Oggi era il nostro giorno. Sarebbe stato il nostro Always. Ma il destino è beffardo e dalla morte di mia madre ho sempre avuto la sensazione che si prendesse un po’ gioco di me. Trovare chi l’ha uccisa in quel sudicio vicolo era diventato il mio mantra, il karma della mia esistenza. Ma poi, la mia vita e il mio lavoro sono stati invasi da una presenza all’inizio fastidiosa come uno starnuto trattenuto ma ora, ora sarei persa senza si lui. Rick Castle, scrittore sciupa femmine, oggi diventerà mio marito. In questo momento Marta mi regala gli orecchini di zaffiro che a sua volta erano stati dati a lei. Mi chiama Katherine come se lo facesse da sempre. Solo lei può farlo. Dopo mia madre l’ho concesso solo a lei e a papà, ovviamente. Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco. Lanie mi fa i complimenti ed io non smetto di ridere. Vorrei solo che lui fosse già qui. Poi il mio telefono suona, è Rick che sta arrivando ansioso quanto me. È passata più di un’ora e ancora non arriva. Mi sto agitando Non ci ha ripensato, vero? Non ce la farei. Il mio telefono suona di nuovo, non è lui e il mio sorriso si spezza. Ha avuto un incidente, la sua macchina è stata avvistata lungo un fosso. Mi precipito sul posto e ciò che vedo mi ferma il cuore. La macchina di Rick, la macchina del mio amore è in fiamme. Rimango senza respiro. Non può essere lui. Questo è il nostro giorno. Dovevamo sposarci in modo che lui rendesse la mia vita un caos totale. In preda al terrore mi aggrappo al vestito bianco che ancora indosso e corro da lui. Javier e Ryan mi urlano di fare attenzione, ma io non li sento nemmeno. Un ritorno di fiamma m’impedisce di avvicinarmi troppo, ma io devo vedere. Poi un getto d’acqua mi colpisce. I vigili del fuoco sono arrivati e cercano di spegnere il le fiamme. Io posso solo urlare e piangere. Il mio vestito è sporco di terra e fumo, ho il trucco sbavato ed i capelli incollati al viso. A chi mi guarda da fuori posso sembrare sconfitta, quasi patetica. Ho rovinato un vestito da migliaia di dollari e mi sono sporcata come una bambina dispettosa che gioca nel fango, ma non m’importa perché domate le fiamme lui non c’è ed un nuovo senso di terrore e sollievo mi attraversa le vene. Devo trovarlo! Non è da Rick sparire senza dire nulla, sa che mi preoccuperei se non fosse al mio fianco a sparare stupide teorie su alieni e mondi paralleli. “È vuota! Lui non c’è!” Grido ricominciando a respirare. Ora devo trovarlo, perché il mio mondo non sarà mai a posto se lui non c’è. Lui è il mio Always e se dovrò trasformarlo nella mia nuova ossessione per ritrovarlo, lo farò! Arrivo Rick, resisti! Penso prima di salire nella macchina dei ragazzi per tornare al distretto. NB Trovate tutte le mie storie su Wattpad e AO3 sempre come Umilebardo V825! Buona lettura:)