Fanfic su artisti musicali > Stray Kids
Ricorda la storia  |      
Autore: Cesca_Haibara20    26/11/2023    0 recensioni
Dopo aver tentato di rinviare l’inevitabile, hai deciso di iscriverti in palestra. Non ne hai particolarmente bisogno ma dopo che una tua collega di università ti ha parlato molto bene del suo corso di pilates, ti sei incuriosita. Hai provato ad informarti nella palestra vicino casa tua ma il costo di un abbonamento per un corso di spinning da fare una volta a settimana è abbastanza pretenzioso.
Stavi per arrenderti ma, come una manna dal cielo, su TikTok ti compare il video promozionale di una palestra con dei corsi che ti intrigano, a soli dieci minuti da casa tua in macchina. Il nome è “LoveBody” e il corso che ti ha colpito di più è quello di boxe up, ovvero uno sport che unisce aerobica e arti marziali.
Sembra interessante e intenso, per iniziare a fare palestra non è male piuttosto che zumba o yoga. In pochi giorni di distanza ti organizzi per preparare i documenti necessari per l’iscrizione in palestra, sali in macchina e ti dirigi alla “LoveBody”.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Changbin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Hai messo in borsa i documenti necessari mentre sul borsone hai messo il cambio ovvero: un croptop bianco, una felpa grigia di pile, pantaloni della tuta abbinati e sneakers della Reebok bianche.
L’edificio è molto grande, con delle vetrate sul secondo piano che fanno intravedere le persone che si stanno allenando. Sopra le vetrate si può vedere l’insegna a led con il nome della palestra all'interno di un cuore ed un peso.
Parcheggi nel primo posto libero e fai un profondo respiro.
Scendi dalla macchina, entri nella struttura, sali le scale che portano al secondo piano e ti trovi in una sala pesi molto spaziosa con la reception alla sinistra e, sempre sulla sinistra ma lungo il muro, si trovano gli spogliatoi femminili e maschili ed una grande porta con su scritto sopra “Corsi”. La stanza è incentrata sulle attrezzature per pesistica e la maggioranza dell’illuminazione è dovuta dalle vetrate e dalle luci a led a griglia sul soffitto. Il pavimento è in parquet di colore beige. Continui ad osservare la sala quando una voce maschile ti distrae.

«Buon pomeriggio. Tu devi essere la ragazza che ha chiamato stamattina per il corso di boxe up, giusto?»

Ti volti di scatto e vedi un ragazzo molto alto, dai capelli biondi e ricci che ti sorride cordiale da dietro il bancone.

«Emh… sì… sono io…»

Farfugli colpita dal bell'aspetto del ragazzo.

«È un piacere conoscerti, io sono Christopher Bang, il proprietario della palestra ma puoi chiamarmi Chris.» sorride tendendoti la mano.
«Piacere mio.»
La sua mano è grande e calda mentre la sua stretta è gentile e delicata.
«Vorrei confermare la mia iscrizione al corso di boxe up, ho qui tutte la carte.»
Apri la borsa ed estrai una busta trasparente con dentro una fotocopia fronte retro della tua carta d’identità e il certificato medico che indica che sei un salute e idonea al corso. Il ragazzo scruta le carte annuendo.
«Bene, allora possiamo ufficialmente dire che sei dei nostri!»
Christopher ti sorride per poi portare la sua attenzione sul computer e trascrivere i tuoi dati per poter creare il tuo abbonamento.
Continui ad osservarti intorno un po’ intimorita dalla presenza di tutti quegli uomini muscolosi.
«Il corso di boxe up comincia tra venti minuti, se vuoi puoi iniziare anche subito.»
La sua voce gentile ti distrae nuovamente.
«Come…?»
«Se vuoi iniziare il corso, puoi andare. Ti apro io il tornello per raggiungere gli spogliatoi e quando finisci ti consegno l’abbonamento.»
«Oh, okay. Grazie.»

