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Autore: Buckette    27/10/2023    0 recensioni
La storia di una giovane donna che va in America e intreccia la sua vita con i cavalieri del Pony Express.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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TYR
Era fine marzo del 1860 quando a Sweetwater arrivò la diligenza, dalla quale scese una ragazza alta, magra e bionda, con gli occhi verdi. Aveva con sé un’enorme borsa ed un baule molto capiente, come se dovesse rimanere in quella città per molto tempo. Era vestita in un modo un po’ insolito per il far west: portava una camicia di seta beige ed una gonna di pelle nera che le arrivava al ginocchio, mostrando le sue lunghe gambe affusolate, coperte da alti stivali neri e da calze di nylon anch’esse nere. Fu subito oggetto di sguardi indiscreti, ma lei non se ne curò. Entrò nel saloon lì di fronte per mangiare qualcosa e per prendere una camera, ma appena si avvicinò al bancone, venne scambiata per una prostituta, molto probabilmente a causa del suo abbigliamento, tanto che le si avvicinò un uomo che le disse: “ Ehi, bella, ci divertiamo un po’ insieme? “.
La ragazza subito si irrigidì e non diede risposta, ma l’uomo insistè ancora, cercando di metterle le mani addosso. Per fortuna, quel pomeriggio al saloon era presente anche il famoso pistolero James Butler Hickok, meglio conosciuto come Jimmy, che lavorava per il pony express.
Jimmy era un giovane impulsivo, che non stava molto a riflettere prima di compiere un’azione, soprattutto quando vedeva una donna in pericolo. Appena si rese conto della situazione, non ci pensò due volte ad intervenire e sferrò un pugno all’uomo che aveva molestato la ragazza, mandandolo dritto al suolo.
Subito dopo si rivolse alla ragazza che era sotto shock e le chiese: “ Stai bene? Ti ha fatto male?”.
 Lei lo guardò spaesata ma riuscì solo a pronunciare un “ Grazie “.
Jimmy prese immediatamente una decisione: “ Vieni con me, ti porto via di qui”.
La ragazza si fece guidare da lui, prese la sua borsa ma diede uno sguardo al baule. Lui le disse . “ Non ti preoccupare, lo ritireremo domani, parlo io con il proprietario”. Andò velocemente dal titolare del saloon, prese accordi con lui e poi tornò dalla ragazza, le prese la mano e la condusse fuori. La fece montare sul suo cavallo e galoppò verso la stazione del pony express, situata fuori città. Durante il viaggio, la ragazza si era ripresa e disse a Jimmy: “ Grazie, sei stato molto gentile, non so cosa avrei fatto senza il tuo intervento”.
“ E’ il minimo, non so resistere ad una bella ragazza in pericolo. Scusa se te lo faccio notare, ma forse quell’uomo è stato tratto in inganno dal tuo abbigliamento. Tu non sei di qui vero? Le donne qui si vestono un po’ diversamente…”, disse lui.
 “ Io sono italiana, ho lasciato la mia famiglia ed il mio lavoro per trasferirmi nell’Ovest. Da noi è normale vestirsi così. Mi sa che dovrò prendere qualche lezione di moda…”.
“ Che lavoro svolgevi in Italia? Ah, a proposito, io sono James, Jimmy per gli amici. Piacere di conoscerti”.
“ Io mi chiamo Deborah, vengo dalle parti di Como, in Lombardia. Sono un’insegnante di lettere antiche. Spero di trovare qui un lavoro almeno come maestra e di rifarmi una vita. Grazie ancora per avermi salvata. Dove stiamo andando?”.
 “ Alla stazione del pony express, sono uno dei corrieri. Lì ti presenterò i miei amici e Rachel, la donna che si prende cura di noi. Potrai riposarti e mangiare qualcosa”.
“ Grazie, sei molto gentile”.
Quando arrivarono alla stazione, era ora di cena. Jimmy smontò da cavallo ed aiutò Deborah a fare altrettanto. I due entrarono nella baracca dove solitamente i ragazzi cenavano con Rachel e Teaspoon, il capo dei corrieri. Non appena la porta si aprì e Jimmy e Deborah furono entrati, tutti gli sguardi furono rivolti verso di lei, soprattutto quelli degli uomini…. Lei salutò timidamente e Jimmy spiegò che era stata molestata al saloon e che le aveva offerto aiuto ed un pasto per la serata. Jimmy poi presentò tutti i ragazzi: Kid, Cody, Noah, Hike, Lou, Buck, Jessie e poi Teaspoon e Rachel. Tutti la salutarono con calore e stupore, ad eccezione di Rachel e Lou, che si scambiarono uno sguardo d’intesa. Rachel chiese a Jimmy se poteva uscire un attimo con lei perché aveva bisogno di chiedergli un favore, ma appena furono fuori, gli disse: “ Come ti è saltato in mente di portare una di quelle qui?”.
 Lui rispose: “ Non è una di quelle, è un’italiana che stava per subire violenza da un malintenzionato, non poteva certo lasciarla lì.”.
“ Come fai a dire che non è una donnaccia, hai visto com’è vestita?”.
“ Sì, quella è la moda italiana. Se mi avessi lasciato il tempo di parlare, invece di assalirmi, avrei spiegato tutto. Poi proprio tu mi fai questa osservazione?”.
 Rachel , che aveva alle spalle un passato burrascoso e non proprio limpido, capì di avere sbagliato e si scusò: “ Scusa, hai ragione. Non dovevo giudicare dalle apparenze. E’ che non voglio che qualcuno di voi soffra!”.
“ Non ti preoccupare, entriamo”.
Rachel aveva frequentato uomini discutibili nella sua vita, che l’avevano spesso portata a frequentare saloon e sale da gioco, poi si era sposata ed aveva iniziato a condurre una vita onesta, era rimasta incinta e pensava di aver finalmente trovato la felicità, ma il passato tornò a bussare alla sua porta ed alcuni uomini di dubbia reputazione le avevano ucciso il marito. Nel tentativo di difenderlo, Rachel aveva anche perso il bambino. Perciò non voleva che almeno la sua nuova famiglia soffrisse.
Nel frattempo, all’interno, Lou aveva iniziato a fare domande alla nuova arrivata che iniziò a raccontare la sua storia. Come aveva detto a Jimmy, era italiana ed al suo paese insegnava le lettere antiche, il Latino ed il Greco. Era fidanzata con un ragazzo e stavano per sposarsi, ma lui non la metteva mai al primo posto, le preferiva sempre la sua famiglia d’origine e Deborah alla fine aveva capito che probabilmente lui non l’amava abbastanza e lei un uomo così non lo voleva. Dal suo futuro marito voleva assoluta dedizione e doveva essere messa al primo posto. Così, un mese prima del matrimonio, aveva deciso di lasciarlo, pur provando un immenso dolore per quella scelta, e visto che la sua famiglia non gliel’aveva perdonato, aveva deciso di lasciare tutto per trasferirsi in America e rifarsi una vita.
 I ragazzi ascoltarono la sua storia e le fecero molte domande.
 All’improvviso a Teaspoon venne un’idea: “ Senti, noi stiamo cercando una maestra per i nostri ragazzi in città. Se ti accontenti della paga, potresti assumere l’incarico e alloggiare da noi con Rachel, così potresti aiutarla nelle faccende domestiche  e nel prenderti cura dei ragazzi”.
Jimmy approvò subito l’idea e tutti i ragazzi furono d’accordo.
Deborah ringraziò: “ Ragazzi, non so che dire, sarei felicissima di accettare, ma dovete essere tutti d’accordo” e dicendo così guardò Lou e Rachel. Tutti acconsentirono e la cosa fu decisa.
Rachel, dopo cena, uscì per preparare la stanza in cui d’ora in poi avrebbe dormito Deborah. Quest’ultima approfittò del fatto che Lou era uscito un attimo e lo seguì. Voleva capire perché fosse infastidito dalla sua presenza. “ Scusami Lou, prima di trasferirmi da voi, vorrei parlare con te per capire quale sia il problema. Davvero non sono una donnaccia, voglio integrarmi qui e capire come vi vestite, quali usanze avete ed ho bisogno dell’aiuto tuo e di Rachel”.
“ Perché anche del mio?”, chiese Lou.
“ Perché fra donne ci sia aiuta, no?”.
“ Lou la guardò stupita: “ Ti ha detto Jimmy che sono una ragazza?”.
“No, mi sembra evidente. Aspetta, vuoi dire che qualcuno non lo sa?”.
“ In città mi credono un ragazzo, altrimenti non potrei lavorare per la Pony Express”.
Deborah capì: “ Non preoccuparti, non sarò certo io a tradirti. Vorrei solo che potessimo diventare amiche, non conosco nessuno ed ho davvero bisogno del vostro aiuto. E non preoccuparti, non ho mire su Kid…”.
 “ E’ così evidente anche quello?”.
“ Beh, per una donna sì. Possiamo provare ad essere amiche?”.
 “ D’accordo, benvenuta a bordo!”.
Le due ragazze si diedero la mano e rientrarono. Dopo aver chiacchierato un po’ ed aver posto alcune domande alla nuova arrivata, andarono a dormire, non prima che Deborah si fosse accordata con Rachel per accompagnarla il giorno seguente a rifarsi il guardaroba…
Il giorno dopo Jimmy e Rachel accompagnarono con il carro Deborah al saloon per  recuperare il suo baule e le due donne fecero un po’ di acquisti. Deborah era un po’ imbarazzata per i vestiti che non era abituata a portare ed allora Rachel e Jimmy le dissero che finchè stava da loro, alla stazione poteva vestirsi come voleva, non si sarebbero certo formalizzati.
Teaspoon, che era anche lo sceriffo di Sweetwater, andò dal pastore della parrocchia e gli presentò Deborah, comunicandogli che dalla settimana successiva sarebbe stata la nuova maestra ed il pastore le diede un caloroso benvenuto.
A poco a poco Deborah iniziò la sua vita e Sweetwater ed imparò a conoscere il carattere e le abitudini dei suoi nuovi amici: Cody era lo sbruffone di turno, amava fare scherzi agli amici e vantarsi delle sue capacità ed era il più allegro e sfacciato di tutti: non perdeva occasione per fare battute anche pesanti sulle donne.
Kid era un ragazzo tranquillo, riservato, molto conservatore e fortemente cattolico. Amava Lou teneramente, ma non prendeva mai una decisione sul loro rapporto e questo la faceva soffrire.
Lou aveva imparato a fidarsi di Deborah e le due erano diventate molto amiche: Lou la aiutava ad ambientarsi e Deborah le dava consigli con Kid.
 Noah era un tipo molto orgoglioso ma simpatico e la trattava come una sorella.
Jessie era uno dei suoi alunni, ma anche per lui Deborah era una sorella maggiore; era un ragazzo impulsivo, con un carattere irruento ed una gran voglia di imparare e diventare grande, per questo spesso andava frenato nelle sue iniziative e Teaspoon, che per lui era come un padre, aveva il suo bel da fare.
Teaspoon era in realtà un po’ per tutti un padre, li aveva accolti da ragazzi e li aveva aiutati a crescere.
 Ike era un ragazzo molto dolce e riservato, ci sapeva fare con gli animali e con i bambini. Era molto gentile con Deborah ma lei all’inizio doveva dipendere da Buck, il suo migliore amico, perché Ike era muto ed usava il linguaggio dei segni indiani che Buck, mezzosangue kiowa, gli aveva a sua volta insegnato.
 Buck si era offerto di insegnarle i segni e così a poco a poco Deborah aveva iniziato ad interagire anche con Ike. Buck era un ragazzo molto dolce e riservato, tormentato nell’animo dal fatto di essere per metà indiano, condizione che spesso gli provocava problemi con i cittadini e l’esercito. Parlava poco ma era sempre gentile con Deborah, sembrava quasi avere soggezione di lei, ma d’altra parte la aiutava tutte le volte che ne avesse bisogno e le chiedeva sempre se andasse tutto bene.
Rachel era gentile con lei, ma Deborah sapeva che la teneva d’occhio e la stava ancora studiando.
Jimmy era una testa calda, impulsivo, orgoglioso, appassionato, gentile e scontroso allo stesso tempo, con alle spalle una reputazione da pistolero selvaggio che gli aveva creato uno scrittore che aveva pubblicato libri con false notizie su di lui e che gli avevano reso la  vita difficile. Fin da subito aveva mostrato una certa simpatia ed attrazione per Deborah e la cosa era reciproca. Lei si sentiva protetta da lui ed a poco a poco aveva incominciato a sentirsi attratta da lui ed a provare ancora quelle sensazioni che dopo la rottura con il suo fidanzato, pensava che non avrebbe più provato.
A mano a mano che il tempo passava, Deborah si sentiva sempre più parte della famiglia di quei ragazzi ed era grata per l’accoglienza che le avevano dimostrato.
 Il rapporto con Jimmy diventava sempre più stretto ed una sera, mentre erano seduti in veranda a leggere la storia di Lancillotto e Ginevra ( Deborah lo stava aiutando ad imparare a leggere più scorrevolmente, perché Jimmy aveva iniziato da poco ad imparare ), nel momento in cui Lancillotto bacia Ginevra, proprio come Dante ci racconta che era avvenuto per Paolo e Francesca, i due ragazzi si guardarono e si scambiarono il primo bacio. Jimmy le chiese immediatamente scusa, ma lei rispose che era felice e che andava tutto bene e si baciarono di nuovo. Decisero di tenere per loro almeno per un po’ quello che era accaduto, per vedere come sarebbero andate le cose. Peccato che Rachel li avesse visti ed infatti, appena rientrate in casa per andare a dormire, disse a Deborah: “ Spero che tu sappia cosa stai facendo, non voglio che Jimmy soffra”.
“ Non ti preoccupare, se ho deciso di lasciarmi andare, dopo quello che ho passato, è perché sono sicura dei miei sentimenti, altrimenti non mi sarei lasciata coinvolgere”.
 “ Lo spero”, rispose Rachel.
La vita scorreva regolare e felice e visto che il rapporto con Jimmy sembrava andare bene, una sera i due ragazzi decisero di parlarne con gli amici. Tutti reagirono bene alla notizia, l’unico che ne rimase più colpito sembrò essere Buck, che però non mancò di congratularsi con loro come tutti gli altri. Jimmy si dimostrava un ragazzo dolce e premuroso e Deborah credeva di aver finalmente trovato l’amore, ma sentiva che non era ancora pronta ad andare fino in fondo, era come se qualcosa la trattenesse; d’altra parte Jimmy la rispettava e non le chiedeva niente, non voleva farle pressione.
 Il tempo trascorreva tranquillo, Deborah si scambiava lettere con le amiche e con la famiglia in Italia ed il suo lavoro la appassionava molto. Trascorse quasi un anno ma a poco a poco Jimmy incominciò a diventare più freddo, quasi noncurante e Deborah iniziava a soffrirne. Decise di parlarne con lui, ma egli le rispose che era una sua impressione. Deborah sentiva che le cose stavano cambiando e decise di confidarsi con Lou, la quale ne parlò a Kid che provò a farlo notare a Jimmy, ma lui gli rispose di pensare alla sua storia con Lou e di non creare problemi dove non ce n’erano.
 Buck sembrava aver percepito la tensione e spesso chiedeva a Deborah se andasse tutto bene, ma lei si vergognava a parlarne con lui e quindi rispondeva di sì. Buck però sapeva che gli stava mentendo.
Il tempo trascorreva e Jimmy a volte era affettuoso, ma a volte si comportava come se lei non esistesse e questo la faceva soffrire molto. Provò altre volte a parlarne con lui, ma la risposta era sempre la stessa. Lei sapeva che in fondo lui la  amava, ma aveva uno modo di amare che probabilmente per lei non andava bene, le loro esigenze erano diverse. Deborah non voleva ammettere con se stessa di aver fallito di nuovo in amore ed andava avanti fingendo che andasse tutto bene ed accettando il comportamento di Jimmy.
Trascorse così un anno e si avvicinava l’anniversario della loro relazione. Deborah voleva che quel giorno fosse speciale: aveva organizzato una cena in città e come regalo aveva pensato che fosse arrivato il momento di dare una svolta al loro rapporto: avrebbe fatto l’amore per la prima volta con Jimmy.
La mattina di quel giorno arrivò. Deborah e Rachel avevano appena preparato la colazione e la stavano mettendo in tavola. A poco a poco tutti i ragazzi arrivarono e salutarono le due donne, tranne Jimmy che, senza far cenno a nessuno, si mise subito a far colazione pensieroso. Deborah ci rimase molto male, perchè aveva capito che Jimmy non ricordava la data del loro anniversario. Fece finta di niente ed iniziò a far colazione. Ad un certo punto Teaspoon chiese se ci fosse qualche corriere disponibile a star via un paio di giorni per una faccenda importante: doveva essere portato urgentemente un dispaccio a Fort Laramie. Jimmy si offrì volontario. Deborah provò ad intervenire ricordandogli: “ Ma stasera avevamo deciso di andare a cena in città!”, senza far minimamente cenno al motivo della cena.
“ E dovrei rinunciare al mio lavoro per una stupida cena? Non essere sciocca, ci andremo al mio ritorno se proprio ci tieni”.
Lei non battè ciglio. Dopo un istante si scusò e disse che doveva andare a preparare la biada per il cavallo di Buck che stava per rientrare dalla sua corsa.
“ Vieni almeno a salutarmi prima di partire?”.
“ Ok”, rispose lui.
 Lou le disse che l’avrebbe aiutata. Mentre si dirigevano verso la stalla, Lou le disse: “ Non te la prendere, Jimmy è fatto così, ma ti ama davvero”.
“ Non lo so più Lou, non lo so davvero più”.
Quando tutti furono usciti dalla baracca, Kid si avvicinò a Jimmy e gli disse: “ Stai tirando la corda con Deborah, attento di non pentirti dopo” e se ne andò senza che Jimmy potesse replicare. Per tutta risposta Jimmy saltò sul suo cavallo e partì per la sua missione, senza andare a salutare Deborah, la quale era nella stalla e presto arrivò Buck, che aveva incontrato Jimmy che cavalcava come una furia.
Come di consueto, Buck salutò Deborah con gentilezza e le chiese come stesse. Lei  eluse la domanda ed a sua volta gli chiese: “ E’ andato bene il viaggio? Sei stanco?”. Lui rispose: “ Tutto bene, grazie. Non è stato particolarmente faticoso. Piuttosto, cos’ha Jimmy? L’ho incrociato che cavalcava come un dannato!”.
A Deborah sembrò di ricevere un colpo al cuore. “ Come lo hai incontrato? E’ già partito?”.
“ Presumo di sì, l’ho visto per strada.”.
“ Basta, è finita, sono stanca di sopportare tutto questo. E io stupida che avevo pensato…”.
Buck, stupito le chiese cosa stesse succedendo. Lei gli spiegò: “ La mia storia con Jimmy da ora è finita. Appena tornerà dal suo viaggio glielo comunicherò”.
 “ Ma che dici? Oggi non è il vostro anniversario?”.
Buck se l’era ricordato e Jimmy no. Lei ne fu stupita e gli disse: “ Sono stanca di soffrire per il modo di amare di Jimmy. Ho fallito per la seconda volta. Spesso  mi ignora e si comporta come se non esistessi, dando per scontato il mio amore e che io ci sono: beh, non è così. Stamattina si è offerto volontario per un incarico per cui starà via qualche giorno, non ricordandosi nemmeno di che data fosse oggi e di che impegni avesse preso con me. Non è neanche venuto a salutarmi prima di partire. Ho già lasciato un uomo alle soglie del matrimonio perché non ero così importante per lui, non ho problemi a farlo di nuovo. Io ho bisogno di un ragazzo che mi sappia amare e corteggiare, che mi metta al primo posto e mi faccia sentire importante. Pensavo all’inizio di averlo trovato, ma probabilmente mi sbagliavo”.
Buck ascoltò le parole di Deborah e sembrava soffrire con lei. Provò a farle cambiare idea ed a prendere le parti di Jimmy: “ Non prendere decisioni affrettate, lascia passare la rabbia e rifletti. Lui ti ama, l’hai detto anche tu. Dovete solo trovare un punto di incontro”.
“ No, Buck, sono stanca. Voglio essere finalmente felice e non dover sempre mendicare l’amore”.
 Lo guardò negli occhi e capì: “ Ho bisogno di un uomo che mi ami incondizionatamente. Magari arriverà presto, magari no. O magari lo conosco già, è vicino a me, ma finora sono stata cieca e non l’ho capito”.
Guardò di nuovo Buck negli occhi e vide quello che aveva sempre desiderato. Senza parlare gli si avvicinò e lo baciò. Il suo uomo ideale era sempre stato lì vicino a lei, ma lo capiva solo ora. Lui era sempre stato gentile e discreto con lei, l’aveva aiutata quando ne aveva bisogno, si era sempre interessato a come stesse o si sentisse ed a volte l’aveva consolata quando soffriva per Jimmy. Dentro ai suoi occhi aveva visto tutto questo.
Buck fu colto di sorpresa ma poi si ritrasse. “ No, sei la donna di Jimmy, non posso farlo”.
“ Non sono più la donna di Jimmy, che tu voglia stare con me o no. Ti chiedo scusa per il bacio. Non si ripeterà più. Amici come prima, facciamo come se non fosse successo nulla”.
Deborah uscì e si andò a cambiare per andare in paese. Aveva bisogno di comprare delle cose per la scuola. Quando Rachel la vide, la chiamò e le chiese se poteva prendere delle provviste che servivano ai ragazzi. Quando vide uscire dalla stalla anche Buck gli chiese se poteva accompagnare Deborah perché da sola non avrebbe potuto caricare tutto. Buck chiese se non fosse disponibile qualcun altro, dato che era appena tornato. In realtà non voleva passare da solo con Deborah tutto quel tempo dopo il loro bacio, doveva ancora elaborare il fatto. Rachel rispose che gli altri erano tutti impegnati.
Deborah affermò: “ Se è un problema vado da sola, chiederò a qualcuno di aiutarmi a caricare”.
Buck non ebbe il coraggio di dire di no ed acconsentì. Durante il percorso verso la città, nessuno dei due parlava, cosa insolita perché i due avevano sempre parlato di tutto. Ad un certo punto Deborah ruppe il silenzio: “ Buck mi dispiace per prima, ma ti prego, parlami. Hai intenzione di tenermi il broncio per tutto il giorno o più?”.
Lui rispose: “ Non sono arrabbiato e non ti tengo il broncio, sono solo un po’ imbarazzato, ma hai ragione, non pensiamoci più e facciamo tornare tutto come prima”.
 Iniziarono a chiacchierare del più e del meno e presto arrivarono in città. Quando ebbero acquistato e caricato tutto, guardarono il cielo e si accorsero che stava per scoppiare un violento temporale. Speravano di arrivare a casa in tempo, ma nel dubbio acquistarono un pesante telo che posizionarono sulle provviste per non perderle a causa della pioggia. Si incamminarono in tutta fretta, ma dopo poco incominciò a scendere una pioggia battente che li rese fradici in breve tempo. Buck si ricordò di una casa abbandonata lungo il percorso e decise di fermarsi lì in attesa che passasse il temporale. Disse a Deborah di entrare mentre lui sistemava il carro nella stalla al riparo. Entrò poi anche lui ed accese subito un fuoco per asciugarsi. Dovevano assolutamente togliersi i vestiti e farli asciugare se non volevano ammalarsi.
“ Vedo se ci sono delle coperte, intanto tu inizia a toglierti i vestiti bagnati” le disse.
 “ Voltati però”.
“ Ok ma non è la prima volta che vedo una donna con i mutandoni, posso sopravvivere”.
“ Dimentichi che sono italiana, non porto mutandoni e la biancheria che porto credo che tu non l’abbia mai vista, perciò voltati o me li terrò addosso”.
“ Ok, ok”.
Lui si voltò e le passò una coperta con cui lei si avvolse subito.
