Leia respira male. Fitte al petto. Una mano calda stringe la sua.

Obi-Wan è vecchio. Il suo fantasma blu ha un aspetto che lei ha intravisto appena. Ricordi di bambina. Un abbraccio su Alderaan. I suoi capelli e la sua barba bionda con qualche filo grigio.

Presto saremo insieme, mio vecchio e caro amico.

"Sai che è ora."

"Ho ancora qualcosa da fare."

Non può andarsene senza aver finito di istruire Rey e senza aver almeno tentato di restituire suo figlio alla luce

"Sei stanca, Leia."

"Hai tanta fretta di farmi morire?"

Obi-Wan è dolce. Il suo aspetto cambia. Diventa quello che aveva da giovane.

"È la prima volta che vedo una cosa simile."

"Non sapevo neppure di poterlo fare."

"Fa paura?"

"No. E tu sei pronta. Non hai timore della morte, Leia. Perché sai che la Forza è vita. E ti accoglierà. Noi ti stiamo aspettando. Io, Luke… tuo padre."

Leia stringe le labbra. Vecchi documenti. Anakin Skywalker. Un bellissimo giovane uomo. E un mostro dall'elmo nero che l'ha fatta torturare.

"Se non volessi incontrarlo?"

"Questo non è lo stato d'animo di un Jedi."

"Io non sono un Jedi."

"Tu pensi a Vader quando pensi a lui."

"Ti sorprende?"

"Lui è stato entrambe le cose, Leia. Un eroe. Un uomo. E una vittima del Lato Oscuro."

"Ha fatto le sue scelte. Credi che qualche istante di lucidità prima di morire lo renda degno di  essere perdonato?"

"È ciò che ha deciso la Forza."

Silenzio e dolore.

"Non perdoneresti tuo figlio se…”

"È diverso!" E Ben non morirà. Ben tornerà da lei. E avrà tutta la vita per cancellare dalla sua coscienza gli ultimi sette anni. O no?

"Se fossi riuscita a perdonare tuo padre, non avresti avuto paura di tuo figlio e non lo avresti mandato via."

"Sei crudele."

"Se fossi riuscita a perdonare tuo padre, tuo figlio ora sarebbe con te."

Un sorta di grido disperato. Obi-Wan è scomparso. Forse lo ha solo sognato.

Non ci riesco, ripete a se stessa. Fuori gli uccelli di Ajan Kloss cantano. E lei non si è mai sentita così sola.