Lo ringrazi con un piccolo inchino, lui ti apre il tornello, lo attraversi ed entri nello spogliatoio femminile.
I muri sono bianchi mentre gli armadietti sono di un grigio molto chiaro, al centro ci sono due panche da spogliatoi e una terza contro il muro alla tua sinistra, poco prima della panca c’è un arco che porta alle docce.
Per ora sei l’unica ragazza all’interno e cominci a cambiarti con calma; estrai i vestiti dal borsone insieme alle scarpe.
Proprio quando sei sul punto di legarti i capelli, delle figure femminili iniziano ad entrare nello spogliatoio ridendo e scherzando tra di loro. In tutto sono cinque mentre tu sei la sesta. Sono tutte palesemente più grandi di te, avranno sì e no tra i trenta e quarant’anni ma sembrano affiatate tra loro e simpatiche.
Mentre loro si vestono scambiano quattro chiacchiere con te e iniziate a fare amicizia, sei la più piccola tra di loro e ti prendono come la loro mascotte e a te non dispiace.

Appena tutte sono pronte, prendi l’asciugamano, la borraccia d’acqua e con loro ti dirigi fuori dallo spogliatoio ed entrate nella sala corsi.

La sala corsi è molto grande; il pavimento è dello stesso parquet della sala pesi, le pareti sono bianche ed il soffitto adornato di luci a led bianche, sul muro a sinistra sono messi in fila dieci sacchi da boxe da terra neri, sul muro di fronte a me ci sono tre grandi finestre che amplificano l’illuminazione, sul muro a destra sono situate delle pedane per fare step, una fila di tappetini per yoga e vari pesetti di vario peso. Agli angoli sono situate delle casse e all'angolo tra la parete a sinistra e quella centrale si trova una piccola postazione dove si può collegare il cellulare e far partire la musica.

«Ben arrivate, ragazze! Siamo puntuali come sempre!»

Una voce maschile attira la tua attenzione, volti il viso nella sua direzione e vedi un bellissimo dai corti capelli blu scuro che indossa una maglietta a maniche corte nere con su scritto “Supreme”, pantaloni da palestra cargo neri e sneakers abbinate.
È decisamente attraente, ma c’è qualcosa in lui che non ti convince.

«Buonasera Changbinnie!»

Lo salutano le donne in coro e con tono civettuolo.
Vi mettete tutte in fila, lo salutate con un inchino e lui fa lo stesso.

«Buonasera a tutte. Spero siate belle cariche che per stasera, visto che è venerdì, ho preparato qualcosa di intenso per finire la settimana!»

Il ragazzo nota la tua presenza e ti sorride cordiale.

«Vedo che c’è una faccia nuova! Buonasera, io sono Changbin Seo, l’istruttore di boxe up. Tu sei?»

Si presenta facendoti un inchino e tu continui a fissarlo con un’aria confusa in volto.

«Io… emh…» ti schiarisci la voce. «Buonasera, io sono T/N.»

Appena sente il tuo nome anche Changbin assume un’aria confusa, come se ti avesse già visto o come se quel nome suonasse qualche campanella in lui.

«Aspetta, forse potrei sbagliarmi ma tu sei T/N, T/N C/N?»
«Sì…»
«Per caso eri amica di un certo Wooyoung Jung durante gli anni delle superiori?»
«Sì, lo sono ancora… perché…?»
Il ragazzo quasi non crede ai suoi occhi e fa un passo verso di te in modo che possa vederti meglio.
«Cavolo ma allora sei davvero tu!» esclama entusiasta. «Quasi non ci credo! È da quando abbiamo finito le superiori che non ci vediamo, ti ricordi di me?»
Purtroppo per lui, neghi col capo. Non riesci proprio a ricordarti chi sia.
«Andiamo, non è possibile che non mi riconosci! Sono Changbin, il migliore amico di Wooyoung, uscivamo sempre insieme noi tre durante gli anni di superiori. Mi chiamavi sempre Binnie.»

