Cosa hanno in comune un attore famoso e un’agente di polizia?

Entrambi portano lo stesso nome, alcuni tratti del viso si assomigliano ma quanto a carattere e passioni, sono l’uno l’opposto dell’altro. 

Edward Masen ama leggere, uno dei suoi libri preferiti è «Cime Tempestose» e non sopporterebbe mai di stare sotto ai riflettori. Non posso dire lo stesso di Edward Cullen. Al contrario di Masen, ama le feste, i riflettori e vive seguito dai paparazzi.

Si conoscono?

Sanno l’uno dell’esistenza dell’altro?

***

Bella era sul punto di avere una crisi di nervi. Sospirò per trattenere la voglia di alzarsi dalla scrivania e strappare il poster della serie tv Twilight appeso sulla porta della stanza di Angela, mentre quest’ultima continuava a raccontare le ultime news della serie tv.

«La smetti di nominare Edward Cullen?» supplicò in tono speranzoso, sebbene fosse consapevole che Angela non avrebbe mai smesso di nominarlo.

Angela era una fan sfegata di Twilight, il suo attore preferito era Edward Cullen che, all’interno della serie tv interpretava un vampiro innamorato di Alice, interpretata da Rosalie Hale.

«Tu non capisci, Bella.» Angela continuò alzandosi dalla sedia «Questa per me è una grande occasione, ma che dico? Questa è la mia occasione per incontrare Edward Cullen, ma ti rendi conto?»

Bella cambiò espressione sul volto, diventò confusa. «Non dirmi che hanno indetto un concorso per incontrare l’attore e tu vuoi partecipare?» Beh, l’amica si sarebbe scordata di essere accompagnata. Al contrario, Bella detestava Twilight.

«No, molto meglio.»

«Meglio di un concorso?»

Angela si sedette e guardò Bella dritta negli occhi con una luce speciale, che le illuminava il volto. «Gireranno un episodio di Twilight qui, a La Push.»

«Stai scherzando, vero Angela?»

Angela annuì in senso negativo, e disse: «Assolutamente no, e tu verrai con me.»

«Scordatelo.» Dal tono della sua voce si poteva perfettamente intuire il suo dissenso e il suo non entusiasmo per la notizia appena ricevuta.

«Oh andiamo…» disse Angela in tono supplichevole.

«Lo sai che non mi piacciono i vampiri.»

«Non posso andare da sola. Gli attori saranno accompagnati dai bodyguard e sicuro chiederanno a tuo padre di tenere sotto controllo il set. Ti prego, Bella. Sai quanto io desideri incontrare Edward Cullen.»

«Giurami che la smetterai di obbligarmi a guardare una puntata di Twilight e che non nominerai più Edward Cullen.»

Angela l’abbracciò d’istinto. «Grazie, Bella. Grazie.»

«Aspetto il tuo giuramento, altrimenti niente set!»

Angela sciolse l’abbracciò e giurò.

***

Da quando la notizia era arrivata in città, a scuola non si parlava d’altro e Bella non ne poteva più di sentir nominare i protagonisti della serie tv. Angela aveva rispettato il giuramento e non parlava più di Edward Cullen, ridendosi molto fortunata poiché avrebbe finalmente realizzato il suo sogno. 

Charlie, quando sua figlia gli aveva chiesto di poter accompagnare Angela sul set di Twilight, si era stupito; non immaginava che Bella fosse fan della serie tv, ma si sollevò quand’ella gli disse, in tono rassicurante, che non avrebbe mai tradito i libri per dei vampiri. 

Lo sceriffo diede solo una cosa a sua figlia: l’agente Masen le avrebbe accompagnate sul set e poi, riaccompagnate a casa. Bella acconsentì senza alcun problema, al contrario dell’agente Masen, che si era sentito costretto a dire di sì. 

«Edward, tutto bene?» domandò James, notando che il collega era sulla stessa pagina della stessa pratica da oltre dieci minuti.

Edward si scosse dai suoi pensieri, alzò lo sguardo verso James e disse che aveva bisogno di una pausa caffè, proponendogli di andare al bar di fronte alla centrale. Tuttavia, James doveva finire di leggere un verbale di un interrogatorio svoltosi l’altro pomeriggio e dovette rifiutare. 

Masen uscì dalla centrale con un solo pensiero in testa: doveva trovare una buona scusa per non andare a La Push con la figlia dello sceriffo e la sua amica. Eh, ma quale?

Egli era arrivato da poco in città e, tranne i suoi colleghi, non conosceva nessuno e gli sembrava poco carino chiedere a uno di loro se, per favore, potevano accompagnare la figlia dello sceriffo. 

La sua unica fortuna era che sarebbe dovuto andare dopo domani a La Push, dunque aveva un giorno e mezzo di tempo per trovare una scusa che fosse credibile.

Buona sera :) forse qualcuno di voi ricorderà questa storia in quanto ho scritto una one shot che si chiama “un sogno che nasconde un segreto” dove Bella vuole andare a un concerto… non vi dico tutta la trama, se volete c’è nel mio profilo. Non è uguale in quanto qui sono tutti umani, ma c’è una cosa che accomuna le due storie, ovvero i due Edward. Comunque, fatemi sapere cosa ne pensate e se volete la continuo, altrimenti la lascio così e cambio da storia a one shot.