“ Ora voltati tu!”.
“ Ricordi che ti vedo in mutandoni tutte le mattine?”.
“ E tu ricordi che sono kiowa? Anch’io appena posso mi metto in libertà, perciò…”.
 Lei arrossì e si voltò finchè anche lui non fu avvolto nella coperta. I due si sedettero vicino al fuoco per asciugare ma tra di loro la tensione era forte. Lui decise che ne dovevano parlare o niente sarebbe più stato come prima.
“ Sei veramente convinta della decisione che hai preso circa Jimmy? Non vuoi davvero ripensarci?”.
“ No, Buck. E’ ora di voltare pagina. Me lo devo. A proposito, scusa per il bacio, non avrei dovuto”.
Buck decise di parlare con il cuore: “ E perché? In fondo lo desideravo anch’io, da tanto in realtà!”.
Deborah rimase basita: “ Davvero? E perché non me ne hai mai parlato?”.
“ Tu eri la donna di Jimmy ed io dovevo stare al mio posto. Non ero arrabbiato per il bacio, anzi, Avevo solo paura che non sarei mai riuscito a dimenticare l’emozione che ho provato e che non avrei più potuto rinunciarvi. Io ti amo da quando ti ho vista per la prima volta, ma tu hai scelto Jimmy”.
Deborah rimase senza fiato. I due si guardarono negli occhi e lei vide tutto l’amore che lui provava per lei e ne fu travolta. Capì che in realtà l’aveva sempre saputo ma era accecata dai sentimenti che provava per Jimmy, che erano di amore misti a gratitudine per averla salvata. Si sentì ad un tratto serena e felice. Buck le si avvicinò e la baciò appassionatamente ed in un attimo le cose vennero da sé. Le coperte scivolarono via di dosso ed i due fecero l’amore dolcemente ed appassionatamente facendosi coccolare dal calore e dalla luce del fuoco e non prima che lui dolcemente le chiedesse:” Sei davvero sicura?”.
La risposta fu un lunghissimo e dolcissimo bacio.
Dopo aver fatto l’amore, Buck le chiese un po’ imbarazzato: “ E’ stata la tua prima volta vero?”.
“ Sì e sono felicissima che sia stato con un uomo meraviglioso come te”.
“ Sei bellissima e non mi sembra vero di essere qui con te. E comunque è stata la prima volta anche per me”.
Lei lo baciò e fecero di nuovo l’amore.
Rimasero abbracciati in silenzio per un po’ e poi decisero che non avrebbero detto nulla finchè Deborah non avesse parlato con Jimmy. Intanto fuori la pioggia era cessata e decisero di tornare a casa. I vestiti ormai erano asciugati; se li rimisero, ripresero il carro e si avviarono, felici come non mai e raccontandosi tutto quello che veniva loro in mente.
Quando furono tornati dovettero spiegare che avevano dovuto rifugiarsi a causa del temporale, ma non dissero dove: quella casa sarebbe stato il loro luogo segreto. Scaricarono le merci, si cambiarono e si lavarono, poi Deborah si recò nella baracca per iniziare a preparare le cose per la cena.
La raggiunse Buck ed i due si godettero un po’ l’intimità che avevano raggiunto. Mentre lei preparava le pentole lui le chiese se ci fosse una mela da sgranocchiare.
 “ Hai fame?”.
“ Beh, sai, dopo aver fatto un po’ di ginnastica è naturale”.
Lei gli tirò scherzosamente lo strofinaccio e gli passò la mela ed in quel momento entrò Cody che notò l’allegria che c’era tra i due e disse: “ Buck, vedo che le hai fatto tornare il buonumore, meno male”.
I due si guardarono teneramente.
A cena procedette tutto normalmente, ma Buck e Deborah si lanciavano degli sguardi d’intesa e si sfioravano le dita “ accidentalmente” in un modo che Rachel non mancò di notare, ma al momento preferì lasciar cadere la cosa.
Dopo cena, Lou chiese a Deborah se poteva parlarle.
Uscirono sulla veranda e Lou le disse: “ Ho preso una decisione e volevo confrontarmi con te. Ho deciso di fare l’amore con Kid. Cosa ne pensi?”.
” Sono felicissima per te, fare l’amore con l’uomo che ami è la cosa più dolce ed emozionante che esista. Ti senti parte di lui e sembra che tutto il resto non conti!”.
Lou fu stupita da questa risposta e le disse: “ Tu e Jimmy avete…”.
“ Veramente no”.
“ Con il tuo fidanzato in Italia allora?”.
“ Nemmeno”.
“ Allora come lo sai?”.
“ A te lo posso dire, ma mi raccomando, deve restare un segreto per ora: io e Buck, proprio oggi!”.
 “ Cosa? Ma tu stati con Jimmy!”.
“ No, non più. Al suo ritorno gli parlerò. Ora il mio uomo è Buck. E’ successo tutto in un momento. Dopo questa mattina e dopo che Jimmy se ne è andato senza nemmeno salutarmi, ho capito che tra noi era finita. Mi trovavo nella stalla con Buck e mentre gli raccontavo l’accaduto, l’ho guardato negli occhi ed ho capito che l’uomo che stavo cercando nella vita era lui. E’ come se avessi finalmente aperto gli occhi. L’ho baciato ma lui mi ha respinta. Poi…”.
Deborah raccontò a Lou come erano andate le cose e poi le disse: “ Credo che questa volta sia quella giusta, Buck è di una dolcezza infinita, i suoi occhi parlano ed io vi ho letto tutto l’amore e la dedizione che prova per me. Ora devo trovare il modo di spiegarlo a Jimmy e di farlo capire agli altri, soprattutto a Rachel…”.
” Vedrai che capiranno ma con Jimmy sarà dura”.
“ Comunque abbiamo deviato dalla discussione principale. Se ami davvero Kid, hai preso la decisione giusta”.
“ Grazie, sei un’amica”.
Le due ragazze si abbracciarono, poi rientrarono per dare a tutti la buonanotte ed andarono a dormire.
La mattina dopo, a colazione, senza farsi sentire, Buck e Deborah si diedero appuntamento al fiume. Partì prima lei e dopo poco si mosse Buck. Rachel notò il movimento e decise di seguirlo. Quando Buck raggiunse Deborah, i due si baciarono appassionatamente. Rachel non si era sbagliata, ma decise di tornare a casa.
 I due ragazzi andarono in un luogo isolato del fiume, si spogliarono e si gettarono in acqua, dove fecero e rifecero l’amore, innamorati e felici come non mai. Lui continuava a ripeterle che era bellissima e che non avrebbe mai creduto possibile che arrivassero fino a quel punto e lei gli ripeteva che adesso che l’aveva trovato, non l’avrebbe lasciato mai più. Quando uscirono dall’acqua e si distesero ad asciugare. Buck le disse: “ Sei consapevole di cosa significhi avere una relazione con me?”.
“ Cosa intendi?”.
“ Sono un mezzosangue e la gente non mi rispetta sempre. Stare con me vuol dire essere additata e spesso non accettata. Sei sicura di volerlo?”.
“ Chi la pensa così è solo ignorante ed io non rinuncerò mai a te per l’ignoranza delle persone. Starò al tuo fianco e combatterò le tue battaglie insieme a te, dimostrando quanto vali”.
 I due si baciarono e poi decisero di tornare perché mancavano già da un po’ e la cosa poteva destare sospetti. Appena furono tornati, prima l’uno e poi l’altra, Deborah entrò in casa ma subito venne raggiunta da Rachel: “ Mi dici cosa sta succedendo? Cosa state combinando tu e Buck? Ho visto i vostri sguardi e vi ho seguiti al fiume.”.
“ Non dovevi permetterti di seguirci, sono affari nostri”.
” Non sono affari vostri se coinvolgono i sentimenti di tutta la famiglia. Dimmi cosa sta succedendo”.
Deborah fu costretta a raccontare tutto a Rachel che disse: “ Sapevo che prima o poi avresti fatto soffrire qualcuno!”.
 “ Veramente qui quella che ha sofferto sono io, o ti sei dimenticata di come si comporta Jimmy con me? L’avrei lasciato indipendentemente da Buck”.
 “ Speriamo solo che le cose non degenerino. Comunque gli altri hanno diritto di saperlo prima che si scateni la tempesta!”.
“ D’accordo. Vado a dirlo a Buck”.
Deborah lo raggiunse e gli disse tutto. Lui ne fu turbato ma acconsentì. Arrivata l’ora di cena, ad un certo punto, mentre nessuno parlava, Rachel si rivolse a Buck e Deborah e disse loro: “ Parlate voi o ci penso io?”.
Intervenne Teaspoon: “ Che sta succedendo Rachel?”.
“ Allora?”.
Deborah stava per parlare ma Buck le prese il braccio ed iniziò a spiegare tutta la situazione. Ai ragazzi, tranne a Lou che sapeva tutto, cadde la forchetta di mano e rimasero sbalorditi. Si resero conto che il giorno dopo, al ritorno di Jimmy, le cose sarebbero state difficili, ma avevano capito le ragioni di Deborah ed erano felici per Buck perchè avevano notato che da un paio di giorni era come rinato, più sereno ed allegro. Ne rimase soddisfatto soprattutto Ike, il suo migliore amico.
Dopo cena, Deborah e Buck presero accordi su come comunicare a Jimmy l’indomani la notizia. Deborah capiva che doveva essere lei a dirglielo e Buck fu d’accordo.
 Il mattino seguente tutti erano molto nervosi a colazione; sapevano che Jimmy stava per arrivare e che si sarebbe scatenato l’inferno.
Deborah andò in casa a stirare e quando Jimmy arrivò, non trovandola né nella baracca né nella stalla, andò a cercarla lì. Deborah lo salutò in modo freddo e Jimmy, che nel frattempo si era ricordato che la cena di due giorni prima sarebbe stata per festeggiare il loro primo anniversario, le disse: “ So che sei arrabbiata ed hai ragione, ti chiedo scusa, sono stato uno stupido. Sai che ti amo, ma sai anche come sono fatto e che faccio fatica ad avere un rapporto normale con le persone”.
“ So che mi ami Jimmy, ma forse questo non è abbastanza. Non è per la cena, ma per tante altre cose. Il tuo modo di amare per me non va bene, sono stanca di soffrire, Quante volte ho provato  a parlartene, ma tu hai sempre minimizzato. E’ finita Jimmy, io non sono più disposta a  soffrire così.”.
“ Non dirai sul serio vero? Io ti amo, ti ho chiesto scusa, non è sufficiente?”.
 “No, non lo è. Probabilmente abbiamo due modi di amare troppo diversi e ci faremmo solo del male continuando la nostra storia. E’ finita, te lo ripeto”.
“ E’ assurdo, non posso accettarlo”.
“ Dovrai e non è tutto. Mentre tu eri via, mi sono resa conto di amare un altro, una persona che conosco da molto tempo e che mi è sempre stata vicina nella sua discrezione. Ho capito di amarlo e lui ama me. Ora stiamo insieme”.
“ Cosa? Non solo mi lasci, ma mi dici anche che hai un altro? Da quanto dura questa storia? Mi hai tradito?”.
“ No, te l’ho detto, me ne sono resa conto mentre tu eri lontano. Non ti ho mai tradito, sono sempre stata leale con te, ma adesso la mia vita è con un altro”.
 “ Dimmi chi è!”.
“ Buck”.
“ Cosa??? Hai anche avuto il coraggio dimetterti con un mio amico? Ma come hai potuto? E lui, appena mi sono voltato, mi ha pugnalato alle spalle”.
 “ Non è così. Buck non ha assolutamente approfittato della situazione, anzi, all’inizio ha cercato di farmi ragionare e di farmi tornare sui miei passi. Non voleva iniziare una relazione con me, anche se mi ha confessato che si è innamorato subito di me quando sono arrivata qui. Voleva che provassi a ricucire il rapporto con te. Quando ha capito che io avevo preso la mia decisione ormai e che indipendentemente da lui avrei troncato il mio rapporto con te, allora ha accettato di stare con me. Lui non ha alcuna colpa”.
“ Un santo, insomma”.
“ Non è un santo, Jimmy, abbiamo capito solo di esserci innamorati. Non rinnego il mio rapporto con te, ma probabilmente, come ti ho già detto, tu hai un modo di amare che non va bene per me e che mi fa soffrire, Troverai presto un’altra donna da amare, più simile a te, che sappia apprezzare il tuo amore.”.
 “ Non c’è proprio più niente da fare allora?”.
“ No, Jimmy, mi dispiace. Prima lo accetterai e meglio sarà”.
 “ Non lo accetterò mai, io ti amo e farò di tutto per riconquistarti, non voglio rinunciare a te”.
“ Devi rispettare il mio rapporto con Buck ora”.
“ A proposito, dov’è? Ho un conto da regolare con lui!”.
“ Jimmy, no, non voglio violenza”.
Lui non la ascoltò, ma uscì in tutta fretta dalla porta. Lei gli corse dietro ma si fermò sulla veranda. Buck stava andando incontro a Jimmy. I ragazzi e Rachel erano rimasti nella baracca e stavano controllando dalla finestra gli avvenimenti. Quando sentirono aprirsi la porta della casa di Deborah e Rachel, Buck si precipitò incontro a Jimmy, pronto ad uno scontro. Jimmy si fermò ad un passo da lui e lo guardò dritto negli occhi, poi gli disse: “ Bell’amico che sei, appena ho voltato le spalle mi hai pugnalato. Beh, sappi che non rinuncerò mai a lei e che sarò pronto ad approfittare del tuo primo passo falso per riprendermela”.
“ Lei non è una tua proprietà , come ti avrà spiegato, non ti ho pugnalato alle spalle e non ho approfittato della situazione. Devi rispettare la sua scelta ed il nostro rapporto”.
Jimmy lo guardò di nuovo e poi alzò la mano come per sferrargli un pugno. Deborah ed i ragazzi stavano già per intervenire, quando, all’improvviso, la mano si distese e Jimmy la porse a Buck dicendogli: “ Buona fortuna e trattala come merita. Non scherzavo quando ho detto che se dovessi fare un passo falso, ne approfitterò per riconquistarla. Rendila felice come non ho saputo fare io”.
Buck, esterrefatto, ricambiò la stretta di mano e gli disse: “ Te lo prometto, la amerò e la rispetterò come si merita. Vorrei però che restassimo amici e che il nostro rapporto non si incrinasse”.
“ Vedremo di fare il possibile”, rispose lui.
Dalla casa Deborah gli gridò: “ Jimmy, grazie!”.
Lui la guardò, le sorrise, poi prese il suo cavallo e fuggì via come una furia.
Buck tirò un sospiro di sollievo ed andò in casa con Deborah, che gli spiegò come si era svolta la conversazione, poi si baciarono appassionatamente, contenti che le cose si fossero risolte per il meglio.
I ragazzi, da parte loro, furono contenti di non aver dovuto assistere ad uno scontro violento tra i due amici.
Non appena Buck uscì dalla casa ed andò a svolgere alcuni lavori, Rachel raggiunse Deborah e le disse: “ Ti devo chiedere scusa. Hai compiuto un miracolo con Jimmy. Solo un anno fa, avrebbe ucciso di botte Buck per l’accaduto, ma l’amore per te l’ha cambiato. Ha capito che se ama una donna davvero deve maturare e che non può risolvere tutto con la violenza e la pistola. Spero che tu capisca perché ero così dura con te. Spero anche che potremo ricominciare da capo ed essere amiche”.
“ Lo so Rachel, tu ti sei sempre presa cura di loro e li hai visti crescere e non vuoi che nessuno di loro soffra. Mi hai visto come un pericolo, ma ora hai capito che non lo sono. Io amo davvero Buck e spero che stavolta le cose vadano bene. Amiche?”.
 Le due donne si abbracciarono.
Jimmy tornò verso sera ed a cena l’aria era un po’ tesa ma lui decise di smorzare i toni: “ Ragazzi, non voglio che tra di noi ci siano tensioni o imbarazzi. Quello che è accaduto alla fine è stata soprattutto colpa mia. Non ho saputo apprezzare quello che avevo e l’ho perso. Ho imparato la lezione. Facciamo finta di nulla e restiamo tutti sereni come prima. Prima o poi mi passerà”.
Deborah gli prese la mano e lo ringraziò ed anche Buck gli espresse la sua riconoscenza.
I giorni trascorrevano tranquilli e sereni. L’amore tra Buck e Deborah cresceva ogni giorno di più. Avevano un’intesa perfetta, sapevano leggersi nel cuore attraverso i loro occhi ed erano estremamente felici. Cercavano di non scambiarsi troppe effusioni in presenza di Jimmy per rispetto dei suoi sentimenti e per questo, quando avevano un po’ di tempo libero dal lavoro e dalle faccende, o andavano al fiume o tornavano nella casetta abbandonata dove tutto era iniziato. Spesso la sera, dopo cena, si fermavano sulla veranda e stavano abbracciati per ore, godendo della reciproca compagnia, senza la necessità di parlare. Sembrava loro di vivere in un sogno.
Un giorno Lou disse a Deborah che stava per partire con Kid per un viaggio per conto di Teaspoon e che in quell’occasione avrebbe fatto l’amore con lui. Deborah si rallegrò e le diede qualche consiglio.
Quando i due tornarono dal viaggio Lou era raggiante e Deborah capì che tutto era andato per il meglio.
La sera, infatti, Lou le confidò che, come lei le aveva anticipato, era stato bellissimo e che lei e Kid erano uniti come non mai. Deborah ne fu contenta.
 Spesso, la domenica, le due coppie trascorrevano il pomeriggio in riva al fiume, ridendo e scherzando e divertendosi insieme. A volte li raggiungevano anche gli altri ragazzi e l’armonia che regnava era meravigliosa.
Una sera Buck decise di portare fuori a cena Deborah. Lei ne fu felicissima perché era un po’ come ufficializzare il loro rapporto alla luce del sole. Lei si vestì con estrema eleganza, portava un vestito alla moda azzurro con pizzi e merletti e lui indossò una camicia bianca e la giacca della festa. Durante il tragitto verso la città Buck era un po’ pensieroso. Deborah gli chiese : “ Ti sei pentito di avermi invitata a cena?”.
“ No, stai scherzando? E’ che devo scegliere con cura il posto, perché purtroppo sai che io non sono ben accetto dovunque”.
A lei si spezzò il cuore e, dopo averlo baciato, gli rispose: “ A me non importa il posto, voglio solo stare con te”.
Arrivarono in città e Buck la condusse in un locale che aveva aperto da poco, il proprietario non era di lì e Buck, non appena entrati, chiese un tavolo con un po’ d’ansia. Il proprietario li fece subito accomodare e portò loro il menù. Buck era teso ma lei sdrammatizzò: “ Se non fossi stato il benvenuto, ci troveremmo già fuori”.
La serata fu bellissima; i due ragazzi cenarono e risero e si fecero carezze e si diedero baci per tutta la sera, senza che nessuno dicesse loro nulla. Buck era raggiante e Deborah era felicissima di vederlo così.
Quando fu il momento di saldare il conto, Buck disse al proprietario: “ Grazie di tutto, soprattutto di avermi accolto nel suo locale.”.
“ Ragazzo, a me non importa la razza di appartenenza delle persone, mi importa solo che siano educate e civili e confesso di non avere mai visto una coppia così perfetta, dolce, innamorata e ben assortita come la vostra. Tornate senza problemi tutte le volte che vorrete”.
“ Grazie di cuore”.
Deborah e Buck fecero due passi in città e poi si avviarono verso la stazione ma, passando davanti alla loro casetta, non poterono fare a meno di fermarsi e di fare l’amore appassionatamente, felici per la meravigliosa serata che avevano trascorso.
 La mattina seguente, Deborah raccontò la serata a Lou e Rachel, con la quale finalmente aveva intrapreso un rapporto di amicizia. Le due furono felici di come erano andate le cose e notarono che Buck era più sereno.
Nei giorni successivi, i due iniziarono a farsi vedere in città sempre più spesso insieme, così da ufficializzare sempre di più il loro rapporto.
 Le cose procedevano bene alla stazione, il rapporto tra Deborah e Buck e tra Lou e Kid era stabile e Jimmy sembrava tranquillo.
Un giorno alla stazione del Pony Express si presentò una donna a chiedere di inviare una lettera e si scoprì che quella donna era una vecchia amica di Kid, Doritha. Quando Kid la riconobbe, cambiò completamente il suo atteggiamento con Lou ed anche con i ragazzi. Doritha era stata molto legata a Kid in passato e gli aveva prestato dei soldi per potersene andare dalla Virginia e per ricostruirsi una nuova vita. Doritha non ci mise molto, nonostante fosse sposata, a far capire a Kid che era ancora innamorata di lui e questo faceva piacere a Kid ma gettava nello sconforto Lou. Deborah e Rachel cercavano di sdrammatizzare ma notavano anche loro il cambiamento improvviso di Kid. Tra l’altro Doritha ed il marito avevano deciso di trasferirsi proprio a Sweetwater.
Qualche giorno dopo Doritha andò a pranzo dai ragazzi ed i suoi racconti di giovinezza con Kid e la confidenza fra i due facevano soffrire Lou, tanto che ben presto con una scusa si alzò da tavola. Deborah la seguì e cercò di tranquillizzarla ma le cose peggiorarono quando Lou cercò di chiedere a Kid come mai si sentisse così legato alla donna e lui le rispose di farsi gli affari suoi.
Lou montò a cavallo e fuggì come una furia.
Jimmy, che aveva assistito alla scena si rivolse a Kid e gli disse: “ Non molto tempo fa mi hai detto di non tirare troppo la corda con Deborah, non ti ho ascoltato ed ora lei sta con un altro. Stai attento di non fare la stessa fine con Lou.”.
Dopo di che la inseguì ed anche lui cercò di tranquillizzarla e consolarla.
Il giorno dopo Doritha si recò alla stazione per spiegare a Kid che suo marito era nei guai. Kid spiegò la situazione a Teaspoon ed ai ragazzi che cercarono di fare tutto il possibile per aiutarla, ma purtroppo suo marito aveva rubato dei soldi a dei banditi che presto uccisero lui ed anche lei.
Lou cercò di consolare Kid come potè e lui le chiese scusa per il suo comportamento, giurandole che non le avrebbe nascosto più nulla d’ora in poi.
Passò ancora del tempo e questa volta fu Ike ad innamorarsi.
Un giorno, al saloon, vide entrare una ragazza che trascinò fuori suo padre che si trovava al tavolo da gioco. L’uomo con cui stava giocando era un baro ed il padre della ragazza lo smascherò. Egli non prese bene la cosa ed Ike capì che avrebbe provato a vendicarsi. Decise allora di seguire i due per essere più tranquillo. Come aveva immaginato, lungo la strada il baro spuntò all’improvviso e minacciò la ragazza e suo padre. Fortunatamente Ike si trovava lì e lo mise in fuga. La ragazza lo ringraziò e si presentò. Si chiamava Emily. Lei poi fuggì via con il carro e lasciò a piedi il padre, arrabbiata con lui perché a causa del suo vizio di giocare la metteva sempre nei guai. Ike lo accompagnò a casa.
Una volta tornato, tenne per sé la vicenda.
 Il giorno dopo Emily si presentò alla stazione per ringraziarlo ed Ike la invitò al ballo che si sarebbe tenuto il sabato sera. Lei accettò ed Ike ne fu immensamente felice. Subito in Buck scattò un impeto di protezione nei confronti dell’amico e quando Ike manifestò il desiderio di andare da Emily per aiutarla a sistemare la casa dove lei ed il padre si erano trasferiti, Buck gli disse: “ Aspetta fino al ballo, non starle troppo addosso”.
Quando Ike disse che non lo avrebbe ascoltato, Buck affermò: “ Ascoltami, non hai tanta esperienza con le donne”.
Ike uscì come una furia ed andò da Emily.