Lo osservi meglio, ha una faccia di qualcuno che conosci.
Ti ci vogliono un paio di minuti per riconoscerlo e, quando accade, rimani letteralmente senza parole.
«Oh… mio… Dio…»
Lui nota il tuo cambio d’espressione e ti sorride entusiasta.
«Ora ti ricordi?»
«Porca miseria, ma sei veramente tu?»
«Perché?» ridacchia. «Sono cambiato tanto?»
«Se sei cambiato?»
Lo osservi dall'alto verso il basso come se non fosse lo stesso ragazzo con cui passavi la maggior parte dei tuoi pomeriggi.
«Sei letteralmente un’altra persona! Mi ricordo di te come un ragazzino alto, dai capelli neri e con indosso delle felpone enormi per non far vedere il suo fisico ed ora guardati! Sei davvero cresciuto!»
«Anche tu sei cresciuta molto.» si complimenta con te. «A primo impatto non ti avevo riconosciuta. Sono contento di averti rivista dopo tanto tempo, ma questo non significa che ci andrò piano con te come istruttore.»

Ti fa l’occhiolino prima di indietreggiare di qualche passo e riassumere la sua aria professionale.

«Molto bene ragazze, direi che possiamo cominciare ad allenarci. Come prima cosa, cominciamo con un bel riscaldamento così siamo caldi e non rischiamo di farci male.»

E così la tua prima giornata di boxe up ha ufficialmente inizio. Dopo il riscaldamento prendete un sacco da boxe da terra per due e vi mettete una di fronte all'altro, l’allenamento consiste in mosse da boxe unite all'aerobica in tutto a tempo di musica tecno. Per colpire il sacco, però, servono le fasce da boxe per evitare di farsi male ma tu non le hai, così Changbin ti regala un paio delle sue che porta sempre con sé in casi di emergenza. Sono della marca “Leone”, nere e con una stampa che ricorda il tribale. Stranamente hanno il suo profumo e la cosa ti distrae dalle sequenze che devi eseguire.

Finita la lezione, stremata, sistemi il sacco insieme alle altre e ti unisci alla fila per fare il riscaldamento finale.  Vi salutate, prendi l’asciugamano, la borraccia ormai vuota e ti dirigi verso l’uscita ma Chanbin ti ferma prendendoti il polso.

«Ehi, T/N, posso parlarti un attimo?»

Ti domanda facendo scendere la sua mano dal polso alla tua mano.
Tu annuisci e, dopo essersi assicurati di essere da soli nella sala, Chanbin si posiziona di fronte a te.

«Io domani ho il giorno libero, perché il weekend la palestra è aperta solo la mattina e mi chiedevo se… se anche tu fossi libera, insomma.»

La sua curiosità ti lascia un po’ di stucco, non c’è che dire.

«Beh, sì, io sono libera domani.» rispondi facendo spallucce.
«Davvero?» il suo viso si illumina e ti sorride. «Sai, recentemente ho scoperto un ristorante di sushi molto carino vicino a casa mia, che ne dici di provarlo insieme a me domani sera?»
Io e lui? Insieme? Da soli?” sono le prima parole che balenano nella tua testa appena Changbin finisce di parlare.
Senza nemmeno che te ne accorgi arrossisci violentemente e lui mette le mani avanti cercando di rendere la cosa meno imbarazzante possibile.
«Se non te la senti possiamo fare un’altra volta o cerchiamo un posto dove ti senti più a tuo agio, non sei costretta a-…»
«No, no a me va benissimo!»
Ti affretti a dire impedendogli di finire la frase e ciò lo lascia sorpreso.
«Voglio dire…» ti schiarisci la voce. «Non c’è alcun problema, accetto volentieri l’invito, è da un po’ che non mangio sushi e uscire con te sarà un po’ come ritornare ragazzina, no? Come ai vecchi tempi.»
«Allora, ti vengo a prendere alle sette e mezza?»
«Alle sette e mezza è perfetto.»
Il ragazzo annuisce e prima di lasciarti andare ti fa un’altra domanda.
«Hai con te il cellulare?»
«Ce l’ho nella borsa in spogliatoio, perché?»
«Aspetta.»
Chanbin si avvicina al set up dove è collegato il suo cellulare, lo stacca e te lo porge.
«Dammi il tuo numero, così quando sto per partire ti avviso e mi dai il tuo indirizzo.»
«Oh, okay.»
Senza pensarci due volte, segni il tuo numero di cellulare e ti salvi nella sua galleria con un cuoricino alla fine.
Vi salutate un’ultima volta con un abbraccio breve ma intenso ed esci dalla sala col viso rosso come un pomodoro ed il cuore che batte all'impazzata.

