve menzione di disturbo del comportamento alimentare, body issue (mentioned), Established relationship
Sinossi: Mentre Chrissy sta sistemando il seminterrato per una garage sale trova una scatola pesante e inizia un viaggio sul viale dei ricordi..




Memoria in scatola




Chrissy si tirò su e si massaggiò la schiena stanca: era tutta la mattina che spostava casse e scatoloni nel tentativo di ripulire il seminterrato. Davvero, non si era resa conto di quante cose si fossero accumulate durante gli anni, la maggior parte sarebbe finita nel giardinetto sul retro, dove aveva intenzione organizzare una piccola vendita privata. Chrissy era sicura che i ragazzi avrebbero potuto privarsi senza troppi rimpianti delle mille cianfrusaglie che avevano accumulato negli anni e anche lei avrebbe fatto una cernita tra i suoi abiti vecchi e che ormai non le stavano più. Si guardò le cosce e il seno ormai morbidamente arrotondati e forse avrebbe potuto dare via anche tutti quei anelli che non metteva più per via delle dita più paffute. Tra le gravidanze e l’età Chrissy si era parecchio rilassata dal punto di vista alimentare e aveva messo su qualche morbidezza in più che non le dispiaceva affatto, men che meno al marito. Ecco, più difficile sarebbe stato riuscire a convincerlo a separarsi da certe sue riviste di musica, miniature e set di dadi ormai spaiati e rovinati. Giocava ancora ma ormai i videogames avevano preso il sopravvento sul vecchio D&D e trovare compagni di avventura era sempre più difficile.
Con uno sbuffo Chrissy spostò una nuova cassa: era etichettata “Archeologia” con una calligrafia netta e puntuta che la fece sorridere. Portò in casa la scatola non senza qualche difficoltà dato il suo peso e la depositò con cura davanti al divano, pronta per un viaggio nei ricordi. Una leggera nuvola di polvere si sollevò quando ne alzò il coperchio e lei si portò una mano alla bocca un po’ per soffocare la tosse, un po’ per la sorpresa del contenuto. Con cura scosse uno dei pom pom tutto stropicciato delle Hawings High School Tigers e lo mise da parte. Pian piano scavò nel contenuto della scatola con gli occhi umidi di dolce malinconia, ogni oggetto le riportava alla mente un ricordo felice. C’era un carillon che Chrissy attivò facendo risuonare le note di una canzone di Labirinth, un set di dadi rosa (ecco dov’erano finiti!), un programma per lo spettacolo teatrale di fine anno. Chrissy lesse i nomi dei partecipanti finchè non trovò il suo e sorrise. Una bacchetta da batteria, un biglietto del cinema per Top Gun (aaaah, Tom Cruise! pensò Chrissy con una punta di malizia), un volantino dell’Hideaout, una candela spezzata, diversi plettri e una busta da cui scivolarono alcune polaroid che si sparpagliarono sul tappeto. Chrissy non fece in tempo a coglierle che due braccia la cinsero da dietro facendola sobbalzare.

“Un viaggio nei ricordi?”
“Eddie, non mi ero accorta che fossi entrato!”

Eddie le diede un bacio sui capelli prima di sedersi accanto a lei aiutandola a raccogliere le foto.

“Ci credo, eri così concentrata su queste vecchie cose: non hai intenzione di venderle, vero?”

Con un sorriso indulgente Chrissy scosse la testa, i capelli ormai accorciati mandarono un bagliore ramato alla luce. Eddie indossava dei jeans sdruciti e una vecchia maglietta dei Black Sabbath tutta sporca di polvere.

“Ho quasi finito di là e mi chiedevo dove fossi scomparsa. Estate dell’86, eh?”

Disse osservando una delle polaroid che li ritraeva sorridenti, Chrissy appollaiata sulle spalle di Eddie che aveva i capelli legati alla meglio con uno dei grossi elastici di velluto rubati a lei e sullo sfondo il Lover’s Lake. In altre foto avevano la toga e il cappello dei nuovi diplomati, in una Eddie faceva il dito medio all’obbiettivo, in un’altra si baciavano. Chrissy mugolò con una nota di dispiacere malinconico:

“Quando eravamo giovani e belli.”
“Io sono ancora giovane e bello!”

Eddie rispose con voce supponente, sporgendo il petto all’infuori. Chrissy guardò la sua figura ancora magra, il viso solcato appena da qualche ruga data più dalla sua abitudine a fare smorfie che dall’età, i capelli ormai ingrigiti, ma ancora lunghi e annuì convinta:

“Mi chiedo cosa ci fai ancora con questa grassa donna di mezza età.”

Ma Eddie sollevò il mento della moglie e la guardò con quei suoi enormi occhi bruni brillanti di un amore ancora vibrante:

“Non è vero e lo sai. Sarai sempre la mia bellissima cheerleader che mi ha rubato il cuore tanti anni fa.”
“Oh, Eddie…”

Chrissy appoggiò il viso al torace del marito lasciandosi confortare dal calore del suo amore.
   
 
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