Alla scena avevano assistito Cody e Deborah. Lui fece notare all’amico: “ Hai trattato bene l’argomento”, prendendolo in giro.
Deborah gli disse: “ Scusa, non mi risulta che tu abbia una così grande esperienza, o mi devi dire qualcosa che non so?”.
 “ Ho capito, ho sbagliato a parlare così, ma sono preoccupato per lui”.
 Lei gli rispose: “ Lo so, ma lasciagli fare quello che si sente “.
Ike andò ad aiutare Emily ed i due passarono un sereno pomeriggio.
La sera Buck si scusò con lui.
Il giorno dopo Ike tornò dalla ragazza e la trovò sporca di fumo che stava sistemando i resti di un incendio. Lei lo mandò via ma lui non se ne andò e le chiese se fosse stato l’uomo dell’altro giorno ad avere appiccato l’incendio. Lei disse che non importava e lo cacciò di nuovo. Ike non si diede per vinto e la sera del ballo si recò da Emily come d’accordo. Lei pensava che dopo il suo comportamento lui non l’avrebbe più cercata e fu felicissima quando lo vide arrivare. I due raggiunsero gli altri alla festa ed i ragazzi furono contenti di vedere Ike così felice, soprattutto Buck, il quale era molto in ansia perché era la prima volta che si faceva vedere con Deborah ad un’occasione pubblica. Lui era elegantissimo con la camicia bianca e la giacca nera delle grandi occasioni, lei indossava un vestito verde che si intonava ai suoi occhi. Mentre ballavano, molte ragazze li fissavano ed anche molte signore anziane, alcune con ammirazione, altre con curiosità, altre con disgusto ed alcune ragazze con invidia perché erano veramente felici ed innamorati.
Buck la guardava con adorazione e lei gli ripeteva in continuazione che lo amava alla follia e che niente li avrebbe potuti separare, nemmeno le malelingue di cui lui aveva timore.
Lui le rispose: “ Mi sembra di vivere in un sogno.  Non so cos’ho fatto per meritarmi questa fortuna”.
“ Sei tu”, si limitò a dire lei.
Spesso si scambiavano baci dolcissimi.
Ad un certo punto Ike ed Emily si allontanarono, per stare un po’ da soli. Intanto, fuori dal saloon, il padre di Emily attendeva l’uomo che aveva incendiato la loro casa. Appena lui uscì, tentò di sparargli per vendicarsi, ma purtroppo l’uomo fu più veloce e lo uccise. Lo sparo fece uscire tutti dal luogo dove si teneva la festa e quando Teaspoon ed i ragazzi capirono l’accaduto, mandarono Buck a cercare Ike ed Emily.
I due si trovavano in un fienile, felici perché avevano appena fatto l’amore, ma appena Buck li chiamò, Emily si precipitò fuori e, visto il cadavere del padre, cadde in una profonda disperazione.
A nulla servì la vicinanza di Ike. Il giorno dopo il ragazzo andò da lei, per dirle che non era sola e che lui ci sarebbe sempre stato, che potevano incominciare una vita insieme, ma Emily gli fece capire che non era pronta e che voleva stare sola.
 Quando tornò alla stazione, Buck si fece raccontare dall’amico l’accaduto e poi decise di andare da Emily per parlarle.
All’inizio lei non voleva farlo entrare, ma poi decise di ascoltarlo. Buck le raccontò come si erano conosciuti e la storia di Ike, ma Emily non cambiò idea.
Tutti si recarono al funerale e poi Emily si congedò dicendo che doveva svolgere una faccenda.
Quando Ike venne informato del fatto che Emily era stata vista al saloon, si precipitò da lei perché aveva capito che avrebbe cercato di vendicare il padre.
 Ike entrò nel saloon appena in tempo per proteggere con il suo corpo Emily. La ragazza aveva sparato all’uomo e lui aveva reagito sparandole a sua volta ma Ike si mise in mezzo e venne ferito gravemente.
Per la seconda volta Teaspoon non potè fare nulla se non sbatterlo momentaneamente in carcere per curare la ferita che lo sparo gli aveva provocato, perché, come nel caso del padre di Emily, si era trattato di legittima difesa.
 Ike venne subito portato dal medico, che capì che le speranze erano ben poche. Buck entrò per vederlo, ma quando uscì corse via come una furia, senza parlare con nessuno, nemmeno con Deborah che aveva cercato di stargli vicino, ma lui si era chiuso in se stesso.
Soltanto dopo si venne a sapere che era andato a pregare ed a celebrare un rito indiano per salutare a suo modo Ike.
Quando Buck era uscito aveva detto ad Emily che Ike voleva vederla. La ragazza rimase dentro a lungo e quando i ragazzi decisero di entrare, la trovarono che piangeva perché Ike era morto.
Tutti i ragazzi, Teaspoon e Rachel caddero nella disperazione.  
La sera, quando Buck fu tornato, si recò al Saloon dove sapeva che avrebbe trovato l’assassino di Ike.
Aspettò che uscisse e gli puntò la pistola. L’uomo lo offese e gli disse che non avrebbe mai avuto il coraggio di sparare. Buck non se lo fece ripetere due volte e sparò. L’uomo cadde a terra morto, Ike era vendicato.
Accorse Teaspoon e si accertò che nessuno avesse visto, così da risparmiare a Buck il carcere ma gli disse che aveva oltrepassato una linea che lo avrebbe segnato per tutta la vita.
Buck tornò e riferì l’accaduto a Deborah che non disse nulla, ma si limitò ad abbracciarlo.
Subito dopo i ragazzi celebrarono il funerale di Ike, secondo il rito indiano presieduto da Buck che era distrutto. Deborah cercò di stargli vicino il più possibile, come anche gli altri ragazzi, Teaspoon e Rachel, ma lui era inconsolabile: aveva sempre considerato Ike non solo un amico, ma anche un fratello e si sentiva il cuore spezzato.
Nei giorni seguenti Buck era taciturno e triste e Deborah gli disse: “ Siamo una coppia, condividiamo tutto, non tagliarmi fuori dal tuo dolore. Parla con me, sfogati, piangi, ma non escludermi dai tuoi sentimenti e dai tuoi pensieri”.
“ Lo so che vuoi aiutarmi, lo apprezzo moltissimo e ti amo ancora di più per questo, ma il mio dolore è troppo grande e non riesco ancora ad esternarlo, ho bisogno di tempo”.
“ Quando lo vorrai, sai che ci sarò sempre, in ogni momento”.
“ Grazie, lo so” e si baciarono.
Buck il giorno dopo chiese a Teaspoon di poter sostituire Cody nel suo turno, aveva bisogno di andare via un po’. Teaspoon acconsentì e dopo aver salutato Deborah, partì.
Avrebbe dovuto tornare entro sera, ma  non fu così. Deborah era preoccupata, ma Teaspoon ed i ragazzi la tranquillizzarono e le dissero che capitava che il viaggio durasse più del previsto, magari per qualche problema con il cavallo. Le dissero di non preoccuparsi e che il mattino dopo sarebbe tornato.
Deborah non riuscì a dormire e quando in tarda mattinata Buck non era ancora tornato, espresse la sua angoscia ai ragazzi che le ripeterono di stare tranquilla, ma lei non volle sapere ragioni e si precipitò verso il cavallo per andare a cercarlo.
 Jimmy la inseguì e la bloccò mentre montava: “ Non sai nemmeno dove andare a cercarlo e poi dove vuoi andare vestita così, ti farai arrestare o peggio!” e la tirò giù dal cavallo di peso: Deborah alla stazione portava i suoi vestiti italiani, per comodità, ed indossava un paio di pantaloni troppo corti per poter andare in giro.
Mentre cercava di protestare, in lontananza videro tornare Buck. Era ferito ad un braccio ma stava bene.
Deborah si precipitò verso di lui ed appena lui fu smontato da cavallo lo baciò e lo abbracciò fortissimo, poi gli chiese cosa fosse successo. Buck raccontò che aveva incontrato una carovana con una donna incinta a cui avevano appena ucciso marito e padre e che mentre cercava di aiutarla ad aggiustare la ruota del carro avevano subito un agguato in cui lui era rimasto ferito. Subito dopo, la donna aveva avuto le doglie e lui l’aveva aiutata a far nascere il suo bambino.
 Jimmy andò ad avvisare gli altri, mentre Buck e Deborah entrarono in casa per la medicazione. Quando Deborah ebbe finito, i due uscirono sul portico e Buck le raccontò più dettagliatamente cosa fosse successo, poi le disse: “ So che in questi giorni ti ho escluso dai miei pensieri, ma come ti ho detto, avevo bisogno di tempo. Far nascere quel bambino mi ha fatto rinascere e mi ha fatto capire cosa voglio davvero dalla vita: voglio te, voglio una famiglia con te e dei figli con te, e lo voglio il più presto possibile”.
Poi si inginocchiò davanti a lei e le disse: “ So che stiamo insieme da poco, ma mi vuoi sposare?” e le diede un anello bellissimo, che aveva ricevuto da sua madre prima di morire.
Deborah rimase senza parole, le si riempirono gli occhi di lacrime e riuscì solo a dire” Sì, mille volte sì”.
I due si baciarono appassionatamente e poi decisero che non avrebbero fissato subito una data, avrebbero incominciato a costruire con calma la loro casa, vicino alla stazione ed a quella dove ora abitavano lei e Rachel, perché volevano restare vicini alla loro famiglia, avrebbero scritto ai genitori di Deborah, chiedendo loro quando avrebbero potuto raggiungerli ed in base alla loro risposta avrebbero fissato la data. Cercarono anche insieme  il modo per comunicare la cosa ai ragazzi e soprattutto a Jimmy.
Buck inoltre volle che Deborah andasse a parlare con il reverendo, perché voleva la sua approvazione visto che insegnava ai ragazzi del paese. Lei gli disse che non aveva bisogno dell’approvazione di nessuno per sposarlo, ma lui le ricordò che era mezzosangue e che questo avrebbe potuto provocarle dei problemi. Lei protestò ma lui fu irremovibile.
Quel pomeriggio l’avrebbe accompagnata a scuola ed insieme avrebbero parlato al reverendo. Così fu ed il reverendo si limitò a dire: “ Se ai genitori non va bene, si trovino un’altra scuola, voglio proprio vedere cosa impareranno i loro figli senza di te”.
Deborah e Buck lo ringraziarono di cuore e si incamminarono per tornare alla stazione, ma prima fecero tappa alla loro casetta per festeggiare la loro nuova vita.
 La sera, a cena, Buck prese la parola e disse: “ Ragazzi, mi devo scusare con voi per il mio comportamento di questi giorni. Sono stato intrattabile e non avrei dovuto. L’esperienza che ho avuto ieri mi ha fatto capire quali sono le cose importanti nella vita e per questo vi chiedo ancora scusa e colgo l’occasione per annunciarvi che ho chiesto a Deborah di sposarmi e lei ha accettato. So che stiamo insieme da poco, ma la morte di Ike mi ha fatto capire che non bisogna perdere tempo e se si è sicuri di una cosa bisogna farla. Io la amo e voglio costruirmi con lei una famiglia al più presto”.
Rimasero tutti basiti, Jimmy per primo.
Intervenne Deborah che disse: “ Non abbiamo fissato una data, ci prenderemo del tempo, ma  a poco a poco incominceremo a costruire la nostra casa e quando saremo pronti ci sposeremo. Speriamo di avere la vostra benedizione ed il vostro aiuto, ci teniamo tantissimo perché siete la nostra famiglia. Domani scriverò ai miei genitori per informarli e quando loro potranno essere presenti celebreremo le nozze”.
Lou fu la prima a reagire, si congratulò con loro e li abbracciò e poi fecero lo stesso tutti gli altri, tranne Jimmy che uscì.
Deborah lo seguì e gli disse: “ So che è un colpo per te, ma io sento che è giusto così. Buck è l’uomo che fa per me e non voglio aspettare oltre. Ti vorrò sempre bene, Jimmy, ma noi non eravamo fatti per stare insieme”.
“ Sto bene, non preoccuparti, devo solo digerire la cosa, ma vi auguro ogni felicità. Ora, se vuoi scusarmi, ho bisogno di stare da solo”.
Deborah gli diede una pacca sulla spalla e rientrò nella baracca dove spiegò agli altri che Jimmy aveva bisogno di un po’ di solitudine.
La mattina Dopo, Deborah scrisse la lettera ai suoi genitori e la consegnò subito a Kid per portarla immediatamente da spedire, poi con Buck si mise al tavolo ed incominciarono a disegnare come sarebbe stata la loro casa: una piccola scalinata avrebbe portato alla porta principale e di lato avrebbero costruito una veranda con un dondolo. All’ingresso ci sarebbe stato un atrio che portava a sinistra in cucina, con un grande tavolo di legno posizionato a destra del locale ed una finestra sulla sinistra che dava sulla veranda. A destra dell’atrio si entrava in salotto, con un camino in fondo, vicino un divano e nel centro un grosso tavolo per poter ospitare gli amici, delle credenze per piatti e vettovaglie e due finestre per renderla molto luminosa. Di fronte alla porta d’ingresso ci sarebbe poi stata una scala che portava al piano di sopra, dove ci sarebbero state 3 stanze: quella centrale sarebbe stata la camera da letto con una finestra sulla destra per ed una porta che portava al bagno: avrebbero avuto i servizi in casa, una vasca da bagno nel centro ed un lavatoio contro la parete. L’ultima stanza per il momento sarebbe stata adibita a ripostiglio, ma poi sarebbe diventata la cameretta dei bambini.
Buck era d’accordo in tutto ed il pomeriggio avrebbe accompagnato Deborah a scuola, così nel frattempo avrebbe acquistato il primo materiale necessario per i lavori.
La sera a cena chiesero ai ragazzi se dal giorno successivo li avrebbero aiutati, a tempo perso, a costruire la loro casa e tutti accettarono di buon grado.
Le cose andavano bene, il lavoro proseguiva come al solito e le fondamenta per la casa di Buck e Deborah erano state poste.
La lettera con la risposta dei genitori della ragazza però tardava ad arrivare  e lei era un po’ preoccupata.
Qualche tempo dopo finalmente arrivò ma non conteneva quello che Deborah si aspettava: i suoi genitori non accettavano un matrimonio così frettoloso e con un mezzosangue, quindi non sarebbero venuti.
Deborah scoppiò in lacrime e Buck, che ovviamente c’era rimasto male, anche se in realtà un po’ se lo aspettava, cercò di consolarla. Alla fine lei decise che si sarebbero ovviamente sposati comunque, con o senza il loro consenso.
Buck le disse di aspettare a fissare la data perché magari i suoi genitori ci avrebbero ripensato e lei accettò anche se con poche speranze.
Buck decise di scrivere loro di nascosto, spiegando il loro rapporto, cosa poteva offrire a Deborah e quanto lei fosse felice, sperando di convincerli a presenziare alle nozze.
 L’indomani affidò in segreto la lettera a Noah.
Intanto i preparativi continuavano e le mura della casa erano già state erette.
 Un giorno Buck ricevette una lettera di una sua vecchia amica che gli comunicava che sarebbe passata a salutarlo prima di trasferirsi a St. Joe per sposarsi. Da quel giorno Buck cambiò: sembrava agitato per l’arrivo di Camille, così si chiamava la ragazza, era impaziente e Deborah ovviamente aveva notato il suo comportamento. Decise di chiedere a Buck qualche informazione su di lei e venne a sapere che Camille era stata allevata dai Kiowa ed erano cresciuti insieme. Erano anche stati promessi in matrimonio ma un giorno, mentre gli uomini erano a caccia, un gruppo di bianchi invase l’accampamento e portò via Camille che era una ragazza bianca. Buck non se l’era mai perdonato.
Deborah aveva un brutto presentimento, ma non disse nulla.
 Il giorno dell’arrivo di Camille Buck era in fibrillazione. Deborah gli aveva preparato da indossare la camicia bianca e gli aveva detto: “ Indossala quando arriverà Camille, sei bellissimo in bianco”.
Lui aveva sorriso imbarazzato.
Quella mattina Buck continuava a guardarsi allo specchio tanto che Lou gli disse: “” Anche se continui a guardarti allo specchio il tuo aspetto non migliorerà”.
 Lui rispose: “ Non importa il mio aspetto, si sposa fra un mese ed io pure devo sposarmi”.
Entrò Cody ad annunciare l’arrivo della coppia e commentò l’aspetto di Camille, ma Lou gli disse che si sarebbe sposata fra un mese e con gli occhi gli fece capire di non urtare la sensibilità di Deborah che era presente.
Uscirono tutti e Buck salutò Camille e si presentò al fidanzato.
Sembrava che intorno a lui non ci fosse più nulla e più nessuno.
Dopo i convenevoli, Lou fece un colpo di tosse per palesare la loro presenza, mentre Deborah sentì un tuffo al cuore perché Buck si era completamente dimenticato di lei.
Buck sentendo il colpo di tosse di Lou venne  riportato alla realtà e presentò tutti gli amici e Deborah, comunicando ai due fidanzati che presto si sarebbero sposati anche loro.
Questo non contribuì a tranquillizzare Deborah.
Buck invitò Camille ed il suo fidanzato a cena.
Mentre Rachel, Deborah e Lou preparavano, quest’ultima, vedendo il turbamento di Deborah le disse: “ Non ti preoccupare, sono ricordi del passato che riaffiorano, ci sono già passata con Doritha, ma lui ama te”.
“ Spero che tu abbia ragione, Lou, perché non reggerei una terza delusione, questa volta per me sarebbe devastante”.
Le due ragazze si abbracciarono ed anche Rachel si unì all’abbraccio ed alle rassicurazioni. Durante la cena, si capiva l’ostilità del fidanzato di Camille verso Buck, anche se cercava di non darlo a vedere. Ad un certo punto lei si sentì male e svenne e fu trasportata dal medico. Buck si offrì di rimanere con loro ma Bill, il fidanzato di Camille, lo cacciò in malo modo, finchè il medico non richiese la sua esplicita presenza. Camille stava pronunciando delle parole strane, in lingua indiana, ma Buck non conosceva quella lingua e nessuno riusciva  a capire cosa stesse succedendo. Mentre Buck stava tornando a casa, incontrò un vecchio indiano che gli spiegò che Camille era posseduta probabilmente da uno spirito e che avrebbe avuto bisogno dei consigli di Penna Bianca, un saggio indiano. Buck faticò a fidarsi, ma quando sentì pronunciare dal vecchio le stesse parole che avevano sentito da Camille, si convinse ad ascoltarlo.
Buck incontrò Lou mentre stava tornando alla stazione e le spiegò quello che era successo tra lui e Camille in passato. Lou capì l’atteggiamento di Buck ma gli ricordò: “ Attento però a non far soffrire Deborah”.
Lui la guardò ma non le rispose.
A cena Buck era molto taciturno ma nessuno gli disse niente perché tutti pensavano che fosse preoccupato per la salute di Camille.
Dopo cena Deborah cercò di rassicurarlo ma lui era sfuggente. Lei si sentì morire ma non insistè ed andò a dormire. In realtà non riuscì a prendere sonno ed uscì  sulla veranda e fu allora che vide Buck che stava montando a cavallo. Lo raggiunse e gli chiese dove stesse andando. Lui non voleva risponderle, ma lei non era intenzionata a lasciarlo andare senza una spiegazione. Lui fu costretto a dirle la verità. Deborah lo implorò di non andare ma lui le rispose: “ Glielo devo, non posso abbandonarla di nuovo”.
Deborah capì che non l’avrebbe fermato e gli augurò solo buona fortuna. Lui si fece promettere che non avrebbe detto nulla  a nessuno e lei promise.
Deborah tornò in casa consapevole di averlo perso.
La mattina dopo arrivò Bill che si era accorto dell’assenza di Camille e voleva  sapere dove fosse Buck. Quando Teaspoon gli disse che non lo vedeva dalla sera prima, Bill inveì contro Buck e giurò che l’avrebbe ucciso se fosse successo qualcosa a Camille.
 Deborah fu costretta allora a parlare e spiegò quello che lui le aveva detto.
 Teaspoon conosceva i riti indiani perché era stato sposato con una di loro e disse che l’impresa avrebbe avuto successo solo ad una condizione.
Deborah affermò:” Quella condizione sussiste, non preoccupatevi, Camille si salverà. Adesso scusatemi, ho del lavoro da sbrigare”.
Teaspoon la guardò con intesa e con compassione ma lei fece cenno di tacere.
Gli altri chiesero quale fosse quella condizione, ma Teaspoon rispose che non era importante se Deborah aveva assicurato che sarebbe andato tutto bene. La condizione in realtà era che l’uomo doveva amare profondamente la donna per  poterla salvare e Deborah aveva capito che Buck non  aveva mai scordato Camille.
Entrò in casa e di nascosto incominciò a preparare le sue cose: aveva deciso che se ne sarebbe andata quel giorno stesso. Non poteva sopportare ancora quel dolore e non avrebbe più potuto vivere con Buck vicino dopo.
La spedizione di Buck e Camille fu pericolosa ma ebbe successo, il demone venne scacciato grazie all’aiuto di Penna Bianca, che in realtà era il vecchio indiano che aveva avvicinato.
Quando fu guarita, Camille disse a Buck che non lo riteneva responsabile per quello che era accaduto anni prima all’accampamento e che loro non erano destinati a sposarsi. Gli disse di pensare al suo matrimonio e di vivere sereno. Buck si sentì sollevato anche se rimase un po’ deluso.
Improvvisamente però si rese conto di aver trascurato Deborah in quei giorni e che lei aveva sofferto in silenzio.
I due si affrettarono a tornare e trovarono sulla strada Lou, Kid e Bill che erano andati a cercarli e che avevano saputo da Bill che tutto quel trambusto era stato causato dall’uccisione involontaria di un capo indiano la notte scorsa durante un terribile temporale: il carro aveva investito l’uomo a causa dei cavalli spaventati da un fulmine. Bisognava tornare a seppellire il corpo e così fecero.
Tornati alla stazione, Buck chiese dove fosse Deborah e Rachel rispose di non averla vista tutto il giorno.
Buck salutò Bill e Camille ed augurò loro buona fortuna, poi andò a cercare la ragazza ma non la trovò.
Tornò Jesse da scuola e disse che non si era presentata alla lezione.
Buck si precipitò in camera sua e vide che le sue cose erano sparite.
Tornò fuori a comunicarlo agli altri e Jimmy gli sferrò un pugno dicendogli: “ Augurati di trovarla, altrimenti ti ammazzo, mi avevi giurato che non l’avresti fatta soffrire”.
Buck si rialzò e gli rispose: “ Non preoccuparti, la troverò. Forse so dove può essere andata”.
Jimmy disse: “ Vengo con te”.
“No, devo cercarla da solo” e partì al galoppo.  
Si diresse immediatamente verso la loro casetta ed infatti la trovò lì, accucciata sul letto in lacrime. “ Sapevo di trovarti qui”.
“ Perché sei venuto, occupati di Camille e lasciami andare”.
“ Camille è salva ed è partita con Bill, come doveva essere, adesso dobbiamo pensare a noi”.
“ Non c’è più un noi, Buck, è evidente che il tuo amore per lei è più forte, altrimenti non avresti potuto salvarla. “.
 “ Non dire così. E’ vero, ho avuto un attimo di smarrimento, sono affiorati tanti ricordi e fantasmi del passato, ma la donna che voglio sposare e con cui voglio stare sei tu!”.
” Buck io sono stanca, sono stufa di essere messa in secondo piano, ho visto i tuoi occhi ed ho letto tutto l’amore che c’era, ma non era per me”.
“ Ti prego, dammi una seconda possibilità, leggo nei tuoi occhi la tua sofferenza e che il tuo cuore è spezzato, ma permettimi di rimediare e di mostrarti che ti amo da morire. Non posso e non voglio perderti. Hai detto che riesci a leggere nella mia anima, leggi cosa c’è ora”.