Inutile dirlo che questo incontro inaspettato per te è stato come riaprire un cassetto che credevi chiuso appena concluse le superiori.
Sei innamorata di Changbin da quando hai messo piede nella sua stessa classe il primo giorno di scuola.
Credevi di averla superata ma vederlo lì, anni dopo, bello come un dio greco, è stato come aprire le porte e far entrare la luce dentro di te. Quell’abbraccio, anche se breve, è stato sufficiente per ricordarti come era bello essere stretta da lui e il profumo sul suo collo ti ha inebriato per tutto il tragitto dalla palestra a casa tua.
Ora ti trovi sul letto di camera tua, sdraiata a pancia in su ad osservare il soffitto e a rivedere, come un film, tutti i momenti che hai passato a stretto contatto con lui e di come ti faceva stare bene.
Domani dopo tanto tempo lo rivedo… forse dovrei dirlo a Wooyoung, magari lui mi può aiutare…” pensi con un sospiro.
Porti la tua attenzione sul tuo cellulare, lo prendi e componi il numero del tuo amico d’infanzia.

«Buonasera, qui è l’uomo più bello dell’Universo, chi parla?»

Esordisce lui rispondendo al telefono.
Sorridi ed alzi gli occhi al cielo.

«Sono io, la tua migliore amica.»
«Ehi! Come va? Come sta procedendo l’università?»
«Va tutto bene, tu come stai?»
«Sto una favola, grazie per avermelo chiesto.»
«Ti ricordi che ti avevo detto che stasera avrei iniziato ad andare in palestra?»
«Emh… ah, sì, sì! Me lo ricordo, anzi, com’è andata? Ti trovi bene?»
«È andato tutto bene, l’ambiente è bello e le persone lì sono molto cordiali.»
«Oh menomale, sono contento per te.»
«Però è successa una cosa…»
Aggiungi un po’ timida.
«Una cosa? E cosa è successo?»
Replica incuriosito.
«Ecco… tu sai che in palestra io ci vado per questo corso di boxe up, no?»
«Ah-ah.»
«Bene, io sono arrivata con venti minuti di anticipo così da confermare la mia iscrizione e dare i miei documenti in modo da poter avere subito l’abbonamento.»
«Okay.»
«Mh. Sono andata in spogliatoio, mi sono cambiata, e nel mentre ho fatto amicizia con le altre ragazze che frequentano il corso.»
«Va bene gioia.»
«Ecco, appena sono entrata nella sala corsi è successa una cosa assurda.»
«E cosa? Non lasciarmi sulle spine!» replica lui impaziente.
«Il mio istruttore è una nostra vecchia conoscenza.»
«E chi?»
«Changbin.»
Per una manciata di secondi tra voi due cala il silenzio, finché Wooyoung non lo interrompe.
«COME SCUSA?!»
«Te lo giuro! Il mio istruttore di boxe up è Changbin!»
«Ma dai, non ci credo! Io è da mesi che non lo vedo per vari impegni ma non avevo idea che aveva trovato lavoro in palestra!»
«E non è finita qua…»
«Dimmi tutto, sono tutt'orecchi.»
«Mi ha anche di vederci domani sera a mangiare sushi, alle sette.»
«Mi stai dicendo che Changbin, dopo anni che non vi vedete, ti ha chiesto un appuntamento?»
La sua domanda ti fa venire improvvisamente le farfalle nello stomaco.
«Secondo te è un appuntamento…?»
«Beh, cos'altro dovrebbe sembrare se no?»
