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Autore: Lisbeth Salander    12/10/2023    2 recensioni
Quando si vede riflessa negli occhi dei suoi genitori, Lorelai non vede altro che delusione — perché è rimasta incinta a sedici anni, perché non si è sposata con il padre di sua figlia, perché ha preferito vivere lavorando come cameriera piuttosto che continuare a stare con loro, perché ha spezzato la lunga catena di tradizioni dei Gilmore.
(Gilmore Girls, 2x19)
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emily Gilmore, Lorelai Gilmore, Richard Gilmore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Rosmary e a Gabry,
mie àncore in questa piccola parte di universo



Al tempo giusto
 

Quando si vede riflessa negli occhi dei suoi genitori, Lorelai non vede altro che delusione — perché è rimasta incinta a sedici anni, perché non si è sposata con il padre di sua figlia, perché ha preferito vivere lavorando come cameriera piuttosto che continuare a stare con loro, perché ha spezzato la lunga catena di tradizioni dei Gilmore.

 

Suo padre è un muro di silenzi che non riesce a superare, poche parole che non aprono mai una breccia. Richard Gilmore è un uomo tutto d’un pezzo e, quando Lorelai lo vede crollare, non riesce a dire neanche una sola parola. 

Persino un «ti voglio bene, papà» le resta fermo in gola, bloccato insieme a tutte le cose che non hanno avuto il coraggio di dirsi.

Il cuore di Richard Gilmore è un cuore che lei ha ferito ed offeso come mai nessuno prima e Lorelai lo capisce soltanto quando lo sente esplodere.

 

«Ho dovuto dire ai miei amici, ai miei colleghi, che la mia unica figlia, la migliore della sua classe, era incinta e lasciava la scuola»1


Sua madre è un muro di parole taglienti e disappunto. Mai un passo indietro, mai una volta che le parole di Emily Gilmore non la raggiungano e feriscano.

È un duello che va avanti da sempre, quello tra lei e sua madre, portatrici di mondi uguali e contrari, di visioni diverse e contrarie, destinate ad avvicinarsi e respingersi senza sosta.

«Non mi hanno insegnato ad essere migliore amica di mia figlia ma ad essere un modello per mia figlia. Ho fatto ciò che credevo giusto, per proteggerti. Per questo non abbiamo alcun rapporto»2

Quando Rory le chiede se li voglia alla cerimonia del diploma, per Lorelai la risposta è scontata.

Troppa delusione, troppe ferite, troppa storia tra di loro per poter pensare di riuscire a gestire quell’evento come se nulla fosse. È tutto ancora troppo vicino, nonostante siano passati sedici anni; sembra successo soltanto poco fa. 

La distanza non è diminuita neanche un po’. Sarebbe troppo per loro — una scuola pubblica, con la lavagna estremamente polverosa e le toghe di seconda mano. Non verrebbero mai.

 

«Se il pensiero di vedere il diploma di mamma vi irrita o vi procura disagio, allora, per favore, non venite perché sarà una serata importante per mamma e se partecipate dovreste farlo nelle migliori condizioni»3

 

Il giorno del diploma, alla fine, si è ritrovata sua madre nella scuola. Le è bastato intercettare il rumore dei suoi tacchi e la sua ombra per sapere che era lì, pronta a mettere a soqquadro la scuola, esattamente come avrebbe fatto se si fosse diplomata a diciotto anni. Ha ingaggiato un regista, comprato un corsage, scelto i posti migliori. Non si è fermata un momento, perché Emily Gilmore è così, sempre pronta a dare le proprie regole al mondo, anche quando esce dalla sua zona di comfort.

Ha messo sottosopra anche quella giornata e Lorelai non sa come affrontare quell’ennesima incursione — chiede a Sookie e Jackson di controllare i suoi genitori, discute con i suoi compagni di classe perché, no, non le piace essere considerata «la ragazza ricca».

Poi, però, c’è un attimo che cambia tutto. È lì sul palco, dopo che hanno appena detto il suo nome, e li vede: i suoi genitori, le persone più orgogliose sulla faccia della terra, con gli occhi lucidi, visibilmente commossi, come se quel momento non fosse arrivato con più di sedici anni di ritardo. 

Si sistema il tocco, con un gesto che fino a poco prima aveva deriso, perché quel momento, in fondo, glielo deve — ora lo sa.

 

Quel giorno nulla è andato come avrebbe dovuto — è stata di nuovo solo figlia, perché Rory non c’era, perché suo padre ha faticosamente abbattuto i suoi silenzi e le ha dato una busta sussurrandole «compra qualcosa che ti piace», come se fosse ancora adolescente, perché ha visto sua madre commuoversi nel guardare un suo successo. 

La traccia del giorno del suo diploma, la più significativa, quella ancorata ad un ricordo che nessuno potrà mai portarle via, per Lorelai è una foto scattata con una macchinetta usa e getta, un regalo di Christopher, l’unico, forse, ad aver intuito cosa significhi quel traguardo. 

Sono passati più di sedici anni da quando ha scattato una foto simile: lei al centro, stretta tra i suoi genitori. 

Per quel giorno non ci sono disappunto e delusione, per quel giorno anche sedici anni di distanza sembrano essere stati eliminati.

Per quel giorno anche quel momento sfalsato negli anni sembra arrivato al tempo giusto.


Dialogo tratto dalla puntata Ritorno al passato (1x15)
Dialogo tratto dalla puntata Una serata tranquilla (2x16)
3 Dialogo tratto dalla puntata Il giorno del diploma (2x21)

Note: La puntata del diploma di Lorelai è probabilmente una delle mie preferite di tutta la serie, soprattutto perché c'è questo aspetto del rapporto tra Lorelai e i suoi che mi è sempre piaciuto e mi ha sempre colpita. Si tratta di uno dei rarissimi momenti in cui non si scontrano, in cui arriva qualcosa (che non riguarda Rory) ad unirli, a renderli famiglia.
Questo racconto, che è veramente una sciocchezza, non avrebbe però mai visto la luce se non fosse stato per Ciuscream che nell'ambito dell'iniziativa Scrivimi indetta da Rosmary sul forum Ferisce la penna mi aveva invitata a scrivere qualcosa in questo fandom. La sfida è scaduta perchè l'ispirazione è arrivata tardi ma se è arrivata è soltanto grazie a lei.
F.


 
   
 
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