Deborah lo guardò dritto negli occhi e vide che anche il suo cuore si stava spezzando, vide tutta la sua sofferenza perché la stava perdendo e vide che la amava veramente, quindi gli disse: “ Vedo quello che provi e voglio crederti. Ti chiedo solo di non farmi più soffrire così, non me lo merito di nuovo”.
“Non accadrà più, te lo giuro, ho provato la sofferenza di perderti e non voglio che accada di nuovo. Ti amo da morire ed il mio futuro sei tu. Ti prego, fissiamo la data del nostro matrimonio, ormai non ha più senso aspettare”.
Deborah lo abbracciò e lo baciò ed in quel bacio sentì che lui la amava davvero. Fissarono le nozze per il 24 giugno.
Fecero l’amore appassionatamente nella loro casetta e poi tornarono alla stazione dove tutti li accolsero con gioia.
Durante la cena comunicarono la data del loro matrimonio e chiesero a Lou e Kid di far loro da testimoni ed a Teaspoon di accompagnare la sposa all’altare, visto che i genitori di Deborah non ci sarebbero stati. 
Tutti risposero di sì rendendo i due futuri sposi molto felici.
I giorni successivi furono frenetici perché tutti, appena avevano un po’ di tempo libero, aiutavano i due ragazzi nei preparativi del matrimonio.
 Deborah era felicissima, l’unica ombra era l’assenza dei suoi genitori.
Buck lo sapeva ed infatti aveva inviato una nuova lettera in Italia per comunicare la data delle nozze e chiedere di nuovo la presenza della famiglia della sua fidanzata.  Si recarono anche dal reverendo per prendere accordi e Deborah, senza che Buck se ne accorgesse, parlò con lui a proposito di una sorpresa che voleva fare al suo fidanzato il giorno delle nozze: voleva dedicargli una canzone e chiese al reverendo aiuto per organizzare la cosa: lui fu ben felice di aiutarla.
Questa frenesia finì per influenzare anche Kid, che infatti, qualche settimana dopo, durante due giorni di vacanza che aveva deciso di prendersi con Lou, le chiese di sposarlo.
Lou era al settimo cielo ed i due fissarono le nozze 15 giorni dopo la data di Deborah e Buck. Ora i matrimoni da organizzare erano 2!
Appena terminata la costruzione della casa di Deborah e Buck, i ragazzi si dedicarono a quella degli altri 2 sposi, rigorosamente vicina alle altre: erano una grande famiglia e volevano vivere tutti insieme.
Un giorno Deborah chiese a Lou e Rachel di accompagnarla in città per acquistare l’abito da sposa: le due donne furono felicissime di condividere con lei questa esperienza e Lou poi chiese che venisse ricambiato il favore accompagnandola a Seneca per acquistare anche il suo abito: preferiva non comprarlo a Sweetwater, dove tutti la credevano un ragazzo.
La cosa fu decisa ed il viaggio venne programmato per la settimana successiva. Deborah scelse un vestito rigorosamente bianco, molto aderente e scollato, in stile italiano, con un corpino di pizzo per coprire le spalle, una fibbia d’argento sotto il petto ed una lunga coda, il tutto accompagnato da un lungo velo e guanti bianchi. Per l’acconciatura scelse di raccogliere i suoi lunghi capelli  biondi in maniera molto semplice e di intrecciare dei fiori bianchi al raccolto.
 La sera prima delle nozze, venne organizzata una grande festa nella baracca dei ragazzi e tutti diedero i regali di nozze ai due sposi: Lou e Kid avevano regalato loro il viaggio di nozze: 15 giorni a New York. Buck e Deborah furono allibiti e ringraziarono di cuore. Gli altri ragazzi e Teaspoon regalarono portafoto e oggetti per decorare la casa. Rachel decise di regalare a Deborah una collana di perle e lei ne fu molto commossa.
La festa era stata stupenda e tutti si fecero una promessa: ogni venerdì sera si sarebbero riuniti per stare insieme e chiacchierare allegramente, dimenticando problemi ed angosce. Prima di andare a dormire, Buck e Deborah rimasero un momento da soli e si scambiarono il loro regalo: lui le regalò degli orecchini di perla che si intonavano perfettamente con la collana di Rachel e lei gli regalò un ciondolo indiano simbolo della felicità coniugale da tenere sempre al collo. I due si baciarono appassionatamente e poi ognuno andò a dormire.
La mattina delle nozze, Rachel e Lou aiutarono Deborah a prepararsi, mentre Buck, dopo essersi vestito, disse ai ragazzi di aspettarlo in Chiesa perché doveva svolgere una commissione: i ragazzi ne rimasero stupiti ma acconsentirono.
Quando Deborah arrivò in Chiesa trovò una sorpresa: Buck si era tagliato i capelli ed aveva tolto il suo orecchino indiano. Era bello come il sole nel suo completo nero elegante, rigorosamente accompagnato da una camicia bianca perché Deborah lo adorava così. Buck, da parte sua, rimase senza fiato quando la vide comparire davanti alla Chiesa. Teaspoon stava per porgerle il braccio per accompagnarla in Chiesa, quando all’improvviso tutti si voltarono perché era comparsa una coppia che nessuno conosceva: erano i genitori di Deborah: l’insistenza di Buck era stata premiata. Ecco il motivo per cui Buck aveva tagliato i capelli e si era tolto l’orecchino: voleva fare una buona impressione sui futuri suoceri.
Il padre di Deborah la accompagnò all’altare e dopo aver  pronunciato i voti con molta commozione, Deborah, d’accordo con il reverendo, dedicò una dolcissima canzone d’amore al suo novello sposo, commuovendo tutti.
La cerimonia fu bellissima e poi tutti si spostarono al saloon per il banchetto di nozze.
I genitori di Deborah ringraziarono Buck e poi si congratularono con la coppia.
Tutti mangiarono e ballarono fino allo sfinimento e non smettevano di ammirare quella bellissima coppia innamorata. I due sposi erano felicissimi. Durante le danze, Buck disse a Deborah: “ Non mi sembra vero che tu sia mia moglie, l’ho sognato così tanto ed ora che è realtà stento a crederci. Sei bellissima e non posso chiedere altro alla vita”.
Lei rispose: “ Ti amo così tanto, Buck. Mi hai resa la donna più felice al mondo e niente e nessuno potrà separarci”.
“ Ho provato il dolore di crederti ormai perduta e non voglio che accada più. Tu sei la mia anima e senza di te non potrei più vivere”.
Poi si baciarono ripetutamente.
 Tutti i ragazzi vollero fare un ballo con la sposa, compreso ovviamente Teaspoon, e quando toccò a Jimmy, si congratulò con lei ma non mancò di ricordarle quanto lui la amasse ancora.
 A festa finita, tutti ritornarono alle loro case ed i genitori di Deborah in albergo, con la promessa che si sarebbero rivisti il giorno dopo per parlare un po’.
Non potevano fermarsi più di due giorni, perché la sorella di Deborah era dovuta rimanere a casa per motivi di lavoro, era un medico, e non volevano lasciarla sola per troppo tempo.
Quando Buck e Deborah arrivarono alla loro casa, lui, secondo la tradizione, la prese in braccio per farle varcare la soglia, poi si recarono nella loro camera da letto e fecero l’amore tutta la notte.
Prima di addormentarsi, Buck volle ricambiare la sorpresa che Deborah gli aveva fatto in Chiesa: le dedicò una dolcissima canzone.
Lei rimase stupita dalla voce bellissima del marito e subito le venne un’idea per il matrimonio di Lou e Kid: avrebbero cantato per loro in Chiesa, coinvolgendo tutti i ragazzi e poi avrebbero cantato anche al saloon per intrattenere gli ospiti. Buck cercò di opporsi, ma ormai aveva capito che Deborah non avrebbe ceduto, così alla fine disse di sì.
La mattina dopo i due sposi ovviamente si alzarono molto tardi e Buck portò la colazione a letto a Deborah che lo ringraziò con un lungo ed appassionato bacio e dopo aver mangiato fecero di nuovo l’amore.
In tarda mattinata arrivarono i genitori di Deborah: i due sposi li accolsero e mostrarono loro la casa, poi Buck decise di lasciarli soli con la figlia per permetter loro di parlare un po’ ed andò dai ragazzi nella baracca.
Deborah parlò con i suoi genitori che, nonostante la loro presenza, le dissero che comunque non erano d’accordo con la sua scelta, che sicuramente le avrebbe provocato dei problemi. Lei ribadì che non si sarebbe mai pentita della sua scelta e che Buck era sicuramente migliore  di molti damerini figli di papà dalla zucca vuota.
 Intanto Buck fu ovviamente oggetto di domande da parte dei ragazzi, soprattutto di Cody che, con il suo solito tatto, gli chiese a bruciapelo: “ Allora, com’è andare a letto con una bomba sexy come lei?”.
 Buck, risentito, gli rispose: “ Ti ricordo che stai parlando di mia moglie e comunque non sono affari tuoi”.
Gli altri ragazzi e Lou intervennero per smorzare un po’ i toni e poi Rachel cercò di cambiare discorso dicendo: “ Ma guardati Buck, eri solo un ragazzo ed ora sei accasato e ti sei formato una famiglia, sono orgogliosa di te”.
Buck sorrise e Noah aggiunse: “ E poi chi avrebbe mai scommesso che tu fossi il primo? Avremmo tutti puntato su Lou e Kid ma tu hai bruciato le tappe”.
 Scoppiarono tutti a ridere e la tensione svanì.
Quando Deborah ed i suoi genitori uscirono di casa, i ragazzi e Rachel andarono a salutarli, perché sarebbero partiti il mattino dopo.
Quando se ne furono andati, Buck chiese a Deborah: “ Com’è andata?”.
Lei non gli nascose nulla: “ Non sono d’accordo ma ovviamente sanno che possono solo accettarlo. Mi dispiace, hai anche cercato di cambiarti per loro: non farlo più: rimettiti il tuo orecchino e per quanto riguarda i capelli, se è possibile sei ancora più sexy così”.
 I due si baciarono e tornarono nella loro casa.
La sera fu deciso che avrebbero cenato tutti insieme nella baracca, così da organizzarsi per le settimane successive in preparazione del matrimonio di Lou e Kid.
 Con una scusa, Buck portò fuori i due ragazzi e  Deborah colse l’occasione per spiegare agli altri la sua idea: lei e Buck avrebbero cantato le strofe e tutti insieme avrebbero cantato il ritornello. Con un po’ di fatica li convinse tutti. Deborah si impegnò ad andare il giorno dopo dal reverendo per prendere accordi.
In realtà loro non lo sapevano, ma avrebbe dovuto prendere accordi anche con il proprietario del saloon per i canti durante il ricevimento, che avrebbero eseguito lei e Buck.
Ogni giorno, dopo la scuola, si sarebbero radunati in Chiesa per le prove, ma a turno qualcuno avrebbe dovuto trovare una scusa per allontanare i due promessi sposi almeno per una mezzora, in modo tale da tenerli all’oscuro.
Dopo cena, Buck e Deborah tornarono nel loro nido d’amore.
 Il giorno dopo Deborah fece quanto era stato deciso e tutto venne sistemato.
Quel pomeriggio Jimmy tornò dal suo giro con un’aria strana. Quando i ragazzi gli chiesero cosa fosse successo, lui fu evasivo.
 Il giorno dopo sparì e quando tornò sembrava avere un’aria sognante. Finalmente lo convinsero a parlare e confessò che aveva conosciuto una ragazza bellissima, Sarah, e che credeva di essersene innamorato. Tutti furono felici per lui, soprattutto Deborah e Buck, che così si sentivano meno in colpa.
Il giorno dopo, Lou prese l’iniziativa di andare da Sarah per invitarla ad un finto pic-nic, a cui avrebbe partecipato però solo Jimmy. La cosa andò bene ed infatti Jimmy era al settimo cielo, ma l’idillio finì presto perché quello che Lou aveva creduto essere il padre di Sarah, si scoprì essere suo marito. Jimmy ne fu distrutto ma Sarah corse da lui per spiegargli che il marito la maltrattava e che non ce la faceva più.  L’aveva sposato solo per volere della sua famiglia che così aveva risolto un debito che aveva contratto. Jimmy le promise di portarla via e la sera stessa organizzò la fuga. Teaspoon cercò di fermarlo ma lui fu irremovibile.
Sarah non si presentò all’appuntamento e Jimmy si recò a casa sua per scoprirne il motivo: fu investito da uno sparo e dovette reagire. Quando entrò in casa trovò il marito di Sarah riverso a terra morto e non c’era ombra della donna. Mentre cercava di capire cosa fosse successo, venne colpito alla testa e perse i sensi.
 Il mattino dopo Teaspoon se lo trovò accusato di omicidio. Tutti accorsero alla sua cella e lui cercò di spiegare l’accaduto, ma l’aiutante del marito di Sarah raccontò una falsa versione ed il processo a Jimmy fu inevitabile.
Tutti si arrabbiarono con Sarah che cercò di difendersi e mostrò i segni dei maltrattamenti del marito, mettendo Jimmy ancora più nei guai.
Deborah, Lou e Rachel erano disperate e Deborah si sentiva tremendamente in colpa: arrivò a dire a Rachel che se lei non lo avesse lasciato, lui ora non si sarebbe trovato in questa situazione. Non rinnegava certo il suo matrimonio e non si era pentita, ma si sentiva maledettamente responsabile.
 Il processo si svolse e Jimmy fu dichiarato colpevole: il sabato mattina sarebbe stato impiccato.
Deborah era disperata e chiedeva a Buck di fare qualcosa, ma ovviamente lui era impotente.
 Jimmy era in cella con un ex sacerdote che gli aveva detto che Sarah era una bugiarda e che lui aveva una volta celebrato il suo matrimonio con l’aiutante dell’attuale marito. Jimmy non voleva crederci, ma per scrupolo Lou e Kid andarono a cercare informazioni in proposito.
La forca era pronta il sabato mattina e Jimmy stava per esservi appeso.
Deborah era attaccata al braccio di Buck e lo strattonava implorandolo di aiutare Jimmy. Nel momento in cui la corda stava per essere tesa, tutti i ragazzi intervennero e Buck si precipitò a liberare Jimmy.
La folla ed il giudice stavano per intervenire, quando tornarono Kid e Lou con le prove che quello che aveva detto il compagno di cella di Jimmy era vero: Sarah e l’altro uomo erano due impostori. I due vennero subito arrestati e Jimmy completamente scagionato perché si capì che l’assassino era il vero marito di Sarah. Jimmy aveva il cuore spezzato ma si sarebbe ripreso.
Per festeggiare la liberazione di Jimmy, alla sera si recarono tutti al ballo organizzato a Sweetwater e tutti si rilassarono dopo la pesante giornata.
Anche Jimmy sembrava un po’ sollevato, nonostante soffrisse molto.
 Deborah si scusò con Buck per il suo comportamento di quei giorni ma lui le disse: “ Non devi scusarti, sei stata la sua donna ed è normale che tu ti preoccupi per lui. So che mi ami, non ho alcun dubbio in proposito, i tuoi occhi non mentono mai”.
I due si misero a ballare ma ad un certo punto Deborah notò che alcune ragazze li stavano guardando. All’improvviso si fermò e non potè fare a meno di chiedere loro se ci fosse qualche problema. Una di loro si fece aventi e le disse: “ Ci chiedevamo come fosse vivere con un selvaggio ed essere sua moglie”.
Buck capì subito che doveva fermare Deborah, altrimenti si sarebbe messa nei guai e cercò di trascinarla via, ma lei non cedette e rispose: “ So che voi non potete capire, perché il vostro cervello non è all’altezza di comprendere certe cose, ma vivere con lui è la cosa più bella che mi sia mai capitata. E poi vi confido una cosa: non avete idea di quanto sia particolarmente dotato sotto i pantaloni”.
Buck la trascinò via a forza mentre le ragazze arrossirono violentemente.
 “ Deborah, non dovevi reagire così”.
“ Ma le senti? Quelle galline non hanno il diritto di fare certe affermazioni!”.
 “ Sapevi che prima o poi sarebbe successo, cerca di controllarti o rischierai di perdere il tuo lavoro”.
“ Ok, ok, balliamo ora”.
Per tutto il resto della serata, la maggior parte delle ragazze e delle donne non tolse gli occhi di dosso a Buck. Rachel ed i ragazzi se ne accorsero e Cody disse: “ Ma che hanno tutte da guardarti?”.
Buck rispose: “ Chiedetelo a mia moglie””.
Deborah raccontò l’accaduto e tutti scoppiarono a  ridere, persino Jimmy che non era dell’umore.
Deborah colse l’occasione per comunicare una decisione che aveva preso: qualche giorno prima aveva detto a Buck che voleva sposarsi anche secondo il rito kiowa, presso la tribù di suo fratello Orso Rosso. Buck aveva protestato, ma come al solito lei aveva avuto la meglio… Aveva deciso di farlo il giorno dopo. Buck rimase un po’ sorpreso ma sapeva che lei ci teneva molto e così fu deciso.
La mattina seguente i due partirono a cavallo per raggiungere l’accampamento di Orso Rosso, che non vedeva il fratello da parecchio tempo e fu felicissimo di sapere che si era sposato.
Deborah gli chiese di sposarli secondo il loro rito ed Orso Rosso ne fu ben felice. Le donne portarono con sé Deborah e la prepararono per la cerimonia e lo stesso fecero gli uomini con Buck.
Il rito si svolse secondo la tradizione e come simbolo d’amore i due sposi indossarono un talismano che giurarono che non si sarebbero mai più tolti e che l’avrebbero portato per sempre.
Dopo la cerimonia venne allestito un rudimentale banchetto e verso sera tutti si salutarono ed i due sposi tornarono alla loro dimora, dove i ragazzi vollero sapere tutti i dettagli.
Con la situazione di Jimmy si era perso tempo per organizzare il matrimonio imminente, quindi dal giorno dopo tutti cercarono di recuperare.
Il lunedì Buck dovette fare un lungo viaggio per consegnare la posta ( il congedo matrimoniale non era ancora iniziato perché il viaggio di nozze sarebbe stato dopo il matrimonio di Kid e Lou) ed al suo ritorno, appena entrò in casa, non fece in tempo a varcare la porta che Deborah gli si gettò addosso ed iniziò a spogliarlo.
“ Mi sei mancato tantissimo, ho voglia di te” ed i due si trovarono a fare l’amore appassionatamente.
Buck poi disse: “ Se dopo i lunghi viaggi mi accoglierai sempre così chiederò a Teaspoon di farli più spesso”.
I due si misero a ridere e rifecero l’amore.
 Il giorno dopo Lou e Deborah si recarono a Seneca per ritirare il vestito di Lou. Rachel purtroppo non aveva potuto andare perché aveva dovuto portare Jesse dal dentista. Le due ragazze trascorsero una piacevole giornata e Deborah colse l’occasione di quel viaggio per comprare un regalo a Buck: gli acquistò un braccialetto di caucciù con una targa d’oro in cui erano incise le parole “ Ti amo”.  Lou quasi si commosse. Quando le due ragazze furono tornate e Deborah rientrò in casa, fu a sua volta accolta calorosamente da Buck che la abbracciò, la spinse contro la parete impetuosamente e fece l’amore con lei.
Deborah ne rimase sorpresa ma felice, era la prima volta che Buck si mostrava così impetuoso. Lo baciò con ardore e gli mostrò il suo regalo. Lui ne fu stupito ma felice, ma poi le disse: “ Scusa, non avrei dovuto forse essere così impetuoso, mi dispiace”. “ Ma stai scherzando? E’ stato bellissimo e non devi mai chiedermi scusa perché fai l’amore con me”.
I due si baciarono e lo rifecero di nuovo.  
Ogni pomeriggio, dopo la scuola, come da accordi, a turno i ragazzi, Rachel, Teaspoon e Deborah assegnavano qualche incarico a Lou e Kid per tenerli impegnati quando loro facevano le prove. Prima provavano la canzone che avrebbero dovuto cantare tutti insieme e poi rimanevano solo Buck e Deborah perché lei avrebbe dovuto cantare altre canzoni. Gli altri non sapevano che in realtà stavano preparando anche qualcosa per il ricevimento.
Il sabato si avvicinava e Buck e  Deborah dovevano anche preparare i bagagli per il viaggio di nozze. Nei ritagli di tempo, incominciavano a preparare qualcosa ed a mettere indumenti ed accessori nei bauli. 
Un giorno, mentre Deborah aprì il suo portagioie per preparare i gioielli per il matrimonio e per il viaggio, vide una collana che non era sua. Era una collana con un ciondolo a forma di cuore che si apriva: curiosa, lo aprì e trovò all’interno una foto sua e di Buck in abito da sposi da un lato, dall’altro un’incisione con scritto “ Per sempre”.
Deborah si precipitò da Buck che era in cucina a sgranocchiare qualcosa, lo abbracciò, lo baciò e lo ringraziò di cuore.
“ E’ bellissimo, grazie, lo porterò sempre al collo insieme al talismano del nostro matrimonio”. Poi si baciarono.
Teaspoon bussò alla loro porta e chiese a Buck di accompagnare un suo amico tenente all’accampamento indiano per discutere di un trattato. Buck non era d’accordo ma ben presto capì che era meglio che andasse lui ad accompagnare l’esercito, piuttosto che qualcuno che non conosceva gli indiani.
Deborah gli raccomandò di stare attento e lo salutò.
Buck accompagnò l’amico di Teaspoon fino in prossimità dell’accampamento, ma quando capì le reali intenzioni dell’esercito, li lasciò da soli e se ne andò dopo aver dato loro indicazioni.
Mentre stava tornando, sentì degli spari, tornò indietro e trovò gran parte dei soldati uccisi ed il tenente ferito.  Quest’ultimo accusò Buck di tradimento e lo portò a Teaspoon dicendo che era in arresto. Buck si difese ma il tenente insistette. Teaspoon garantì per lui e volle che lo accompagnasse sul luogo dell’agguato, dove i due trovarono un superstite in pessime condizioni e la spada del tenente in un luogo lontano da dove Buck aveva trovato il tenente. Capirono che c’era qualcosa che non andava.
Riportarono il soldato in città e lo affidarono al medico, poi parlarono col tenente che riconfermò la sua versione e di nuovo accusò Buck di tradimento davanti a tutti.
 Quasi tutta la città si scagliò contro Buck.
Tentò di intervenire in sua difesa Deborah che era accorsa appena aveva saputo la situazione e disse: “ Ma come potete pensare che Buck abbia tradito l’esercito? Sapete bene che si è sempre prodigato per aiutare tutti e fare da mediatore”.
Le risposero: “ Sempre indiano resta e poi tu sei di parte, sei sua moglie”.
“ Sì, e sono anche la maestra dei vostri figli e sapete bene quanto sia importante per me la lealtà”.
“ Infatti non dovresti insegnare tu ai nostri figli, dovrebbe farlo uno di noi”.
“ Perfetto, se è così che la pensate, da oggi trovatevi un’altra maestra”.
Teaspoon cercò di intervenire ma lei fu irremovibile. Lei e Buck se ne andarono.
 Lui le disse: “ Non avresti dovuto prendere pubblicamente le mie difese, adesso hai perso anche il lavoro”.
“ Non me ne importa nulla, è assurdo che ti abbiano trattato così, non sono degni del nostro rispetto”.
Teaspoon cercò di fare di tutto per scagionare Buck ed infatti riuscì a trovare le prove della colpevolezza del tenente: dalle foto scattate da un fotografo sul luogo dell’agguato era emerso che Buck aveva ragione, il tenente si era fatto prendere dal panico, aveva sparato a tradimento e poi era fuggito come un codardo provocando la reazione degli indiani.
Il tenente fu costretto ad ammetterlo pubblicamente e Buck fu riabilitato.