«Woo, sono anni che non ci vediamo, non voglio farmi film mentali assurdi su una cosa che non potrebbe mai accadere, soprattutto dopo aver creduto di averla superata.»
«Tu? Superare la cotta per Changbin?»
In quell'istante il tuo amico scoppia in una fragorosa risata facendoti alzare gli occhi a cielo.
«Andiamo, non fare così.»
«Gioia, tu puoi anche aver pensato di averla superata, ma io ti conosco e so che in fondo non ti è mai passata. Sei innamorata di lui da anni, anzi, approfitta di questa occasione e domani ti infighetti a dovere.»
«Che cosa intendi dire “infighetti a dovere”?»
«Che devi essere la ragazza più figa di questo mondo, già lo sei ma lui non se n’è accorto ed è il momento di aprirgli gli occhi.»
Ti incita, sembra che lui sia più entusiasta di te.
«Facciamo così, domani pomeriggio vengo a casa tua e ti consiglio cosa metterti così.»
«Ma andiamo solo a mangiare sushi, non c’è bisogno di indossare chissà che…»
«T/N, quello è un possibile giorno in cui puoi confessargli i tuoi sentimenti, non va sprecato.»
«Ma-…»
«Sssh! Fai fare a Wooyoung tuo e vedrai che andrà tutto a gonfie vele!»

La chiamata si conclude ed ora ti trovi in un turbinio di emozioni mai provate prima. O almeno, non tutte insieme.
Sei emozionata di vederlo domani ma allo stesso sei spaventata di cosa possa succedere, l’idea di stare da soli ora ti fa battere il cuore e tremare.
Forse non dovrei farmi prendere così tanto dell’euforia… in fondo, mi ha solo chiesto di andare con lui a mangiare il sushi come ai vecchi tempi. Devo rimanere tranquilla e non farmi prendere dal panico. Magari non succede niente.” fai un profondo respiro e provi ad addormentarti.

«Devo davvero indossare questo per stasera?»

Domandi al tuo migliore amico Wooyoung che ha disposto sul tuo letto una felpa nera con stampato sopra il disegno di una ragazza in stile anime, jeans neri a vita alta strappati, un chocker nero sottile di tessuto, vari braccialetti d’argento come accessori e stivali Demonia per concludere il tutto.

Il giorno dell’incontro con Changbin è arrivato e, il tuo migliore amico, Wooyoung è piombato in casa tua  tre ore prima del vostro incontro così da poterti consultare sul trucco, parrucco e su cosa indossare. Ma tu non sembri molto convinta.

«Sei davvero sicuro che questo sia l’outfit ideale?»
Domandi osservando i vestiti situati sul tuo letto.
«Fidati di Wooyoung tuo. Anzi, permettimi di fare uno switch.»
Il ragazzo prende la felpa e la sostituisce con una maglietta a maniche lunghe nera con stampa a teschi.
«Ora è perfetto.» sorride soddisfatto. «Dai, ora indossali così vediamo come stai.»

Il tuo amico esce dalla tua stanza per darti il tempo di cambiarti, appena ti guardi allo specchio provi un improvviso boost di autostima.
In effetti, visto nel complesso, non è così male.” pensi osservando la tua figura allo specchio. “Effettivamente Wooyoung ha un buon gusto nel vestirsi.” sorridi al tuo riflesso e chiami il tuo amico.
Appena ti vede vestita, sorride entusiasta e si fionda per abbracciarti forte.

