Serie TV > Il paradiso delle signore
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Autore: Epic89    30/11/2023    0 recensioni
Aveva deciso, si aveva deciso di andarsene. La scusa di dedicarsi tutta se stessa a sua figlia non reggeva, voleva scappare, Adelaide aveva scelto per entrambi. Adelaide aveva paura, si paura di essere un peso per Marcello.
Paura che prima o poi lui si sarevce stancato, che le avrebbe rinfacciato di non averlo lasciato libero di vivere la sua vita.
E Marcello? Lui non l'avrebbe mai dimenticata come poteva. Il suo cuore batteva per lei, e fin quando era così non poteva e non voleva avere nessuna donna.
Fin quando non sarebbe tornata si sarebbe dedicato a suo fratello, un ragazzo orgoglioso, gli ricordava lui quando era uscito dal carcere. Sarebbe riuscito a far abbassare la guardia a Matteo? E se non ci sarebbe riuscito? Avrebbe chiesto aiuto all'unica donna che poteva scalfire quella corazza. Maria
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era in macchina, il viaggio che la portava a Ginevra era appena iniziato. Adelaide ripensava alle parole che Marcello le aveva detto, erano taglienti come lame. Non aveva mai visto il Suo Uomo così arrabbiato da quando lo conosceva. Il Suo Uomo pensó, non lo è più Adelaide sveglia. In testa continuava a rimbombarle l'ultima frase che Marcello disse: - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - "Ti lascio andare, spero che con Odile tu possa essere felice, che recuperare il rapporto con lei ti basti, io cercherò di andare avanti, di riuscire a dimenticarti, di riuscire a trovare la mia strada, una strada dove tu non ne farai più parte." - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Non era ciò che voleva? È perché faceva così male? Perché si sentiva soffocare? Il cuore inizió a batterle all'impazzata, tremava, gli occhi le divennero lucidi, voleva resistere e non essere così debole ma non ne aveva più la forza. Una lacrima le scese lungo la guancia. Prima una, poi un altra, fino a quando iniziò a singhiozzare silenziosamente. ____________________________________________ Cullata dalla musica che usciva dalle casse della macchina Adelaide si addormentó. Fu un sonno senza sogni. Quando si svegliò si rese conto che erano quasi arrivati a Ginevra. Una sensazione di malessere la invase, era terrorizzata. Per la prima volta Adelaide era spaventata da questa nuova fase della sua vita. Lei che aveva scoperto da poco di essere madre di un adolescente, lei che non sapeva come comportarsi con Odile, come rapportarsi con lei, e se sbagliava qualcosa? In quel momento si rese conto che l'unica persona che poteva chiamare, l'unica persona che sarebbe corsa da lei, l'unica persona che l'avrebbe sorretta se fosse crollata non c'era più. E in quell'istante nella sua mente le tornarono in mente gli occhi di Marcello, quegli occhi tristi pieni di lacrime che la guardavano, che la incolpanvano, quegli occhi sarebbero stati il suo tormento e la sua tortura. _____________________________________________________________________ Prima della sua partenza Adelaide aveva dato ordine ad un amico che conosceva da tempo di comprarle casa. Aveva appena saputo che sua figlia voleva darle una possibilità di farsi conoscere, non voleva invadere i suoi spazi, non voleva essere un peso per lei. Aveva sbagliato già una volta non voleva fare lo stesso errore. Così aveva chiamato Daniel e si era raccomandata di trovargli una casa comoda, vicino a dove abitava Odile. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Arrivata davanti casa, guardó la maestosa dimora che il suo amico Daniel le aveva acquistato. Lui era lì che l attendeva. Scese dalla macchina e lo salutó. "Buon pomeriggio Caro!." - "Buon pomeriggio Adelaide. Hai fatto un bel viaggio?" - "Certamente Daniel , ma ho bisogno di farmi una doccia e di riposarmi. Stasera dovrebbe venire mia figlia Odile a cena e vorrei essere presentabile." - "Sei sempre meravigliosa Adelaide, ma tranquilla, ti faccio portare le valigie in camera. Vedrai che ti troverai benissimo qui, ma sopratutto vedrai che riuscirai a recuperare il tempo perduto con tua figlia. Ma ricordati se hai bisogno sai che puoi contare su di me." - " Grazie Caro per tutto." - " Arrivederci Adelaide!" __________________________________________________________________ Salita in camera si spoglió, si diresse in bagno, aprì il rubinetto dell'acqua calda e riempì la vasca. Si immerse, finalmente dopo ore di tensione accumulata poteva rilassarsi e godersi quel bagno. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Da quando aveva lasciato Marcello, Adelaide lo continuava a vedere, era diventata un abitudine, credeva di essere pazza ormai, ma ogni cosa che lei faceva le ricordava Marcello e tutte le volte se lo ritrovava davanti. Quante volte avevano fatto il bagno insieme? Quante volte l'aveva insaponata, coccolata e baciata nella vasca? Tantissime volte, ed ora che lei era lì se lho ritrovó in piedi davanti a lei! "Marcello!" - "Adelaide" - "Cosa ci fai qui, come hai fatto a trovarmi? Non ho dato a nessuno questo indirizzo, se non a Italo. È stato lui a dirti come rintracciarmi?" "Adelaide non prendertela con Italo, sai che ti vuole bene, lho costretto a dirmi dove trovarti, dovevo parlarti assolutamente........................................... Volevo chiederti perdono, sono stato un perfetto idiota, non volevo trattarti in quel modo, non volevo dirti quelle cose. È solo che............" - "Cosa Marcello." - "................ che mi hai spezzato il cuore Adelaide, e devo e voglio proteggermi da questo dolore che sento. Il mio amore per te non muterà, non cambierà capisci?" - "Marcello io........." - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Marcello prese la spugna, o la Contessa credeva che fosse così e si bloccò quando Adelaide chiese cosa stesse facendo. Marcello in tutta risposta disse: "Non hai in mente cosa voglia farti?" - Così inizió ad insaponarla. Partì dalle spalle, scese fino al seno, e poi sempre più giù fino ad arrivare alle gambe. La guardava con quegli occhi pieni di lussuria, di desiderio, voleva possederla. Lasció andare la spugna, inizió a togliersi la camicia, si slanció i pantaloni, e quando stava per calarseli, Adelaide lo fermó di nuovo. "Cosa stai facendo Marcello?" - "Cosa pensi io voglia fare Adelaide? Voglio immergermi nella vasca insieme a te. Ti ricordi quante volte l'abbiamo fatto? Quante volte eri appoggiata sul mio petto a raccontarmi le tue giornate, ed io per distrarti iniziavo a stuzzicarti? Ti ricordi come finivano le nostre docce? Io si......." - Adelaide tutta rossa in viso si ricordava cosa facevano apposto di lavarsi. Tutte le volte finivano per baciarsi, uscivano dalla vasca e lui la sollevava da terra. Lei gridava divertita e cinceva le sue gambe alla vita di Marcello e camminavano fino a sbattere contro il letto. Lui non l adagiava mai, no lui la scaraventava su quel letto e ci si fiondava. La baciava dappertutto, cominciava sempre dalla palpebre degli occhi fino a lasciarle una scia incandescente di baci in tutto il corpo. La torturava, amava torturarla, è quando sentiva che lo implorava, Marcello la possedeva. Facevano l'amore in modo disperato e passionale, pieno di parole romantiche e di silenzi. E quando arrivavano all'apice della passione urlavano i loro rispettivi nomi. E si giuravano amore eterno. - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - Quando si destó dai suoi ricordi Adelaide si girò e non lo vide più, Marcello si era spostato in camera da letto, urlando disse: "Non farmi aspettare troppo Amore mio, questo letto è comodissimo, perché non lo proviamo?" - Ultimamente era diventato così sfacciato e insolente che la cosa piuttosto che innervosirla la divertiva molto. "Marcello da quando sei così sfacciato e insolente? Dammi almeno il tempo di sciacquarmi e di mettermi su un asciugamano. Ma poi non eri venuto per insaponarmi tutta?" - "Contessa, da quando è diventata così insolente e sfacciata?" - Era diventata tutta rossa in viso, ed era grata di non essere vista così da Marcello. Dal bagno infine Adelaide gli rispose: "Dammi 10 minuti e sono subito da Te!" - Non ricevette nessuna risposta, preoccupata uscì dalla vasca, si recó in camera da letto, si guardó attorno e non c'era nessuno, Marcello non c'era, si era immaginata tutto, la conversazione, lui che la insaponava, lui che la prendeva in giro, lui che la guardava con quegli occhi pieni di lussuria. Si avvicinò al letto, vide la sua camicia da notte, lha indossó e si sdraió. Rannicchiata sotto le lenzuola di seta, Adelaide si rese conto di quanto le sue scelte che reputava giuste la resero una donna sola. Con questa consapevolezza gli occhi gli si riempiono di lacrime e iniziò a piangere, pianse per aver lasciato l'uomo che nell'ultimo periodo l'aveva resa la donna più desiderabile, più amata di tutta Milano. Quando si tranquillizzó si appoggiò alla tastiera del letto si girò e vide che la domestica per sua istruzione aveva posato sul comodino la boccetta di sonniferi. Ne mise 5 di gocce nel bicchiere. Ingerì l'acqua con il sonnifero, si distese e appoggiò la testa sul cuscino e si addormentó. Doveva essere riposata, quella sera aveva sua figlia a cena e doveva essere impeccabile. Il dolore che provava, doveva racchiuderlo in un angolino e tenerlo nascosto. Sua figlia non doveva scoprire che Marcello non faceva più parte della sua vita.
   
 
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