“ Scusaci Buck se abbiamo dubitato di te, ti chiediamo scusa e soprattutto chiediamo a tua moglie di tornare ad essere la maestra dei nostri figli, hanno bisogno di lei”.
 Buck accettò le scuse e Deborah acconsentì a riprendere il suo lavoro.
 Già da quel pomeriggio riprese le lezioni e mentre Buck l’aspettava, decise di regalarle un vestito per ringraziarla del suo sostegno. Entrò nel negozio in cui di solito si recava lei e fu accolto con diffidenza dal proprietario, ma poi la moglie lo riconobbe come “ il marito della maestra” e si scusò con lui.
Buck incassò di nuovo il colpo, ma sapeva che doveva farci l’abitudine. Comprò un abito lungo bianco con fiori rossi, arricciato in vita, così da mettere in evidenza le forme della moglie. Lo nascose sul carro e la sera, mentre Deborah era in cucina, lo appoggiò sul loro letto. Poi scese e le chiese: “ Lascia fare a me qui, tu potresti andare in camera a cercarmi la mia camicia grigia? Non la trovo da nessuna parte”.
“ D’accordo tesoro, vado subito”.
Quando salì, appena entrata vide sul letto quel meraviglioso vestito e chiamò Buck. Lui la raggiunse e lei gli chiese: “ Ma perché? Non dovevi”.
“ Perché tu sei il mio sostegno e la mia vita e non so cos’ho fatto di buono per averti come moglie”.
Lei si commosse e lo baciò.
La sera, dopo cena, mentre Deborah sistemava la cucina, Buck si mise in veranda a leggere un libro: si era fatto prestare da Deborah un libro sulla mitologia greca, incuriosito dai racconti che lei gli faceva di tanto in tanto.
 Lo vide Jimmy che gli si avvicinò e gli disse: “ Devi amarla davvero tanto per leggere quella roba!”.
“ Voglio capire cosa ci trova di così affascinante. Lei ha cercato di capire le mie tradizioni ed io voglio capire i suoi gusti”.
“ Buona lettura”, disse Jimmy.
Quando Deborah lo raggiunse, andarono di sopra ed entrambi si misero a leggere, ma dopo un attimo si guardarono, gettarono via i libri e fecero l’amore.
 Il giorno dopo era venerdì e per la sera Buck e Deborah avevano organizzato una cena da loro per festeggiare i due futuri sposi e per la consegna dei regali.
Quando lo vennero a sapere, furono tutti contenti ma Jimmy avvertì: “ Attenti, perché se cucina lei…”, ma Buck rispose: “ Non mi sembra di essere morto, e poi quante volte ha aiutato Rachel?”.
Dalle battute che si scambiavano, era chiaro che tra di loro c’era ancora una questione irrisolta, ma tutti preferirono lasciar perdere per ora, consapevoli che prima o poi avrebbero dovuto affrontare il problema.
I ragazzi, Rachel e Teaspoon si divertirono un mondo e poi, dopo il dolce, arrivò il momento dei regali. Ognuno diede alla coppia il suo e Deborah e Buck ricambiarono il favore, avevano regalato a Lou e Kid  un viaggio di nozze a  San Francisco. Sarebbero partiti anche loro la domenica dopo il matrimonio e sarebbero tornati 15 giorni dopo, il loro stesso giorno. I due ragazzi furono felicissimi e ringraziarono di cuore.
Dopo la cena, tutti andarono a  dormire e Buck e Deborah fecero l’amore appassionatamente per quasi tutta la notte.
Il mattino dopo, Buck si preparò in casa e poi si recò alla baracca, mentre Deborah andò a prepararsi da Rachel insieme a lei e Lou. Quest’ultima aveva un ampio vestito con un corpino accompagnato da maniche di tulle trasparente ed una corona di fiori in testa. Era bellissima. Rachel indossava una camicetta bianca di pizzo ed un’ampia gonna marrone ed anche lei aveva ornato i capelli con dei fiori. Deborah aveva indossato un ampio vestito bianco con decorazioni verdi ed un nastro verde che lo stringeva in vita, stile Rossella O’Hara in “ Via col vento” alla festa alle Dodici Querce. Aveva i capelli con i boccoli ed indossava la collana e gli orecchini che le aveva regalato Buck.
Quest’ultimo bussò ed entrò per vedere se erano pronte perché avrebbe dovuto accompagnare lui la sposa e le due damigelle in Chiesa. Quando entrò, rimase a bocca aperta guardando Deborah. Rachel gli fece notare: “Buck, la sposa è Lou!”.
 “ Sì, scusa, io…”.
Si misero tutte a ridere.
“ Lou, sei bellissima, scusami”.
“ Non ti preoccupare, si vede che ami tua moglie da morire”.
Deborah arrossì. Poi tutti uscirono e salirono sulla diligenza che avevano noleggiato per l’occasione. Durante il tragitto, Buck non riusciva a togliere gli occhi di dosso a Deborah tanto che Rachel non riuscì a trattenersi dal dire scherzosamente: “ Se continui così, consumerai quel vestito con gli occhi”.
Risero tutti di nuovo e Buck e Deborah si baciarono. Quando la diligenza arrivò in Chiesa, Jimmy, che aveva il compito di accompagnare Lou all’altare, le fece i complimenti e la prese sottobraccio, poi entrò Rachel ed infine Buck e Deborah. Appena la sposa fece il suo ingresso, Kid rimase folgorato. Quando lo raggiunse, Teaspoon iniziò la cerimonia, intervallata dai canti di Deborah che tutti apprezzarono.
Al momento dello scambio degli anelli, Teaspoon disse loro: “ Non conosco un’altra coppia più adatta a sposarsi di voi due, ad eccezione ovviamente di quei due signori che si sono sposati due settimane fa…” e tutti guardarono sorridendo Deborah e Buck che si baciarono.
Alla fine della cerimonia, Teaspoon pregò gli sposi di pazientare un momento. Tutti i ragazzi, lui, Rachel e Deborah si avvicinarono all’organo e Buck iniziò a cantare la strofa della canzone che tutti insieme avevano preparato. Intervenne poi Deborah e tutti insieme cantarono il ritornello finale. Lou e Kid avevano le lacrime agli occhi.
Tutti si trasferirono poi al saloon per il ricevimento. Dopo aver mangiato qualche pietanza, per fare un po’ di pausa si aprirono le danze e dopo due o tre balli, l’orchestra fece un cenno a Buck e Deborah: era arrivato il momento di cantare la prima delle canzoni che avevano preparato.
Ad un tratto l’orchestra iniziò ad intonare una bellissima e dolcissima Alleluja e Buck si avvicinò ed iniziò a cantare la prima strofa.
Tutti rimasero a bocca aperta perché quella canzone metteva ancora più in evidenza la bellissima e calda voce del ragazzo.
Jimmy si avvicinò a Deborah e le disse: “ Caspita, sa anche cantare così bene, nessuno lo sapeva”.
Deborah non rispose ma si avvicinò al marito perché ora toccava a lei. Cantò le successive due strofe tenendolo per mano e guardandolo dritto negli occhi, poi seguì il ritornello finale in cui cantarono insieme e sembrava che le note sgorgassero dai loro cuori. La canzone era per gli sposi, ma era evidente che se la stavano dedicando l’una all’altra.
 Quando ebbero finito si baciarono e poi fecero gli auguri agli sposi che avevano di nuovo le lacrime agli occhi e si precipitarono ad abbracciarli, mentre tutti, a bocca aperta, fecero scaturire un lungo applauso. Da come avevano cantato e dalla passione che ci avevano messo, tutti avevano capito quanto fosse grande l’amore di quei due ragazzi. 
Il pranzo continuò e dopo una nuova pausa, Deborah e  Buck  cantarono un’altra canzone.
Quando tornarono al tavolo, i ragazzi avevano organizzato uno scherzo per loro. Incominciò Rachel a dire: “ Certo che siete bravissimi a rubare la scena agli sposi, era il caso di monopolizzare così l’attenzione su di voi?”.
Poi, rivolta a Deborah: “ Tu poi, con quel vestito, hai tutti gli occhi puntati addosso”. I ragazzi annuirono. Deborah e Buck ci rimasero malissimo e quando videro la loro espressione, scoppiarono tutti a ridere comunicando loro che stavano scherzando. Deborah però scappò fuori quasi in lacrime e Buck la seguì immediatamente, ma prima disse ai ragazzi e Rachel: “ Complimenti ragazzi”.
Quando la raggiunse le disse: “ Dai, stavano scherzando, non pensano davvero quello che hanno detto”.
“ Come fai ad esserne sicuro?”.
“ Li conosco, ammetto che sono rimasto basito anch’io al momento, ma poi ho capito che scherzavano”.
Nel frattempo erano usciti Rachel e Noah che la rassicurarono.
“ Volevamo solo scherzare un po’, dai, davvero non pensiamo quelle cose che abbiamo detto”.
Deborah volle credere loro e tutti rientrarono per continuare i festeggiamenti. Alla fine del pranzo ripresero le danze e quando Deborah ballò con Jimmy, lui non perse occasione per ricordarle i suoi sentimenti e quanto soffrisse.
Lei gli disse: “ Jimmy, ne abbiamo parlato più volte, non eravamo fatti per stare insieme”.
Lui poi si allontanò ed andò via prima della fine della festa.
Prima di andare via, Deborah e Buck furono fermati da proprietario del saloon che chiese loro se sarebbero stati disposti a cantare alcune sere al locale, vista la loro bravura. Deborah e Buck ci pensarono un momento e poi acconsentirono , ma avrebbe dovuto aspettare il loro ritorno dal viaggio di nozze.
Buck chiese se il fatto di essere un mezzosangue poteva essere un problema ma il proprietario disse di no. Decisero allora che avrebbero cantato al saloon il sabato sera e che avrebbero fatto le prove dopo le lezioni di Deborah a scuola.
Quando tornarono a casa, era ormai tardi e Deborah e Buck fecero l’amore. Quando lei fu tra le sue braccia, gli disse: “ Giurami che non finirà mai. Sono talmente felice che ho paura che tutto svanisca da un momento all’altro e non voglio che svanisca il nostro sogno d’amore”.
Lui la strinse forte e le disse: “ Siamo insieme, ci amiamo tantissimo, niente potrà mai separarci”.
“ Lo spero, Buck, ho paura di essere troppo felice”.
Lui la abbracciò e la strinse forte a sé. Poi le propose una cavalcata fino al fiume. Lei accettò. I due si rivestirono ed andarono mano nella mano a prendere il cavallo di Buck.
Li videro Teaspoon e Jimmy. Il primo chiese: “ Dove diavolo stanno andando quei due?”.
Jimmy gli rispose: “ Ti dico io cosa succede, Teaspoon. Lei è molto felice e quando si sente così è colta dall’angoscia di perdere tutto da un momento all’altro. Avranno fatto l’amore e lei è stata colta dall’ansia, quindi lui la sta portando da qualche parte per farla rilassare”.
“ Dici?”.
“ Ci giurerei”.
“ La conosci molto bene vero?”.
“ E’ l’amore della mia vita, ma purtroppo sono stato così idiota da perderla”.
Teaspoon gli diede una pacca sulla spalla ed andarono a dormire.
Buck e Deborah arrivarono al fiume, fecero un bagno e fecero di nuovo l’amore, poi si distesero lungo il fiume per asciugare e lui la tenne stretta tra le sue braccia, rassicurandola e dicendole che niente e nessuno li avrebbe mai separati. Tornarono poi a casa, fecero un bagno nella loro vasca e ne approfittarono per fare di nuovo l’amore teneramente e poi andarono a dormire. Deborah dormì serena.
 Il mattino dopo fecero colazione e poi andarono alla baracca per stare un po’ con i ragazzi perché il giorno dopo sarebbero partiti per il viaggio di nozze.
Jimmy si avvicinò a Deborah e le chiese: “ Ieri sera hai avuto una delle tue crisi di ansia di perdere tutto?”.
“ Come lo sai?”.
“ Io e Teaspoon vi abbiamo visto andare via a cavallo ed ho immaginato quello che stavi pensando”.
“ Sì, è così, mi conosci davvero bene. Ora è tutto a posto, grazie”.
Lui le sorrise e si allontanò. 
Deborah era rimasta sola e stava guardando Buck parlare con Cody e Jesse. Le si avvicinò Noah e le disse: “ Vuoi anche dei fiori ed un altarino per completare meglio l’adorazione”.
 “ Come?”, rispose lei stupita.
“Sembra che tu stia adorando qualche santo quando lo guardi, non ho mai visto nessuno così tanto innamorato”.
Lei sorrise e lui continuò: “ Comunque se vuoi saperlo la cosa è reciproca. Ricordi quella volta che siamo andati a liberare Amanda, la socia di Teaspoon, ed abbiamo incontrato Jane, la ragazza che voleva uccidere l’assassino di suo padre e che Buck aveva preso sotto la sua protezione?”.
“ Sì, perché?”.
“Quando tutto fu finito, Buck le disse di incominciare a pensare all’uomo che amava, non a quello che odiava e lei gli disse che allora avrebbe dovuto pensare a lui. Buck le rispose : << No, io sono felicemente sposato con una donna meravigliosa e mi chiedo ancora cos’ho fatto di buono nella mia vita per meritarla. Mi sento così fortunato ad averla>> e lei gli rispose: << Mi sa che la fortuna è reciproca>>”.
Lei gli sorrise e poi si precipitò da Buck, lo baciò e poi andò incontro a Lou che stava arrivando con Kid.
Buck rimase un po’ stupito ma gli si avvicinò Noah che gli spiegò tutto e lui sorrise.
 I ragazzi pranzarono tutti insieme e poi decisero di andare a fare un bagno al fiume per salutarsi con una bella nuotata. Teaspoon e Rachel preferirono però rimanere a casa.
I ragazzi si gettarono tutti in acqua e si divertirono un mondo. I 4 sposini non smettevano di scambiarsi baci ed effusioni e venivano presi in giro dagli amici.
 Quando uscirono dall’acqua si sdraiarono per asciugare, i ragazzi con i loro mutandoni, Lou anche, Buck invece solo in mutande perché da quando si era sposato aveva deciso di non portare più quegli indumenti scomodi e di essere più libero e Deborah, dato che secondo la sua tradizione non portava mutandoni ma solo slip e reggiseno, si coprì con una coperta.
Faceva molto caldo, quindi Lou chiese a Buck: “ Perché non le lasci togliere quella coperta, non penso che si scandalizzerà nessuno”.
Lui le disse: “ Guarda che non deve chiedere a me, è libera di fare quello che vuole, io non ho alcun problema”.
Poi si rivolse a lei: “ Se vuoi toglierla fai pure, non pensavo fosse un problema”.
 Lei lo baciò e si tolse la coperta. I ragazzi rimasero a bocca aperta, ma non fecero commenti.
Tornarono poi a casa e si diedero appuntamento per la mattina dopo, quando avrebbero accompagnato le due coppie in città per prendere la diligenza.
A casa, Deborah, appena varcata la porta, baciò Buck per ringraziarlo di quello che aveva detto al fiume. Poi fecero un bagno nella vasca e fecero l’amore appassionatamente.
La mattina dopo, i ragazzi, Teaspoon e Rachel accompagnarono le due coppie in città. Avrebbero percorso insieme il tragitto fino a Fort Laramie e poi si sarebbero separati, gli uni verso Ney York, gli altri verso San Francisco.
Durante il viaggio i quattro ragazzi chiacchierarono allegramente e si baciavano di tanto in tanto, commentavano la cerimonia del giorno prima e Lou e Kid si congratularono ancora una volta per i canti: “ Sapevamo che Deborah canta bene perché l’abbiamo sentita al vostro matrimonio, ma tu Buck ci hai davvero stupiti: quell’Alleluja è stata meravigliosa”.
Deborah disse. “ Non sapevo che cantasse così bene, ma la sera del nostro matrimonio mi ha dedicato una canzone e quando l’ho sentito mi è venuta l’idea. Lui non voleva ma sapete quanto posso essere convincente..”.
Tutti risero. Arrivati a Fort Laramie, i ragazzi si salutarono. Deborah e Buck proseguirono per New York e quando arrivarono si recarono all’albergo che Kid e Lou avevano riservato per loro. Appena entrarono Buck volle parlare con il proprietario: voleva sapere se fosse un problema la sua razza. Il proprietario disse di no ed i due lo ringraziarono ed andarono in camera perché erano stanchissimi. Si fecero preparare un bagno caldo e fecero l’amore.
Pianificarono poi cosa fare il giorno dopo. La notte dormirono abbracciati e senza pensieri, felici per tutto l’amore che provavano l’uno per l’altra.
La mattina seguente noleggiarono un cavallo e fecero un giro per alcuni quartieri della città, per farsi un po’ un’idea del posto. Pranzarono in un saloon e nessuno diede fastidio a Buck per le sue origini. Lui si sentiva felice per questo.
La sera, in hotel, cenarono allegramente e quando stavano per uscire a fare due passi, il proprietario dell’albergo si avvicinò e si congratulò con loro perché erano davvero una bella coppia, allegra ed innamorata.
Deborah e Buck fecero un giro nei dintorni e poi tornarono in camera. Si spogliarono e lei fu un po’ più intraprendente nel fare l’amore con Buck.
La mattina dopo, mentre stavano per uscire a prendere il cavallo per recarsi a visitare Central Park, lei gli disse: “ Forse ieri notte non avrei dovuto…”.
Lui non la fece parlare ma la baciò e poi le disse: “ Ti ricordi cosa mi hai detto quella volta a casa quando ti ho chiesto scusa io? Vale anche per me. Non dobbiamo chiederci scusa quando facciamo l’amore”.
Lei lo baciò a sua volta. La giornata a Central Park fu molto intensa e divertente. A pranzo fecero un pic nic nel prato, poi si sdraiarono un po’ a coccolarsi e poi girarono per tutto il parco.
La sera a cena erano sfiniti ma sempre sorridenti ed innamorati. Mentre Buck stava ridendo, sentirono una voce di donna dire: “ Riconoscerei questa risata ovunque. Ciao Buck”.
Deborah e Buck si voltarono e lui rimase di sasso. Poi si riprese e disse: “ Ciao Kathleen. Ti presento mia moglie Deborah”.
“ Tua moglie, quindi ti sei sposato?”.
“ Sì, 15 giorni fa. Tu cosa ci fai qui?”.
” Accompagno mio padre in un viaggio di affari. Non sei cambiato, sei sempre stupendo”.
Buck si rivolse a Deborah e le disse: “ Ci siamo conosciuti qualche anno fa, ma poi lei ha preferito stare con suo padre e non ci siamo più visti”.
 Deborah abbozzò un mezzo sorriso. La ragazza poi disse: “ Non voglio disturbarvi oltre, vi lascio alla vostra cena. Sono felice di averti rivisto Buck e piacere di averti conosciuta Deborah”.
Deborah rispose: “ Addio”.
Kathleen se ne andò e Buck raccontò a Deborah la storia che aveva avuto con lei e come lo avesse lasciato per stare con il padre.
Mentre stavano per uscire, l’uomo alla reception avvicinò Buck e gli diede un biglietto. L’aveva lasciato Kathleen e lo invitava all’ingresso dell’hotel quella notte. Buck mostrò il biglietto a Deborah che gli chiese cosa volesse fare.
Lui le rispose: “ Ci andremo insieme e chiarirò definitivamente la mia posizione, se già non le è chiara”.
Quando furono tornati, finsero di andare in  camera, poi scese Buck, seguito da Deborah a cui il ragazzo disse di non farsi vedere per il momento.
Quando Kathleen lo vide gli corse incontro e fece per baciarlo, ma lui la fermò e fece cenno a Deborah di farsi vedere, poi le disse: “Kathleen, hai avuto la tua occasione ed hai fatto la tua scelta, ora devi rispettare la mia. Amo immensamente mia moglie e non la tradirei per nulla al mondo. Ora vattene, non ho più nulla da dirti”.
 Si voltò e se andò seguito da Deborah. La ragazza si rivolse proprio a Deborah e le disse: “ Sei stata tu vero a convincerlo a parlarmi così?”.
Buck stava per rispondere ma Deborah lo fermò con un cenno e disse: “ Io non ho detto parola. So solo che devi averlo fatto soffrire molto perché non ho mai sentito mio marito trattare così duramente una donna. Ora lasciaci andare”.
Kathleen scappò via in lacrime e Buck e Deborah tornarono mano nella mano nella loro stanza e fecero l’amore. Non parlarono più di lei.
Il giorno dopo decisero di fare una crociera sul fiume Hudson.  Prima di lasciare l’hotel, furono avvicinati dal proprietario che comunicò loro che la ragazza della sera prima ed il padre se ne erano andati. I due ringraziarono di cuore e si sorrisero.
 Durante la crociera erano seduti in fondo sulla barca e ad un certo punto furono avvicinati da un fotografo che mostrò loro una foto che aveva scattato. Erano bellissimi e si erano scambiati uno sguardo che aveva colpito l’uomo: sembravano così innamorati che il fotografo chiese loro se volevano un ritratto ingrandito di quella foto. I due acconsentirono e si accordarono per ritirarlo il giorno dopo. Avevano deciso di fare anche la crociera serale che mostrava tutto il panorama della città ed in quell’occasione avrebbero potuto ritiralo.
Deborah e Buck erano al settimo cielo perché le persone coglievano quanto si amassero. Il giorno dopo decisero di dedicarsi agli acquisti. Girarono diversi negozi e scelsero un pensiero per ognuno dei loro amici. Mentre Deborah stava scegliendo un orologio per Jimmy, notò che Buck era molto interessato e decise che quello sarebbe stato il suo regalo per lui.
La sera, dopo la crociera e dopo aver ritirato il bellissimo ritratto che era stato realizzato per loro, quando rientrarono in albergo con una scusa Deborah rimase un momento indietro e chiese al proprietario dell’albergo se poteva procurarle un orologio uguale a quello che gli stava mostrando, con l’aggiunta dell’iscrizione “ Per sempre”. Il proprietario fu felicissimo di aiutarla.
Qualche giorno dopo, l’orologio fu pronto e Deborah saldò il conto in segreto.
I 15 giorni trascorsero velocemente ed appena potevano i due sposi facevano l’amore appassionatamente, anche più volte al giorno. Erano molto innamorati e Buck era molto sereno perché nessuno gli aveva fatto pesare la sua origine.
Arrivò l’ultimo giorno e prima di lasciare l’albergo, Deborah decise di dare il suo regalo a Buck: egli fu felice e la ringraziò ma non mancò di darle il suo: un anello con incisi i loro nomi. Deborah ne fu felice ed i due fecero l’amore prima di lasciare la stanza.
Durante il viaggio fino a Fort Laramie, dove avrebbero incontrato Lou e Kid, si scambiarono molti baci e coccole e rimasero abbracciati teneramente.
Quando le due coppie si incontrarono si abbracciarono e si baciarono e poi salirono sulla diligenza che li avrebbe portati a Sweetwater. Durante il viaggio si raccontarono reciprocamente il loro soggiorno e le loro avventure.
Arrivati a Sweetwater, furono accolti dai loro amici con baci ed abbracci e si recarono alla stazione tutti insieme. Jimmy, nell’abbracciare Deborah, le aveva detto: “ Mi sei mancata da morire”. Lei non rispose ma si limitò a sorridere.
Era mattina e si diedero appuntamento per la sera a cena alla baracca. Deborah e Buck cercarono di sistemare tutti i bagagli e Deborah volle subito fare il bucato, per non perdere troppo tempo.
Mentre stendeva i panni, la raggiunge Jesse che le chiese: “ Vero che domani a scuola non chiederai subito i compiti?”; lei rispose: “ Certo che sì, Jesse, e se non li hai fatti ti conviene darti da fare”. 
Visto che Jimmy si trovava lì vicino, gli chiese: “ Jimmy, per favore, aiuteresti Jesse nei compiti? Farebbe bene a lui ed anche a te, così potresti migliorare nella lettura e nella scrittura, visto che ti sta molto a cuore”.