«Quanto sei bella vestita così? È vero o no che io ti so consigliare?»
«È vero.» mormori stringendoti a lui.
«Ora basta solo che ti trucchi un po’, poi io ti piastro i capelli e sarai pronta.» ti da un bacio sui capelli. «So che l’intento della vostra uscita è ricordare i bei vecchi tempi ma voglio comunque credere che lui ti confesserà i suoi sentimenti.»
Alle sue parole ridacchi e neghi col capo.
«Allora preparati ad essere deluso.»
«Mai dire mai.»

Dopo esserti vestita, sei andata in bagno a truccarti mentre Wooyoung si è proposto per piastrarti i capelli. Come trucco hai optato per qualcosa di semplice e non troppo pretenzioso, una riga di eyeliner, mascara, un po’ di blush sulle guance e sul naso e lucidalabbra rosa.
Ti spruzzi un po’ di profumo e Wooyoung finisce di piastrarti i capelli, ti guardi allo specchio e non sembri nemmeno tu; sei abituata a truccarti e vestirti bene per andare in giro o all'università, ma stasera tutto sembra assumere una sfumatura diversa.
Wooyoung torna a casa sua trenta minuti prima che Changbin ti venga a prendere e ti saluta con un caloroso abbraccio.
Le sette e mezza arrivano e il ragazzo ti viene a prendere dopo che gli hai mandato un messaggio con scritto il tuo indirizzo, suona alla porta e quando vai ad aprire ne rimani folgorata.
Indossa una camicia bianca, cravatta nera, una giacca nera di jeans, jeans larghi strappati e anfibi neri ai piedi.
È possibile che sia più attraente di ieri?
Ti sorride e ti saluta.

«Ciao. Wow, sei stupenda.»

Le sue parole fanno breccia nel tuo cuore ed arrossisci.

«Ti ringrazio…» replichi portandoti timidamente una ciocca di capelli dietro l’orecchio. «Anche tu sei molto bello.»
«Davvero? Ed io che pensavo di essere troppo casual.» ridacchia nervosamente. «Sei pronta?»

Tu annuisci e metti cellulare e portafoglio nella borsa appesa nell'attaccapanni accanto alla porta. Prendi la giacca, la indossi e tenendo la borsa in mano esci di casa, chiudendo a chiave la porta.
Changbin ti porge il braccio come per prenderti a braccietto e si avvicina alla macchina; una Hyundai i20 nera.
Galantemente ti apre la portiera così che tu possa sederti per prima e successivamente sale anche lui nel posto guidatore.

Il tragitto è silenzioso con solamente la musica della radio come sottofondo.
Non vuoi rendere le cose strane, così provi a fare conversazione anche se l’emozione nella tua voce si fa sentire.

«Ho sentito Wooyoung ieri sera.»

Esordisci giocherellando con le dita.

«Ah, sì? E come sta? Io è da un po’ che non lo sento a causa del lavoro.»
«Sta bene, è rimasto sorpreso nel sapere che hai trovato lavoro in palestra.»
Changbin ridacchia nel sentire quelle parole.
«Immagino. L’ultima volta che abbiamo parlato gli avevo detto che non avrei lavorato volentieri in una palestra.»
«E perché adesso ci lavori?»
«È tutto grazie al mio amico Christopher, lui è il proprietario della palestra. Lo avrai visto sicuramente, fa da receptionist.»
«Ah, sì, l’ho visto. Ho parlato con lui proprio la mattina della mia iscrizione, sembra simpatico.»
«Fidati, lo è, ed è anche molto generoso, gentile e leale. Se non fosse stato per lui non avrei fatto l’istruttore di boxe up nella sua palestra.»
«Ti ha assunto lui?»
«Sì, il suo primo istruttore se ne è andato perché per lui andare lì era troppo lontano e per non perdere clienti, ha chiesto a me. Io ho accettato principalmente per aiutarlo ma, in meno di tre mesi, mi sono affezionato al posto e sono rimasto.»
«Le ragazze del corso c’erano già da prima?»
«Solo un paio, alcune se ne sono andate dopo aver saputo del cambiamento di istruttore mentre le altre sono arrivate grazie ai social e ad un po’ di passaparola.»
«Ti hanno preso in confidenza per chiamarti “Changbinnie”.»
Merda! Mi è uscita più acida di quanto mi aspettavo!
«Sì, abbastanza.» ridacchia imbarazzato. «In fondo, non mi da fastidio, so che lo dicono in modo scherzoso. Basta che tu mi chiami ancora “Binnie”.»