Jimmy acconsentì ed i due andarono via insieme. Lei fu felice di questo incarico che aveva affidato a Jimmy perché sapeva quanto lui fosse orgoglioso.
Rientrò poi in casa, dove Buck stava leggendo un libro. Si misero a sistemare i regali che avevano preso ai loro amici e poi appesero subito in salotto il quadro che il ritrattista aveva fatto loro durante la crociera.
Arrivata l’ora di cena, si recarono alla baracca, dove cenarono tra un racconto e l’altro. Kid e Lou raccontarono del loro viaggio di nozze e lo stesso fecero Deborah e Buck. Deborah commentò che era stato tutto bellissimo e disse: “ L’unico neo è stato l’incontro con l’ex di Buck…”.
Cody disse: “ Quale?”.
Deborah commentò: “ Ah perché, ce n’è stata più d’una?”.
Buck fulminò con lo sguardo Cody che disse: “ Beh, Kathleen e Camille intendevo”. Buck lo guardò nuovamente male, sapevano tutti che era meglio non nominare Camille davanti a Deborah, la quale disse: “Kathleen” e raccontò l’accaduto.
Dopo cena, i quattro ragazzi distribuirono i loro regali e quando Jimmy ricevette il suo orologio, Jesse notò che aveva ricevuto il regalo più costoso di tutti e Jimmy disse: “ Forse dovevano farsi perdonare qualcosa”.
Buck rispose: “ Non dobbiamo farci perdonare niente, Deborah sapeva che ti piacciono gli orologi ed è stata così gentile da scegliere quello ma probabilmente ha fatto un errore”.
Jimmy rispose: “ Non è l’unico errore che ha fatto”.
Buck stava per alzarsi ma Deborah lo fermò e disse a Jimmy: “ Aspettami fuori, dobbiamo parlare e non voglio rovinare la cena più di quanto tu non abbia già fatto”.
Buck voleva uscire con loro ma lei gli disse che toccava a lei risolvere la situazione. Quando furono fuori, Deborah disse a Jimmy: “ Adesso basta, Jimmy, io e Buck non ti abbiamo tradito, credevo che ti fosse chiaro, ma a quanto pare hai bisogno di sentirti ancora dire perché è andata a finire così. Tu mi trascuravi e non mi facevi sentire amata, te l’ho fatto notare più volte ma hai sottovalutato il problema, ora non accusare noi per favore. E’ così e devi accettarlo se vuoi che continui a regnare armonia fra di noi, altrimenti dovremo tagliare i ponti con te. E’ questo che vuoi?”.
 “ No, ma non venirmi a dire che devo digerire senza proferir parola che un mio amico mi abbia sottratto la donna”.
“ Buck non ti ha sottratto niente, prima di tutto perché io non sono un oggetto, in secondo luogo perché io ho deciso di lasciarti e finchè Buck non ne è stato sicuro non ha iniziato una relazione con me. E’ ora che ti metta il cuore in pace”.
 “ Non è così semplice, io ti amo ancora”.
“ Questo lo so, ma allora devi rispettare il mio matrimonio e costruire un rapporto civile con noi”.
 Jimmy promise che l’avrebbe fatto, le chiese scusa ed i due, dopo essersi abbracciati, rientrarono. Jimmy si scusò con tutti e specialmente con Buck, poi la situazione si allentò e tutti ripresero a ridere ed a scherzare.
Quando fu ora di andare a dormire, Deborah e Buck tornarono a casa e lei raccontò a Buck quanto si erano detti lei e Jimmy e lui commentò: “ Speriamo che sia veramente finita, anche se ho i miei dubbi”.
Andarono poi a letto e fecero l’amore.
La mattina dopo si svegliarono tardi perché erano molto stanchi e mentre Deborah stava preparando la colazione con indosso solo la camicia di Buck, sentì bussare alla porta. Era Lou che quando vide Deborah vestita così arrossì e disse che sarebbe passata dopo. Lei le disse: “ Ma figurati, entra, ci siamo appena svegliati e stavo preparando la colazione. Vuoi favorire?”.
“ No, grazie, volevo solo sapere se potevi prestarmi della farina, sono rimasta senza”, disse imbarazzata.
“ Sì, tranquilla, te la prendo subito.”.
Intanto era sceso Buck con indosso solo i pantaloni e chiese: “ Chi è De?”.
Poi vide Lou e la salutò e lei fece per andarsene, ma anche Buck la invitò a restare. Lei disse ancora di no, scusandosi ed allora Deborah le disse: “ Ok, ci vediamo dopo”.
 Poi disse a Buck: “ Secondo me c’è qualcosa che non va e voleva parlarmi, poi ci ha visti così ed ha cambiato idea, Più tardi andrò da lei per capire se c’è qualche problema”.
 I due fecero colazione, si vestirono, poi Buck uscì per andare a vedere i suoi turni della settimana e Deborah andò da Lou. Quando fu in casa le chiese: “ Lou, volevi parlarmi di qualcosa stamattina, vero?”.
Lei rispose: “ In realtà sì, volevo chiederti com’è la tua vita matrimoniale con Buck, se non sono indiscreta. Voglio dire, come vi organizzate in casa, quando beh ecco, quando state insieme..”.
 Deborah sorrise e le disse: “ Non aver vergogna Lou, siamo amiche e non abbiamo segreti”.
Lou disse: “ Te lo chiedo perché la mia vita con Kid mi sembra preimpostata”.
 “ Ma  guarda, io e Buck non  programmiamo niente, io svolgo le faccende di casa e cucino ma spesso lui mi aiuta in entrambe le cose. Parliamo di tutto, non abbiamo segreti, se qualcosa non va nel nostro comportamento ce lo diciamo, siamo molto schietti e sinceri e per quanto riguarda lo stare insieme, quando capita e quando ne abbiamo voglia, non c’è un quando o un come. Se lui torna ed ho voglia di fare l’amore con lui lo faccio e basta, senza starci tanto a pensare. Abbiamo un rapporto molto libero”.
 Lou le rispose: “ Per me e Kid è tutto diverso. Ieri ho fatto tutto io mentre lui riposava ed anche in viaggio di nozze ognuno aveva i suoi compiti e stavamo insieme solo la sera prima di dormire. Mi sembra di essere legata e poi non avere un lavoro non mi aiuta. Non so che fare”.
“ Parlane con lui e faglielo notare. Digli che vuoi essere più libera di esprimere i tuoi sentimenti e che vorresti trovare un lavoro. Se ti ama, com’è sicuramente, capirà e ti verrà incontro”.
 “ Grazie, sei un’amica”.
“ Quando vuoi Lou”.
Le due ragazze si abbracciarono, poi Deborah tornò a casa a preparare la lezione del pomeriggio. Buck la accompagnò a scuola e le comunicò che il giorno dopo avrebbe dovuto fare un turno che prevedeva di stare via tutta la notte. Deborah non ne fu entusiasta ma sapeva che a volte capitava.
Dopo la lezione, i due andarono al saloon per prendere accordi per il sabato seguente e per fare le prove. Quando tornarono, incontrarono i ragazzi e ricordarono loro che il venerdì ci sarebbe stata la solita riunione e proposero di farla a casa loro. Furono tutti d’accordo.
Il mattino dopo Deborah salutò calorosamente Buck, raccomandandogli di stare attento e poi si mise a svolgere le sue faccende. Quando ebbe finito chiese a Rachel se poteva aiutarla in qualcosa e quando lei disse di no, se ne tornò a casa a correggere i compiti. Ad un tratto sentì bussare alla porta: era Jimmy che le chiese di entrare. Lei acconsentì ed i due andarono a sedersi in salotto. Parlarono del più e del meno e poi Jimmy le disse: “ Scusa, ma io non posso rinunciare a te, ti amo troppo” e poi la baciò e la sdraiò sul divano.
 Lei reagì dandogli uno schiaffo e dicendogli: “ Non ti permettere più”.
Lui capì di aver commesso un grosso errore e si scusò, chiedendole di non riferire a Buck l’accaduto, ma lei gli rispose che non aveva segreti con suo marito e che certo non gli avrebbe tenuto nascosto l’accaduto. Jimmy si scusò ancora ed ancora e lei accettò le sue scuse ma gli disse: “ Non si deve ripetere mai più o i nostri rapporti si troncheranno definitivamente”.
Jimmy promise e se ne andò. Mentre lui si allontanava arrivò Lou che chiese cosa fosse successo e Deborah glielo raccontò. Lou cercò di consolarla e Deborah, quando si fu ripresa, le chiese se avesse parlato con Kid. Lou rispose che aveva affrontato il problema del lavoro e che Kid, anche se a malincuore, l’aveva capita ed aveva acconsentito. Circa l’altra faccenda non aveva ancora osato.
Deborah le disse: “ Ma non devi aver vergogna, è tuo marito”.
“ Sì, ma non è così semplice, lui ha le sue tradizioni, non è cresciuto come Buck”.
“ Cosa vuol dire che non è cresciuto come Buck? Che lui è un selvaggio? Allora sono una selvaggia anch’io visto che la penso come lui. Sai cosa ti dico? Non siamo noi selvaggi, ma Kid troppo bigotto e che tu pensi queste cose di noi mi offende e mi fa dubitare della tua  amicizia”.
“ Non intendevo questo, mi dispiace”.
” Lo intendevi invece. Ora ti prego di andartene”.
Lou se ne andò mortificata ed andò a confidarsi con Rachel, la quale poi si recò da Deborah per farla ragionare, ma quando prese le difese di Lou, Deborah l’accusò di pensarla come lei, ricordandole anche lo scherzo che le avevano fatto alle nozze di Lou e Kid. Rachel se ne andò e decise di lasciarle un po’ di tempo per riflettere.
 Il mattino dopo tornò Buck che notò che Deborah era turbata e le chiese cosa fosse successo. Lei tergiversò ma poi raccontò quanto fosse successo con Jimmy e con Lou e Rachel. Buck andò su tutte le furie per il comportamento di Jimmy e decise di affrontarlo subito, mentre consigliò a Deborah di riflettere sul suo rapporto con le due donne e di capire cosa voleva veramente. Poi, nonostante Deborah gli avesse chiesto di non farlo, andò da Jimmy e gli sferrò un pugno. Lui reagì ed i due incominciarono ad azzuffarsi. Dovette intervenire Noah per separarli. Buck disse a Jimmy: “ Se lo rifai giuro che ti ammazzo” e se ne andò.
Andò poi da Rachel chiedendole di chiamare Lou e cercò di capire cosa fosse successo. Le due donne diedero la loro versione a Buck che fece notare che non avevano avuto molto tatto con Deborah. Loro lo riconobbero e si scusarono e decisero di andare a parlarle.
Deborah stava preparando la lezione per il pomeriggio ed all’inizio non voleva farle entrare, ma poi loro insistettero e glielo chiese anche Buck. Le due donne si scusarono con entrambi e promisero che d’ora in poi non avrebbero più pensato che loro erano diversi. Deborah accettò le scuse, ma sapeva che ci avrebbe messo molto per digerire la cosa.
Quando Teaspoon venne a sapere della zuffa tra Buck e Jimmy, al momento fece finta di niente, ma il giorno dopo chiese ad entrambi i ragazzi di accompagnarlo a comprare dei cavalli.
Durante il viaggio fece loro una lavata di capo ed obbligò Jimmy a promettere che non avrebbe più tenuto simili comportamenti. Se non avessero cercato di andare d’accordo li avrebbe licenziati entrambi. I due ragazzi promisero.
Una volta tornati, Buck raccontò tutto a Deborah e lei sperò che le cose sarebbero cambiate.
Il pomeriggio, dopo la scuola, Buck e Deborah si recarono di nuovo alle prove al saloon. Erano molto agitati perché il sabato avrebbero avuto la loro prima esibizione.
 Arrivò il venerdì sera e Deborah e Buck prepararono la cena per i ragazzi, Teaspoon e Rachel. Quando furono seduti a tavola, Lou notò il quadro appeso alla parete e rimase senza fiato: “ Ma siete meravigliosi, chi ve l’ha fatto?”.
“ Un artista durante la crociera sul fiume Hudson. Un fotografo ci ha fatto una foto e questo artista ha voluto ricavarne un ritratto. Ci è piaciuto molto”.
 Rachel disse: “ Caspita, quando pensi ad una rappresentazione dell’amore pensi proprio a questi sguardi”.
Deborah e Buck ne furono felici e si baciarono. La cena fu divertente come al solito ed alla fine della serata, Buck e Deborah invitarono tutti al saloon la sera successiva per il loro debutto, mentre Lou e Kid dissero che la settimana successiva sarebbero stati tutti loro ospiti.
 Il giorno dopo i due sposi erano emozionatissimi e la sera si prepararono per andare al saloon: si rivestirono come al matrimonio di Lou e Kid e cantarono le stesse canzoni per rompere il ghiaccio, successivamente, se le cose fossero andate bene, avrebbero preparato altri pezzi. Il pubblico fu entusiasta, soprattutto dell’Alleluja ed il proprietario si congratulò con loro: erano ufficialmente assunti.
Festeggiarono tutti insieme e Lou colse l’occasione per comunicare che aveva trovato lavoro presso un negozio di abiti a Sweetwater. Tutti si congratularono con lei.
La vita continuava serena fra i ragazzi e tra Jimmy e Buck non c’erano stati più screzi per fortuna.
Un pomeriggio, mentre i ragazzi stavano rilassandosi un po’, Cody ebbe la pessima idea di fare ancora battute sgradevoli sul rapporto intimo fra Buck e Deborah e gli altri, invece di zittirlo, sembravano dargli corda: Buck se la prese e disse: “ Non vi permetto più di parlare così di mia moglie, siete disgustosi” e se ne andò.
Kid provò a fermarlo dicendoli: “ Buck scusa, si stava solo scherzando”, ma lui non volle sentire scuse e si precipitò verso casa, dove Deborah stava uscendo.
Le disse: “ Vieni, andiamo a fare una cavalcata” e la prese per mano, la fece salire sul cavallo, senza lasciarle il tempo di parlare.
Lei sapeva che quando lui si comportava così non bisognava parlargli, ma aspettare che sbollisse la rabbia.
Andarono al fiume e quando furono seduti uno tra le braccia dell’altro, lei capì che era il momento di parlare: “ Vuoi dirmi adesso cos’è successo?”.
“ Cody si è permesso di nuovo di fare commenti pesanti su di te e gli altri gli hanno dato corda. Mi hanno stancato, è una mancanza di rispetto verso entrambi”.
 Deborah gli disse: “ Sono uomini, sai come sono fatti, non dirmi che anche tu al loro posto non avresti fatto la stessa cosa. Vedrai che si scuseranno”.
Lui la baciò e non disse nulla.
Quando furono tornati, tutti i ragazzi gli andarono incontro e Kid prese la parola: “ Scusaci Buck, siamo stati davvero indelicati, se facessero la stessa cosa con Lou me la prenderei a morte. Per farci perdonare stasera vorremmo invitarvi a cena ed ognuno di noi cucinerà qualcosa”.
Buck rispose: “ Accetto le scuse, ma non è necessaria la cena. L’importante è che non si ripeta più”.
Noah aggiunse: “ Dai, prendila come un’occasione per non dover aiutare Deborah a sparecchiare!”.
Alla fine fu deciso e Deborah disse: “ Ho come l’impressione che mangeremo solo il piatto preparato da Jimmy, sulla cucina degli altri ho molte riserve…”.
Tutti risero ma Deborah aveva ragione: i ragazzi erano completamente incapaci di cucinare ma per fortuna lo spezzatino di Jimmy era abbondante e così fu sufficiente per tutti.
Il venerdì successivo, si recarono a casa di Lou e Kid e di nuovo passarono una buona serata. Lou approfittò di un momento in cui Deborah l’aiutava in cucina per dirle che aveva finalmente trovato il coraggio di parlare con Kid della loro intimità e che tutto si era risolto per il meglio.
Deborah ne fu felice. Sembrava che dopo quel piccolo qui pro quo fra loro la situazione fosse tornata come prima e che il rapporto tra le due ragazze si fosse consolidato ancora di più.
I giorni trascorrevano felici e Teaspoon a volte aveva affidato delle corse a Buck e Jimmy insieme per metterli alla prova: non erano certo amici, ma la convivenza era pacifica.
Un giorno, mentre i due erano fuori insieme, furono assaliti da una tribù indiana che aveva deciso di attaccarli perché l’esercito aveva appena devastato il loro accampamento. I due ragazzi cercarono di difendersi il meglio che potevano, ma all’improvviso un indiano mirò con una freccia dritto verso Jimmy. Buck se ne accorse e gridando il suo nome si precipitò verso di lui riuscendo a spingerlo via, ma la freccia lo colpì vicinissimo al cuore e ne seguirono altre che lo ferirono gravemente.
Jimmy cercò di trascinarlo via e riportò anche lui una ferita al braccio ma poi riuscì a far fuggire i guerrieri grazie al suo fucile. Appena si furono allontanati, Jimmy cercò di medicare Buck come meglio potè e lo caricò sul suo cavallo per riportarlo in città. Mentre lo medicava Buck gli disse: “ Giurami che ti prenderai cura di lei e che la amerai per sempre e che non la farai mai più soffrire”.
“ Non dire stupidaggini, Buck, te la caverai”.
“ Giuramelo”.
“ D’accordo, lo giuro, ma ora torniamo al più presto in città”.
Jimmy cavalcò più veloce che potè e si precipitò dal dottore. Poi cercò Jesse e lo mandò subito a chiamare Deborah e gli altri. Il dottore lo fece entrare e cercò di medicare Buck e Jimmy al meglio.
Appena Jesse ebbe comunicato la notizia, Deborah lasciò cadere i panni che aveva in mano e si precipitò a prendere il cavallo. Quando arrivò in città e vide Jimmy ferito, gli si scagliò contro e gli disse: “ Cosa gli hai fatto? Avete litigato di nuovo? Maledetto” e cominciò a prenderlo a pugni.
Jimmy non si difese ma le disse: “ Siamo stati assaliti dagli indiani e lui mi ha salvato la vita. Non perdere tempo con me, vai da lui”.
Deborah entrò e chiese subito al medico quali fossero le condizioni di Buck. Il dottore le disse: “ Ha perso molto sangue ed ha molte ferite. Una sola però è quella più grave: quella vicino al cuore. Se non si cicatrizza subito può intaccare i tessuti vitali ed allora non ce la farà”.
Deborah perse quasi i sensi ma si riprese e chiese al dottore: “ Non c’è nulla che possa accelerare la cicatrizzazione della ferita?”.
“ Nulla che io o altri medici abbiamo a disposizione. L’unica cosa sarebbe un unguento che usano gli indiani ma noi non ne conosciamo la composizione e non sappiamo come realizzarlo. Possiamo solo pregare”.
“ Tutti gli indiani lo sanno realizzare?”.
“ Sì, qualunque tribù”.
“ Quindi anche i Kiowa”.
“ Certamente”.
 “ Quanto tempo ho?”.
 “ Ma che vuoi fare?”.
“ Le ho chiesto quanto tempo ho!”.
 “ Prima sarà e più possibilità si avranno”.
 “ Avrà l’unguento”.
Deborah si avvicinò a Buck e gli disse baciandolo: “ Non preoccuparti amore, ce la farai”.
Poi gli prese l’orecchino ed il coltello: solo così la tribù di Orso Rosso, il fratellastro di Buck, non l’avrebbe assalita. Contava che qualcuno l’avrebbe magari riconosciuta.
 Si precipitò fuori seguita dal medico che tentava di dissuaderla ma inutilmente. Il dottore spiegò ai ragazzi presenti che intenzioni avesse Deborah.
Jimmy tentò di salire a cavallo per andare con lei, ma Teaspoon lo fermò: “ Deve andare da sola. Se qualcosa dovesse andare storto per la presenza di qualcun altro non ce lo perdonerebbe mai”.
Jimmy allora pregò per lei e perché Buck si salvasse.
Deborah correva più veloce della luce e riuscì ad arrivare senza problemi in prossimità dell’accampamento di Orso Rosso, dove qualche tempo prima si era recata per sposare Buck secondo il rito kiowa.  
Venne fermata da alcuni guerrieri ma cercò di farsi capire mostrando gli oggetti che aveva preso a Buck e pronunciando il nome del marito e di Orso Rosso.
Probabilmente loro capirono qualcosa perché si decisero a portarla dal loro capo.
 Quando Orso Rosso la vide,  ne fu stupito ed allo stesso tempo preoccupato perché capì che c’era qualcosa che non andava se lei si presentava lì da sola.
I due si salutarono e poi Deborah spiegò la situazione al cognato.
Orso Rosso non perse tempo ed ordinò al suo medico di preparare l’unguento. Intanto le offrì da bere ed un po’ di riposo. Appena l’unguento fu pronto, Orso Rosso le disse che l’avrebbe accompagnata, così il viaggio sarebbe stato più sicuro.
Deborah non ebbe la forza di protestare e si fece guidare da lui.
Quando arrivarono in città, tutti li guardarono in modo strano. I due si precipitarono dal medico che immediatamente usò l’unguento sulla ferita di Buck. Bisognava solo aspettare.
Il tempo sembrava non passare mai. Anche i ragazzi ottennero il permesso di entrare. Ad un tratto si sentì un colpo di tosse e Deborah, che era al capezzale di Buck, vide che apriva gli occhi. Chiamò subito il dottore che si accertò che la ferita si fosse cicatrizzata.
Ce l’avevano fatta, Buck era fuori pericolo. Deborah scoppiò in lacrime e tutti gridarono di gioia.
Sicuro della salvezza del fratello, Orso Rosso stava per andarsene ma Deborah se ne accorse e lo fermò. Lo ringraziò di cuore e lo abbracciò, promettendogli che quando Buck si sarebbe ripreso, sarebbero andati a trovarlo. Anche il medico strinse la mano a Orso Rosso e provò a carpirgli il segreto dell’unguento, ma lui fu irremovibile.
 Il medico fece uscire tutti tranne Deborah per poter visitare Buck. Intanto lui aveva ripreso i sensi e Deborah tra le lacrime gli disse: “ Amore mio, non farmi più uno scherzo simile, non lasciarmi mai più”.
Lui le sorrise e cercò di parlare ma era ancora troppo debole. Il medico lo visitò e disse che tutto sarebbe andato per il meglio. Ora aveva solo bisogno di tanto riposo e di tanto amore, ma quello sapeva che non sarebbe mancato.
Dopo un po’ Buck fu in grado di parlare e cercò di spiegare a Deborah l’accaduto, ma lei lo zittì e gli disse che ci sarebbe stato tempo. Poi lo baciò.
 Intanto il dottore aveva dato il permesso ai ragazzi di entrare uno alla volta e volle entrare prima Jimmy.
Buck gli fece un sorriso e Deborah gli disse: “ Ti devo delle scuse, Jimmy. Non dovevo assalirti così”.
Jimmy le disse che non c’era nessun problema e che la capiva. Poi raccontò l’accaduto ed anche quello che Buck gli aveva fatto promettere. Poi gli chiese: “ Perché l’hai fatto, Buck, potevi salvarti tu e lasciare che mi colpisse”.
“ Non me lo sarei mai perdonato. Preferivo morire e saperla con te piuttosto che vivere con il rimorso di non averti salvato e questo peso sul cuore che comunque avrebbe incrinato il nostro rapporto”.
Deborah lo baciò. Jimmy lo ringraziò di cuore e gli promise che d’ora in poi lo avrebbe considerato come un fratello e che non avrebbe fatto mai più niente che potesse compromettere il loro rapporto. I due ragazzi si strinsero la mano. Deborah pianse ed abbracciò Jimmy ringraziandolo di cuore.
Mentre usciva, Deborah restituì il coltello e l’orecchino al marito e gli raccontò brevemente di essere andata a cercare Orso Rosso e come erano andate le cose. Buck la rimproverò per la sua incoscienza ma la ringraziò e la baciò.
Tutti i ragazzi, Teaspoon e Rachel entrarono per salutarlo.
 La sera il medico acconsentì a farlo tornare a casa ma dietro promessa che non si sarebbe affaticato. Buck promise e così potè tornare a casa dove Deborah lo accudì amorevolmente quella sera ed i giorni successivi.
Con le cure di Deborah, Rachel, Lou ed anche dei ragazzi, Buck si rimise in fretta. Il suo rapporto con Jimmy era davvero diventato molto forte e tutti ne furono felici.
Deborah e Buck, appena fu possibile, recuperarono il tempo perso ed ogni occasione era buona per stare insieme e fare l’amore più volte al giorno. Avevano avuto troppa paura di perdersi.
A poco a poco Buck riprese anche  a fare le corse ed il lavoro al saloon con Deborah. La vita era ripresa normalmente.
Un giorno Rachel diede a Buck una lettera indirizzata a lui che arrivava dall’Italia. Buck stava per andare a consegnarla a Deborah ma Rachel lo fermò: “ La lettera è indirizzata a te, non a lei, io la leggerei prima, non si sa mai”.
Buck acconsentì ed infatti Rachel aveva ragione: era delle amiche di Deborah, Anna, Laura e Marina, che annunciavano che ad agosto, per le vacanze, sarebbero venute a Sweetwater a trovare l’amica per una settimana e gli chiedevano di organizzare la sorpresa per Deborah che non avrebbe dovuto sapere nulla.
Buck rispose subito alle ragazze per prendere accordi ed a questa lettera ne seguirono altre.
 Il mese d’agosto arrivò presto: la scuola era finita e Deborah aveva più tempo libero per dedicarsi alla lettura ed al marito: non perdeva occasione per organizzargli delle sorprese, fargli dei regali e stare con lui appena Buck era libero.
Facevano spesso l’amore, anche più volte al giorno e speravano che presto avrebbero avuto un bambino. Il pomeriggio avevano sempre le prove per l’esibizione al saloon che ogni sabato sera era un successo ed i loro amici non mancavano mai.
L’unica nota malinconica per Deborah era non avere vicini amiche e famiglia, anche se i ragazzi, Rachel e Teaspoon supplivano a questa mancanza. Lei e Lou spesso stavano ore insieme a chiacchierare e se aveva qualche problema andava da Rachel che considerava una sorella maggiore, ma non era la stessa cosa.
Buck lo sapeva e per le amiche non era preoccupato, ma decise di scrivere alla famiglia di Deborah per sapere se qualcuno, in occasione delle vacanze, avesse potuto venire a trovarla, ripromettendosi di organizzare un viaggio in Italia non appena avessero avuto da parte un po’ più di soldi.
Arrivò il giorno in cui dovevano raggiungerli le amiche di Deborah: l’accordo era che la sera Rachel li avrebbe invitati a cena, Jimmy sarebbe andato a prenderle e quando Deborah sarebbe entrata nella baracca le avrebbero fatto una bella sorpresa. Tutto era pronto.
Buck tornò dalla corsa e si preparò a tendere il tranello a Deborah, ma lei scombinò i suoi piani: quando lo vide arrivare, si fece trovare nella vasca da bagno perché aveva voglia, come spesso accadeva, di stare un po’ con lui prima della cena. Buck provò a dirle che dovevano fare in fretta ( anche se l’istinto era di buttarsi subito nella vasca con lei ), ma Deborah si alzò, lo attirò a sé e lo spogliò. Buck non si tirò indietro e pensò che un po’ di ritardo non avrebbe comportato nulla.
Quando uscirono dalla vasca, Buck le disse: “ Sei sempre piena di sorprese piacevoli” e lei rispose: “ Beh, è facile quando hai un marito che è il mago del sesso ed è una bomba”.
Buck arrossì ma poi rifinirono di nuovo nella vasca.
Quando uscirono, Buck le chiese di indossare l’abito bianco a fiori rossi che le aveva regalato per il loro viaggio di nozze. Deborah si stupì della richiesta per una cena nella baracca ma non volle contraddirlo.
Arrivarono ovviamente tardi; appena entrati, Buck si mise davanti a lei chiedendo scusa, poi si spostò ed all’improvviso tutti urlarono “ Sorpresa!” e spostandosi fecero avanzare le amiche di Deborah.
Appena le vide lei si coprì gli occhi e scoppiò in lacrime, non ci credeva. Si precipitò ad abbracciarle e tutti avevano gli occhi lucidi. Si volse poi a Buck  e gli disse: “ Tu lo sapevi, ecco perché…” , ma poi si fermò. Lui le sorrise  e lei lo abbracciò.
Si sedettero a tavola e Deborah si fece raccontare tutto dalle amiche circa il loro viaggio e chiese quanto si sarebbero fermate. Poi loro, a loro volta, chiesero notizie su di lei.
Buck e Deborah raccontarono per sommi capi la loro vita ed il loro matrimonio, ma Deborah, per non urtare comunque la sensibilità di Jimmy, disse che il giorno dopo avrebbero parlato da sole più approfonditamente. Deborah si informò sulle famiglie ed i mariti delle amiche e si rise e scherzò per tutta sera. Quando fu il momento di andare, Jimmy si offrì di accompagnarle all’albergo e loro accettarono volentieri.
Durante il viaggio, le ragazze, soprattutto Marina che era la più spavalda, fecero molte domande a Jimmy che cercò di essere evasivo e loro capirono.
 Il programma per il giorno dopo prevedeva: pranzo da Deborah e Buck, poi sarebbero tornate in albergo a rinfrescarsi e poi di nuovo cena tutti insieme. Deborah aveva invitato a pranzo anche Lou perché Kid sarebbe stato fuori per la sua corsa. Lei all’inizio disse di no perché voleva che le 4 ragazze avessero la libertà di parlare tra di loro, ma Deborah insistette perché ormai, superate le ultime incomprensioni, la considerava una delle sue migliori amiche. Lou si commosse ed accettò.
Quella sera, tornati a casa, Deborah baciò Buck appassionatamente e lo ringraziò di cuore per avere organizzato tutto. Poi fecero nuovamente l’amore.
La mattina dopo, Buck le portò la colazione a letto e lei lo ripagò trascinandolo di nuovo sotto le lenzuola.
Presto arrivarono Anna, Laura e Marina che portarono un regalo per il matrimonio a cui non avevano potuto assistere: una parure di lenzuola bellissime. Deborah e Buck ringraziarono, poi arrivò Lou con una torta e si misero a tavola: Buck aveva aiutato Deborah a preparare il pranzo ed aveva cucinato alcune pietanze indiane che tutti apprezzarono molto.
Durante il pranzo, le ragazze vollero sapere per filo e per segno tutta la loro storia e vollero il racconto dettagliato dei due matrimoni dell’amica che poi mostrò loro le poche foto che avevano scattato.
Poi fu la volta del racconto relativo al viaggio di nozze. Le ragazze fecero molte domande e Deborah e Buck risposero a tutte. Non fu tralasciato alcun dettaglio. Alla fine del pranzo si spostarono in salotto. Lou si congedò e Buck disse a Deborah di non preoccuparsi perché avrebbe sistemato lui i piatti e la tavola e poi sarebbe uscito a sistemare lo steccato che doveva essere riparato.
Quando furono sole, Laura chiese a Deborah: “ Ma dove l’hai trovato? A parte essere passata da un ragazzo più bello dell’altro, Buck è eccezionale, ti aiuta anche in casa e si vede che ti adora”.
 “ Ebbene sì, la ricerca è stata lunga e sofferta, ma ne è valsa la pena”.
Si misero a ridere e poi notarono il loro ritratto ed anche le amiche di Deborah, come gli altri ragazzi, rimasero a bocca aperta. Le ragazze chiacchierarono un po’ e Deborah si confidò con loro e raccontò cosa sentiva per Buck e le rassicurò sul fatto che era veramente felice ora.
Raccontò anche tutta la sua storia con Jimmy e l’episodio in cui Buck era stato ferito a morte. Quando fu il momento, le accompagnò fuori.
Buck le raggiunse per salutarle ed anche Jimmy fece lo stesso. Si offrì di nuovo di accompagnarle all’albergo e loro accettarono.
Quando furono partiti, Buck disse: “ O Jimmy si è innamorato di una di loro, o ti ama ancora veramente tanto”.
Deborah rispose: “Tu al posto suo non l’avresti fatto” e lui disse di sì.
Poi lei gli disse: “ A proposito, ho bisogno di te in casa per un lavoro urgente…”.
 “ Che lavoro? Sto sistemando lo steccato, non possiamo farlo dopo?”.
“ No, ho bisogno di te subito, dobbiamo spostare delle cose”.
Nel frattempo era arrivato Noah che aveva sentito la conversazione ed aveva detto a Buck: “ Vai pure, ti sostituisco io”.
 Buck rispose: “ Ma non mi sembra giusto” e Noah gli disse: “ Vai, tranquillo, ricambierai il favore un giorno”.
Deborah guardò Noah e gli disse: “ Grazie” e poi sottovoce: “ Devi dargli delle lezioni di linguaggio femminile…”. I due sorrisero.
Deborah prese Buck per mano e lo portò in casa. Appena entrati, lui le disse: “ Allora, cos’è questo lavoro urgente che dobbiamo fare, cosa dobbiamo spostare?”.
Lei gli si avvicinò e cominciò a togliergli il gilet e disse: “ Cominciamo a spostare questo, poi continuiamo con la camicia e poi…”.
 Lui sorrise e si lasciò baciare e spogliare. Poi all’improvviso si bloccò e disse: “ Aspetta, vuoi dire che Noah ha capito…”.
“ Ah ah” disse lei e continuò a baciarlo. Lui si lasciò coinvolgere e si spostarono sul divano a fare l’amore. Poi lui le disse: “ Manca solo una cosa alla nostra felicità, un bambino”.
“ Arriverà, vedrai”.
“ E se non dovesse arrivare?”.
“ Non ti preoccupare, con la frequenza con cui facciamo l’amore, prima o poi succederà e se non dovesse succedere ci penseremo. Sei dolcissimo e bellissimo ed il nostro bambino sarà meraviglioso”.
 Lui la baciò e fecero di nuovo l’amore. Poi si alzarono per prepararsi perché la sera sarebbero tornate le amiche di Deborah a cena da Rachel, ma prima di alzarsi, lei gli disse: “ Sono fortunata ad avere sposato il mago del sesso, così sexy…”. Lui sorrise.
 Rivestitisi e preparatisi, uscirono di casa. Buck si fermò a parlare con Noah e gli disse: “ Grazie, sono un po’ imbarazzato per la situazione ma grazie”.
“ Di nulla, siete così innamorati che è bello guardarvi ed aiutarvi. Poi, quando ti sarai stancato di lei ed io avrò una bella moglie, mi ricambierai il favore”.
 “ Sicuramente ricambierò il favore ma non mi stancherò mai di lei”.
Noah sorrise e Buck raggiunse Deborah nella baracca. Lei era entrata per aiutare Rachel ma la donna non c’era. Deborah canticchiando iniziò a preparare e quando Rachel entrò le disse: “ Caspita che buon umore!”.
“ Sai, ho un marito bellissimo, sexy e meraviglioso, ho qui le mie amiche, ho una nuova famiglia bellissima, cosa posso desiderare di più?”.
Rachel sorrise e nel frattempo entrò Buck che disse: “ Posso aiutarvi?”.
Deborah disse: “ Visto, cosa ti dicevo, è un amore”.
Rachel rise e Buck capì al volo e rise anche lui.
Dopo aver preparato, Deborah e Buck uscirono in veranda. Lui aveva legato i lunghi capelli e lei gli si sedette in braccio. Incominciò a baciarlo egli disse: “ Perché devono arrivare le mie amiche, altrimenti ti avrei trascinato di nuovo a casa…”.
 “ Oh oh, sei così provocante”.
“ Perché tu non lo faresti?”.
“ Ah ah” e la baciò.
Nel frattempo arrivò Cody che vedendoli disse: “ Mamma mia, date il voltastomaco dalla dolcezza a volte, ma come fate a stare sempre così appiccicati?”.
Buck rispose: “ Invidia?”.
Lui scosse la testa ed entrò.
Intanto arrivò il carro con le tre donne. Buck e Deborah le accolsero e poi entrarono nella baracca dove iniziarono la cena. Fu molto divertente e le quattro amiche ricordarono i vecchi tempi. Deborah poi chiese dei loro mariti: “ Come fate  a stare lontano da loro così tanto tempo, io non riuscirei a stare lontana da Buck per così tanto”.
Le ripose Marina: “ Perché siete appena sposati”.
Deborah disse: “ Ricordo quando hai presentato Gabriele ad Andrea ( il fidanzato italiano di Deborah): gli hai detto di non farti fare figure!”.
“ Sì, è vero, non mi fidavo, ah ah ah”.
Tutti risero e la serata continuò così felice. Prima di congedarsi, si misero d’accordo per un pic nic il giorno dopo al fiume ed invitarono anche Lou e Rachel. Quest’ultima non voleva andare ma la convinsero, affidando a Jimmy il compito di preparare il pranzo per i ragazzi.
Le tre donne, stavolta accompagnate da Noah, tornarono all’hotel.
Deborah e Buck tornarono a casa e prima di addormentarsi l’una nelle braccia dell’altro fecero ancora l’amore.
Il mattino dopo, Buck doveva fare la sua corsa.
Deborah si alzò a preparare la colazione ed il cestino per il pic nic, indossando solo la camicia di Buck. Lui scese a far colazione vestito ma senza camicia e lei gli disse: “ Non ti sembra che ti manchi qualcosa?”.
“ Aspetto che una bellissima ladra me la restituisca”.
“ Vieni a prenderla!”.
” No, mi faresti far tardi perché ti trascinerei di nuovo a letto…”.
Lei sorrise e servì la colazione. Poi si alzò per preparare il cesto per il pic nic. Buck, vedendola aggirarsi in cucina a piedi nudi e con solo la sua camicia addosso non resistette, si alzò, la abbracciò, la spinse sul tavolo e le disse: “ Dopo tutto non è così tardi…” e fecero l’amore lì.
Deborah, felicissima come sempre, gli disse poi che saliva a vestirsi così da restituirgli la camicia e lui le disse: “ Mi prenderesti per favore un fazzoletto dal cassetto del comodino mentre io sistemo qui?”.
“ Certo tesoro”.
Deborah salì in camera, andò in bagno, si sistemò e si vestì e poi aprì il cassetto del comodino di Buck ma vi trovò una brutta sorpresa: vide incastrato in fondo un disegno, lo prese e vide raffigurati lui e Camille da piccoli con scritti i loro nomi. Cadde sul letto in lacrime.
Dato che tardava, Buck la raggiunse e vedendola così le chiese: “ Cos’è successo?”.
Lei non parlava, allora lui le si avvicinò e vide che aveva in mano il disegno e che piangeva.
Dolcemente le disse: “ Non ricordavo nemmeno più di averlo, è solo un ricordo di quando ero piccolo, niente di importante ma un pezzo del mio passato. Ho così poco di quando ero bambino che mi sono tenuto anche queste cose insignificanti. Non significa niente per me. Allora io dovrei chiederti di buttare tutti i regali che ti hanno fatto Jimmy ed il tuo fidanzato in Italia. Abbiamo appena fatto l’amore, dovresti sapere che amo solo te e che nulla è più importante”. Poi la abbracciò e la baciò.
 Deborah si riprese e disse: “ Hai regione, ma trovarlo così all’improvviso, quasi nascosto, mi ha fatto male”.
“ Non era nascosto, era dimenticato, fattore in più che dovrebbe farti capire che non ha importanza, ok? Sono qui con te, sono tuo marito e niente potrà dividerci”.
“ Hai ragione, scusami. Mi dispiace aver dubitato di te”.
Poi si baciarono. Buck le disse di scendere, lui l’avrebbe raggiunta subito.
Deborah si ricompose e scese a preparare le ultime cose. Poi accompagnò Buck a prendere il cavallo e quando fu il momento lo salutò.
Tornò in casa per sistemare alcune cose, andò in bagno e guardò per caso nel cestino della spazzatura: trovò il disegno di Buck e Camille stropicciato. Si sentì tremendamente in colpa ma allo stesso tempo rassicurata. Lo prese e constatando che per fortuna non era strappato, lo sistemò come meglio potè e lo ripose nel cassetto con un biglietto: “ Grazie, ma non era necessario. Ora ho capito. Ti amo”.
 Poi scese per andare incontro alle sue amiche che stavano arrivando. Chiamarono Lou e Rachel e si diressero al fiume. Passarono la mattinata e la giornata a  chiacchierare, scherzare, mangiare e si bagnarono un po’ nel fiume.
 Le tre amiche di Deborah continuavano a congratularsi con lei per la vita che si era costruita e per l’amore che segnava il suo matrimonio e Deborah ne era felice. Nel primo pomeriggio tornarono perché quel giorno Deborah e Buck avevano le prove al saloon.
Dopo che si furono congedate e che si furono date appuntamento per la mattina dopo, quando Deborah le avrebbe raggiunte per aiutarle a fare un po’ di shopping, Deborah si congedò anche da Lou e Rachel ed entrò in casa.
Chiamò Buck perché aveva notato che il suo cavallo era nella stalla e lui le disse che era in camera e di salire. Quando lo raggiunse, lo trovò a letto, senza vestiti, che la aspettava.
Lei gli disse: “ Che meraviglioso benvenuto!”.
“ E’ un modo per ringraziarti di aver capito”.
Faceva riferimento al fatto che aveva trovato il suo disegno ed il biglietto di sua moglie. Lei non si fece attendere, si spogliò, lo raggiunse e fecero l’amore appassionatamente. Si rivestirono ed andarono alle prove felicissimi.
Quando furono tornati, prepararono poi la cena e dopo aver sistemato tutto dopo aver mangiato, si sedettero sulla veranda a leggere un po’.
Deborah era sdraiata sulle sue ginocchia e lui mentre leggeva le accarezzava i capelli. Buck faceva delle facce stranissime perché stava leggendo ancora il libro di mitologia greca che aveva chiesto a Deborah. Lei si mise a ridere e gli chiese come mai facesse quelle facce buffe e lui le rispose che stava leggendo delle cose un po’ assurde. Lei rise e lo prese in giro, allora lui iniziò a farle il solletico. Ridevano talmente forte che avevano paura che qualcuno li sentisse. Si guardarono, chiusero i libri ed entrarono in casa. Buck la prese in braccio, la  portò in camera da letto, la spogliò e lei fece lo stesso. Buck la distese sul letto e questa volta fecero l’amore selvaggiamente. Sfiniti, si addormentarono l’una nelle braccia dell’altro.
 La mattina, quando Deborah si svegliò, vide Buck che la guardava e le disse: “ Buongiorno amore, sei bellissima”.
Lei gli rispose: “ No, non guardarmi appena svegliata, sono un mostro”.
“ Ma smettila, sei uno splendore”.
Poi aggiunse: “ Stanotte è stato bellissimo”.
“ Da ripetere”, rispose lei.
“ Se vuoi, non chiedo di meglio”.
Di nuovo fecero l’amore come la notte prima. Deborah poi gli disse: “ Se continuiamo così, non arriveremo alla vecchiaia, ci scoppieranno le coronarie prima”.
Si misero a ridere entrambi. Buck le disse: “ Scendo io a preparare la colazione, così intanto tu ti prepari e poi mentre io ritiro mi fai l’elenco delle cose da comprare da Thompkins, va bene?”.
“ Ok amore” e lo baciò.
Dopo colazione, uscirono col carro per andare in città. Durante il percorso, Deborah si appese al braccio di Buck e si appoggiò a lui ed ogni tanto si baciavano. Erano davvero felici.
Arrivati in città, attesero le amiche di Deborah, poi Buck le salutò e si congedò. Si diedero appuntamento per mezzogiorno per tornare a casa.
Deborah fece shopping con le sue amiche tutta mattina e ne approfittò per comprare anche delle camicie e dei pantaloni per il marito. Le tre ragazze comprarono di tutto, sbizzarrendosi in ogni negozio della città.
Buck intanto, dopo aver comprato le provviste, andò a salutare Teaspoon e poi si trattenne con lui fino all’ora dell’appuntamento.
Arrivò un po’ prima e le ragazze non erano ancora arrivate.  Si fermò appoggiato al carro in attesa ma ben presto fu avvicinato da una giovane ragazza che gli chiese dove fosse l’emporio. Buck gentilmente glielo indicò, ma la giovane gli chiese: “ Saresti così gentile da accompagnarmi?”.
“ Non posso, mi dispiace, sto aspettando mia moglie”.
“ Peccato, un bell’uomo come te avrebbe potuto tenermi compagnia”.
Buck sorrise  e la salutò col cappello. Nel frattempo stavano tornando le ragazze e Deborah vide da lontano la scena. Si avvicinò a Buck e gli chiese chi fosse quella donna. Lui le raccontò l’accaduto e lei gli disse: “ Questo è lo scotto da pagare ad avere un marito così sexy” e lo baciò.
Salutarono le tre donne e decisero di ritrovarsi la sera in città per mangiare qualcosa fuori, dopo le prove al saloon. Buck e Deborah tornarono a casa e passarono il pomeriggio in tranquillità, leggendo un po’, coccolandosi e scambiando quattro chiacchiere con gli altri. Si rinfrescarono un po’ e poi tornarono in città per le prove. Ormai era diventata una piacevole routine.
Incontrarono in seguito Anna, Laura e Marina e trascorsero con loro una serata piacevole al solito ristorante dove i due sposini talvolta si recavano. Si diedero appuntamento per l’ora del the il giorno dopo e rientrarono a casa. Tornati, si misero a leggere un po’ ma poi furono presi di nuovo dalla passione e finirono un’altra volta per fare l’amore.
La mattina seguente, Buck uscì presto perché doveva sostituire Cody in una corsa dato che aveva un gran mal di denti. Si baciarono e si salutarono.
Deborah al mattino svolse le faccende domestiche e poi andò a trovare Lou. Le due ragazze chiacchierarono un po’ e Lou invitò a pranzo Deborah che accettò con piacere. Kid si era offerto di aiutare Lou a preparare il pranzo e Deborah notò con piacere che la loro vita matrimoniale si era assestata e che Lou era molto più serena da quando lavorava al negozio e Kid la aiutava un po’ in casa.
Quest’ultimo si rivelò un cuoco accettabile e le ragazze lo presero un po’ in giro. Tutto sommato il pranzo fu piacevole. Lou e Deborah chiacchierarono per un po’, fino all’arrivo delle tre donne per il the. Laura, appena arrivata, mostrò a Deborah e Lou un volantino che sponsorizzava un ballo che si sarebbe tenuto il sabato sera al saloon, proprio dove Buck e Deborah si esibivano. Tutte ne furono entusiaste e quella sarebbe poi stata l’occasione per salutare le tre italiane che il mattino dopo sarebbero ripartite.
Lou lasciò le amiche sole ed il pomeriggio fu di nuovo all’insegna delle chiacchiere. Quando tornò Buck, Deborah lo informò del ballo del giorno dopo e lui si preoccupò un po’ perché sarebbe stata la prima volta in cui esibirsi in un’occasione speciale. Deborah lo rassicurò e disse che in fondo lo avevano già fatto al matrimonio di Lou e Kid. Questo non bastò a tranquillizzarlo. Deborah allora gli preparò un bel bagno rilassante in cui finirono però insieme.
Si recarono poi alle prove e presero accordi per la sera successiva. Avrebbero cantato tre pezzi e poi si sarebbero goduti anche loro il ballo.
Tornati a casa cenarono, andarono un po’ in veranda a leggere ed a coccolarsi e poi finirono di nuovo a letto a fare l’amore.