Changbin ti da uno sguardo fugace e tu arrossisci nuovamente. Fortunatamente sembra non aver notato il tuo tono geloso.

Finalmente arrivate al ristorante, parcheggiate al primo posto libero ed il ragazzo ti fa scendere aprendoti la portiera e porgendoti la mano.
Dall'esterno si può dedurre che il ristorante è molto grande, le mura esterne sono nere con al centro le porte vetrate che fanno intravedere l’interno sopra l’entrata si trova l’insegna del ristorante illuminata con sopra un Nigiri accompagnato da una bottiglia di Saké.
Changbin ti porge nuovamente il braccio e ti accompagna all'interno del ristorante; le mura sono nere con disegnati con colori a neon il segno dei mattoni adornati da disegni e scritte ad effetto bomboletta spray, anche il soffitto è nero adornato con cartonati che raffigurano pesci o semplice figure geometriche colorate con gli stessi colori a neon, i tavoli sono disposti lungo i muri e sono in pan dan con l’ambiente e decorati con simili disegni ad effetto bomboletta spray stessa cosa per parquet in rovere naturale.
Appena entrate nel ristorante, una ragazza si avvicina a voi.

«Buonasera e benvenuti al “Sushi&Love”. Desiderate un tavolo?»

Domanda lei accogliendovi con un inchino ed un sorriso.

«Buonasera a lei, abbiamo prenotato un tavolo per due a nome Seo.»

Changbin è il primo che prende parola senza lasciare il tuo braccio. La ragazza annuisce e vi fa strada verso il vostro tavolo che sta al centro della sala.
Il ragazzo ti sposta la sedia e ti fa accomodare come un gentiluomo e successivamente si siede anche lui; siete l’uno di fronte all'altra. Timidamente ti togli la giacca e l’appoggi sopra la tua sedia e inizi a guardarti intorno incuriosita dal ristorante.

«Spero tu sia affamata.»

Esordisce Changbin interrompendo il silenzio.

«Oh, non sai quanto.»

Replichi con una risatina mentre torni a guardarlo. L’ansia accumulata durante tutta la giornata ti ha messo un grande appetito e sei anche un grande amante del sushi.
La cameriera vi porta i menù ed entrambi cominciate a leggerlo per vedere cosa ordinare.
Sembra tutto delizioso, degno di un ristorante di lusso e dopo svariati minuti di indecisione, decidi infine di ordinare dei Onigiri, dei Gyoza e del Katsui Tataki con da bere una Coca-Cola mentre Changbin ordina dei Nigiri, dei Gyoza e una Tempura con una birra bionda da bere.

La serata tra voi due procede alla perfezione tra ricordi dell’adolescenza, risate e chiacchiere del più e del meno. Avete anche parlato di lavoro ed università e si è rivelato molto interessato e fiducioso al percorso che stai facendo.
Hai potuto notare che Changbin cercava spesso il contatto, che sia visivo o fisico tendendoti le mani il più spesso possibile; il Changbin che ricordi non lo avrebbe mai fatto. Ma forse è solamente cresciuto e non c’è alcun doppio fine.