 Il mattino dopo, Deborah preparò i vestiti per la sera ed ovviamente per Buck scelse  la camicia bianca, lo amava così tanto vestito così. Lei avrebbe indossato il vestito del matrimonio di Lou. Poi incominciò a farsi i boccoli ai capelli. Voleva essere bellissima.
Vennero informati anche tutti i ragazzi che furono felici di avere tre donzelle con cui ballare.
Il pomeriggio trascorse tranquillo, finchè Jimmy, tornato dalla sua corsa, non diede a Deborah una lettera proveniente dall’Italia.
La ragazza l’aprì subito e vi trovò una sorpresa: il lunedì successivo sarebbe arrivata la sorella che si sarebbe fermata un giorno con il suo fidanzato.
Buck era felice perché era stato lui a scrivere alla famiglia di Deborah per sapere se qualcuno prima o poi sarebbe venuto a trovarla.
Federica, la sorella di Deborah, era un medico e stava facendo un corso di specializzazione che l’avrebbe portata a New York, così aveva deciso di fermarsi un giorno a salutare la sorella. Il fidanzato, Yarno, l’avrebbe accompagnata, così entrambi avrebbero conosciuto Buck.
Deborah era felicissima, la sua famiglia le mancava molto. Buck si sentì soddisfatto della sorpresa.
Arrivata l’ora, tutti si prepararono per la festa e raggiunsero le amiche di Deborah. I ragazzi rimasero senza parole vedendole agghindate con bellissimi vestiti e merletti e ballarono con loro a turno. Tutti si divertirono molto ed apprezzarono moltissimo la bravura dell’esibizione di Buck e Deborah, la quale era felice per Buck che era più sereno perché da quando la gente di Sweetwater aveva imparato a conoscerlo meglio grazie a questo lavoro, non aveva più dovuto subire umiliazioni.
 Anche quella sera, infatti, nessuno ebbe da dire su di loro o sulla loro coppia, anzi, erano ammirati da parecchie persone e molte ragazze erano invidiose di Deborah perché lui era raggiante, come del resto Buck vedeva gli sguardi che gli uomini lanciavano a sua moglie. Erano davvero felici.
Terminata la festa, tornarono tutti a casa. Buck e Deborah, però, decisero di non andare subito a dormire ma vollero fare una pazzia: si cambiarono, si misero indosso qualcosa di più comodo ed uscirono col cavallo di Buck.
Andarono al fiume e fecero il bagno al chiaro di luna, amandosi intensamente come sapevano fare loro, senza freni e senza vergogna.
Uscirono poi dall’acqua, si asciugarono e poi rimasero abbracciati stretti per un po’. In seguito tornarono a casa e si addormentarono l’uno nelle braccia dell’altra.
 La mattina dopo si svegliarono presto perché dovevano andare a salutare le amiche di Deborah. I saluti furono ovviamente accompagnati dalle lacrime e dalle promesse di rivedersi appena possibile.
Deborah si impegnò a tornare per un po’ in Italia con Buck il prima possibile.
 Il distacco dalle amiche fu affievolito dall’adrenalina per l’arrivo di Federica e Yarno il giorno successivo.
Buck chiese a Cody, i cui denti erano guariti, di restituirgli il favore facendo lui la sua corsa, così avrebbe potuto conoscere i cognati. Cody accettò di buon grado.
 La domenica passò tranquilla, i ragazzi organizzarono una partita di tiro alla fune e le ragazze si ritrovarono sulla veranda di Lou a chiacchierare.
 Il mattino dopo, si recarono tutti in città per accogliere la nuova coppia in arrivo. Le due donne si abbracciarono, si salutarono tutti e si fecero le presentazioni, poi andarono alla stazione.
Deborah portò la sorella ed il fidanzato a casa loro, mostrò il suo nido e poi raccontò come era la sua vita lì.
I due ospiti raccontarono la loro vita ed informarono Deborah sulla salute dei suoi genitori che per fortuna stavano bene. Federica spiegò che potevano fermarsi solo poche ore perché poi avrebbero dovuto partire per New York e colse l’occasione per informare personalmente la sorella che nell’agosto dell’anno dopo lei e Yarno si sarebbero sposati. Deborah e Buck ne furono molto felici e le promisero che sarebbero stai presenti. Purtroppo le ore passarono velocemente ed i due fidanzati dovettero salutare tutti per ripartire.
Anche se avevano trascorso poco tempo insieme, Deborah era molto felice.
 Le settimane successive trascorsero più o meno tranquille, con qualche sparatoria che i ragazzi dovettero affrontare a causa di alcuni banditi e ladri di cavalli, ma per fortuna nessuno era rimasto ferito.
A settembre, Deborah riprese il lavoro a scuola. Jesse aveva fatto molti progressi grazie alla vicinanza di Jimmy che lo aveva aiutato tutta estate a studiare ed a fare i compiti.
Lou aveva ripreso il suo lavoro al negozio dopo la pausa estiva e la vita trascorreva così serena e tranquilla che Deborah non si era accorta che quel mese le era saltato il ciclo.
Non volle dire niente a Buck ed approfittò di un giorno in cui lui era impegnato nella sua corsa per andare dal medico: il dottore le confermò che era incinta ed il bambino sarebbe nato a giugno.
Deborah non stava più nella pelle ma non voleva dirlo ancora al marito, aveva deciso che gli avrebbe fatto una sorpresa per Natale, quando sarebbero passati i primi tre mesi.
Sapeva però che doveva pensare a qualcosa per evitare che Buck se ne accorgesse e pensò per i prossimi due mesi di fingere di avere il ciclo.
A Deborah era rimasto inoltre un pensiero fisso: quando Orso Rosso aveva salvato Buck dalla morte, gli aveva promesso che presto sarebbero andati a trovarlo ma non lo avevano ancora fatto. Deborah capì che se voleva recarsi dal cognato con il marito, doveva farlo subito perché presto le sue condizioni non le avrebbero più permesso di cavalcare.
Quando Buck tornò, gli manifestò il suo desiderio di mantenere la promessa fatta ad Orso Rosso. Buck acconsentì ed organizzarono il viaggio per la domenica successiva. Deborah cercava di cavalcare piano perché non voleva fare nulla per mettere in pericolo la vita del suo bambino.
Quando furono arrivati, vennero accolti dalla tribù che ormai li riconosceva e furono portati dal loro capo. Egli fu felice di vederli e di apprendere che il fratellastro si era ripreso perfettamente dall’incidente.
Buck non mancò di ringraziarlo ancora e di scusarsi per non essersi fatto vivo prima, ma Orso Rosso gli rispose che sapeva bene la situazione in cui lui si trovava e quindi andava bene così.
Pranzarono insieme   e poi passarono un bellissimo pomeriggio in cui i due fratelli raccontarono alcuni episodi divertenti della loro infanzia e poi venne il momento di andare.
Senza che Buck se ne accorgesse, Deborah comunicò ad Orso Rosso la notizia della sua gravidanza e lui subito le diede un medicamento che l’avrebbe aiutata a stare in salute, dicendo a Buck che era un unguento per farla rilassare.
Buck non dubitò della parola del fratello ed i due tornarono a casa.
Arrivati, Buck ringraziò Deborah per averlo convinto ad andare dal fratello e poi fecero l’amore.
I giorni passavano e Deborah si sentiva benissimo, come se la gravidanza le desse più forza invece di spossarla. Decise di calcolare i tempi per scrivere la notizia alla sua famiglia, in modo che la lettera arrivasse proprio nel periodo di Natale anche per loro.
 I mesi successivi, Deborah mise in atto il suo piano per fare in modo che Buck non si accorgesse di nulla e tutto andò per il meglio.
Arrivò il periodo di Natale e Deborah decise che avrebbe confezionato un paio di scarpine di lana per il bambino, così da regalarle a Buck quando gli avrebbe dato la notizia.
Di nascosto, quando lui non c’era ed era al riparo da occhi indiscreti, lavorava per completare le scarpine.
Rachel in realtà aveva notato che in lei era cambiato qualcosa ed aveva provato ad intavolare il discorso, ma Deborah era sempre riuscita a sviarlo.
Aveva anche già scelto il regalo di Natale per Buck: oltre alle scarpine, gli avrebbe regalato un medaglione che avrebbe contenuto la foto della loro nuova famiglia quando sarebbe nato il bambino.
Spesso Deborah si trovava a fantasticare sulla sua vita futura ed ora si immaginava tra le braccia un maschietto, ora un femminuccia, non sapeva decidere. L’importante era che andasse tutto bene.
Ben presto reclutò Buck per andare a comprare i regali per i ragazzi e per inviare qualcosa anche in Italia anche alla sua famiglia ed alle sue amiche.
Buck era felice di accompagnarla perché amava ogni momento trascorso con lei, anche se significava fare shopping.
Insieme decisero che la vigilia di Natale avrebbero invitato da loro tutti i loro amici ed il giorno dopo lo comunicarono. Furono tutti d’accordo e poi Lou e Kid si prenotarono per il pranzo di Natale.
Entrambe le neofamiglie ci tenevano a festeggiare il Natale a casa loro.
 I preparativi fervevano e Deborah cercò di addobbare la casa nel modo più accogliente e romantico che potesse.
Quando arrivò la vigilia di Natale, Buck e Deborah prepararono il tutto con precisione ed amore e prima che gli amici arrivassero, davanti al caminetto acceso decisero di scambiarsi i regali: Buck le regalò un bracciale ed un paio di orecchini bellissimi e lei ne fu entusiasta, poi venne il suo turno: quando aprì il pacchetto e vide quelle piccole scarpine bianche, la sua espressione fu indimenticabile, aveva gli occhi lucidi.
Le disse: “ Vuoi dire che..”.
“ Sì, lo so da tre mesi ma ho voluto aspettare che il medico mi confermasse che va tutto bene. Ieri sono stata da lui ed ha detto che procede tutto a meraviglia. A fine giugno nascerà il nostro bambino e metteremo in quel medaglione la nostra foto con lui”.
Buck la strinse forte e la baciò.
“ Mi stai rendendo l’uomo più felice del mondo. Ma tu come stai? Come ti senti? Devi riposarti”.
“ Non sono mai stata meglio, non ho nausee e mi sembra di avere acquistato nuova forza. Se sei d’accordo, stasera lo comunicheremo a tutti. Ho scritto una lettera ai miei genitori che dovrebbe arrivare in Italia proprio in questi giorni”.
I due si abbracciarono ancora ed iniziarono a fantasticare sulla loro futura famiglia. Buck avvicinò la testa alla pancia di Deborah e si mise a raccontare al futuro bimbo quanto sarebbe stata bella la sua vita con loro e Deborah si commosse.
Quando arrivò il momento della cena, tutti arrivarono eccitati e tra le chiacchiere si misero a tavola.
Buck e Deborah si scambiavano degli sguardi dolcissimi che non sfuggirono a Rachel, la quale notò la stessa cosa tra Kid e Lou.
Quando fu il momento di scambiarsi i regali, prima di iniziare la distribuzione, Deborah fece cenno a Buck di dare la notizia.
Egli prese la parola e disse: “ Prima di distribuire i vostri regali, voglio rendervi partecipe del bellissimo regalo che mi ha fatto la mia dolcissima moglie”.
Deborah arrossì ed abbassò lo sguardo. Buck andò via un momento e tornò con le scarpine del futuro figlio in mano e disse: “ Auguri zii e zie, presto sarete coinvolti tutti come baby sitter”.
Tutti si congratularono con loro e Rachel andò subito ad abbracciarli e disse a Deborah : “ Ecco cos’erano tutti quegli sguardi e quella luce nei tuoi occhi, sono felicissima per te”.
Deborah abbracciò tutti i ragazzi e quando arrivò a Lou, lei le disse nell’orecchio che dovevano fare anche lei e Kid un annuncio: Deborah capì al volo e disse: “ Credo che questa però non sia l’unica sorpresa”.
Lou infatti si alzò e disse: “ Dovrete dividervi nel ruolo di baby sitter, perché anch’io e Kid aspettiamo un bambino”.
La felicità fu al culmine ed anche la commozione raggiunse l’apice. Entrambi i bambini sarebbero nati tra la fine di giugno e gli inizi di luglio.
Tutto il gruppo non poteva essere più felice. Si scambiarono i regali e quando alla fine tutti se ne furono andati, Buck e Deborah sistemarono ogni cosa e poi salirono in camera.
Buck continuava a massaggiare la pancia di Deborah e si vedeva nei suoi occhi tutto l’amore che provava. I due continuarono a fantasticare sul oro bambino e poi fecero l’amore appassionatamente.
 Il giorno dopo, si recarono alla Messa di Natale con tutti gli altri e poi pranzarono da Lou e Kid, anche loro all’apice della felicità.
Le feste trascorsero tra canti, gioie e premure per le future mamme. I due futuri papà le riempivano di coccole ed attenzioni e la vita scorreva serena e felice.
Di lì a qualche settimana, la pancia incominciò a farsi vedere e quindi la notizia divenne di dominio pubblico. Deborah incominciò a prendere accordi con Rachel che per un po’ avrebbe dovuto sostituirla a scuola, anche se lei era decisa comunque a continuare il suo lavoro ed anche l’esibizione al saloon perché non le portavano via poi così tanto tempo. Era sicura di poter conciliare tutto.
Buck non la ostacolava in questo, si fidava di lei e sapeva che se non ce l’avesse fatta, sarebbe stata lei la prima a rendersene conto ma sapeva che tutto sarebbe andato bene.
Deborah gli era infinitamente grata per questa fiducia ed il loro rapporto si consolidava ogni giorno che passava.
Buck presenziò alle successive visite che andarono tutte bene. Deborah gli aveva chiesto scusa per avergli tenuto nascosta la notizia i primi mesi ma gli aveva spiegato che erano i più pericolosi e non voleva dargli false speranze.
Lui aveva capito e non si era arrabbiato.
Lou, Rachel e Deborah preparavano i corredini per i bambini e qualcosa arrivò anche dall’Italia dove nel frattempo era giunta la lettera con la notizia che aveva reso tutti felici.
Deborah e Buck avevano promesso che se le cose fossero andate bene ed il bambino fosse stato al sicuro, il prossimo agosto sarebbero comunque andati in Italia per il matrimonio di Federica, cogliendo l’occasione per far conoscere il bambino alla famiglia ed alle amiche.
Lo avrebbero battezzato prima a Sweetwater secondo il rito cristiano e poi avrebbero svolto la cerimonia kiowa ed in seguito avrebbero celebrato un battesimo anche in Italia.
 I mesi di gravidanza trascorsero sereni sia per Deborah che per Lou.
Buck e la moglie incominciarono presto a fantasticare sui nomi da dare al nascituro: Deborah non aveva dubbi, voleva un nome che ricordasse i suoi studi classici.
Buck avrebbe preferito qualcosa di più semplice, ma sapeva benissimo che la moglie non avrebbe ceduto ed alla fine acconsentì. Se fosse stato maschio l’avrebbe chiamato Ulisse e come secondo nome Ike, per ricordare l’amico defunto, se fosse stata una femmina Calipso. Decisero però di non rivelare a nessuno le loro scelte.
 Arrivò la fine di giugno e Deborah e Buck si stavano preparando per la nascita.
Una sera, seduti comodamente sul divano, Deborah disse al marito: “ So che non è consuetudine e che è una richiesta strana, ma noi non siamo propriamente una coppia tradizionale. Vorrei che tu fossi presente al momento del parto. Voglio condividere tutto con te e non voglio privarti dell’emozione della nascita del nostro primogenito”.
Buck rimase stupito della richiesta e quasi si commosse.
Le rispose: “ Sarei veramente felice di assister alla nascita del bambino, sarà l’esperienza più bella ed emozionante della mia vita. Grazie di rendermi così felice”.
I due si baciarono ed andarono a dormire.
La notte del 23 giugno, mentre erano a letto, Deborah incominciò a sentire dei forti dolori e capì che era arrivato il momento della nascita.
Buck si precipitò a chiamare Rachel che mandò Noah a chiamare il medico in città. Rachel preparò il necessario e poi chiese a Buck di uscire ma lui le disse cosa avevano deciso e Rachel, seppur stupita, accettò e gli chiese di aiutarla.
Buck cercò di aiutare Deborah nella respirazione e si mese accanto a lei tenendole la mano e pronunciando parole dolcissime.
Il medico non fece in tempo ad arrivare perché il bambino aveva fretta di nascere. Rachel lo prese in braccio e lo diede ai neogenitori: era un bellissimo maschietto sano e forte.
Deborah e Buck erano colmi di gioia e di amore per quel piccolo esserino così dolce ed indifeso.
Rachel lo lavò e poi lo riconsegnò ai genitori. Li lasciò soli ed andò a dare la notizia agli altri che aspettavano con ansia.
Buck guardò Deborah e le disse: “ Grazie per aver fatto nascere questa meraviglia, proprio il 24 giugno, il giorno del nostro anniversario,non posso ancora crederci. Sei bellissima”.
“ Questo proprio no, non dire bugie. E’ il nostro amato bambino, Ulisse Ike, e sarà il primo di una numerosa e bella famiglia”.
Poi si baciarono. Nel trambusto avevano dimenticato che quel giorno avrebbero festeggiato il loro primo anniversario: non avrebbero potuto immaginare di festeggiarlo meglio.
Quando arrivò il dottore, si limitò a constatare che Deborah ed il bambino stavano bene.
Poco dopo, tutti i ragazzi, Teaspoon e Lou entrarono a congratularsi ed a conoscere il nuovo arrivato.
 Il bimbo era bellissimo e buonissimo, mangiava e dormiva e questo tranquillizzava molto i neogenitori che temevano di dover trascorrere molte notti insonni.
Quando gli altri vennero a sapere che Buck aveva assistito alla nascita, rimasero sorpresi ma poi pensarono al rapporto speciale che avevano i due genitori e la cosa non risultò più così strana.
I giorni successivi furono molto frenetici perché Deborah e Buck dovevano imparare a convivere con Ulisse, ma lui era veramente un bravo bambino e non si svegliava quasi mai di notte, così anche i suoi genitori potevano riposare e recuperare le forze.
 Buck aveva chiesto di fare per qualche tempo solo corse di una giornata e di non dover restare fuori la notte ed ovviamente aveva ricevuto da Teaspoon risposta positiva, così non si sarebbe perso nulla della crescita di Ulisse.
Non passarono due settimane che anche Lou partorì: una bellissima bambina che volle chiamare Emma, in ricordo della sua amica che aveva preceduto Rachel e che si era sposata con l’ex sceriffo Sam.
Kid però non se la sentì di assistere al parto come aveva fatto Buck.
I due bambini crescevano a vista d’occhio e le due donne si trovavano spesso per aiutarsi a vicenda e per far crescere i due bambini insieme.
Rachel nel frattempo aveva sostituito Deborah a scuola, mentre l’attività al saloon venne sospesa solo per un mese, poi Deborah volle ricominciare, cambiando un po’ gli orari per poter mettere a letto presto Ulisse, così come a settembre avrebbe ripreso il lavoro a scuola.
 Il mese successivo organizzarono il battesimo dei due bambini insieme e tennero poi il rinfresco alla baracca per permettere alle due coppie di essere più tranquille.
La settimana successiva, quando ormai sapevano che non ci sarebbero stati pericoli, Deborah e Buck portarono Ulisse nell’accampamento di Orso Rosso e lì celebrarono la cerimonia di presentazione kiowa.
Buck e Deborah incominciarono poi ad organizzare il loro viaggio in Italia per l’ultima settimana di agosto, quando sarebbero andati al matrimonio della sorella di lei ed avrebbero anche presentato il loro bambino alla famiglia di Deborah.
Venne tutto preparato con attenzione, per evitare ogni stress al bambino.
Quando arrivò il momento, partirono e quando sbarcarono in Italia, trovarono la famiglia di Deborah che li attendeva.
Tutti si innamorarono subito di Ulisse che era davvero un tesoro, poi andarono a casa a risposare.
I genitori di Deborah avevano anche organizzato il battesimo italiano di Ulisse il giorno dopo il matrimonio.
Alle nozze, Deborah e Buck cantarono agli sposi la stessa canzone che avevano cantato a Lou e Kid, lasciando tutti senza fiato.
La cerimonia ed il ricevimento furono bellissimi e la sera, nella loro stanza, Deborah si avvicinò a Buck e gli disse: “ Prima di partire ho sentito il medico, sono di nuovo pronta a fare l’amore con te e non vedo l’ora. Mi sei mancato tantissimo in questi due mesi in cui non abbiamo potuto coccolarci”.
Lui le disse: “ Sei sicura di stare bene e che è tutto a posto? Possiamo aspettare ancora se non te la senti, non avere fretta per accontentare me”.
Per tutta risposta Deborah lo spogliò ed i due fecero l’amore come se fosse la prima volta. Speravano di accrescere presto la loro famiglia.
 Il giorno dopo ci fu il battesimo che andò bene ed alla sera, i due neogenitori incominciarono a preparare i bagagli perché due giorni dopo sarebbero ripartiti.
 I genitori di Deborah, che ormai avevano accettato Buck, promisero che appena possibile sarebbero andati a trovarli.
 Il viaggio fu tranquillo e quando arrivarono a Sweetwater, trovarono tutta la famiglia ad accoglierli.
Tornarono a casa, si riposarono e poi andarono a cena da Lou e Kid insieme agli altri. Distribuirono i regali che avevano portato dall’Italia e poi andarono a riposarsi.
 Ulisse durante il viaggio era stato buonissimo ma era molto stanco, come del resto anche i suoi genitori.
La vita riprese come sempre ed a settembre Deborah ricominciò ad insegnare. Riusciva a conciliate tutto, casa, lavoro e bambino anche perché Buck, appena poteva, la aiutava.
Quando lui stava fuori di notte per la sua corsa, Rachel andava a dormire con lei e faceva lo stesso con Lou, per evitare che rimanessero sole con i bambini piccoli.
 Quando Buck tornava a casa, salutava Deborah e poi prendeva il suo bimbo tra le braccia e lo viziava. Cercava di stare con lui appena poteva perché voleva essere un padre presente.
Deborah lo guardava con amore perché erano dolcissimi insieme e spesso gli diceva: “ Sei un padre meraviglioso, sono la donna più fortunata al mondo”.
Appena Ulisse si addormentava, i due ne approfittavano per stare insieme e fare l’amore.
La vita era meravigliosa, c’erano certo dei piccoli problemi ogni tanto, Ulisse si ammalava, Buck aveva problemi con le corse a volte a causa dei banditi o a volte a causa di scaramucce con gli indiani ma in un modo o nell’altro tutto si risolveva sempre.
Passò quasi un anno quando Deborah scoprì di essere ancora incinta.
Questa volta partorì una bellissima bambina, Calipso, seguita qualche anno dopo da un’altra: Nausicaa.
Buck ormai era rassegnato, sapeva che se avessero avuto ancora figli, avrebbero esaurito tutta la mitologia antica.
La loro vita era meravigliosa e non avrebbero cambiato nulla del percorso che avevano seguito fino ad allora.
Deborah continuava le sue attività, lui tornava dal lavoro e giocava con i bambini, aiutava la moglie e quando potevano non perdevano occasione di stare insieme e di fare l’amore.
Anche Lou e Kid avevano avuto un altro bambino, che avevano chiamato Jed, come il fratello defunto di Kid.
I cinque bambini crescevano in salute ed armonia e la loro vita era meravigliosa.
 La felicità di Deborah e Buck e la loro stabilità avevano messo a tacere anche le persone più diffidenti e Buck finalmente non aveva avuto più problemi con i cittadini di Sweetwater.
Ogni tanto andavano a trovare Orso Rosso ed almeno una volta all’anno Deborah riceveva la visita o dei genitori o della sorella e del cognato.
 Quando Deborah si era trasferita in America non avrebbe mai immaginato che avrebbe avuto una vita così meravigliosa e che avrebbe conosciuto un uomo così speciale come il suo adorato marito.
   
 
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