Finita la mangiata, ti ha proposto di andare in un bar a bere un bicchiere di Soju, così da poter continuare a chiacchierare e tu accetti senza fartelo ripetere due volte. Stare con lui ti fa così bene che sembra che tutti i tuoi problemi svaniscono, ti fa sorridere, ti fa ridere, ti fa sentire come se al mondo ci foste solo voi due, ti fa sentire le farfalle nello stomaco, esattamente come quando eri adolescente. Ormai non c’è nemmeno il bisogno di ammetterlo a te stessa, lo sai già che non hai mai superato i sentimenti che provi per lui e chissà cosa prova o pensa di te a distanza di così tanti anni.
Vi dirigete in macchina verso il bar più vicino e sembra anche abbastanza pieno di gente. Scendete dalla macchina e Changbin ti prende saldamente la mano con la scusa di non rischiare di perderti tra la marmaglia di gente.
Poco prima di raggiungere l’entrata, una voce attira l’attenzione del ragazzo.

«Changbin, sei tu?»

Una voce bassa e vibrante lo chiama. Vi girate verso la voce e tu vedi un ragazzino biondo, dal viso fanciullesco e ricoperto di lentiggini.

«Ciao Felix!»

Changbin si avvicina a lui, gli stringe la mano e gli da un veloce abbraccio. Nel vederti rimasta in disparte, Changbin ti incita ad avvicinarti.

«Vieni, non essere timida. Felix, ti presento T/N una mia carissima amica, T/N lui è Felix un mio amico e collega di lavoro, lui è istruttore di spinning.»
«È un piacere conoscerti.»
Lo saluti con un sorriso ed un cenno della mano ma il ragazzo ti guarda con un’aria confusa.
«T/N… T/N…» improvvisamente sembra avere un’illuminazione. «Lei è quella T/N? Quella ragazza delle superiori di cui non riesci a smettere di parlare?!»
Wait… WHAT?!
La rivelazione di Felix ti fa diventare il viso dello stesso colore di un pomodoro.
«Non ci sono dubbi, è proprio lei! È la tua amica di cui hai una cotta strato-…»
In quel momento Changbin si fionda su Felix tappandogli la bocca ed impedendogli di finire la frase. Le guance del ragazzo sono colorate di un rosa intenso e ciò ti fa capire che, in fondo, non eri l’unica a provare quel tipo di sentimenti.
«Perché non entri prima tu, eh Felix? Io e lei ti raggiungiamo subito.»
«Ma io-…»
«Vai dentro, vai.»
Lo incita trascinandolo praticamente verso l’entrata del bar.
«Noi arriviamo subito.»

Poco dopo che Felix è entrato tu e Changbin rimanete in silenzio, troppo timidi per dire altro.

«Ascolta Changbin-…»

Fai per dire qualcosa ma lui ti interrompe.

«No… per favore, fai parlare prima me.»
Fa un profondo respiro prima di iniziare a parlare.
«Quello che ha quasi spifferato Felix è vero, ho una cotta per te, ma questo non significa che ho o ho avuto dei secondi fini nei tuoi confronti! Io ti voglio davvero bene e sono sempre stato onesto con te, sin dai tempi della scuola. Ai tempi sono stato troppo codardo e non ho avuto il coraggio di dichiararmi a te e non mi aspetto che tu possa provare qualcosa per me, soprattutto dopo anni passati a non vederci. Quindi, io lo capisco se mi vedi solo come un amico e non mi offendo-…»

Con uno slancio di coraggio prendi il viso di Changbin tra le mani e lo attiri a te zittendolo con un bacio.
Il bacio che aspettavi di dare da una vita, il bacio che ha in sé tutte le parole del mondo, il bacio che dà risposte alle domande, il bacio che sognavi di dargli da tempo.
Changbin, appena realizzato cosa sta succedendo, ti circonda la vita con le braccia e ti stringe tra le sue forti braccia ricambiando il bacio con più foga e passione, rendendolo sempre meno casto.
 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Stray Kids / Vai alla pagina dell'autore: Cesca_Haibara20